- tomba-

il sacerdote..si giro' lentamente non sorpreso dell'arrivo anche se comunque non vi aveva fatto caso quando arrivo'....poi si giro' e disse"prima di tutto non sono un prete....odio quella parola....io sono un Godhi, e cio che mi lega al valoroso Kalannar anche se era un semi demone, ere il fatto che ci ho combattuto prima contro poi al suo fianco....e' morto combattendo qui lui e' degno di rispetto" i corvi che erano sulle sue spalle non si mossero se non per lisciarsi le piume delle ali...

-Tomba di Kalannar-

Zero rimase immbobile, sempre con i suoi occhi ciechi da squalo fissi sul sacerdote. sembrava essersi rilassato di un poco, e lo scricchiolio della corteccia era cessato.
"e sia, dunque Godhi..." sospirò snudando appena le zanne. Prese tempo, assottigliando gli occhi, come a valutare meglio l'umano che si trovava davanti. poi, dopo un lungo silenzio riprese: "...come è successo?"
portò gli occhi al tumulo di pietre avvolto dalla nebbia. "...come è morto?"

il sacerdote sospiro' e prese tempo, poi rispose" non so bene, ancora oggi, cosi ci abbiamo attaccato...era una macchia nera nell'aria...probabilmente un abitante delle terre esterne....o un demone o divolo......so solo che combattemmo tutta la notte, sono certo di avergli procurato ferite ingenti e sono sicuro che anche Kalannar lo fece.....quando tutto era perduto io mi fiondai a testa bassa verso il periocolo con la lancia spianata, e Kalannar si alzo' in volo e poi ridiscese sull'entita'....l'impatto fu tremento ci fu una esplosione di sabbia e uno scontro di spiriti violentissimo....talemente violento che i sue si annullarono a vicenda...con le poche energie in corpo,Kalannar mi disse che voleva essere sepolto, cosi' che i chi lo conosceva poteva venire a fargli visita....se era per me lo avrei cremato come un eroe Vichingo, ma preferisco rispettare la sua volonta'"...detto cio' il Godhi rimase immobile con l'elmo sotto braccio e la lancia nella mano destra...

-Tomba di Kalannar-

l'Incubo ascoltò in silenzio il discorso del sacerdote. in un paio di occasioni l'avrebbe voluto interrompere, ma in memoria del compagno defunto non disse nulla, rimanendo ad ascoltare sino in fondo.
"nessun Demone avrebbe attaccato Kalannar... esso aveva aiutato l'Abisso tutto, in una importante battaglia della Guerra Sanguinosa... e nemmeno i Diavoli avrebbero osato avvicinarlo. si era fatto una reputazione, sapete? abbiamo combattuto l'inferno fianco a fianco, tempo fa... e le ferita che abbiamo aperto nel ventre del Baator sta ancora sanguinando ora. chi lo ha attaccato deve appartenere a una terza fazione."

"esistono 9 mondi e voi esterni abitate nelle terre esterne....ma nn solo voi....ci sono milioni e miliardi di entita' aldifuori delle terre esterne...nn saprei propio chi puo' essere"

[Foresta ---> Tomba Di Kalannar]

Lanciò una rapida occhiata all'uomo, che sembrava aver intonato una strana melodia tetra, triste, quasi a voler attirare la loro attenzione. Scosse la testa, i lunghi capelli ciondolarono un poco.
Solo un sospiro prima di seguire a quella che per lei era una velocità normale, le iridi rosse si alternavano nervosamente sui corvi. Ognuno accanto a lei, il che la infastidiva. Era come se quelle piccole creature la vedessero come un intruso.
Sorrise un poco, ora rallentando e lasciando andare avanti il Sacerdote, come se avesse intravisto qualcosa in lontananza.
Istanti dopo, quando la conversazione ormai fra i due sembrava essersi svillupata a livelli per lei interessanti, sembrò comparire al fianco di Zero, lasciando qualche piuma nera sparsa al vento.
<Un minimo indizio si dovrebbe trovare tutt'ora...>, mormorò appena, un dolce sussurro che giunse alle orecchie di entrambi.

-Tomba Di Kalannar-

Il demone non si voltò verso la sua Nephelim. si limitò a sorridere tra se e se. poi si rivolse a lei in abissale "[i]Piccola...vedo che ti destreggi molto meglio di qualche tempo fa. usi meglio il tuo sangue demoniaco. voli disinvolta..." [/i]Si girò verso lei, andando ad incontrare gli occhi di lei con i suoi. [i]"...anche i tuoi occhi sono così belli..." [/i]disse portando un artiglio delicato ad accarezzarle il viso.

"era il suo alter ego d'ombra.....ecco perche' non potevo combatterelo...perche' non posso lottare contro lo spirito di una persona....era come lottare contro sestessi solo noi possiamo sconfiggere noi stessi e Kalannar c'e' riuscito a spese propie pero'...."osservo' la tomba sconsolato e poi riguardo' i due....dicendo"il mio nome e' Eadred Ragnarsson...Godhi del clan Hollsvart, piacere di conoscervi milady"

[Tomba Di Kalannar]

Sorrise un poco in direzione del Sacerdote.
<Il Vostro nome mi suona familiare...>, rimase pensierosa per qualche istante, infine scosse la testa. Non era cosa che le interessava al momento, avrebbe approfondito più avanti, se ce ne sarebbe stato bisogno.
<Credo che Voi mi conosciate già... in caso contrario...>, abbassò un poco il capo, come a voler accennare uno strano inchino o saluto
<Morwen...> disse solo questo, poi andò a fissare Zero.
Al suo proferire sorrise più dolcemente.
<Quanti complimenti per chi non credo se li meriti...> con tono quasi ironico, si mise a ridere.
Sospirò un poco, mantenendo fisso il suo sguardo su quello del Demone
<Noto con piacere che invece tu sei sempre lo stesso... è un bene...>, annuì lievemente. Era come se detestasse i cambiamenti o comunque chi le sta intorno e non conosce, come se queste creature non trovassero di meglio che ingannarla, come quel "bambino".

Rimase con gli occhi sulla Nephelim, sorridendo quanto basta per snudare i canini affilati. "...sarò sempre così...se tu vuoi ch'io rimanga così."
accarezzò ancora il viso della mezzosangue, spostando le iridi nere verso il sacerdote. tornò a parlare la lingua dei nativi del piano materiale e si rivolse a lui più gentilmente di prima... "Eadred Ragnarsson, Godhi del clan Hollsvart, il mio nome è Zero... e se sei stato amico di Kalannar, non puoi essere seriamente tanto male..." sorrise ironico. "forse ti ho giudicato troppo in fretta, dopotutto..."

[Tomba Di Kalannar]

Allargò il sorriso, felice di sentire le parole di Zero, anche solamente la sua voce. Annuì nuovamente, quasi in risposta, anche se era retorica.
Si volse anche lei verso Eadred, non riuscì a trattenere una risata, che inutilmente soffocò con la mano.
<Direi invece che gli hai riservato lo stesso benvenuto che lui dette a me...>.
Alzò lo sguardo verso il Sacerdote, le iridi rosse fisse sulle sue
<Temo per Voi che io avessi ragione in quanto a dire che Vi facevate un'impressione sbagliata sul conto dei Demoni... quanto io ho sbagliato a giudicare... il "bambino"...>.
Portò la mano alla catenina, quasi non sapendo che fare e prese a giocare con i vari ciondoli appesi.

il bambino in questione sembrava invece essere un tantino...più grande.
il drow osservò la Creatura allontanarsi col sacerdote e ascoltò le sue ultime parole.
non rispose,lo sguardo che lanciò all'elfa era più che espressivo.

sentì parlare di una tomba.la cosa la incuriosiva ma dekalinder era impietrito dal dubbio.

la scoperta di quell'inganno così insensato e plateale l'aveva fortemente irritato..........ed è quì che sovraggiunse a passo di carica l'altra faccia della medaglia che il drow era,quella parte di lui che aveva lasciato intendere all'elfa esistesse,quella parte che stava per ridurre in cenere la foresta.


il cuo volto era una mascera opaca,immota,ciò che si dibatteva per prendere il sopravvento era dentro di lui,parte del suo carattere,che anni prima giurò di calmare,comprendere e assimilare.ma ciò che era stato un tempo,voleva tornare ad esserlo.


non voleva far del male agli altri,o almeno non senza motivo,e voleva salvaguardare se stesso:intessè un Arcano.

come tempo prima aveva fatto,applicò una delle 5 posizioni che sviluppavano la concezione di se stessi e del resto,in maniera tale da focalizzare il proprio potere alla sua massima forza.
ma mentre prima aveva usato la numero uno,ora usava la terza.

contrò tutto il suo ego e l'Ancestro che possedeva in un punto infinitesimale di materia,e in esso sfogò la sua instabilità.

prendendo la mira con glòi indici emise il suo potere in quel punto ed emettendo due raggi verdi da essi incentrò in quel punto tutto...tutto...tutto.

il risultato fu semplice.ne luci,ne eruzioni di potere,ne niente.
il drow rimase immobile e enormemente stanco si rialzò.
sembrava quasi nulla fosse mai accaduto,ma l'astuto sorriso che rivolse a se stesso e ad un'altro essere in quell'universo successivamente,indicò tutt'altro.

rimase fermo e,con calma,si sedette,sfruttando il legame sottile con morwen,stava assistendo a ciò che accadeva in quella tomba,ben cosciente di poter intervenire in qualsiasi momento.questo morwen,lo sapeva in quel preciso istante in cui sentì l'essenza di dekalinder accanto a lei.

-tomba di Kalannar-

il sacerdote si avvicino di piu' al tumulo...e poi si rigiro' verso i due...."bhe....potete giudicarmi come volete, non amo i demoni o diavoli e non mi ci trovo mai a mio agio, e poi come sacerdote Degli asi, io combatto il caos, inqualunque forma esso sia..."rispose in modo freddo e distaccato per poi rinfilarsi l'emo...."voi, raramente siete venuti a contatto con il mio popolo...o con i miei predecessori, e mai sono stati scontri piacevoli, se fossi stato quello di una volta vi avrei attaccato a vista d'occhio, ora non voglio combattare tranquilli, vi chiedo scusa per il mio distacco ma e' istintivo"

"e quindi il sacerdote è votato a combattere il Caos,hehe,sarà meglio per me continuare a rimanere calmo allora.
"Morwen,Vi chiedo,se accettate di buon grado la mia presenza attraverso la vostra psiche,oppure se preferireste terminare il contatto.non mi piace imporre la mia presenza." accompagnando questo ultimo pensiero con un sentimento di lieve ironia

"potrei esservi d'aiuto anche da quì,e con molta più efficacia,altrimenti dovrei ricorrere ad altri mezzi,che ovviamente non mi mancano."altro sorriso.a volte Dekalinder si chiedeva come facesse a trovare sempre qualcosa di simpatico in tutto ciò che lo circondava,anche nella morte.

altresì chiedeva in quel momento a se stesso perchè si desse tanto da fare per facilitare le cose a quelle persone-sarà per la presenza di Morwen-si disse.
e questo continuava ad inquietarlo.

ma mai abbastanza.

_tomba Kalannar_

*bhe, a dirvi la verita' si mi da fastidio...scusate i modi Svart Alfar....ma non mi piace parlare in questo modo...*

il sacerdote poi prese la lancia e fece dei simboli nel terreno attorno alla tomba...nei punti cardinali recitando, sempre nella lingua del nord, una preghiera ogni volta che effettuava un simbolo