Dopo la fuga dei cervelli, anche quella dei calciatori.
La favola di Macheda
Un romano salva il ManchesterI Red Devils battono 3-2 l'Aston Villa e tornano in vetta alla premier. Sotto 1-2 a 10' dalla fine, la squadra di Ferguson ribalta il risultato con Cristiano Ronaldo (doppietta) e un gol, al 93°, del 18enne talento ex LazioMANCHESTER - Comincia al 93' di Mancheter United-Aston Vila la favola del ragazzo romano Federico Macheda. Finale al cardiopalma fra Manchester United ed Aston Villa, posticipo della 31/a giornata della Premier League. I campioni d'Europa erano in svantaggio 2-1 fino a dieci minuti dal termine, poi hanno ribaltato la situazione segnando prima con Cristiano Ronaldo al 35' st (doppietta per il Pallone d'Oro) poi segnando il gol della vittoria al 93' con Federico Macheda, 18 anni il prossimo 22 agosto. Macheda è uno dei talenti andati via dalla Lazio all'epoca in cui il presidente Claudio Lotito non aveva così a cuore il settore giovanile.
Romano, trequartista che può adattarsi ad ogni ruolo del settore avanzato, Macheda è stato scoperto dallo United nel 2007, quando un osservatore dei red devils era a Roma per seguire Malomo (anche lui faceva parte di quella Lazio Allievi, ora gioca nella Roma) e invece si innamorò calcisticamente di Macheda, che dopo aver compiuto 16 anni prese la via dell'Inghilterra, convinto da un contratto triennale da 80mila euro netti all'anno più un lavoro per il padre (trasferitosi anche lui a Manchester).
Ora Ferguson, che non si fa problemi nel lanciare i giovani, ha deciso di utilizzarlo contro l'Aston Villa dell'ex romanista Carew (un gol per lui) e il ragazzino, entrato al 16' st al posto di Nani, si è fatto trovare pronto, facendo impazzire con la sua prodezza i 75mila dell'Old Trafford. A fine partita, prima di uscire dal campo, è andato ad abbracciare Cristiano Ronaldo, e poi ha baciato la telecamera.
"Esordire e siglare un gol come quello che ho realizzato all'Aston Villa oggi rappresenta per me il concretizzarsi di un sogno. Ferguson mi ha dato un'istruzione precisa: fare giocate semplici. Ebbene, quando ho preso il pallone ho pensato soltanto ad una cosa, segnare".
Federico Macheda ha raccontato così, ai microfoni del canale societario MUTv, il momento più emozionante della sua vita, quel gol definito "stunning" (magnifico) dalla Bbc, che nei suoi servizi sulla partita ha assegnato al ragazzino ex Lazio la palma di migliore in campo, con 7.89 di voto, e che al 93' ha dato la vittoria al Manchester United.
Macheda l'ha festeggiato in maniera un po' esuberante, prendendo anche il cartellino giallo, ma in una giornata così va benissimo anche questo. "La mia corsa verso la folla? - ha spiegato il nuovo talento dello United -. Sono andato dai miei genitori, loro erano lì e volevo che festeggiassero per bene".
Intanto da fonti vicine alla Lazio si fa sapere che il ragazzo "è stato portato via" unicamente perché "i club italiani hanno le mani legate dai regolamenti". Macheda infatti nel 2007 era stato convocato da Delio Rossi per il ritiro estivo pre-campionato, ma non avendo ancora compiuto 16 anni secondo i regolamenti Figc non poteva firmare un contratto professionistico con il club. In Inghilterra i club non hanno questo limite, e per Macheda è stato facile scegliere la Premier League e gli 80mila euro annui offertigli dai 'Red Devils'.
Prossimamente potrebbe toccare a Davide Petrucci, anche lui classe 1991, che a Roma era la 'stella' del vivaio e per qualcuno anche l'erede di Totti: anche lui ha preferito prendere la via di Manchester, sponda United, visto che a Trigoria gli avevano proposto un contratto da professionista al minimo sindacale, circa 1500 euro al mese. Allo United ne prende invece 120mila, e da oggi spera di poter presto imitare quel laziale avversario in tanti derby giovanili e ora compagno di squadra alla corte del club campione del mondo.