Venduì oscuri viaggiatori! scrivo perchè mi è successa una cosa che mi ha fatto pensare un pò...l'altro giorno sono andata all'ipermercato e, come sempre, ho fatto un salto nella sezione dei libri e indovinate un pò? c'èra un'intero scaffale stipato di libri fantasy (tipo quelli di Salvatore, della Hamilton, Tolkien ecc.)!! Insomma, tutti libri che adoro!! E quando li cercavo mi toccava andare in centro Vicenza per trovarli!! Ma possibile che il fantasy stia diventando un'insulsa moda? Ci sono rimasta di m***a!! Nn voglio ch il fantasy si traformi in una tendenza, lo sminuirebbe e basta! Vedere tutti quei splendidi libri sui drow e i vampiri, mi ha colpito, e c'èra anke molta gente ke li comprava!! Pensate che ho sentito anke una vecchina che ha chiesto a suo marito :"Caro, ma che cos'è un drow? Si mangia?". Mi sarei buttata per terra dal ridere!! Cmq ribadisco ke il fantasy nn può, anzi nn DEVE diventare un'inutile moda!! Insomma, voi ke ne pensate?

che voglio quella vecchia come master

Che sono d'accordo al 100%!!!
Il fantasy non è una moda, è come la musica calssica: è bella per chi la sa ascoltare, non può essere letto e giocato d apersone che non lo capiscono!

Ovviamente, una persona può rivelarsi un fanatico di fantasy senza averlo mai letto prima, ma non voglio che il fantasy sia di moda solo perchè "và molto"!!!

Per quanto sia un atteggiamento molto elitario e settario, sono completamente d'accordo.

Di per se non ci sarebbe nulla di male...
Ma poi finisci per avere il mercato del fantasy e dei giochi invaso da beni che diventano studiati solo per approfittare della moda, a scapito della qualità (immagino un D&D 4a Ed. con regole ultra-semplificate, romanzi che sono solo dei plagi di vecchi romanzi fantasy che gli appassionati conoscono già ma i "nuovi" no...).
Una tristezza.
K.

Non vedo nulla di male nel fare in modo che il fantasy non rimanga un prodotto di nicchia, e trovo che continuare ad essere additati come "pazzi adoratori del demonio" non sia decisamente il massimo. Sono contento del fatto che le masse inizino ad apprezzare il fantasy, fino a 10 anni fa chi giocava di ruolo era considerato un ritardato sociale e non la ritengo una bella situazione.
Dato che è un bel passatempo, secondo me molto migliore (almeno intellettualmente) del calcio o del Grande Fratello di turno, trovo che sia cosa buona & giusta fare il modo che molte persone inizino a conoscerlo ed apprezzarlo. Ho sempre odiato chi non condivide le sue conoscenze per tenersi un gradino sopra agli altri, lo trovo un atteggiamento egoista ed anche un po' ipocrita (anche perché sono in moltissimi quelli che si lamentano per questa "discriminazione sociale").
Sempre senza distorcere il significato vero del fantasy (e comunque, mi dispiace per chi si crede depositario di questa conoscenza superiore ma non credo che ci sia nessuno di quel genere su questo forum), questo è ovvio. I fenomeni commerciali sono TUTTI brutti, ma per fare un esempio: per quanto la musica metal sia diffusa dubito che essa possa essere definita "commerciale".

Avrò anche un'ideologia di destra, ma l'elitarismo inutile non fa che danneggiare la società. Se un mio amico mi chiede di prestargli un libro fantasy, lo faccio volentieri e spero che si appassionerà tanto quanto lo sono io, e non mi pare di avere un atteggiamento negativo.

Azrael... sagge parole.
Sarei ben contenta di trovare tanti appassionati come me (non a caso sono qui)... ma come dicevo, temo molto i "danni" della commercializzazione.
E un conseguente curioso rischio: che i primi appassionati, che più hanno letto (e giocato!) diventino nuovamente di nicchia per colpa o dell'elitarismo (possibile) o del gap "generazional-culturale" con le nuove leve di appassionati (altrettanto possibile); meccanismo che si vede e che ho visto in molti ambienti.

Il mondo è un posto assai strano
Se posso aggiungere solo una frase: staremo a vedere!


Saluti
K.

E' la parte più bella del gdr.
Scherzi a parte sono assolutamente d'accordo con Azrael, ben venga una diffusione del fantasy, credo comunque che chi non è indirizzato verso questo genere letterario non se lo farà piacere a forza, tuttavia l'aura di "estranietà" che gira intorno ai giocatori di ruolo è dato principalmente dall'ignoranza della massa per un genere di nicchia sconosciuto.
L'ignoranza fa sempre male, meglio dunque evitarla e vedere i romanzi di R.A. Salvatore nei supermercati, ovviamente imho.
Poi se uscirà una versione di D&D 4.0 per vecchiette rincoglionite poco me ne tange, non sono certo obbligato a comprarla, cosi come ripudio la nuova serie del world of darkness non mi creerò problemi a ripudiare un 4.0 per giocatonti di ruolo.

Un commento out topic: guarda che il nuovo world of darkness è fatto bene, forse meglio di quello vecchio...(mia modesta opinione) molte persone lo considerano in modo superficiale e lo considerano solo come una commercializzazione del WoD, ma basta non restare ancorati a quello vecchio e vederlo come una cosa a parte... vabè che in effetti ci sono in proporzione molti più manuali di quello vecchio, ma questo non conta niente, anche per D&D ci sono un sacco di manuali eppure credo tutte le persona su questo forum ci giochino o ci abbiano giocato... se quindi ripudi il nuovo WoD perchè lo hai guardato come un "successore" di quello vecchio, prova a guardarlo come una cosa a parte... se poi non ti piace lo stesso puoi benissimo non giocarci...


adesso torno sull'argomento del topic: la commercializzazione del fantasy non è necessariamente un male ma nemmeno un bene. Vedere serie di libri così e vecchine, che non credo possano apprezzare al massimo la letteratura fantasy, fare commenti del genere darebbe fastidio a chiunque sappia ami il fantasy, ma se ci pensate da molto più fastidio quando uno dice:
"Che genere di libri ti piace?"
"Il fantasy mi piace molto"
"Ah, tipo fantascienza?"
A me è successo un sacco di volte, e tutte le volte continuando il discorso ho visto che era un caso perso, e che non c'era possibilità di far capire cos'è il fantasy a qualcuno che semplicemente non vuole capirlo (e ce ne sono tanti...) Sinceramente penso che faccia bene un po' di commercializzazione del fantasy... anche se mi mancheranno i bravi carabinieri che fermano i GRV
(a parte ora rivò out topic ma lo devo dire: al ludicomix a empoli quest'anno è venuto a giocare a vampiri:la masquerade un carabiniere!!! INCREDIBILE!!! Ed era pure bravo... *nota: era giovane*)

@ Azrael: sono d'accordo, ma voglio aggiungere una cosa (oggi è il giorno dei commenti out topic...): La musica metal non è commerciale, è vero, ma se permetti non è diffusa quanto la dance e schifezze simili (senza offesa per chi le ascolta e gli piacciono...)

Sempre out topic:
Non sei il primo che me lo dice, prima di decidere ho voluto almeno leggerla, non tanto Vampire Requiem, ma Werewolf the Forsaken non mi è sceso proprio giu (eufenismo, mi ha mandato dritto filato in un posto dove si sta seduti), io ho amato e continuo ad amare The Apocalypse.
Come d'altronde per D&D non ho la minima intenzione di acquistare/utilizzare manuali che vanno oltre il giocatore-master-mostri, averli in pdf per curiosità è un altro conto.
Le regole che non piacciono si cambiano anche dal base, le cdp powano e personalizzano, preferisco un giocatore che sappia personalizzare e basta.
Pura visione personale; cmq per non inquinare il thread volendo continuare a parlarne si puo' aprire un nuovo topic.


P.s. I carabinieri che fermano i Grv sono immancabili.

Il fantasy potrà essere commerciale quanto volete ma non cambierà per le persone che lo amano da sempre che si appassionano a leggere a giocare forse un pò a sognare legato a questo genere.
i veri appassionati non cambieranno il loro modo di vedere il fantasy per la vecchina o per i quarantamila che leggeranno il fantasy tanto per leggere.
C'è una bella differenza.

Mi intrometto nell'argomento, spero solo di non risultare nè troppo pedante, come spesso mi succede, nè forse più antipatico di come sia abitualmente.

Trovo che il fantasy sia un genere di per sè estremamente commerciale, vive della commercializzazione. In sè e per sè il fenomeno "fantasy" non è una cosa degli ultimi tempi, è un processo ben più lungo che è in moto da anni. Ad essere del tutto franco, trovo che se il fantasy non fosse così terribilmente banale e commerciale, non esisterebbe la saga dei Gemelli di Dragonlance, che è un prodotto estremamente commerciale, allo stesso modo non penso che esisterebbero i pessimamente scritti (o forse pessimamente tradotti) romanzi di Elminster...nè escludo il vostro beneamato "circolo degli oziosi drow" vedi molti dei libri di Salvatore. Il Fantasy è un riciclarsi continuo che, devo ammettere, mi ha preso a noia già da molto tempo. E' un genere che non necessariamente deve trovare lo spunto originale per essere più appetibile, ma che oramai sa QUASI sempre di già visto. E non è per puzza sotto il naso che faccio un discorso simile, nè devo esaltare necessariamente i capolavori del passato, ma non penso che Terry Brooks avrebbe scritto quattro o cinque saghe diverse se il fantasy non fosse così terribilmente banale e uguale a sè stesso.

Che poi questo accada solo nel campo della letteratura fantasy non è neanche vero, perchè senza scostarci dal genere, questo succede anche nei manuali, in particolare nelle ambientazioni. Forgotten Realms è una ambientazione sicuramente molto bella, ricca di particolari, ampia e approfondita (del resto ha avuto molti anni per svilupparsi) ma non ci giocherei MAI... E' l'esempio di tutti quegli stereotipi irrinunciabili, di quei vizi dei Master megalomani che non posso proprio sopportare..e lo stesso discorso vale anche per un mucchio di altre ambientazioni. Chi ha "pianto" quando nella terza edizione (in sè fatta per essere commerciale, di chè vi lamentate ormai??) non hanno ri-pubblicato Dark Sun? O quando hanno rinunciato a pubblicare Ravenloft, già in corso di preparazione?
Probabilmente due (sopratutto DS però) delle ambientazioni più originali per D&D..

Vampiri e Co. poi sono un discorso che quasi è comico affrontare. Immagino che metà o più di voi abbiano letto o visto il film di Intervista col Vampiro... Ora, per coloro che non hanno letto il libro sappiate che era se si può più commerciale del film..
Già a suo tempo, in un topic nella sezione di Vampiri ribadivo come poteva essere stereotipata e "mostruosamente" priva di spessore la figura del vampiro che oramai si vede in giro. La gente, giocatori di ruolo sopratutto, perde di vista che SE questo è un passatempo per persone con un cervello (a me piace pensarla così, spesso scopro eccezioni) allora forse si dovrebbe mettere in dubbio di più del semplice " ah, ieri a Matrix hanno parlato di Vampiri, ah non capiscono proprio un *bip*" perchè se la gente normale è piena di preconcetti, lo stesso succede ai ruolisti... che pare si dimentichino quando gli fa comodo di come essi stessi sono preda di quegli stessi preconcetti.

Con questo nè Vampiri, gioco potenzialmente molto profondo, nè D&D, gioco ugualmente potenzialmente in grado di fare crescere e stimolare, sono giochi di cacca, affatto. Sono davvero belli, io sono il primo ad averli nel mio scaffale, ma se un prodotto è commerciale non ci possiamo lamentare, dovremmo essere contenti anzi che il nostro hobby si amplia ad altre persone, non importa se "degne" o "indegne". Sta di fatto che non ci si può lamentare di una cosa simile laddove molti già sono il risultato di queste manovre. Se molti giocano e conoscono D&D ora, è perchè anni fa hanno pubblicato la 3 ed. e vi assicuro che, per uno che gioca da quasi dieci anni (e non sono poi tantissimi) sembra di vedere dei newbies ancora in fasce che fanno il vocione quando trattano certi discorsi.

Infine una nota personale anche sul metal. Io ascolto Metal. Non solo quello, ascolto molte altre cose, col tempo i miei gusti sono cresciuti in tanti modi, si sono ampliati e approfonditi. Nel profondo però raramente altri tipi di musica mi danno così tanto, c'è molto di profondo in quello che il metal può dare, così come credo però che altri generi possano fare lo stesso effetto ad altre persone. Non si può però negare che tra tante cose il metal è SENZA DUBBIO commercialissimo. Oramai, e se andate al liceo vi sarà lampante, non potete girare la testa senza vedere una maglietta di un gruppo metal/simil-metal .. così come, perdonatemi, non potete girare la testa attorno che vi imbatterete in uno pseudo-comunista/gran sfegatato del CHE...

Mi pare evidente, o perlomeno vedo improbabile che, tutta questa gente d'improvviso si sveglia e scopre di avere un metallaro dentro, o un grande idealista dentro. C'è la moda dell'alternativo, c'è la moda del darkettone, c'è la moda del ribelle etc... E' inutile farsi tanti problemi. L'importante è restare fedeli a sè stessi, farsi un esamino e cercare di capire quanto sia la società a plasmare i nostri gusti e quanto invece essi siano nostri, per il GDR, per la Musica, per la Politica...

Scusate molto per il lunghissimo intervento, spero lo leggiate tutto. Come mi pare ovvio tutto ciò che ho espresso è un MIO pensiero, se qualcuno si sentisse offeso mi dispiace perchè non era l'intenzione del post.

Saluti

Complimenti, bell'intervento davvero.

Quando uno ha ragione, ha ragione

Sento che dovrei aggiungere qualcosa... ma è quasi l'una e proprio fatico a connettere... sarà per domani.

Buonanotte,
K.

La diffusione a macchia d'olio é sempre un rischio per l'originalità, ma d'altra parte mette il soggetto un po' al sicuro dalle polemiche: ci girano soldi molta gente sta zitta anziché dare aria ai denti per nulla.

Esempio: i videogiochi. Quando hanno iniziato a girare soldi VERI, hanno iniziato anche a ridursi in numero e veemenza le polemiche per il tale gioco violento/immorale etc.
Certo, ci sono molti videogiochi poco interessanti o poco profondi, ma quelli con un certo valore continuano ad essere prodotti.

Credo che il meccanismo sia lo stesso per ogni forma di espressione artistica o para-artistica: la stragrande diffusione di un medium fa pensare ad alcuni di aver trovato un mezzo per arricchirsi senza fare nulla (errore, anche nel GdR: personalmente, inventare un gioco o un'ambientazione da zero lo trovo assai impegnativo, per quanto soddisfacente!). Sono questi individui che rendono quel mezzo commerciale, almeno nell'accezione più negativa.

Tutta 'sta pappardella per dire: ben venga la diffusione estrema, la qualità in qualche modo riuscira a farsi strada, e non sempre a pagamento!

una bella gatta da pelare stà risp...cmq io quoto Azrael e anke Saphira certo trovarsi un domani l'action figure di Drizzt a fianco a qlla di Goku nei centri commerciali mi farebbe piacere ma anke terrore...il troppo si sà...dunque voto per il giusto equilibrio tra fantasy e commercio...

eh eh eh...
in media stat virtus... semper!

K.