sono pienamente d'accordo con Khelden, d'altronde c'è un regolamento e se dice una cosa è quella. se poi va cambiato per lui, beh forse è ancora più umiliante

Idem, la sua è sicuramente una bella storia e un bell'esempio per chi ha avuto questi problemi, ma le regole son regole, e se ne trae un vantaggio dall'utilizzo di queste protesi particolari, la IAAF ha preso la decisione giusta.
Sulla questione Paraolimpiadi non vedo perchè non dovrebbe partecipare, certo standardizzare o regolamentare il tipo di protesi utilizzabili per le varie categorie di atleti mutilati sarebbe più equo per tutti.

La questione è molto complicata e credo che la decisione presa sia da considerarsi in ambito maggiore.
Concedendo a Pistorius di partecipare si sarebbe creato un precedente che in futuro poteva essere usato per altre questioni dello stesso carattere tecnico.
Per la questione dei vantaggi c'è anche da considerare una cosa, una scarpa anche performante non andrà ad incidere cosi tanto da modificare le prestazioni di un atleta, pure le tutine particolari nel nuoto.


Pistorius è un esempio e spero che altre persone con lo stesso problema vedano in lui un motivo in più per superare il loro problema, magari l'anno prossimo esisterà una categoria dove altri atleti come lui possa partecipare.

nelle paraolimpiadi non esiste la sua categoria ecco perché non può parteciparvi

Vero ma le immagini girate nel mondo spero servano a motivare quelle stesse persone che si trovano in quelle situazioni, allora si che si vedrà chi è il più forte partendo tutti dallo stesso livello^_^

devi anche trovare qualcuno in grado di permettersele quelle protesi

Come abbiamo detto, l'effetto mediatico sarebbe enorme, soprattutto per gli eventuali sponsor.

Non credo enorme.

Questo é un punto di vista interessante...

Tribunale di Losanna concede il via libera al velocista con le protesi
Ribaltata la decisione della Iaaf: "Non ci sono elementi per dire che è avvantaggiato"
Tas, Pistorius verso le Olimpiadi
"Posso rincorrere il mio sogno"

LOSANNA - Oscar Pistorius potrà partecipare alle Olimpiadi. Il Tribunale ha accolto l'istanza del velocista sudafricano (che corre con protesi in fibra di carbonio al posto della gambe), contro l'esclusione dalle gare per normodotati, decisa dal Consiglio della Federatletica mondiale il 14 gennaio, in base ai test fatti all'Istituto di biomeccanica e ortopedia di Colonia. "Ora posso rincorrere il mio sogno di partecipare alle Olimpiadi. E se non saranno quelle di Pechino saranno quelle di Londra 2012" commenta il velocista, felice per la battaglia vinta.

Il Tribunale "ha deciso che al momento non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Pistorius tragga vantaggio dall'uso delle protesi".La Iaaf, invece, aveva stabilito che le protesi del velocista davano "un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usa le protesi". Opposto il parere del collegio giudicante che ritiene che la Iaaf non abbia prodotto "prove sufficienti" relative a "vantaggi metabolici" e a "effetti biomeccanici" derivanti dall'uso delle protesi.

Davanti allo stop della Iaaf, che adesso dice che il velocista "sarà il benvenuto dovunque decida di competere la prossima estate", Pistorius, però, che ad appena undici mesi si è visto amputare sotto il ginocchio entrambe le gambe perchè prive del perone, non si era arreso. Aveva ottenuto una prima vittoria con l'invito al Golden Gala di Roma nel 2007 (ci sarà anche quest'anno) e aveva continuato a perorare la sua causa. "Queste protesi - rispondeva Pistorius intervistato da Repubblica Tv - sono usate dal 1997, dunque da molto tempo. Io le uso dal 2004. Dunque, sono strumenti che lo sport per disabili ha già accettato. E non si sono evolute tecnologicamente. I miglioramenti nei tempi che sono riuscito ad ottenere sono il risultato di impegno, sacrifici, allenamenti, metodo e diete".

La decisione di Losanna riapre i giochi. Attualmente Pistorius detiene il record del mondo per amputati su tutte e tre le distanze su cui corre: 10.91 sui 100, 21.58 sui 200 e 46.56 sui 400. A questo punto, per partecipare ai 400, Pistorius dovrà ottenere il tempo minimo per partecipare alle Olimpiadi abbattendo la barriera dei 45' e 55''. Al momento, c'è già un quattrocentista sudafricano che ha ottenuto quel pass, Sishi Sisubiso (45"84 ottenuto lo scorso aprile ad Addis Abeba). Così Pistorius ò dovrà correre più veloce del connazionale Sishi o scendere comunque sotto i 45"55. Abbassando di un secondo il suo limite. Per scendere in pista nella staffetta, invece, basta la semplice convocazione.

"Oggi è uno dei giorni più belli della mia vita - chiude Pistorius - Ci sono state, negli ultimi mesi, moltissime speculazioni e credo che oggi sia stato raggiunto un risultato importante". Ha sofferto il velocista in questi anni. E oggi bolla saluta una sentenza che "zittisce le folli teorie sul fatto che gareggio con un vantaggio sleale".

Boh, a me sembra una kutzata.

MILANO, 26 giugno 2008 - Oscar Pistorius avrà tempo fino al 16 luglio per inseguire il suo sogno olimpico. La federazione sudafricana ha concesso infatti una proroga all'atleta che corre con due protesi al posto delle gambe per ottenere il minimo nei 400 metri per poter correre con i normodotati a Pechino.
QUALIFICAZIONE LONTANA - "Mi sono incontrato con la federazione sudafricana - ha dichiarato il 21enne nato a Pretoria -: sono d'accordo nel concedermi una proroga per cercare di ottenere il limite per Pechino fino a dopo la mia ultima presenza nella Golden League a Lucerna il 16 luglio". Ma il sogno olimpico di Pistorius sembra lontano: il suo personale nel giro di pista è di 46"33, mentre per staccare il biglietto per Pechino deve abbassare il suo personale a 45"55. "Credo di avere molte più chance di andare alle Olimpiadi con la staffetta - ha spiegato Pistorius -: sono tra i migliori quattrocentisti del Sud Africa, lo scorso anno sono arrivato secondo ai campionati nazionali, e il ragazzo che mi ha battuto non corre più".
PASSATO E FUTURO - Pistorius ha ottenuto lo scorso maggio, grazie ad una sentenza del Tas, la possibilità di inseguire i Giochi Olimpici per normodotati, dopo che la federazione mondiale di atletica lo aveva escluso ritenendo le sue protesi al carbonio un vantaggio eccessivo. Il sudafricano, amputato dall'età di 11 mesi, ai Giochi paralimpici di Atene 2004 vinse l'oro nei 200 metri e il bronzo nei 100. Per cercare il minimo olimpico correrà due corse in Italia: il meeting di Milano il prossimo 2 luglio e la tappa di Roma della Golden League nove giorni più tardi. Pistorius sarà comunque una delle stelle delle Paralimpiadi che scattano a Pechino il prossimo 6 settembre.

gazzetta.it

Niente Giochi per Pistorius
L'atleta che corre con l'ausilio di due protesi non farà parte della staffetta 4x400. Lo ha annunciato il presidente della federatletica sudafricana

JOHANNESBURG (Sud Africa), 18 luglio 2008 - Niente Olimpiade per Oscar Pistorius. Il presidente della federatletica sudafricana, Leonard Chuene, ha detto che l'atleta che corre con l'ausilio di due protesi non farà parte della staffetta 4x400, ultima chance che gli era rimasta dopo il fallito tentativo di realizzare il minimo "A" nei 400 metri.