il tuo vago tentativo di spaventarmi mi lascia tuo malgrado del tutto indifferente...fa del tuo peggio

sorrideva sprezzante mentre impotizzava quale trastullo potesse aver in serbo per lui l'elfo

Le lame di Valas vibrarono di energia, segni runici si illuminarono formando disegni complessi e infuocati e due fiamme danzarono sulle due punte delle armi. Se l'elfo anomalo gli avrebbe attaccati, Valas avrebbe difeso a costo della vita l'elfa.

L'Elfa guardò con aria stupita Valas <Mi deve la vita...? No...> scosse la testa "Non mettete in conto che mi dovete la vita al costo di suicidarvi o altro...sono già morte persone per questo e io mi sento di averli uccisi con le mie mani, la colpa è mia e anche se non li ho uccisi io a me da questa impressione e questa impressione mi tormenta...in ogni mio sogno, in ogni mio pensiero, in ogni mio ricordo...ogni secondo...".
Si voltò verso l'Elfo "A quanto pare voi volete quest'Oggetto, ma chi ci dice che i vostri scopi non siano malvagi? Chiunque potrebbe 'risanare' un nemico per far finta di essere dalla sua parte e poi accoltellarlo alle spalle..." era stranamente acida

ora vi dimostro *l'elfo tolse il telo e davanti al lich vi era un imago,lo specchio rifletteva chiaramente l'immagine del lich, ma questa era animata e uscì dallo specchio*
ho anche altri giochetti
*lo specchio si triplicò e le due copie imitarono il primo*
(le copie del lich hanno i suoi stessi poteri, le sue armi , ma quest'ultime non sono magiche)
bene questi te non ti attaccheranno
*dei corvi portarono via gli specchi*
datemi l'urna
e li farò sparire

osservò le sue 3 copie leggermente preoccupato,in effetti l'unica cosa che temeva era se stesso. Combattere 3 versioni di se stesso sarebbe impossibile per un lich normale...e molto molto difficile per un lich divino come lui. Osservò la sua protetta,potrebbe uccidere le sue 3 copie facilmente se non considerasse la sua incolumità e sopratutto quella dei suoi "amici". Immobile e perfettamente in silenzio lanciò un piccolo incantesimo di giuda sui 3 corvi.

3 versioni di me pensi bastino per fermar l'originale?

i corvi volano in alto nel cielo e al mio ordine lasceranno cadere gli specchi
nessuno li può raggiungere

il lich inarcò un sopracciglio
non ne sarei sicuro...

sorrise mentre la luce intorno alla figura del lich si andava abbassando mentre il lich restava immobile

non mi lasciate altra scelta *le immagini svanirono mentre l'urna si apri e il liquido che vi era all'interno la circondò facendola svanire*
ora non ci sarà più nessun problema
avete cercato di distruggere il mondo
ora l'urna tornerà da qualche parte e io dovrò ricercarla per distruggerla definitivamente
*l'elfo si avvicinò al lich*
non avrei mai potuto attaccarti
comunque la mia causa è salvare il mondo se volete aiutarmi
il problema è che non so in che posto e in che tempo tornerà
spero solo di essere ancora vivo per salvare il pianeta
*poi abbassò il capo*
ora me ne andrò sconfitto
complimenti comunque
*depose le armi e guardò tutti i presenti*
se avete bisogno di aiuto io verrò
a comunque la cosa che avevo intrappolato nell'urna è dinuovo nel suo corpo *indicando valas*
state attenti
*si andò a posare su un albero*

Guardò le tre copie del Lich <Prevedibile una mossa del genere....> si sedette rilassata a guardare la scena, non le interessava di come avrebbe svolto il Lich la 'battaglia', infondo erano sue copie e chi meglio di lui poteva sconfiggerle?! Non c'era bisogno infondo che gli altri combattessero a meno che le Copie non intendessero attaccarli tutti quanti...<Quello sarebbe un problema...> rimase pensierosa mentre fissava i corvi.

Aveva detto che la 'parte oscura' di Valas era tornata in lui...si girò verso il ragazzo con occhi inespressivi...

con somma sorpresa dei presenti l'immagine del lich si dissolse come nebbia...il lich se ne era andato e anche da molto.

Sherwill si sentì osservata,e dalle ombre si poteva vedere i corpo del lich fissar la drow

*un smicerchio si disegnò nell'aria fino a diventare un grosso cerchio da questo uscì una figura con un bellissimo mantello nero di velluto con sopra un enorme stemma del suo casato, si levò il cappuccio e il volto era quello di sherwill che qst volta era più curata nel suo aspetto. aveva i capelli legati in una bella acconciatura e un vestito davvero lssuoso,si slacciò piano il mantello e rilevò un grosso pendaglio d'oro di lolth... e con lei c'era ravenard*ridarò l'urna poichè non mi occorre più...ho scoperto il suo incantesimo e non è ciò che desideravo...*il suo tono era solenne, era composta e sul suo volto non traspariva alcun sorriso, ovunque fosse stata in quelle che sembrava poche ore i suoi compagni in realtà sembrava che non la vedessero da tanto tempo

non è prudente che ti allontani così all'improvviso...potrei preoccuparmi

con il lento abbraccio di un amante ravenard uscì dalle ombre che lo avvolgevano riprendendo ilsuo posto vicino alla drow

Si sdraiò annoiata sull'erba, ormai il sole stava lasciando spazio alle tenebre, il vento gelido iniziò soffiare silenzioso, l'Elfa tremò per il freddo, si stava stancando di dormire per terra, era da tanto che non sentiva il calore e la morbidezza di un vero letto...si mise le braccia attorno alla vita, un dolore allucinante la pervase. Si mise il cappuccio coprendosi gli occhi per non farlo notare a chi le stava vicino. Una lacrima le rigò il viso...

le ombre si allungavano sulla foresta, mentre il cielo diventava sempre più scuro. la lunga ombra di una quercia strisciò fino a raggiungere il corpo di Morwen.
come se la trama di tenebre fosse un tessuto o un copro vivo, un vago diffuso calore si stava spandendo sulla pelle dell'Elfa.
Zero emerse dalle ombre abbracciato alla sua Nephelim.
"puoi venire da ma quando ti pare, sai? conservi ancora la chiave?"
sussurrando al suo orecchio, al demone parve di percepire una vibrazione strana provenire dall'elfa...energia negativa... o come lo chiamano da queste parti... dolore...

Fece un sorriso, togliendosi il cappuccio vide Zero, si asciugò la lacrima con la mano "Da...davvero?" parlava quasi sottovoce "Sapete che la terrò sempre" prese la sua catenina mostrando una pietra nera, sorrise dolcemente "In effetti mi stavo stancando di dormire per terra..."