[OT]cervello? ciiiiiboooo

no a parte gli scherzi Ovviamente quoto fermamente il discorso infatti è sì un po' vero che siamo "allupati" ma le donne di adesso nn è che incoraggiano il contrario [OT]

in ogni caso anche io seleziono le mie compagnie e con molti vado d'accordo solo perchè si evitano abilmente certi argomenti che altrimenti darebbero origine a scontri moooolto accesi...nn c'è nessuno cn cui sn veramente sincero fino in fondo perchè alcune parti di me nn piacciono agli altri...e gli altri il più delle volte non sono tolleranti quanto me...ma non per questo bisogna rinunciare nn è sempre bella la solitudine...

@kruner
Il mio discorso era comunque molto generico, probabilmente quando ho scritto mi riferivo molto di più a quelle persone che non riescono a conoscere nuova gente se non per chat, o a quelle che scopri avere un ragazzo o una ragazza che amano moltissimo, che però in raltà non hanno mai visto dal vivo...
Il fatto che si giochi di ruolo e ci si immerga in un mondo fantastico è forse solo un altro modo per isolarsi, a dire il vero a questo aspetto del gioco online non avevmo mai pensato.


Probabilmente hai ragione, in questi casi la loro vita è già "minata". Il problema è che, anzichè cercare di vincere le proprie paure ed arrivare a rapportarsi normalmente con gli altri, si fugge in queste cose. Bisognerebbe essere spinti a reagire, non a fuggire.

Si, ma come? Non puoi un giorno alzarti e dire "oggi esco e trovo degli amici", se ci si trova bene in un mondo a parte QUELLA diventa la propria realtà, l'unica esistente.
Quoto anche Alchemyst, se non vuoi rimanere solo devi imparare anche a sopportare atteggiamenti altrui e a non mostrare alcuni propri...

Che poi alla fine chi è che impone quale è la realtà? ognuno di noi cerca la felicità, e quando ne trovi anche solo un po "sai quello che lasci ma non sai qiello che trovi"

Non mi sento in grado di dare consigli di vita a nessuno, ma forse è proprio quello il modo. Provarci.
Ci provi oggi, ci provi domani. Alla fine, magari dopo tanti fallimenti, si ottengono dei risultati.

Rinchiudersi in un mondo di fantasia non serve affatto ad affrontare una vita reale che comunque c'è, e non può essere dimenticata.
Per lo meno, quando ci troveremo sul punto di doverla affrontare, avremo saputo giungerci più preparati.

Questione di scelte Borgy. Io ho scelto di mettermi in gioco ancora e di vivere la vita nel modo che piu mi piace ma non giudico chi ne ha troppo paura e si isola in un altra realtà...

Devo dire che certe cose lette qui mi hanno un po` scioccata! Ok, evviva la tolleranza, anche io la penso cosi`, e uno dei miei motti preferiti e`: Vivi e lascia vivere...
Ma tutto ha un limite! Questo per dire che accettare i comportamenti altrui va bene, ma fino a un certo punto!
La gente maleducata per esempio a mio parere non merita alcun rispetto, e solitamente rendo pan per focaccia a suddette persone, naturalmente senza diventare volgare, ma facendoli sentire una cacca per il modo in cui si sono comportati, e`molto piu`divertente!
Se una persona e`cattiva con me perche`dovrei stare zitta e subire passivamente??? E qui il discorso va ben oltre...
Se una persona non mi piace o io non piaccio a lei non credo sia una buona idea passarci del tempo assieme, ne per me, ne per questa persona. Questo perche`uno dei due o entrambi dovrebbero momentaneamente annullare parte della loro personalita`e fingere di essere qualcosa che non sono. Il che e`un'enorme cazzata, ma in fondo e`un atteggiamento tipico della societa`odierna ed uno dei motivi per cui in certe circostanze preferisco essere una disadattata...
Non so se sono stata chiara con questo discorsetto, ma quello che intendo e`che non permetto mai a nessuno di mettermi i piedi in testa! Ok, forse se il capo mi sclera perche`mi becca a surfare in internet non lo mando diretto affanculo... Ci sono delle eccezioni!!!
Ma in linea di massima nessuno ha il diritto di sentirsi superiore a me,ne a nessun altro!
E poi che mi frega di piacere a tutti? Ho sempre detto che la miglior cosa e`essere in pochi ma buoni, e credo continuero`a pensarla cosi`.
E in ogni caso, gli amici, quelli veri , sono quelli che dopo aver scoperto tutto sul tuo conto ti vogliono ancora bene!

Ma Neuro, riuscirai mai a scrivere qualcosa che non mi trovi completamente d'accordo con te?

[/quote]


Bella frase, però mi auguro che non vi succeda che un vostro amico vi confessi che ultimamente ha avuto delle fantasie Homo con voi come protagonista.

Sono di mentalità aperta, ma ho dovuto ucciderlo, perchè la voce non si spargesse e si fraintendesse

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGGGGGGG!!!!!!!!!!!!!!!1
mezz'ora di post e questo fottuto bastardo s'è mangiato tutto!!!

ok, m'è passato...
uffa!
cmq...
come ho già scritto nell'altro topic, mi sento DECISAMENTE una persona anormale (l'ultimo che m'ha datto del "normale" attualmente succhia semolino da un foro gastrointestinale slabbrato).
Perché, dirette voi, sarà perché giochi di ruolo?
8)
erhmmm no, perché nel mondo "reale" in RL come si dice nei mud, io mi ci trovo benissimo, ci sguazzo, conosco gente, faccio cose, vedo posti e ogniqualvolta ne ho voglia, gioco di ruolo.
Credo qua dentro di essere uno dei due o tre giocatori più "anziani" e credo di aver giocato praticamente ogni forma di gdr possibile: cartaceo, online, mud, dal vivo, mush, pbem, pbforum, pbchat etc, ma ....non l'ho mai fatto per evadere, bensì per un puro "momento ludico" per scatenare la mia fantasia allo stremo in una forma che ancora non conoscevo (anche se avvicina fortissimamente ad un gioco che ci aveva insegnato mia madre che consisteva nell'iniziar una storia ed a turno andare avanti nella sua creazione e nel suo finale... un pò come poi hanno fatto "Once upon a time"). Giocare per il gusto di giocare. E basta, senza altre "seghe mentali".
Non sto dicendo che le vostre, o che quelle di Logan in particolare lo siano, come spiegherò più avanti.
Chiaramente ho una mia teoria sul perché io sia così sciroccato (come conferma chi mi conosce ) e devo riconoscere che buona parte della mia "malattia" sia ereditaria. Mi spiego, quando a 12 andai a sbattere nel SdA non fu un episodio isolato, fu una ben lunga rincorsa che partiva dalle collezioni di albi Corno dei Supereroi ereditate da mia madre, cosi come la passione per il fantasy e la SF (per i Tex e Mike Spillane devo invece ringraziare il babbo ) e culminava nella curiosità viscerale per ogni argomento alimentata da un pazzo insegnante delle elementari. Il tutto condito dal fertile terreno della Sardegna.
Come ebbi modo di dire ad un potente quanto doto cainita di questo forum, la Sardegna è un'isola felice per il gdr.
La stampa se non ci ama, almeno non ci ostacola (adesso che io faccio parte della categoria le cose sono cambiate in maniera repentina, ed ora CI AMANO, abbiamo avuto ben tre aperture di Cultura, che vi assicuro è un record nazionale), abbiamo un ottimo rapporto con le forze dell'ordine che per i live è una vera manna, ma soprattutto NON abbiamo il disprezzo dei non giocatori, almeno non apertamente. Sono rarissimi i casi di "persecuzione", mentre sono molto frequenti i casi di "gioco in sede anomala", infatti mi capita spessissimo di vedere in autobus dei ragazzi, anche di una certa età (oltre la 'ntina) che giocano a Magic con un pubblico più folto della finale di NBA, o gdrerristi giocare nei parchi pubblici (anche a Sassari queste attività sono all'ordine del giorno), ci sono stati seminari universitari e nelle medie superiori, ludoteche e biblioteche comunali che hanno ospitato e ospitano gruppi di gioco ed attività legate, iniziative patrocinate dal comune per "insegnare il gioco di ruolo" e tanto altro.
Certo il fatto che all'alba dei tempi, quando a Cagliari a giocare eravamo meno di una ventina, io occupassi il ruolo di "Spacciatore MAssimo di Gdr" nonché "Monopolista Assoluto"con la città del Sole ha contribuito a forgiare o quanto meno a far giocare almeno due generazione di giocatori è stato sicuramente fondamentale.
Ma leggendo il post di Logan (che per inciso ha una bellissima firma anche s non ricordo in quale albo il tappo canadese dicesse quella frase ) quello che traspare non è tanto il probs dell'alienazione, dell'essere asociale, che pure ha datto il titolo al topic, quanto il probs dell'accetazione o meglio della visione, della percezione che "gli altri" hanno di noi/lui.
Logan sa bene, sono parole sue, che "il mondo reale è la fuori" ed anzi è preoccupato di quanto si sta perdendo o quanto potrebbe perdere "magari qualcuno che mi aspetta da una vita", ma non riesce ad accettare o meglio non riesce o crede di non riuscire a farsi accettare ... da chi?
Questa è la domanda fondamentale che necessità di una risposta, imho.
Chi è il tuo bersaglio/preoccupazione? Se sono gli amici, o coloro che magari tu ritieni debbano esserlo/vorresti che lo fossero, allora la semplice risposta (o forse la semplicistica risposta) è che non lo sono abbastanza/non lo sono mai stati/non lo saranno mai, e quindi occorre mettersi d'impegno per selezionarli (l'amicizia deve essere biunivoca, per essere sana, quella univoca è malata, perdente dall'inizio ).
Se invece ricerchi il consenso generale... bhe quella è senza dubbio la strada sbagliata.
Non esiste il consenso generale. Lo stesso Logan non è MAI stato accettato da Warren (nonostante le idiozie scritte nell'Alba Cremisi ), Raistlin è sempre stato allontanato e non compreso, alla fine anche da Caramon, ma per restare ancorati al mondo reale non mi è mai sembrato che Gandhi o MLK abbiano avuto una grande accoglienza da chi non la pensava come loro, e lo stesso Einstein è stato dileggiato a lungo...
non ho consigli, niente frasi ad effetto o panacee di tutti i mali... io, che sino al termine delle superiori -che ho abbandonato anche per quello- venivo dileggiato e guardato con disprezzo perchè... scrivevo (v'ho detto che sono anormale, no? ) e lo facevo a scuola, durante le ore scientifiche, che erano quelle che non mi interessavano (ok, ognuno ha le sue colpe ).
Poi quando hop dovuto iniziare a lavorare mi sono accorto che il mondo vero non è quello della scuola, quello del piccolo gruppo in cui DEVI entrare ma da cui ti escludono, il mondo vero è ben altra cosa, e non c'è tempo per queste fregnace.
Non curarti di loro e passa 8)


PS: ach lo sapevo che alla fine ci scappava il consiglio pure intortato in una citazione colta

PPS: la scuola è stato nonostante tutto uno dei momenti più appaganti ed uno dei processi formativi migliori che abbia mai fatto ed alla fine io ho sempre fatto quello che ritenevo giusto alla faccia di tutti, ho lavorato ininterrottamente dal 1988 sino ad oggi e ho sempre svolto mansioni di responsabilità pur continuando a giocare, leggere, scrive e divertirmi ogni singolo giorno della mia vita nonostante quello che chiunque possa pensare di me!

'nuff said, bub

cribbio! non m'ero accorto che fosse così lungo!
Adesso non lo leggerà nessunoooooooooooooo

Io l'ho letto

bhe, a questo punto non mi vorrai più parlare

L'ho letto anche io e son d'accordissimo con te, e la con clusione che ne esce fuori da tutto ciò è: W i gdr e chi gioca di ruolo...

Urka! Argomento veramente interessante.
Posto che secondo me il concetto di "asocialità"è prettamente soggettivo direi che chiunque attacchi un'altra persona criticandola,come in questo caso,non sia proprio apposto con la propria coscienza..Infatti una persona sicura di sè non sente mai l'esigenza di attaccare gli altri sul fronte degli interessi personali,penso che sia un atteggiamento legato più che altro ad una profonda insicurezza.
Io per parte mia passo un paio d'ore al giorno nel mio mondo fantastico ove indosso un nero piwawfi e sono devoto di Lloth..ma tutto ciò benchè mi appassioni moltissimo non mi esula dalla realtà che è per parte mia è comunque assolutamente vissuta,soprattutto nel fronte studio in quanto gli esami universitari occupano la maggior parte del mio tempo.
Per quanto riguarda il tempo libero sono convinto che ognuno sia liberissimo di amministrarlo come più gli pare,perfino se intende viverlo per la maggior parte calato nel proprio mondo fantastico favorito:Chi siamo noi (mi riferisco a chi etichetta gli amanti del gioco di ruolo come asociali)per giudicare gli altri e soprattutto siamo davvero sicuri che il nostro metro di giudizio,così personale,sia applicabile invariabilmente all'intero mondo?
Ai posteri l'aurdo sententiamento




"La paura è forte e l'amore è debole...Lloth"