Muzedon ha scritto:
Domanda niubba: ma si ha una stima di quanti siano i vampiri in circolazione in un dato periodo storico?
O meglio, ogni Clan (almeno, per quelli camarillici me lo aspetterei) dovrebbe conoscere quanti fratelli conta nelle sue fila, giusto?

Mi era sfuggita la domanda tra le feste ed il natale
La % di certezza che regna nella genealogia dei Vampiri varia tra clan e clan, nonchè tra setta e setta
Lasciamo da parte il Sabbat (che ion questo è come un formicaio industrioso per noti motivi kamikaze)
Quanto alla Camarilla, teoricamente, in base alla tradizione "non creerai progenie senza il consenso del tuo principe o dei tuoi anziani", no nsarebbe impossibile riuscire a tenere un censimento di tutti i vampiri esistenti.
Il problema nasce da una doppia considerazione
1) i Vampiri non sono tra i vari principati, insediamenti, avamposti e via discorrendo, tutti interconnessi tra loro, non ragionano in tal senso con parametri di efficienza mortali (o alla tedesca)
2) molti Clan (posto che in tali questiooni sono i Clan ad essere sovrani più ch l'istituzione Camarilla intesa in se stessa) non hanno alcun interesse a tenere l'esatto conto dei vampiri del proprio clan esistenti da Timbuktou a Chicago (es su tutti Malkavian o Nosferatu)
UIl discorso, come dicevo altrove, cambia ovviamente da clan a clan.
I più affezionati ed assillati dalle origini e dal lignaggio sono i Ventrue, motivo principe per cui è quasi impossibile infiltrare tra di loro un Sabbatico (le sue referenze sarebbero presto o tardi controllate ed egli sarebbe scoperto). E' invece ovvio che un clan come quello Gangrel non si preoccupi di ricordare a destra e a manca se ha abbracciato in un impeto di passione e fierezza un mortale che gli ha tenuto testa in un fiero inseguimento nei boschi
Tutto qui, a grandi linee
Un eccessiva razionalizzazione della popolazione vampirica cozza invero con la concezione cmq esotica e mitica del vampiro, essendo un tratto caratteristico dell'uomo e della sua massificazione in categorie, nonchè, in ultima analisi, l'esigenza propria di mortali dotati di esigenze (sanità, burocrazia, sussidi, occupazione etc...) tipicamente mortali