Blog di Muzedon

Felicità e conoscenza

Filosofia è una parola che deriva dal greco, e significa letteralmente amore per la sapienza e la conoscenza.

Secondo Aristotele, il pensiero filosofico nascerebbe dalla "meraviglia", dal senso di stupore e di inquietudine quando l'uomo, soddisfatti i suoi bisogni primari, comincia ad interrogarsi sulla sua esistenza e sul suo rapporto con il mondo che lo circonda.

La nostra natura pretende che ci poniamo delle domande, che cerchiamo di mettere le cose insieme, in ordine. Cerchiamo di capire le dinamiche e le combinazioni che muovono le nostre vite. Facendo questo, si ricerca continuamente una "posizione di felicità". Non un attimo, come molti sostengono ma una posizione, che varia nel tempo e richiede aggiustamenti, tolleranze, nuovi equilibri ma che rimane uno stato non un istante.

Oggi come ieri la felicità è legata spesso (e per fortuna talvolta solo in parte) a bisogni indotti dall'ambiente sociale (quella sensazione, generata artificiosamente, di non avere mai abbastanza e che ci rende insoddisfatti). Bisogni ed esigenze “costruiti” in laboratorio da persuasori mossi da logiche sottili e ingannevoli, in grado talvolta di condizionare le scelte di vita (e nei consumi).

Tutti possono essere felici se imparano a capire come si fa ad esserlo e uno degli aspetti trainanti è il miglioramento. Alcuni lo chiamano essere presenti a se stessi, altri trovare la propria vera natura, la propria strada...
Capire che si è carenti (come sono tutti gli esseri umani ), capire che si può e si deve migliorare, comprendere i propri limiti, delineare un proprio percorso di miglioramento, valorizzare le proprie capacità e raggiungere a piccoli passi gli obiettivi. Pensare allora, pensare e strutturare un percorso, non solo crescere ma vedersi evolvere nell’immaginazione prima e nella realtà poi, questo è quello che ci piace sottolineare. Strada facendo s’incontrano parti di sé davvero poco piacevoli ma fin dall’inizio della strada è bello sentirsi già un po’ soddisfatti per come si migliorerà, per la nuova persona, più semplice, più autentica e serena che si sarà.

L’evasione dal presente, la tendenza a rimandare le decisioni non fanno altro che disegnare un futuro che diviene presente senza che niente sia cambiato davvero. Nessuna forza esterna arriverà un bel giorno a cambiare la nostra esistenza e risolvere per incanto tutti i problemi. Non lasciamoci trascinare come una nullità dal mondo, come un oggetto per cui altri decidono dove metterlo e cosa è, preferiamo sempre sapere, conoscere, migliorare, ogni giorno.
Ogni dubbio è ben accetto in quanto possibilità di nuove potenzialità per gli esseri umani. Se non siamo sicuri, e lo sappiamo, abbiamo la possibilità di migliorare la situazione. E non parliamo solo di grandi scelte, anche le piccole scelte quotidiane sono spesso sottovalutate nella loro importanza, al contrario è importante ragionare sempre, evitando conseguenze ed errori che si ripercuoteranno sul nostro futuro.

A nostro parere felicità è capire cosa rende infelici e cosa rende felici. L’infelicità è data il più delle volte dall'ignoranza e dalla confusione. Per districarsi in un mondo di messaggi e bisogni indotti, per interpretare a nostro modo la realtà che ci circonda, scegliere bene le fonti a cui ispirarsi si può e si deve… tra libri, canzoni, filosofia, grandi personaggi del passato e del presente...


Da http://www.informagiovani-italia.com





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