In mezzo alla mischia!
Siete in mezzo ad un'immensa piana erbosa che si stende in mezzo a due colline, una a nord e l'altra a sud. Vi guardate negli occhi con odio, astio o semplicemente ansia. Una leggera brezza vi carezza la pelle mentre il sole sta scomparendo dietro l'orizzonte, colorando di rosso profondo il paesaggio.
Notate un esercito composto da orchi, mezz'orchi e troll si sta preparando nella collina a Nord; sorpresi vi girate verso sud e vedete che anche là si sta allineando un altro esercito, composto stavolta da umani, nani ed elfi. Ancora sconvolti da questa sorpresa, guardate in viso il vostro arbitro e scorgete un sorriso... lui lo sapeva!!!!
Mentre vi chiedete “Non ci vorrà davvero far combattere in mezzo alla battaglia?”, sentite corni da guerra ed un categorico “VIA!!!"

Distanza iniziale: 3m

Iniziativa vinta da: Aeron

Aeron si ritrovò nel campo di battaglia del suo terzo scontro. Campo di battaglia era il termine più giusto in quanto saltava all'occhio che lui ed il suo avversario erano nel bel mezzo del punto focale di uno scontro tra due eserciti. Se questa era la prospettiva , doveva rendero lo scontro contro il suo avversario più rapido possibile. Forse poteva evitare una carneficina.
Il tempo però gli correva contro ed il suo non era un avversario da sottovalutare. Weiiseen sembrava essere abile nella sua arte, ma nel cuore dell'incantatore non percepiva il male.
"Meglio così" fu il pensiero del santo "non è del gregge smarrito. Posso concentrarmi nello scontro".
Tra i due c'era la distanza di un passo, quasi invisibile per le distanze che il monaco riusciva a coprire in pochi secondi, e fu leggero come una piuma e con la medesima naturalezza i suoi arti scattarono in una raffica.

E così, in mezzo alla carica di due imponenti eserciti, lo sguardo fermo e determinato di Aeron incrocia quello attonito e distratto di Weiiseen Genz.
Padrone di sè e del proprio corpo, Aeron non presta attenzione alla minaccia dell'orda, focalizzandola invece solo sul suo avversario che, purtroppo, pare troppo influenzato dagli eventi per mettersi in guardia.
Aeron muove un passo portandosi proprio di fronte a Genz e in un impeto di grazia e forza sferra tutti suoi colpi sull'avversario privo di difese. Ma è sopratutto il primo di essi a sortire il maggior effetto: il colpo è stato talmente forte e mirato da lasciar stordito il povero Weiiseen, che, ahimè, perde la verga che regge in mano e non potrà regire in tempo utile per sottrarsi all'attacco successivo.
Fortunatamente per lui, i pugni, le gomitate e i calci non lo mandano immediatamente al tappeto.



Turno nuovamente ad Aeron

Aeron non concesse un secondo di respiro all'avversario e continuò a scatenare una tempesta di pugni.
<< dio-nano ....>> urlò , per farsi sentire nei rumori del campo di guerra,riferendosi a Tharmekul <<... devo fermare questo massacro! Concedimi di intromettermi nella battaglia una volta che sarà terminata la mia, quale sia il risultato!>>

I colpi ripetuti di Aeron scandiscono un ritmo frenetico. Weiiseen, ancora privo di difese, non riesce ad avere la lucidità mentale di reagire, subendo ancora, ancora, e ancora.



In risposta all'invocazione, solo qualche freccia goblin viene scagliata vicino ai due contendenti. Gli eserciti infatti sono prossimi ad ingaggiare un violentissimo scontro in mischia, entrambi a solo un tiro di freccia di distanza dai due.

Turno ad Aeron

"troppo vicini...sono troppo vicni" pensò frenticamente percependo gli schieramenti che stavano per scontrarsi "rischio di non fare in tempo".Le raffiche di colpi scatenata dal monaco fischivano tagliando l'aria e gli schiocchi che lasciavano ovunque sembravano colpi di tamburi."Imater, perchè devo dare la rpiorità a questi scontri?".

Il pericolo incombente farebbe scorrere l'adrenalina nelle vene di qualsiasi combattente, ma Aeron mantiene ancora la sua calma innaturale e in un unico colpo finale manda Weiiseen al tappeto.
Gli eserciti, come una marea impetuosa che si infrange sulli scogli, stanno per scontrarsi...
Ma forse c'è ancora tempo.
Nell'istante in cui Aeron decide cosa fare, sente distintamente lo sguardo di Tharmekul alle sue spalle e capisce che è sempre stato lì, osservando silenzioso.

Aeron aveva fatto in tempo. Senza indugi concentrò ogni sua energia ed ogni sua aura e si piazzò al centro , tra i due schieramenti. Un uomo contro due eserciti. Al monaco non importava ed affidò semplicemente il suo destino al volere di Ilmater.

Le frecce sibilano a pochi passi dal monaco, le catapulte iniziano a scagliare macigni infuocati che si schiantano a terra uccidendo decine di pesone. L'orda si scontra in un boato assordante di sangue e metallo.
Solo una piccola isola di pace resiste in mezzo alla marea impetuosa.
La sola presenza di Aeron quieta i soldati che lo accerchiano, lasciandoli costernati e indecisi.
Una voce, in mezzo all'area di calma, dice: "Hai fegato, ragazzo."
La comparsa di Tharmekul spinge i soldati a indiettreggiare, ma altri pressano per partecipare alla grande mischia, presto la piccola isola verrà travolta.
"Ma la tua missione non può fermarsi qui: questa non è la tua guerra."
Detto questo, il nano pronuncia parole comprensibili solo alle divinità e teletrasporta i due contendenti al prossimo ring.