Nirvana Meccanico.
Un'isola sospesa nel vuoto. Ecco come potremmo descrivere l'incastro di enormi ingranaggi che compongono questa arena.
Cinque enormi ruote dentate, ognuna di 12 metri di diametro, si muovono lentissime ma inesorabili.
Ciascuna, inclinata di 60° rispetto alla verticale, forma con le due adiacenti un angolo di 72°.

Ogni ruota, da entrambe i suoi lati, ha gravità direzionale soggettiva.
Spostarsi da un ingranaggio all'altro, e tra le due facce dello stesso ingranaggio, è difficoltoso per chi non è nativo del piano.

Dati tecnici: gravità direzionale soggettiva rispetto al lato dell'ingranaggio su cui ci si trova. NON SI VOLA. Il passaggio da un ingranaggio all'altro, o da un lato all'altro dello stesso ingranaggio, implica una prova di equilibrio a causa del cambio di gravità.



Distanza iniziale: 9m, sullo stesso ingranaggio.

Iniziativa vinta da: Weiiseen Genz

"vediamo se questa volta riuscirò a fare qualcosa"
a Weiseen ancora bruciava l'impossibilità di aver agito lo scorso combattimento, però anche questo avversario sarebbe risultato tosto come quello prima, forse anche di più...
"iniziamo a studiare la situazione"
<<incantesimi d'inverno, capitolo 3, paragrafo 2: 'eventi naturali'>>
davanti alle mani dell'incantatore si crearono 4 globi che sfrecciarono verso l'avversario, si avvicinarono...e passarono avanti...
"era ovvio, mi sembrava strano che fosse così facile"
<<che vinca il migliore...e che la fortuna mi assista>>

così dicendo weiseen indietreggio di qualche passo, estrasse rapidamente una verga dal suo zaino, e disse: <<preghiere di mystra, capitolo 7, paragrafo 4>>
un'aura lo avvolse, e weiseen si preparò ad incassare il meglio possibile i prossimi colpi che l'avrebbero sicuramente raggiunto...

Sperava di poter approfittare dell'effetto sorpresa contro un avversario che ancora non era palesemente pronto.
Sperava di colpire duro, o almeno colpire, con un incantesimo che necessitava soltanto di toccare l'avversario per gelargli la carne.
Le sue speranze furono tutte disilluse. Nessuno dei suoi quattro dardi di ghiaccio colpì Lothar.


Ancora deluso, si allontanò dall'avversario mentre con una mano frugava nelle tasche dell'abito estraendo una verga d'acciaio.
Grazie ad essa, evocò istantaneamente un manto d'energia che gli ricoprì le spalle, e rimase lì a luccicare di potere.

Lothar girò il capo verso Weiiseen, e si preparò a contraccambiare il favore.

TURNO A LOTHAR
(distanza 18m, con un cambio di ingranaggio e di angolazione a 10,5m da Lothar)

Lothar non fece molto caso alle strane parole del suo avversario, e quel rullare di ruote dentate intorno a lui non lo infastidivano, almeno non quanto le quattro sfere di ghiaccio passate a un soffio dalla sua pelata.
"Non noto ne malvagità ne superbia nei tuoi occhi, ma l'Ombra si è insinuata nei cuori dei partecipanti al torneo e chiunque, io escluso ovviamente, ne è stato contaminato, e tra poco probabilmente vi trasformerete tutti quanti in vermi giganti assetati di sangue. Fatti avanti e combatti contro il braccio violento della fede, e se non sei colpevole i miei colpi non ti faranno poi cosi male!"

I colpi invece fecero parecchio male.
Ne bastarono tre per spianare l'incredulo incantatore al suolo, colpi che lo lasciarono in fin di vita, anche se non propriamente defunto. In ogni caso, era per Genz impossibile proseguire lo scontro, ridotto ad un ammasso di lividi e ustioni.


Immediatamente, i due vennero portati nuovamente nel palazzo.

LOTHAR VINCE L'INCONTRO.