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Dmitrij
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Oggetto del messaggio: [stupid project] La Verga di Aronne Inviato: lun giu 15, 2009 14:39 |
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Iscritto il: mer giu 27, 2007 11:02 Messaggi: 3947 Località: Bergamo
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Una lunga tunica semitrasparente le ricadeva sul corpo, sorretta da sottilissime spalline quasi invisibili e abbracciata in vita da un'esile cordicella d'argento filato. Aderente sui fianchi e intorno al seno, la veste fluiva morbida ad ogni suo aggraziato movimento, mentre ad ogni passo spuntavano agili i minuti piedini, che subito la condussero a destinazione. Pendente al fianco sinistro, un lungo e sottile scudiscio di cuoio dal manico finemente decorato con intrecci nero e argento. Quando fu davanti alla porta, la delicata mano destra si alzo a bussare, un singolo colpo. Poi gli occhi d'inchiostro si Saakashvilij si bloccarono sull'uscio, in attesa d'incontrare quelli di Lothar.
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"Beauty is in the Eye of the Beholder" Margaret Wolfe Hungerford
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Lemmy
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Oggetto del messaggio: Re: [stupid project] La Verga di Aronne Inviato: mar giu 23, 2009 09:55 |
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Iscritto il: sab nov 03, 2007 14:03 Messaggi: 90
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Passarono alcuni minuti prima che Lothar si riprendesse dal torpore in cui cadde dopo lo scontro con Weissen. Dopo essersi distratto da questioni a cui non aveva ancora dato risposta, solo allora capì che qualcuno aveva bussato alla sua porta. Nel frattempo un silenzio pesante era calato sugli affreschi sbiaditi che avvolgevano la stanza in un duro stratificarsi di pelli multicolori. Da un pertugio che pareva più piccolo di quanto non fosse a causa dell’altezza di quelle pareti, nuvole nere si ammassavano in un lontano disordine, spinte da forze avulse alle leggi della natura. Senza fare troppo caso a quegli eventi, il monaco guerriero s’era spogliato dei preziosi guanti artigliati e li aveva riposti in un cofano d’ ambra decorato con fregi dalle fattezze feline. Seppur privato di quelle temibili armi, il suo aspetto avrebbe comunque suscitato il timore di chi non fosse avvezzo alla vista di un corpo martoriato dalla vecchiaia e dagli scontri. S’infilò una pesante tunica color grigio recante i simboli distintivi del Sacro Ordine e si avviò alla porta. Un grande cappuccio proiettava la propria ombra sul volto rugoso, lasciando scoperta una bocca larga e imbronciata, i cui lati si erano col tempo incurvati pesantemente verso il basso. La sua mano s’era appoggiata con forza alla maniglia ed egli si apprestava ad accogliere con tutti gli onori del caso il suo primo ospite, quando, arrestatosi di colpo, chiuse gli occhi deglutendo con forza. Sgomento per la sorpresa borbottò in modo poco sommesso:
“B..Boia… conosco quell’aura! Quella so io cosa ci fa.. ci..”
Preparandosi a quel incontro, pose mano con fare rapido e meccanico ad una piccola fiala che portava sempre con sé e ne sparse il contenuto nell’aria calda e satura d’umidità. Spalancò la porta e finalmente la vide:
“Buongiorno Principessa degli Inferi!” Solo allora sentì riecheggiar nella mente la voce di Tharmekhul, e stringendo i pugni alzò le braccia seguendo la direzione del suo sguardo funesto:
“NON ADESSO DIO NANO!”
Poi si calmò, osservò per qualche momento le grazie mal celate della Saakashvilij, le si avvicinò all’orecchio sussurrandole con tono pacato: “Aspettatemi nella mia Stanza, belle coscione, torno subito..”
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Dmitrij
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Oggetto del messaggio: Re: [stupid project] La Verga di Aronne Inviato: mar giu 23, 2009 12:37 |
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Iscritto il: mer giu 27, 2007 11:02 Messaggi: 3947 Località: Bergamo
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Mi avevano detto che qui c'era qualcuno in odore di santità... disse Saakashvilij storcendo teatralmente il naso. Era evidente che qualunque cosa ci fosse stata nella fiala di Lothar, era stata poco efficace. Non sono disposta ad aspettarti, tantomeno in questa fogna che chiami stanza. Sarai tu a venire da me, se hai ancora un minimo di intelletto in quel cranio in decomposizione... Confido che farai la scelta giusta. Persino queste parole dure e offensive furono pronunciate dalla drow con una sensualità ultraterrena. Il sorriso malizioso con cui si congedò dal monaco fu la degna conclusione di quello strano colloquio.
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"Beauty is in the Eye of the Beholder" Margaret Wolfe Hungerford
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