...spetta anche alle leggi degli angeli...spero che tu non sia arrabbiato...

Zero lottò per cercare di nascondere un sorriso che gli stava esplodendo sul viso. piegò la testa verso il basso ed emise uno sbuffo... una risata soffocata. Poi alzò la testa verso l'elfa e riprese: "Arrabbiato? ti ho già detto che mi arrabbio difficilmente con una femmina... di qualsiasi razza sia... beh, allora che vuoi fare? vuoi imparare la Magia? certo, non sarò un portento come Shizar, e non possiedo gli oggetti magici di Kalannar, ma so il fatto mio..."

tu ridi? ...spero non per gli angeli...non so direi che va bene...

"non riderei mai di te... o di chi per te è importante. era la situazione che mi ha divertito." il demone accarezzò i capelli dell'elfa.
"allora, se sei pronta, sei la benvenuta nelle mie stanze del Palazzo d'Alabastro, regno dellla mia Padrona..."
Detto questo zero si voltò, e con rapide parole arcane spalancò un cancello verso la sua dimora nell'Abisso.
"Dopo di te, mia cara..." sussurrò l'Incubo con un inchino.[/i]

...va bene...se dovessi creare problemi nel regno degli angeli...bè...mi vedrete di meno ...

appena varcato il portale, tutta la realtà attorno ai due ebbe un sussulto. il paesaggio tremò, si contorse e alla fine si fuse. i due comparvero in un'enorme stanza dalle pareti di pietra nera. Al centro della camera faceva bella mostra un letto a baldacchino d'ebano, incoronato da veli di seta viola. I due muri lunghi dell'edificio erano coperti da scaffali e librerie zeppe di pergamente, rotoli e tomi polverosi. Una scrivania poco distante dal letto era illuminata da grossi e tozzi ceri neri.
"Benvenuta nelle mie stanze. se volete accomodarvi, vedrò di mettervi a disposizione tutto ciò che serve per iniziarvi ai rudimenti della magia."
detto questo zero iniziò a frugare tra gli scaffali, e ammucchiò quattro pergamenee un tomo sul tavolo. Si spostò poi alle spalle dell'elfa ed accese gli incensieri che con il loro profumo delicato ed acre, dovevano consentire all'elfa di percepire le energie del mondo che finora le erano state celate.
"Iniziate col leggere i capitoli sei e sette del tomo rilegato con squame di Basilisco... Lì troverai le procedure iniziali di meditazione e i punti focali del tuo corpo che serviranno per incanalare il Mana. Dopodichè attua ciò che il libro dice... dovresi vedere i primi progressi nel giro delle prossime settimane. forse giorni...Esercitati duramente, e se hai problemi io sarò sempre accanto a te."
il demone si sedette a gambe icrociate sul letto e iniziò a respirare profondamente i fumi che l'incenso spargeva nell'aria della Camera.

...va bene...strano qst odore di incenso...ma...strano mi pare di averlo già sentito...

...spero che kalannar e il nuovo elfo non si preoccupino...

*si guarda intorno notevolmente soddisfatto, felice di essersela cavata anche questa volta. Girandosi lentamente verso il suo datore di lavoro assume rapidamente una espressione insoddisfatta*

"Sono felice di essere tornato, non che avessi bisogno di aiuto ovviamente...sei un incubo piuttosto invadente sai ryald?"

[off]anche per lui sei un incubo lo chiami sempre ryald al posto di ryld

[off] elfa ha ragione, prima o poi ti brucio Niamath [/off]
"Se sono un incubo allora quasi quasi ti riporto dove ti ho trovato, almeno capiresti la vera entità degli incubi lì... tsk.."
Ryld si gira e sorride soddisfatto di aver torvato il suo uomo ancora integro e utilizzabile.
"Hai intenzione di proseguire nel tuo lavoro, Elfoscuro?"

...nobile zero posso dormire...?queste letture mi fanno venir sonno...

Zero sorrise ed accarezzò la testa dell'elfa addormentata... la raccolse tra le sue braccia e la distese sul letto. Povera piccola... era crollata sul tomo di magia. Doveva essersi stancata molto... "Riposa, piccola elfa... riposa tranquilla. Il tuo -Nobile Zero-, veglierà su di te..."
il demone rimase tutta notte seduto sul ciglio del letto, con la schiena appoggiata al muro e gli occhi fissi sulla sua nuova apprendista.

l'elfo si riprese era scosso e sentiva freddo, si guardò intorno non vide nulla era da solo non si ricordava cosa era successo si ricordava solo una lama che gli entrava in petto si guardò non aveva segno di cicatrice pensò subito che era stato imprigionato doveva andarsene da quel posto.

un rumore di passi si sente in lontananza, un compare la figura di Kalannar, vede poi l'elfo dei boschi...velocizza il passo per raggiungerlo prima, i lembi di stoffa neri svolazzano mossi dalla brezza, la foscha leggera che lo avvolge nera achessa sembra meno delle altre volte....