Far west:
Tipica città “monostradale” (lunga 150 mt, poi il paese finisce) alla “film di Clint Eastwood”; un odore di polvere da sparo ed un calore soffocante impregnano l'aria. La città è stata abbandonata in seguito alla incomprensibile morte di tutti gli abitanti. Si sente soltanto il rumore del vento e dei vostri passi mentre vi allontanate contando i passi 10, 9, 8, ......

Distanza di partenza: 30 mt

Iniziativa vinta da: Aeron

Aeron squadrò il suo avversario mentre la polvere di quel villaggio desolato gli sfiorava la pelle. L’altro era Sarin d’Rosh, il ridanciano combattente pronto a ribattere su tutto e tutti. Ma di questo la luce di Ilamter non doveva importare. Per quanto irritante potesse essere quell’uomo era giusto che avesse le sue idee, fin quando esse non avessero danneggiato altri.
Il monaco avrebbe preferito evitare quello scontro(in effetti erano solo due gli avversario con cui credeva fosse giusto combattere.
Guardò l'avversario, senza disprezzo, senza amore, solo determinazione e speranza che quel compito terminasse. Poi fece uno scatto ed in pochi secondi gli fu addosso tentando di assestargli un pugno in pieno petto, e mentre faceva questo gli sussurrava nell'orecchio <<accoglierò la tua richiesta di arresa quando vorrai...>>

Tharmekhul che era in piedi sul tetto di una delle case abbandonate di quel piccolo paesino si era scelto una bella postazione per seguire lo scontro. Vide così il monaco e la sorprendente velocità con cui esso colse alla sprovvista il suo avversario. Una nube di polvere si alzò dal terreno nella sua carica. Arrivò di fronte al suo avversario alla distanza giusta da scagliargli un potente pugno sul petto il quale risultò di una potenza CRITICA per la salute di Sarin… E per il suo spirito.. infatti Sarin d’Rosh non provava più il desiderio di attaccare il suo avversario, sapeva che quello era un sentimento estraneo al suo essere, ma non poté farci nulla…


Round passa a Sarin

Sarin fece appena in tempo a muovere una mano prima di ricevere il colpo di Aeron in pieno petto, si piegò in avanti sputando sangue sull braccio del monaco, che vide il liquido verdastro e dall'odore nauseabondo imbrattargli i vestiti. "Non... vale. Cough! Sei partito prima... o forse dopo e io dormivo. Se mi arrendo ti faccio sapere, tranquillo. Ja na!" Il corpo di Sarin tremolò per un istante prima di svanire nel nulla. Aeron non lo vedeva più, ma Sarin continuava a vederlo e, mentre si allontanava da lui, prese un curioso bastone dallo zaino ed assicurò meglio il suo scudo. *Mendou da! Che fastidio... Aspettiamo e vediamo che messaggio mi porterà il vento...*

OFFROLE: la parte fra ** sono pensieri.

Sarin in fondo non voleva e non poteva fare del male a quella creatura.. anche se non capiva perché.. quindi si allontano da Aeron, con mezzi che il monaco non compresse (o così egli credeva), ma che fecero sorridere a Tharmekhul... "Sarin si è momentaneamente sottratto ad una situazione assai sfavorevole" penso, "rispetto"

turno passa ad Aeron

Dopo il primo colpo, d?rosh era sparito dalla vista del monaco.
Aeron rimase impassibile, si aspettava qualche mossa strana da un tipo così particolare. rimaneva comuque il fatto che doveva trovarlo, quindi fece un respiro più profondo e cominciò ad osservare ciò che lo cirondava. L'altro non poteva essere andato così lontano. Intorno a lui vi erano solo case diroccate, una banca , qualche negozio. Solo edifici in legno ed in cattivo stato.
Da come il dio-nano lo aveva etichettato, il suo avversario doveva essere un qualche tipo di incantatore, e c'erano molti incantesimi che avrebbero reso molto difficile al monaco il ritrovamento. Doveva solo sperare che fosse vicino, e l'unico edificio vicino era una specie di saloon.
Il locale sventola un'insegna nella lingua locale ,"Taverna dei minatori disperati". L'interno era un disastro: per terra vi erano pezzi di legno in frantumi, tavoli e sedie accasciate al suolo ed in parte marce. L'unica cosa ancora in piedi era il bancone del bar, ma questo era dovuto solo alla stazza ed alla robustezza del legno con cui era fatto.
Una rapida occhiata ed Aeron capì subito che li non c'era nessuno. Una scala portava ad un secondo piano. Forse...

Quando Aeron entrò in quel vecchio locale aria fredda come ghiaccio li scorse lungo la schiena.. li dentro faceva sensibilmente più freddo che all’esterno e l’insieme degli oggetti rotti e in disuso lasciava facilmente intuire che da un bel po di tempo nessuno ci metteva più piede.
La scala chiamò la sua attenzione ma mentre ci si avvicinava sentì un rumore, un lontano bisbiglio.. “Chi sei?”

Turno passa a Sarin

Di nuovo un fastidiosissimo impulso di non aggredire il monaco *Come vinco senza combattere? Certo, potrei chiedergli di arrendersi, ma sarebbe noioso.* Sarin sbuffò *Che combattimento noioso, quasi quasi mi schiaccio un pisolino, ma qui non mi piace...* un rapidissimo festo e un piccolo incantesimo fece effetto sul giovane d'Rosh. *Ora va meglio. Cerchiamoci un posto per pisolare...* Un edificio vicino sembrava adatto allo scopo, Sarin lo raggiunse e scese al piano inferiore, fermandosi quando si trovò completamente al buio.

Sarin si spostava in modi incomprensibili, Sarin cercava il migliore modo di riposare.. senza sapere che in quel luogo non riposa nulla, da tanto tempo.. "VATTENE, NON TI VOGLIAMO QUI!" .. qualcuno urlava dentro la sua testa, forte deciso...

Turno ad Aeron

Un sussurro nel vento, una domanda dal nulla,una semplice richiesta<<Chi sei?>>.
Aeron percepì quella voce come lontana e vicina al tempo stesso.
<< Sono un servo degli dei. Flagellante del mio spirito, poichè anche di esso sono fatto. Mostrati voce , non aver paura, non ti posso far male. Toccami voce e mi sentirai affine, osservami voce e vedrai in me la tua stessa materia. Scrutami voce e percepirai su di me la mano benedetta degli dei.
Non temere la mia presenza poichè incontrarmi è la tua fortuna. Porgimi la mano nella lotta che sto compiendo. Aiutami a scacciare la presenza che infesta il tuo piano d'esistenza e riportala qui da dove essa è venuta, così che io possa portare a termine lo scontro. In cambio di questo favore, al termine del combattimento, che io vinca o perda, porgerò la mia benedizione su di te ,e su quelli come te che qui esistono ,per ingraziarvi difronte ad Ilmater>>.

Aeron non ricevette risposta; ma la presenza che per anni infestava quel locale si fecce manifesta, un'nano pallido come la neve fluttuava dinnanzi a lui e lo scrutava con occhi incerti, comparse come un'illusione e fecce un forzato sorriso al guerriero che non ebbe molto tempo per osservare bene ciò che aveva davanti. Poco dopo il nano scomparve ancora, tuffandosi nel pavimento come se esso fosse acqua.. lasciando dietro di se polvere a fluttuare nell'aria ed un monaco sorpreso.

turno a Sarin

*Bite me!* fu la risposta di Sarin. Era stanco di giocare a nascondino, stanco di quel posto grigio e polveroso. Stanco anche del suo avversario. Sarin si mosse lentamente prendendosi il tempo necessario per completare il suo incantesimo, che gli rivelò altre brutte notizie. Si mosse piano, camminando fuori dal suo nascondiglio, raggiungendo un punto da cui osservare meglio il campo di gioco. Perchè quello era solo un gioco, un gioco che iniziava a diventare noioso e andava finito in fretta.

Sarin d'Rosh che cominciava a capire che la situazione ed il posto dove si trovava era di più di quello che lasciava a vedere se ne andò, in modi che il monaco ne vide ne intuì.. dove è finito? .. cosa succederà.. nel frattempo qualcuno venne a dare un'inaspettata mano ad Aeron.. non era tanto quel che gli disse.. ma era qualcosa

Turno ad Aeron

Aeron prese l'aiuto ed uscì dalla casa. Doveva capire dove era andato l'altro. Il fatto che lo scontro, nonostante fosse iniziato, praticamente era un inseguimento senza sangue gli faceva piacere e preferiva quella noia ad uno scontro sanguinoso. Il problema era che senza battaglia non poteva andare avanti in quel torneo.
<< Sarin, decidi, o mi affronti o ti ritiri. Non aver paura, non morirai>>.

Aeron disse queste semplici parole mentre usciva dalla casa che aveva trovato non-così-abbandonata come si pensava... Le parole di salvezza diedero una speranza agli spiriti che infestavano la casa i quali tramarono subito per assassinare Sarin d'Rosh.. Purtroppo per i piani degli spiriti, visto che sicuramente Aeron avrebbe gradito poco il ritrovarsi come inconsapevole mandante di un omicidio a sangue freddo e senza onore, Sarin d'Rosh scomparve proprio mentre gli spiriti erano pronti per compiere il loro attacco..

Tutto questo successe all'insaputa dei 2 contendenti.. ma Tharmekhul vide tutto, dispiaciuto per la sfortuna degli spiriti lasciò che comunque gli avvenimenti seguissero il suo corso.. c'era uno sconto in corso.. o che doveva ancora iniziare... dipende dai punti di vista

Turno a Sarin