"va beh.. mi sa che te le do..."


fu il curioso apostrofare di una litania che non aveva avuto i fini voluti. I peccatore non si era redento e il santo doveva dimostrare una certa figaggine

"fammi almeno gli auguri, domani è il mio compleanno"
disse mentre alzava la sua spada

Un rapido gesto e il Don alterò la materia intorno a se. Semi trasparenti un paio di ali sembravano avvolgerlo sofficemente.

Come promesso, la sua forza s'abbattè su Hazarael...

... e con dei colpi che trascendevano letteralmente la sua armatura incantata.

Hazarael venne ferito.


TURNO AD HAZARAEL

Dannazione! Devo ammettere che il suino ci sa fare più di quanto possa sembrare...

Ma dai suoi occhi circondati da cicatrici non traspariva rabbia, nè paura, ma solo l'esaltazione più sfrenata! La sua essenza di guerriero godeva nella difficoltà della battaglia, l'adrenalina gli scorreva in corpo a fiotti (ed un po' usciva col sangue dagli squarci aperti dalla lama di Jesus). Tuttavia capì che, col nemico che rimaneva in piedi sebbene maciullato, non poteva restare all'interno della guardia dell'avversario a scambiar colpi, così, dopo aver scaricato l'ennesima raffica di letali (o quasi) fendenti, balzò all'indietro e con un rapido volteggio andò ad assumere la sua classica posa di combattimento: i piedi divaricati, il sinistro più avanti, Ghaun'Uel ritto davanti a sè.

Che fai, dannato? Ti tiri indietro??!!

La lama abissale non era fiera del suo padrone in questo momento, ma Phemt la tenne a bada con decisione:

Silenzio, devo elaborare una strategia...

Il guerriero intanto riusciva a colpire e pensare al tempo stesso.

Con un balzo felino si portò oltre la portata del Santo e lasciò che egli agisse.


TURNO A DON JOSE'

"se scappi, non verrai puntio da me, ma dallo spirito santo in persona"
cosi dicendo una figura di ectoplamsa si staccò dal corpo del santo, nelle fattezze era uguale a Jesus, ma era ben equipaggiato ed armato per la guerra.
"Lui è il mio amico Michele, punitore del grade drago, primo dei principi e custode del popolo della Landa...
Michele ti presento coso, coso, Michele"

E a quelle parole l'arcangelo si scagliò contro il male.

Un Angelo composto di puro spirito abbandonò Jesus per volare in direzione del suo nemico e colpirlo con sacro furore, levando la sua spada verso il cielo e calandola all'indirizzo di Hazarael.



Ma la prontezza dell'Erede gli permettè di evitare quest'attacco.


TURNO AD HAZARAEL

Mpf! Il tuo amico è piuttosto lento...

Ghignò Hazarael, che con un balzo felino era di nuovo adiacente al nemico, pronto a scaricargli addosso un'altra serie di poderosi fendenti, ma...ciò non accadde.

Al contrario, il guerriero abbassò la sua lama, tenendola con la manca, mentre la destra andava a frugare in un sacchetto alla cintola. Ghaun'Uel, naturalmente, tuonò la sua indignazione:

Per la furia di Lloth!! Che diavolo stai facendo guerriero?! Combatti!

Ma Phemt continuò impassibile. Con un fluido movimento, la sua mano destra sparse una brillante polvere nell'aria che circondava lui ed il chierico...

L'agilità di Phemt gli consentì di evitare ogni attacco e giungere incontrastato a destinazione.

Il Giudice riconobbe l'oggetto, sapendolo in vendita presso alcuni ricercati negozi illithid. Era roba davvero pregiata quella.
E la riconobbe anche il Santo o, perlomeno, ne riconobbe gli efetti.
La polvere magica estratta dal sacchetto si disperse nell'aria creando una nuvola violacea piena di riflessi che circondò interamente sia il Don che Hazarael.
All'interno di questa nube, ogni oggetto magico smise di supportare chi lo indossava, ogni incantesimo venne soppresso.

Le riflessioni correvano più rapide della realtà e il tempo sembrò fermarsi per un'istante nella mente di Hazarael. La Spada, Ghaun'Uel, taceva. Da quanto tempo ella era sempre nei suoi pensieri, lo tormentava, lo aiutava, lo faceva sperare e gli causava dolore.
Per pochi istanti, o finquando egli non si sarebbe allontanato da quella nube, Phemt... si sentì quasi... libero.


Attimi di orrore invece furono per il Santo, che sentì l'energia magica che lo proteggeva abbandonarlo, togliergli la forza vitale che gli era stata imprestatae abbandonarlo, solo al suo destino.

Il cadavere di Don Josè Luis Jesus De Miranda giaceva faccia a terra sul pavimento polveroso della gabbia.


HAZARAEL PHEMT VINCE LO SCONTRO
Round Fatality

Buahahaha! Cosa sei senza il tuo dio, eh? Cosa sei??!! Vieni qui piccolo verme...

Così dicendo, nell'estasi della vittoria, Phemt raccolse di peso quel che rimaneva del chierico e lo abbracciò stretto alla cintola, le chiodature dell'armatura che andavano a penetrare le già straziate carni di Don Josè.

Puoi dire al tuo signore che mi sono divertito con te, ma sarebbe meglio se si scegliesse eroi che sanno sopravvivere anche senza il suo aiuto, haha!

Detto questo, con la destra afferrò il bavero del "Santo", sollevandolo da terra:

Vedi, la mia Regina non sa che farsene di tipi come te! Eliminando i più deboli senza pietà, quello che ieri era un forte oggi è un debole, solo i migliori sopravvivono! E' così che si creano combattenti superiori! Tu, che vieni qua sotto con la mollezza della superficie, predicando di pace e perdono -e compassione!- non hai speranze qui, a Valm Neira!

Sottolineò le ultime due parole pronunciandole lentamente e sbarrando gli occhi in un'espressione di puro fanatismo, poi lasciò cadere il cadavere a terra, osservandolo soddisfatto.