E' un talento di mia creazione, scaturito dalla mia mente malata a seguito della lettura del topic aperto da Muzedon sulla "parata". Effettivamente riflettevo sulla possibilità di "parare", nel vero senso della parola, con lo scudo (dovrebbe già esserci il talento "difendere con due armi", che da +2 alla CA, il che ovvierebbe al problema "parare con un'arma"). Mi sono invece chiesto: se uno ha uno scudo può utilizzarlo in modo efficace e "attivo"? Allora ho partorito quanto segue.


Difendere con lo scudo
Chi viene attaccato, ed è in possesso di uno scudo, può creare un varco nelle difese di chi lo attacca e attaccarlo a sua volta.

Requisiti: For. 16, competenza nell'arma dell'attaccante e negli scudi, BAB +6.
Benefici: il bersaglio di un attacco può cercare di respingere l'arma dell'assalitore, lasciandolo sbilanciato per un attacco di opportunità nello stesso round.
L'avversario deve fallire il primo assalto e il difensore deve confrontarsi in una prova di forza sommando 1d20+BAB+Mod For. Se ottiene un punteggio più alto di almeno 5 punti l'arma viene allontanata dall'urto e il difensore ottiene un attacco di opportunità. Per via dello sbilanciamento il personaggio che perde la prova perde ache il suo bonus alla destrezza e, se l'attacco riesce, ne subisce i danni e da sbilanciato cade a terra (dando adito nel round successivo ad attacchi di opportunità da parte di tutti i nemici che lo circondano).
Se il difensore non possiede "Attacco con lo scudo migliorato" e perde la prova (non riuscendo ad allontanare l'arma dell'assalitore) rimane sbilanciato a sua volta e offre al primo la possibilità di effettuare un attacco di opportunità (seguendo l'iter sopra descritto). Se infine la prova termina in parità si procede come se nulla fosse accaduto.
Ladri e Barbari non subiscono gli effetti di questo talento, come tutti coloro che possiedono talenti o abilità che non fanno perdere il bonus destrezza se colti alla sprovvista. Il talento è applicabile solo a scudi piccoli e medi.