Siete scesi nell'arena tra le urla della folla e i canti sacri delle sacerdotesse di Lloth.
Avete guardato negli occhi il vostro avversario, piantando i piedi sul suolo di pietra dura dell'arena, pronti al combattimento.
Tutto si è fatto silenzio quando gli otto grandi pilastri magici di Streeatul hanno brillato e crepitato d'energia magica, plasmando il mondo intorno a voi.

Intorno a voi, una vegetazione sotterranea di funghi fluorescenti dalle dimensioni e forme più disparate ed inusuali illumina debolmente l'area. Da colonie delle dimensioni di cespugli a fusti dalle dimensioni di alberesche, l'esotica Foresta domina l'enorme caverna. Il soffitto è distante non più di 18m dal suolo, ed è costellato di muschi e licheni dall'aspetto bizzarro, ma molto rigogliosi data la forte umidità. Un lieve, ma poco rassicurante, zampettio e rapide ombre suggeriscono la presenza di numerose creature che hanno per casa il rigoglioso habitat sotterraneo.


Frastornati dagli effetti magici dell'arena, senza capire se siate ancora a Valm Neira o teleportati chissà dove, il primo a reagire è...

Raven, che nota in lontananza una figura seminascosta dalla vegetazione.


Mappa


Dati tecnici

Raven guardo con fare sprezzante il suo avversario, un "incantatore" se cosi si poteva definire,che non utilizzava la trama;

"psionici ...... che esseri inferiori.....non hanno idea di cosa sia il vero potere..."

Raven comincio immediatamente a canalizzare il suo potere.

Con un ghigno befferdo Raven attinse alla sua riserva magica, piegando la trama al suo desiderio di distruzione. Un maligno raggio verde si prolungo dalle sue dita protese, diretto verso il suo avversario.

Ma Alexander era preparato a questo. Il suoi poteri potevano non dipendere dalla trama, ma la sua conoscenza della stessa era profonda.

Il raggio si arresto a mezz'aria, accumulandosi in punto, prima di sfrecciare indietro, diretto verso colui che lo aveva portato in vita.

Senza il tempo per reagire, il sorriso di Raven si spezzo, mulinando nell'aria fredda della foresta.

ROUND FATALITY

Lo psionico mostrava una certa soddisfazione mentre pronunciava le sue prime e ultime per quello scontro inaspettatamente corto:

"Eri cosi gonfio d'orgoglio che alla fine sei scoppiato da solo"

Si girò verso le tribune ed esclamò:

"Ricordate tutti! Quella che voi chiamate "magia" è solo quello che i non psionici usano per emulare il nostro sommo potere! Ma rimane comunque solo un surrogato!"

Poi si rigirò per girarsi ancora una volta subito dopo e dire:

"Ah dimenticavo; che serva da lezione a tutti! Ecco cosa succede a quelli che non mi concedono il rispetto che merito!"