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 Oggetto del messaggio: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 17:34 
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Da: Il Sole 24 Ore
La Guardia di Finanza di Cagliari è intervenuta per bloccare l'accesso a BtJunkie. Ecco l'epilogo della maxi-operazione Poisonous Dahlia. La novità è che l'inibizione è arrivata direttamente per volere del pubblico ministero, senza convalida del Gip.
La Guardia di Finanza di Cagliari ha bloccato l'acceso a BtJunkie, uno dei motori di ricerca per file Torrent più utilizzati dagli utenti P2P. La richiesta è arrivata ieri a tutti i provider italiani, in seguito agli esiti dell'operazione anti-pirateria "Poisonous Dahlia".
La novità sostanziale, rispetto al passato, è che per la prima volta l'ordine di inibizione, come riporta il Sole 24 Ore, è giunto dal pubblico ministero. "Nell'operazione Pirate Bay, infatti, il sequestro tramite inibizione era stato convalidato dal Gip (giudice indagini preliminari) ed era appellabile al riesame, mentre questa volta sarà possibile solo la strada di un ricorso via-Cassazione", scrive Lepido del Sole 24 Ore.
"L’inibitoria viene così imposta sulla base della normativa sul commercio elettronico, ovvero gli articoli 14 e seguenti del D.Lgs 70 del 2003, dove si prevede che l’autorità giudiziaria possa esigere, anche in via d'urgenza, che l’ISP impedisca o ponga fine alle violazioni commesse".
"Oggi è una giornata molto importante per la lotta alla pirateria digitale in Italia", sostiene la Gdf di Cagliari. A ruota il presidente della FIMI Enzo Mazza: "Il blocco del sito pirata BtJunkie è un importante messaggio mandato dalla magistratura alle organizzazioni criminali che prosperano sulla distribuzione illegale di musica".
BtJunkie è accreditato di un traffico giornaliero pari a 2 milioni di utenti, forte dell'indicizzazione di ben 4 milioni di file Torrent. L'Italia è il secondo paese, dopo gli Stati Uniti, ad apprezzarne di più le qualità pirata.



E' bello vedere che vengano chiusi dei siti senza neppure un miniprocesso o cose simili. Soprattutto se si tratta di motori di ricerca contro i quali agire in questo modo dovrebbe essere illegale e degno di una dittatura fascista.
Comunque per aggirare il blocco e sufficiente utilizzare programmi come Tor che si basano su un ip straniero. In diverse parti di Italia poi Btjunkie resta perfettamente accessibile.
In pratica è stata un operazione fatta con una professionalità dell’asilo e se non si vuole usare Tor perché si naviga piuttosto lentamente basta utilizzare la funzione Opera Turbo del Browser omonimo.
Rispondono ai raggi laser con le pietre e le chiamano contromisure. Non si può controllare la rete: non ci riescono in Cina dove per queste cose investono una quantità di risorse che in Italia neanche ci sogniamo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 19:03 
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insegniamo a questi geni l'uso di http://proxyitalia.com/

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 19:44 
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Continuo ad usare Emule con discreto successo per il 99% dei miei downloads. Qualche problemino solo per i "files" più famosi, troppi fake, ma con un po' di tentativi si scarica qualsiasi cosa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 21:05 
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Il blocco attuato è un blocco a livello DNS, ovvero è stato imposto ai provider italiani di non tradurre il nome di dominio del sito in indirizzo ip nei loro server DNS. Ma la cosa si può aggirare in svariati modi, compreso l’utilizzare altri DNS come quelli di open DNS.
Cioè, già doversi scomodare per cercare di combattere i torrent in questo modo idiota rasenta il ridicolo, ma poi continuare ad agire ancora a livello DNS vuol dire non capire un C. di informatica.
L’idea chiaramente era quella di colpire gli utenti più sprovveduti che di proxy ip e Dns non sanno nemmeno dell’esistenza. Ma persino costoro utilizzeranno un altro buon motore di ricerca o un metamotore e dormiranno sogni tranquilli.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 21:43 
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chi usa i torrent non ha bisogno di B t J u n k i e, ci sono decine di siti anche migliori, e x t r a t o r r e n t solo per citarne uno è già più fornito. bloccare un sito non serve a nulla, dovrebbero bloccare tutto il traffico dati italiano per risolvere e mi pare francamente difficile

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 22:25 
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Le vie del download sono infinite. :sisi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 22:35 
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quello dei DNS è un vecchio problema io è una vita che uso quelli open

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 23:57 
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Che i loro figli si ribellino e scarichino tera e tera.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: sab mag 21, 2011 00:14 
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probabilmente già lo fanno :D Non ho ancora conosciuto una persona che naviga su internet e non scarica nulla

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: sab mag 21, 2011 05:13 
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Moralismi e ideologie a parte, all'atto pratico un motore di ricerca di per se è uno strumento neutro. Indicizza risultati ma non ti suggerisce direttamente di violare nessun copriright, ed esistono in rete anche molti torrent non contrari alla legge: il modo in cui ha agito la finanza è perfettamente illegale.
La società dei consumi, governata dalle industrie e dalle multinazionali, vuole far credere alla gente che la colpa del crollo delle vendite è tutta dovuta alla pirateria. Ma questo è al 70% falso: la verità è che la miseria sta inghiottendo malamente anche i cosiddetti paesi più progrediti.
E’ logico che se uno non ha molti soldi da spendere per beni superflui preferisce scaricare gratis la musica piuttosto che comprare album a 15-20 euro. Com’è ovvio i prezzi alti dei media e i bassi stipendi sono gli ingredienti principali della pirateria globale. Se la pirateria è ubiqua nella maggior parte del mondo, è perché le condizioni sono ubique.
Non ci voleva certo la London School of Economics per capirlo, ma riporto comunque un breve articolo al riguardo.
L'industria musicale è convinta che il file-sharing illegale sia responsabile del suo tracollo economico, ma secondo l'ultimo studio della London School of Economics (Creative Destrucion and Coyright Protection) è una valutazione errata. Le azioni di forza e l'intransigenza nei confronti del peer-to-peer non hanno risolto nulla in questi anni, e la motivazione è semplice: i fattori del declino del settore sono altri.
Se da una parte non vi è dubbio che tra il 2000 e il 2010 il fatturato è passato dai 26 ai 16 miliardi di dollari, bisogna riconoscere che il potere di acquisto dei consumatori è evaporato. "Il trend negativo delle spese per l'intrattenimento continuerà considerando l'aumento dei costi della vita, la disoccupazione e la drastica crescita dei costi per i servizi pubblici", si legge nel rapporto. Un'indagine statunitense (2004 US Consumer Expenditure Survey), ad esempio, ha rilevato il crollo degli acquisti di CD tra il 1999 e il 2004 basandosi su un campione di persone senza PC (quindi prive di servizi P2P).
È evidente quindi che la crisi economica ha avuto un maggiore peso negli anni di quanto possa aver influito la pirateria. Soprattutto considerando che i "download hanno un effetto sulle vendite che è statisticamente indistinguibile dallo zero", in base a un vecchio rapporto del 2007 redatto dal Journal of Political Economy. Semplicemente perché ogni file musicale scaricato non può essere considerato un mancato acquisto. Se una traccia è disponibile su P2P bene, sennò si può sopravvivere senza.
Gli autori del Journal of Political Economy nel 2010 hanno corretto leggermente il tiro: hanno riconosciuto, considerata la massa critica raggiunta dal P2P, che il fenomeno della pirateria può incidere sul 20% delle vendite, ma non di più.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: sab mag 21, 2011 08:43 
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molto interessante come articolo :ahsisi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il torrentismo subisce un “duro colpo.”
MessaggioInviato: sab mag 21, 2011 18:24 
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Ravenard ha scritto:
molto interessante come articolo :ahsisi:

Si, è un pò della serie "Capitan Ovvio colpisce ancora."

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