Switch to full style
Discutiamo insieme i grandi temi di attualità: cronaca, politica, religione, eventi sportivi e tutto ciò che riempe le pagine dei quotidiani!
Rispondi al messaggio

Lettera di un imprenditore/benefattore

mer apr 14, 2010 17:32

Il sindaco sospende il pranzo agli alunni della scuola materna ed elementare che hanno pagato la retta e gli arretrati e un cittadino invia un bonifico di 10mila euro per rimettere tutto a posto. Accade ad Adro nel bresciano dove l'amministrazione comunale ha ricevuto il versamento che ha saldato il debito accumulato dalle famiglie che avevano usufruito del servizio e per motivi diversi non avevano pagato la retta. L'anonimo benefattore – imprenditore agricolo - ha accompagnato il suo gesto da una lettera pubblicata dal sito del "Corriere della Sera" e che pubblichiamo qui sotto.

Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film L'albero degli zoccoli. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene.

È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica. A scanso di equivoci, premetto che: non sono "comunista". Alle ultime elezioni ho votato per Formigoni. Ciò non mi impedisce di avere amici di tutte le idee politiche. Gli chiedo sempre e solo la condivisione dei valori fondamentali e al primo posto il rispetto della persona. So perfettamente che fra le 40 famiglie alcune sono di furbetti che ne approfittano, ma di furbi ne conosco molti. Alcuni sono milionari e vogliono anche fare la morale agli altri. In questo caso, nel dubbio sto con i primi. Agli extracomunitari chiedo il rispetto dei nostri costumi e delle nostre leggi, chiedo con fermezza ed educazione cercando di essere il primo a rispettarle. E tirare in ballo i bambini non è compreso nell'educazione.

Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell'Ucraina. Vedo attorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha di meno. Purtroppo ho l'insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era poi una cosa che faceva male. I miei compaesani si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l'asticella dell'intolleranza di un passo all'anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, rna potrei portare molti altri casi.

Quando facevo le elementari alcuni miei compagni avevano il sostegno del patronato. Noi eravamo poveri, ma non ci siamo mai indignati. Ma dove sono i miei compaesani, ma come è possibile che non capiscano quello che sta avvenendo? Che non mi vengano a portare considerazioni "miserevoli". Anche il padrone del film di cui sopra aveva ragione. La pianta che il contadino aveva tagliato era la sua. Mica poteva metterla sempre lui la pianta per gli zoccoli. (E se non conoscono il film che se lo guardino...). Ma dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che vogliamo? Vorrei sentire i miei preti "urlare", scuotere l'animo della gente, dirci bene quali sono i valori, perché altrimenti penso che sono anche loro dentro il "commercio".

Ma dov'è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare "partito dell'amore". Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l'Italia. So per certo che non sono tutti ottusi ma che non si nascondano dietro un dito, non facciano come coloro che negli anni 70 chiamavano i brigatisti "compagni che sbagliano". Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Se credono davvero nel federalismo, che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle famiglie negli ultimi 10 anni. Tanto per farci capire come pagano le belle cose e case. Non vorrei mai essere io a pagare anche per loro. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1.200 euro mese (regolari).

Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l'amministrazione per non trovare i soldi per la mensa. Ma da dove vengono tutti i soldi che si muovono, e dove vanno? Ma quanto rendono (O quanto dovrebbero o potrebbero rendere) gli oneri dei 30000 metri cubi del laghetto Sala. E i 50000 metri della nuova area verde sopra il Santuario chi li paga? E se poi domani ci costruissero? E se il Santuario fosse tutto circondato da edifici? Va sempre bene tutto? Ma non hanno il dubbio che qualcuno voglia distrarre la loro attenzione per fini diversi. Non hanno il dubbio di essere usati? È già successo nella storia e anche in quella del nostro paese.

IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI. Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti o le banche. Anche quando girano con i macchinoni e non pagano tutte le tasse, perché anche in quel caso qualcuno paga per loro. Sono come i genitori di quei bambini. Ma che almeno non pretendano di farci la morale e di insegnare la legalità perché tutti questi begli insegnamenti li stanno dando anche ai loro figli.

E CHI SEMINA VENTO, RACCOGLIE TEMPESTA! I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. L'età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone alla casa di riposo. Ma quel giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi? E se non ce li volessero piu cambiare? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso. È anche per questo che non ci sto. Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani. Ho versato quanto necessario a garantire il diritto all'uso della mensa per tutti i bambini, in modo da non creare rischi di dissesto finanziario per l'amministrazione.

In tal modo mi impegno a garantire tutta la copertura necessaria per l'anno scolastico 2009/2010. Quando i genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se non potranno a vorranno pagare il costa della mensa residua resterà a mio totale carico. Ogni valutazione dei vari casi che dovessero crearsi è nella piena discrezione della responsabile del servizio mensa. Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa. Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del "grande fratello".

Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo certo i problemi di quelle famiglie. Mi basta sapere che per i miei amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini sia chiaro che io non ci sto e non sono solo. Molto più dei soldi mi costerà il lavorio di diffamazione che come per altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia. Mi consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo. Posso sopportarlo. L'idea che fra 30 anni non mi cambino il pannolone invece mi atterrisce. Ci sono cose che non si possono comprare. La famosa carta di eredito c'e, ma solo per tutto il resto.

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

mer apr 14, 2010 18:38

Muzedon ha scritto:Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa. Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del "grande fratello".


La frase che ho sottolineato rispecchia tutto il mio pensiero. Quando mi guardo intorno, mi pare che la più grande aspirazione di vita dei miei coetanei e quasi coetanei sia progettare un fine settimana talmente alcolico che non possa essere ricordato. Ma del resto l'occidente è troppo viziato per rendersene conto, e l'oriente ci segue a ruota.

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

mer apr 14, 2010 21:27

Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa.
:inchino:
NON HO PAROLE PER ESPRIMERE IL MIO RISPETTO PER QUESTA PERSONA.

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

mer apr 14, 2010 21:33

E' davvero una gran bella lettera aperta. Davvero un esempio di vita per tutti.

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

mer apr 14, 2010 23:01

:inchino:

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

mer apr 14, 2010 23:25

rispetto gente *_*

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

gio apr 15, 2010 00:02

La cosa bella è che molti genitori si sono sentiti offesi da questa lettera. :look:

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

gio apr 15, 2010 09:51

un esempio da prendere e portare avanti.
Tanto di cappello all'uomo

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

gio apr 15, 2010 10:24

Azrael The Dark ha scritto:La cosa bella è che molti genitori si sono sentiti offesi da questa lettera. :look:

Devono essere quei genitori che guardano il Grande Fratello assieme ai figli... :roll:

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

gio apr 15, 2010 11:46

Muzedon ha scritto:
Azrael The Dark ha scritto:La cosa bella è che molti genitori si sono sentiti offesi da questa lettera. :look:

Devono essere quei genitori che guardano il Grande Fratello assieme ai figli... :roll:


quindi possono pure sentirsi offesi :asd:

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

gio apr 15, 2010 13:44

Non capisco perché offendersi: non é un'elemosina non richiesta, é un regalo ai loro figli. Magari sono le stesse persone che si lamentano se nessuno le aiuta...

Secondo me é stato un bel gesto, tutt'altro che banale.

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

gio apr 15, 2010 16:10

I genitori "offesi" non sono quelli che hanno beneficiato della generosità dell'anonimo, quanto quelli che avendo avuto la possibilità di pagare la mensa adesso si sentono vittima d'ingiustizia.

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

ven apr 16, 2010 14:59

Azrael The Dark ha scritto:La cosa bella è che molti genitori si sono sentiti offesi da questa lettera. :look:


E' normale, la facilità all'offesa è una caratteristica notoriamente di default dei deficienti, codapagliati, senza dignità e facce di bronzo... o no? :wink:

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

lun apr 19, 2010 13:28

Dmitrij ha scritto:I genitori "offesi" non sono quelli che hanno beneficiato della generosità dell'anonimo, quanto quelli che avendo avuto la possibilità di pagare la mensa adesso si sentono vittima d'ingiustizia.


Ok, più chiaro ;)

Re: Lettera di un imprenditore/benefattore

gio apr 22, 2010 20:41

l'altra sera erano su rai tre con Floris, pare siano offesi per la lettera e per il fatto che loro pagano e chi invece non paga verrà aiutato. Pare ritengano furbetti molti di quelli che non poagavano.
Rispondi al messaggio