Luce! Siete alla luce del sole, o per meglio dire ciò che filtra attraverso i rami dei grandi alberi che vi circondano. Siete in una foresta.

Il verde smeraldino delle foglie si sposa perfettamente con le tonalità di marrone degli alberi, particolarmente esili in questa zona... consentendo a chi ne fosse capace un'ottima mimetizzazione.

Ma... cosa sono quelli? Frutti?
Alcune piccole radure si aprivano i mezzo ai secolari, dove i raggi del sole colpivano diretti delle macchie di bassi arbusti e cespugli pieni di frutti, colorati e dalle strane forme.





Distanza: 18m
Iniziativa vinta da: Hazarael Phemt

Questa volta non si fece sorprendere. Sebbene la vista dell'incantevole boschetto lo richiamava a tempi dimenticati, ora vedeva solo il suo avversario. Ghaun'Uel non esitò, appena uscito dal fodero canalizzò la sua energia arcana nel braccio e poi fino al nero cuore di Hazarael. Il guerriero richiamò il potere del disordine dentro sè ed il suo profilo si fece indistinto. In un istante fu accanto al suo avversario. Un sussurro:

Fammi divertire

Phemt chiuse gli occhi, sentendo le proprie forze confluire nel poderoso falchion, mentre innalzava un fendente diagonale ascendente che squarciava l'aria.

Il colpo fu rapido e potente. Uno stormo di foglie fu attratto dalla forte depressione creata dal movimento del Falchion, perpoi essere rigettato indietro dall'onda d'urto.
Quanto a Willyghul...

...egli riportò una poderosa ferita che partiva dalla gamba destra e finiva sul petto sinistro. Il mezzelfo prese a sanguinare copiosamente, sangue scuro... molto scuro.
Ma nonostante il colpo ricevuto avesse minacciato di spaccarlo in due, Willy aveva tutto il tempo del mondo per rifarsi dell'offesa ricevuta.




TURNO A WILLYGHUL

Con stupore il willyguhl osservò il sangue sgorgare da quel grosso taglio apertosi improvvisamente sul suo fianco. Fuoriusciva a fiotti, lordando di malvagità l’erba ed il terreno circostante, mentre un acro olezzo inondava le narici dei due contendenti.
Fissò per bene il ghigno compiaciuto del suo avversario, sapeva che il colpo che gli era stato inflitto faceva parte di tecniche marziali sconosciute ai più, sapeva che pochi possedevano una tale precisione nel calibrare la potenza dei propri colpi, ed era ovvio che quella mossa non era stata affatto frutto del caso.
Willyguhl era sopravissuto per il volere di qualcuno che volle giocarsela fino in fondo.

“ebbene guerriero, mettimi alla prova! non sfuggirò, non mi nasconderò. Ci sfideremo a duello, come imposto dalle antiche usanze a coloro che intraprendono il cammino delle nove spade!”

Un ringhio feroce si stampò sulla bocca secca e bluastra.

“tecnica della moltiplicazione del corpo!”

Il Cognoscitore era stato leggittimamente invitato ad un'onorevolissima tenzone, che misurava le capacità dei due Combattenti in campo marziale... e non.
L'incantesimo che Willyghul lanciò infatti aveva ben poco di marziale, ma senza dubbio era molto potente. I suoi movimenti accelerarono di sei volte e in un lampo l'avversario fu circondato.

Hazarael ora si ritrovava con due Willyghul ai lati, uno di fronte e uno dietro quello che gli stava di fronte. Da destra e da sinistra calarono due affondi...

...e l'Erede fu ferito. Quello che gli stava davanti tentò una manovra che l'avrebbe scagliato a grande distanza...

...l'Erede non era all'altezza del suo avversario, ispirato dal Divino, ma i suoi riflessi riuscirono, seppur a stento, ad evitare il Willy.

La situazione era alquanto spiacevole per Hazarael, ma ora poteva rimediare.




TURNO AD HAZARAEL

Hazarael si leccò gustosamente le labbra alle parole dell'avversario, per poi distorcere il suo sorriso in una smorfia quando non riconobbe la manovra dell'avversario, sentendo puzza d'arcano. Capì di essere di fronte ad un nemico dalle innumerevoli risorse, pensò quindi di non scoprirsi troppo e di aspettare che l'avversario mostrasse un punto debole. Si concentrò sui due nemici vicini, per poi allontanarsi e mettersi in guardia.

L'Erede scoprì che i suoi avversari fantasma non erano nemmeno lontanamente all'altezza del vero avversario. Con una rapida serie di colpi mandò in fumo le copie...


Ora tra lui e il presunto vero Willyghul v'erano solo pochi metri di spazio e molta tensione.




TURNO A WILLYGHUL

"I soliti incapaci.."
Willyguhl pregustava già l'iimminente trambusto dei suoi piccoli amici, ma nemmeno lui comprese come il guerriero aveva potuto resistere a quel volo verso l'infinito e oltre.
E poi quel turbinare di spada gli fece tornare l'appetito, e seppur fosse palese la sua superiorità con la spada, non ne fu intimorito, e avanzò preparando un rapido attacco.

Possente e rapido, Willyghul fece per colpire e prese le distanze.



Ma la sua arma mancò il bersaglio.




TURNO AD HAZARAEL

I cuori acceleravano, il ritmo dellos contro si faceva sempre più incalzante... e a dettar fretta era il tonfo delle Sabbie della Classidra che i Contendenti avvertivano nella loro mente.

Hazarael sfolgorò la distanza fra lui e Willyghul, per tempestarlo di colpi al suo arrivo.



Il mortale assalto dell'Erede fu in gran parte deviato... una mistica aura cambiò la direzione dei suoi colpi, dandogli a volte l'impressione di aver mancato di proposito.
Per ogni colpo inferto... Willyghul si rinvigoriva fisicamente... i suoi muscoli si ingrandivano, il corpo diventava più massiccio e minaccioso... per ogni stilla di sangue che sgorgava il mezzelfo sentiva la sua forza aumentare.

Un ghigno deturpò per un attimo il volto del serio Willyghul che imperioso, minaccioso, circondato da una turbinante aria intrisa di sangue che prometteva al suo avversario solo dolore e morte.


TURNO A WILLYGHUL

Scariche di adrenalina lo squassarono ad ogni colpo ricevuto, le vene si ingrossarono, i muscoli devastati dalle ferite si contrassero a ritmo serrato.
Gli occhi si accesero di una strana luce, era la morte stessa a sostenerlo, e l’oscuro sudario che lo ricoprì nell’attimo della disfatta gli fece dono di un'altra aberrante benedizione..
Passò poco, e il cupo gigante si destò.
Quattro possenti braccia si strinsero attorno al lungo manico d’ebano dell’Óblium, pronte per il prossimo assalto, il suo volto impassibile reclamava altro sangue, e di chi fosse più non contava.

Willyghul crebbe... fino ad assumere dimensioni enormi. Il suoa spetto era quello di un giante, alto e imponente, dalla pelle violacea e lunghi capelli ramati.
I muscoli erano grandi, sodi e molto bene in vista, le vene recise da hazarael scoppiarono di sangue e ad ogni sensaizone di intenso dolore la forza del gigante cresceva.

Impugnò la sua arma e con un'immenso, sconquassevole ruggito sfogò tutta la sua potente rabbia, il dolore acuiva velocità, potenza e precisione.



Del fiero Hazarael, per la prima volta nel torneo, non rimase che cenere e poltiglia.


WILLYGHUL VINCE LO SCONTRO