Il Tavolo da gioco dedicato al Fight Club di Valm Neira.
Argomento bloccato

Re: Capitolo 2 - Il salone

mar gen 27, 2009 19:43

Nella stanza aleggiava un odore di carta e inchiostro, e di legno antico. Dai pesanti panneggi alle finestre filtravano solo poche lame di luce, che fendevano la penombra. Hakah sedeva alla sua scrivania di rovere, circondato da pile e pile dei suoi amati libri. Con una vecchia penna d'oca scriveva, alla sola luce di una candela, le sue ultime scoperte su un pesante tomo rilegato in cuoio, quando la porta si aprì di colpo e un servo corse trafelato per la stanza, schivando le pile di libri e urtandone una dall'equilibrio già instabile, rischiando di farla cadere. Il servo si precipitò allo scranno del suo maestro, che ancora non aveva sollevato gli occhi della carta, e si piegò per sussurrare qualcosa al suo orecchio. I movimenti veloci della mano si interruppero solo per un momento mentre Hakah ascoltava, poi ripresero più rapidi di prima. Mentre il servo si congedava, egli terminò il paragrafo. Poi Hakah si alzò e attirò a sé un piccolo libriccino nero, chiuso da uno spago, per infilarlo nella sua tunica. Dopoiché, sparì.

Hakah arrivava nel momento sbagliato: Thamerkul era appena giunto nel salone, la faccia sconvolta, il tono esagerato. Dopo che Aeron era stato costretto a lasciare il suo posto, egli era dovuto accorrere di fretta, chiamato dagli dei del luogo, per supplire a questa mancanza. Nel salone vide un gruppetto di persone che parlavano, e si trattava certamente di concorrenti del torneo. Si avvicino educatamente, e richiamando alla mente quello che aveva appreso da ciò che gli era stato detto chiese: <Buongiorno. Siete Nightcrawler e Aeron, vero? Spero di non essere di disturbo, ma sono appena arrivato e non sono certo di dove possa lasciare i miei bagagli... Sapete aiutarmi? A proposito... Io sono Hakah. Piacere.>
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Re: Capitolo 2 - Il salone

mar gen 27, 2009 19:51

SHIV sentì l'arrivo di un nuovo personaggio e uscì da dietro la statua il più velocemente possibile, senza che nessuno lo notasse.
Vide il nuovo arrivato che si rivolgeva ad Aeron e a Nightcrawler, e iniziò a parlargli alle spalle.
- Chao, tipo nuoFo. E tu ki ZareZti? Zei per caZo un amiko di Aeron? Un prete di Tharmie? Uno Zpettatore? O Zei Zolo entrato a kieTere informazioni Zulla ZtraTa per.... kome Zi kiamaFa? Ah zi: per quel paeZe..... eheheheheheheheheheheheheheheheh.....
Il ratto mannaro stette a vedere come tutti e tre reagissero, pronto a nascondersi in un istante.

Re: Capitolo 2 - Il salone

mar gen 27, 2009 20:16

Hakah lanciò uno sguardo neutro oltre la propria spalla, analizzando con gli occhi la creatura che era comparsa dietro di lui. <Si, sono un amico di Airon... Non ha potuto dimostrare il suo valore, e non penso che avrò mai più occasione di farlo... Ma piuttosto, chi sei tu?>

Re: Capitolo 2 - Il salone

mar gen 27, 2009 23:30

Aeron salutò Hakah in tono amichevole << Salve e benvenuto. Non credo tu abbia tempo di sistemare le tua cose , quindi, se ciò non ti crea problemi, ti conviene lasciare tutto qui, nella mia stanza...>> e dicendo questo mostrò che in effetti nel luogo in cui il monaco si ritirava regnava il vuoto assoluto, nessun oggetto, nessun ornamento << ...per lo meno fino a quando non avrai tempo per sistemarti>>.
Sentendo la voce del dio-nano Aeron cambiò per un'istante espressione << Mi dispiace dover interrompere entrambe le discussioni, ma potremo continuare benissimo dopo, quando gli scontri che stanno per iniziare saranno terminati>>.
Aeron, detto ciò, si alzò in piedi, fece un inchino di saluto e si diresse dove tutti si erano affollati.

Re: Capitolo 2 - Il salone

mer gen 28, 2009 19:48

Hakah ringraziò Aeron con un cenno del capo, ed entrò nella stanza del monaco per lasciarvi il proprio bagaglio, costituito solo da un borsone, che appoggò per terra. Poi, inginocchiatovisi a fianco, ne sciolse i lacci per trarre fuori la sua arma, che agganciò alla cintura. Ne trasse anche un libretto e l'occorrente per scrivere, e con una raffinata penna d'oca scribacchiò quattro nuove pagine caratteri incomprensibili, poi ripose il tutto accuratamente e lasciò la stanza.

Re: Capitolo 2 - Il salone

ven feb 13, 2009 16:22

Sembra che sia la mia giornata fortunata. Due sono già stati affrontati e adesso, ho bisogno di riposare.

Sedendo a gambe incrociate sul freddo pavimento, il non-morto avvertiva tensione psicologica, necessitando al contempo di rigenerare l'energia negativa cheil suo corpo necessitava per solcare i piani.

Vorrei viaggiare.

Re: Capitolo 2 - Il salone

sab feb 14, 2009 17:10

L'oscurità calata nelle stanze dello Janbar era totale: persino al Benedetto, che pure riconosceva in essa la benedizione della sua divinità, stentava ad orientarsi, e nulla era visibile intorno a lui, nemmeno gli oggetti più vicini.
Aveva già evocato diverse volte in passato Errtu, un possente Balor dell'Abisso sempre fonte di preziose informazioni.
Ma non era mai cominciato così: Errtu compariva accompagnato da fiamme ruggenti, schiocchi di frusta e una malefica risata che lo Janbar zittiva in un istante.
Lo Janbar ebbe l'improvvisa certezza che ben altro stava varcando la soglia del Piano Materiale.


Salute a te, Benedetto dell'Ombra...
Una voce profonda come il nulla parlò all'improvviso, e due occhi porpora spento, grandi come la testa dello Janbar, comparvero davanti a lui.
Fu in quel momento che lo Janbar comprese con assoluta certezza che qualcosa di epocale stava accadendo: aveva capito chi aveva di fronte. La creatura era un elementale, ma a differenza di quelli più comuni, il cui corpo è composto da uno degli elementi naturali, fuoco, aria, acqua e terra, questo apparteneva ad una razza composta dal male più puro. E non era nemmeno uno esemplare qualsiasi...no...
L'essere di fronte al Benedetto in quell'istante, era nient'altro che l'Avatar stesso dell'Ombra.
Cadde carponi, il corpo scosso da tremiti, ma fu subito bloccato dalla voce, che parlò nuovamente:

Alzati, Figlio mio, poichè questo è il tempo in cui il tuo ginocchio non dovrà più piegarsi di fronte ad alcuno, sia esso mortale, o Dio.
Una grande battaglia è in atto, e ci vede tutti coinvolti. Gli dèi muoiono! Io, muoio...

Tuttavia, il nostro cammino non si può fermare. L'oscurità e il nulla devono continuare a diffondersi, e per questo è necessario che l'oscurità e il nulla siano, fino alla fine dei tempi, incarnati nella divinità. Io muoio, e ciò che ora vedi di me è l'ultima stilla della mia volontà, destinata presto ad estinguersi.
Ma tu....
Tu Figlio mio devi continuare! Sulle tue spalle graveranno nuovi e più pesanti compiti, ma nelle tue mani avrai nuovi e ben più grandi poteri.

Alzati dunque, Divino Janbar, ascendi al Pantheon, e che l'Oscurità ti accompagni sempre.


L'Avatar si avvicinò allo Janbar, uscendo dal cerchio magico che non poteva certo trattenere un'essenza divina, mentre la sua forma, prima vagamente umanoide, ora si scioglieva in un liquido sospeso, nero e oleoso.
Raggiunse il volto del Benedetto e prese a scorrergli nei fori delle orecchie, nella putrida apertura al posto del naso, nella bocca; lo avvolse e lo sommerse, penetrando nella pelle, riempiendogli le vene, la testa, l'anima.

Quando tutto fu terminato, un improvviso e violento conato colpì il mago, che riversò a terra un getto di liquido bianco e brillante: anche l'ultimo briciolo di umanità, sepolto e reso inerte dal peso di secoli di Fede e Devozione, aveva abbandonato il suo corpo, non più mortale.
Il bagliore lentamente si affievolì, e si spense.

Re: Capitolo 2 - Il salone

lun feb 16, 2009 21:18

Fu in quella stanza che il Tessifato raggiunse un nuovo grado di determinazione, erano decenni che non aveva uno scopo.

E' il momento di rifornirmi ad una più grande libreria. Cosa ne sarà dei segreti di Vecna?

Re: Capitolo 2 - Il salone

mer mar 04, 2009 18:45

Aeron si ritrovò nella sua camera. Non percepì il cambio di temperatura ed il corpo non stillava neanche una goccia di sudore, ma il suo spirito stava tremando. Doveva purificarsi, ma prima doveva portare a termine un compito.
Si diresse verso la stanza di Phemt -il guerriero non ci avrebbe messo molto a riprendersi - e quando lo vide gli sussurrò con il tono di un nonno amorevole << Hai perso perchè non sei sicuro di te. Hai le capacità per battermi ma non hai combattuto. Io oggi mi sono scontrato contro un burattino. Fa che al nostro prossimo incontro ci sia Heonidas Phemt ,signore delle 10 città>>.
Detto questo il monaco ritornò alla sua camera. I continui scontri gli turbavano l'anima. Non aveva infranto nessun voto, ma questo non acquietava la sua coscienza.
Con i vestiti laceri e bruciati dalla lava, il santo si sedette a gambe conserte e mani abbandonate sui fianchi ed iniziò a meditare profondamente. Dopo pochi secondi un rivolo di sangue prese ad uscire dai palmi delle mani.

Re: Capitolo 2 - Il salone

ven mar 06, 2009 15:43

Le parole di Aeron andarono a rivoltare il dito nella piaga già profonda nel suo orgoglio. Aveva bisogno di meditare. Prese la catena ed iniziò i suoi esercizi quotidiani.

Re: Capitolo 2 - Il salone

ven mar 06, 2009 18:25

"Mou! Che noia, che barba! Che barba, che noia!" Sarin si trascinava lungo i corridoi, profondamente frustrato dagli avversari ricevuti. Entrambi avevano messo a segno più colpi di lui, ma nessuno dei due aveva voluto lottare sul serio: il primo che lo prendeva a sberle e buffetti come con i bambini, il secondo incapace di non nascondersi dietro le sue doti di controincantatore. Sembrava che non dovesse mai riuscire a mettere a segno uno dei suoi incantesimi e la noia lo stava facendo evidentemente straparlare "Andiamo a cercare il sorcio... Almeno lui è divertente... Magari ci scappa una chiacchera o uno sgozzamento... Dipende da che lato si volta... o mi volto io... Magari gli preparo del polpo in insalata... Così per distrarlo, ma senza veleno... i veleni sono tristi. E poi, che diamine, ho il nome di un veleno, sarebbe banale! Odio la banalità..."

Re: Capitolo 2 - Il salone

ven mar 06, 2009 18:47

<<ho bisogno di una pausa>>
furono le prima parole che disse Weiisen appena fu teletrasportato via dal luogo dell'ultimo incontro..."all'accademia non mi ero mai sentito non preparato per un duello, sarà meglio pensare a qualche altra strategia"...
<<devo solo trovare uno spazio un pò più aperto, un cortile, o anche un terrazzo, dagli ultimi scontri posso quasi dire di sentirmi soffocato...>>
e così Weiisein iniziò a guardarsi in giro..."troverò un'uscita o qualcuno a cui chiedere..."

Re: Capitolo 2 - Il salone

sab mar 07, 2009 00:37

SHIV, teleportato nella propria stanza, si permise un attimo di sosta per ripensare all'incontro, mentre ritornava umano.
<<Beh, prima una sconfitta, poi un pareggio... Mi pare che stia imparando le regole... Però mi pare che Tharmie abbia inserito altre regole, oltre a quelle che ci ha detto... Ad esempio il tempo: nessuno mi ha mai detto che gli scontri erano A TEMPO... D'altronde, che gioco è se nessuno bara? eheheheheheheheheheheheheheh.....>>
Con i denti di nuovo a posto fece un paio di esercizi per riarticolare la bocca, e poi uscì, la noia che tentava di nuovo l'assedio alla fortezza del suo spirito.... Fortezza dai muri bassi e dalle difese sguarnite....
- Firulì, firulà, chissà chi mi incontrerà... Firulà, firulì, non lo saprò restando qui....
E si mise a vagare per i corridoi.

Re: Capitolo 2 - Il salone

lun mar 09, 2009 11:13

SHIV si fermò a metà passo, cercando di capire quella sensazione di.... vuoto.... che lo aveva appena preso.
<<Mmmhh... Pare che la realtà si stia disfacendo a ritmo più veloce di quanto avesse previsto Tharmie, se gli effetti sono già arrivati fino a casa sua... O forse è stato solo un caso.... Mah... Vediamo se Tharmie, lo Jambon o qualche altro mago sanno dirmi qualcosa>>
E riprese a camminare, cercando qualcuno.

Re: Capitolo 2 - Il salone

lun mar 09, 2009 13:12

Vagando per le stanze, improvvisamente Shiv s'imbatte in qualcosa di totalmente inaspettato.
Un'enorme massa di oscurità, alta 4 metri e vagamente umanoide, con grandi occhi purpurei, avvolta in una cappa e con in mano un bastone a lui ben noti, lo chiamò. Anche gli altri partecipanti sparsi per il palazzo di Tharmekhul udirono quella voce:

Ci sono stati alcuni...cambiamenti.
Abbiamo un nuovo, ulteriore patrono per questo torneo: Io.
E da questo momento, mi chiamerete Jan Dalbar, e vi inchinerete a me con timore e rispetto.
E per suggellare questo nuovo evento...


SHIV vide la massa oscura sollevare il nero bastone, e poi picchiarlo con forza sul pavimento. Dal punto in cui il bastone toccò la dura pietra levigata, incominciarono a comparire nere strisce. Si propagarono sulle pareti e sui soffitti, e in breve tempo l'intero palazzo di Tharmekhul fu coperto di vene scure come la notte più buia.
Le luci si spensero, i candelabri cessarono di illuminare, e solamente le rune istoriate su ogni superficie, permeate della magia di Tharmekhul, continuavano a concedere una luminosità sufficiente a vedere l'ambiente intorno a sè.

Poi Jan Dalbar si allontanò, diretto alla stanza privata di Tharmekhul. Lui e il dio nano avevano alcune cose di cui discutere...
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