............rientrato nuovamente in Italia trovai ad aspettarmi lei, la mia donatrice. La persona che nn mi lascia mai. Ero frastornato, confuso e gli raccontai ciò che avevo visto. Ma nn seppe darmi conforto e disse "continua, forse un giorno troverai qualcosa che faccia riferimento a quello che cerchi". Avevo letto libri vari sui vampiri, e anche se tentavo di convincermi che nn esistevano, mi assaliva la paura del: "e se mi dovesse capitare di nn trovare sangue per giorni, che succederà? diventerò un assassino? Questo era il pensiero che mi attanagliava di più: Per fortuna la mia grande calma mi ha dato modo di essere sempre lucido, e oltre ai miei donatori sono sempre stati solo animali. Rimasi in Italia 6 mesi dedicandomi al lavoro e alla ricerca in tutti i modi. Poi un giorno dissi alla mia donatrice: (a proposito nn ve l'ho ancora presentata, si chiama Sabrina. E in questo momento è qui con me. e vi saluta) Sabry io devo partire, devo andare via e continuare ciò che ho iniziato. Lei nn disse nulla; sapeva che facevo sempre quello che dicevo. 2 giorni dopo ci salutammo, e io me ne andai nell'altro paese dove pensavo avrei trovato qualcosa: in Ungheria. Ma nn trovai nulla di quello, trovai un'altra cosa..................

Ti leggerò volentieri e ti risponderò ..ma vai a leggere il mio topic e dimmi che nè pensi.stà li tra le righe la risposta

............ripartii il 3 febbraio 1982, destinazione Budapest. Appena sbarcato al Budapest airport (si chiama cosi'), cercai subito un albergo per la notte. Presi un taxi che mi portò subito a destinazione, e mi lasciò davanti all'entrata di questo hotel molto ben organizzato devo dire. Andai immediatamente al cambio moneta in una banca, e mi cambiarono le mie lire in fiorini ungheresi. Dovevo andare in un paese che mi era stato consigliato da una agenzia viaggi; il paese si chiamava (e si chiama) Miskovic chesi trova se nn ricordo male a c.ca 250Km da Budapest. Andai a prenotare la camera all'hotel Mac Mahon, e gli dissi che mi sarei fermato due settimane. Nel mentre mi era arrivata la sete, e DOVEVO bere, era un bisogno fisiologico. Andai fuori dalla cittaà. Premetto che Miskovic è una città abbastanza grande (c.ca 170.000 abitanti), e mi hanno detto che.........

............faceva parte di una di quelle città con molte credenze riguardo a vampiri e licantropi. Raggiunto un punto un pò isolato appena fuori da miskovic vidi un gatto, lo presi con rabbia (tanta era in quel momento la mia voglia di sangue) ma nn lo feci soffrire, ne bevvi il suo sangue. Nn molto, quel tanto che serviva a saziarmi. Si stava facendo buio, e tornai verso l'albergo. Quella lunga camminata mi diede però l'occasione di vedere la splendida Miskovic. La giornata stava finendo e arrivava (causa anche la stanchezza del viaggio) il momento del riposo. Dopo un frugale pasto a base di verdure (io ne vado matto) piano salii in camera, e feci caso al fatto che nell'hotel erano pochissime le camere occupate. Nel mio piano solo 3. Nn volli pensare + a niente, mi addormentai convinto del fatto che avrei in quel posto trovato ciò che cercavo. Il mattino seguente mi svegliò una temperatura polare, ma mi svegliai molto carico e di buon umore. Entrai in sala per fare colazione, e appena varcai la soglia di quella sala (da dove peraltro usciva un profumo di brioches alla marmellata), mi accorsi che la gente mi guardava in modo strano, come proccupata da qualcosa. Mi sedetti al mio tavolo e sentivo su di me gli sguardi fissi della gente, quasi fossi un mostro. Poi un cliente si alzò e venne verso di me. Mi parlò in ungherese stretto, e io gli feci cenno che nn capivo- A quel punto il signore tornò al suo tavolo, e parlò con un giovanotto, il quale si alzò e venne da me chiedendomi se capivo l'inglese. Risposi di si e aggiunsi che ero italiano. In inglese mi disse: "qui tutti parlano di lei, nel pomeriggio si faccia trovare in giardino verso le 15, mio padre le deve parlare", e tornò al suo tavolo. Questa cosa mi lasciò un pò perplesso, perchè veramente nn capivo di cosa dovesse parlarmi una persona che nn avevo mai visto. Cmq. accettai e nel pomeriggio all'ora richiestami ero in giardino.................

Ma non hai problemi di salute? Visto che ti nutri del sangue di topi e gatti? Tu lo sai meglio di me che il sangue deve essere puro senza malattie ereditarie e altro ancora? Perchè non provi con l'energia psichica? Dura più a lungo, e calma la sete, il sangue è solo un placebo.E poi finisci il racconto..che voleva da te?

Seth ascoltami, ti ho già detto che ci sono cose di me che nn sai, quindi cortesemente ti chiedo di nn interrompere il racconto cercando di farmi capire che ne sai più di me, grazie.

Evidentemente,sò molte cose più di te ,puoi starne certo,anche tu sei entrato nel mio topic non tanto educato,io al contrario di te non offendo,ti ho posto una domanda.Comunque sè non l.hai fatto ho scritto qualcosa per te nel mio

Ascoltami, io nn credo di aver offeso assolutamente, in quanto nn è mia abitudine farlo, CONTRO NESSUNO. Ma alle volte sei troppo insistente, e vorrei solo avere l'opportunità di finire ciò che ho iniziato. Il fatto poi che tu continui a rimarcare che sai molte + cose di me (magari!!!), nn può che farmi piacere e ti ascolterò volentieri. Ti ho mandato un "privato" in cui c'è scritto qualcosa, vedi tu...
PS: sei tu che continui a cercarmi, e questo mi fa piacere. Ti aspetto...

Ti ho gia mandato mp +sms quindi come vedi,ho accolto il tuo invito .sè ti cerco ho i miei motivì..penso che tu l.abbia gia capito,ti mando solo delle frecciatine per farti capire,sai mi sembra di tornare alle mie sfide ribelli e sanguinolente di brujah...continua il racconto

...vi trovai il padre del ragazzo con cui avevo parlato, il quale mi fece cenno di sedermi al tavolo con lui. Vestito in modo elegante con un doppiopetto grigio, il distinto signore stava bevendo un amaro. Con mia sorpresa il signore cominciò a parlare un perfetto inglese, e si presentò: si chiamava Klaus Zataresh. Era un uomo con una discreta corporatura, scuro di capelli, e due baffi che incutevano rispetto. Mi presentai anche io, e lui molto cordialmente mi strinse la mano. La prima domanda che gli feci era perchè aveva fatto finta di nn conoscere l'inglese in sala poche ore prima: mi rispose "più avanti le spiegherò". Iniziò; "stanotte alcune persone dell'hotel hanno sentito delle grida, qualcuno li ha definiti ululati, sa niente lei?" Risposi di no, ma ovviamente sentito la parola ululati, la curiosità (che in me era sempre ad uno stato molto avanzato), mi prese e ovviamente gli feci domande + approfondite, del tipo "lei cosa crede che siano?" La sua risposta fu diretta: Licantropia mi disse. Scusi -chiesi io- posso chiederle il motivo per cui lei ha voluto parlare con me? "La croce che lei porta al collo la conosco" mi disse "è una croce con una particolarità". Quale? chiesi io fingendo di nn essere a conoscenza della cosa. "Quella è la croce del buio, e di solito chi la indossa appartine al buio" Vi spiego: la croce di cui parlo è una croce molto particolare di colore blu notte; ed è il riconoscimento classico delle persone che hanno a che fare con la notte. Nn tutti la portano per ovvi motivi, e io girando il mondo nn pensavo di incontrare qualcuno che ne fosse a conoscenza. Ma questo cosa significava? che portare quella croce al collo voleva dire essere un licantropo? Assolutamente no mi disse, ma ho pensato a lei. Quell'uomo mi incuteva grande curiosità, ma allo stesso tempo ero anche sicuro che sapesse molte + cose di quelle che voleva far credere...

...a quel punto con aria circospetta gli chiesi cosa veramente volesse da me. "Lei mi deve aiutare" mi disse; la chiaccherata durò a lungo e venni a sapere che era un medico, studioso di magia nera, ed era attratto da tutto quello che nn rientrava diciamo nella normalità. Mi chiese quella notte di nn dormire, e di rimanere a fargli compagnia per "sentire" eventualmente quegli ululati. Arrivò la notte e verso le 11 c.ca ci sedemmo al tavolo del bar in attesa di qualcosa (un rumore un urlo un...ululato). Si fecero le 2.45 e nel silenzio + assoluto, circondati dal buio + profondo, si senti un chiaro ululato. Veniva dai piani superiori, e più precisamente dalle camere. Nell'hotel essendo un periodo abbastanza tranquillo nn c'era il portiere di notte. Salimmo velocemente le scale, l'uomo nonostante la sua stazza dimostrasse il contrario, era piuttosto agile. Un altro ululato...sembrava un lupo in agonia. Riuscimmo di li a poco a capire da quasle stanza venisse, e come era presumibile, alcuni ospiti uscirono dalle loro stanze; un pò per paura, e un pò per curiosità. Arrivammo alla porta della stanza, ci guardammo ma nn avendo la chiave decidemmo di bussare (nn potevamo certo buttare giù la porta). Al nostro bussare ci fu un minuto di silenzio; piano piano sentimmo un leggero rumore di passi che venivano verso la porta; ci apri un donna con un bel sorriso, e ci disse: "nn preoccupatevi, è finita". Certo questa affermazione nn calmò Klaus, il quale pretese di entrare in camera, ed entrammo; trovammo un uomo (il marito) in piedi vicino alla finestra, con gli occhi fissi. Klaus provò a parlargli, ma nn ottenne risposta, ma in compenso parlò la moglie, la quale disse: "mio marito è affetto da una malattia, crede di essere un lupo, ma nn è pazzo è solo malato". Aiutammo l'uomo a sedersi sul letto e Klaus andò nella sua stanza a prendere dei medicinali. Fece all'uomo un iniezione di tranquillanti. Questo però nn ci aiutò; Klaus, voleva vedere cosa succedeva nel momento in cui iniziava la crisi...

.......?

...la notte successiva, stessa operazione; aspettammo l'ora, ma quella notte nn arrivò nessun lamento. Klaus, pue essendo una persona abbastaza riflessiva, in quei gg. mi sembrò molto molto agitato, ma nn sapevo spiegarmi il perchè. Intanto la mia vita doveva continuare, e una sera nell'attendere ciò che tutti sapete, decisi di parlare a Klaus del mio...essere. Nn fece una piega, però disse: "Avevo ragione sulla tua croce", poi tacque. Io intanto dovevo trovare sangue; ne sentivo l'esigenza, la mia persona me lo chiedeva. Ed ecco la sorpresa: Klaus mi disse "nn ho mai conosciuto HLV, ma so cosa siete e cosa fate. Adesso ne hai bisogno?" La luce molto soffusa che c'era in quegli orari mi permetteva di nascondere un pò la mia verità agli occhi di Klaus, ma lui era un medico e nn avevo avuto paura o vergogna di confessare la mia identità. E quindi gli risposi: " si, in questo momento si". Mi guardò come si guarda un bimbo che ha bisogno di acqua; tirò su la manica della camicia e mi disse: "vuoi bere da qui?" lo guardai tremente, pauroso, perchè nn sapevo se facevo bene, nn sapevo se il sangue di Klaus era giusto per me. Avevo paura di stare male, vomitare o peggio. Ma dovevo bere. Tirai fuori una lametta che portavo sempre con me, e gli feci un piccolo taglio all'altezza tra poolso e gomito per sotto. All'uscita del sangue nn resistetti e mi attaccai quasi con cattiveria; era...,meraviglioso.
Erano più o meno le 3 della notte, quando cominciarono i lamenti. Improvvisi e in quel momento inaspettati. Klaus velocemente tirò su la manica della camicia e corremmo verso quei lamenti (nella stanza dove ci eravamo sistemati noi, c'erano c.ca 8-9 mt). Trovammo quell'uomo che...

...vicino alla finestra ululava veramente come un lupo. Nn immaginereste mai il senso di paura mista a incredulità che mi attanagliava. Ci avvicinammo piano, per nn spaventarlo. Quando gli arrivammo praticamente addosso si girò di scatto, ci guardò con aria feroce digrignando i denti, proprio come un lupo. Il medico gli piombò però addosso con la sua mole (che come detto in precedenza nn era piccola), e tentò di bloccarlo. Si dimenava con forza, quasi con violenza, ma Klaus riusci a immobilizzarlo. La crisi dell'uomo stava finendo, e incredibile a dirsi Klaus era pieno di graffi. Le unghie dell'uomo infatti erano abbastanza lunghe e dure. Chiesi spiegazione di questo a Klaus, ma mi rispose che era una cosa normale per questi tipi di persone. Nn hanno cura di se stessi. Ho vissuto questa storia che vi sto raccontando con molta attenzione, in quanto credevo che prima o poi con tutti questi eventi sarei riuscito a dare una risposta a me stesso. Nei gg. successivi (ne mancavano 4 alla mia partenza), Klaus continuò a donarmi il suo sangue, e di questo nn finirò mai di ringraziarlo. Ci sentiamo ancora oggi; si è definitivamente "buttato" su questo tipo di cose, e mi ha promesso che un giorno verrà in Italia per incontrarmi. Io spero presto, perchè è una persona eccezionale oltre che un bravo medico. Arrivò il momento della partenza e tutta la famiglia di Klaus venne a salutarmi, ma solo lui sapeva. Un attimo prima di imbarcarmi sull'aereo gli dissi: "senti Klaus, mi devi ancora spiegare perchè quando mi hai incontrato hai fatto finta di nn sapere l'inglese". Mi guardò con un sorriso lieve e rispose: " nulla, solo per incuriosirti", e se ne andò con la sua macchina e la famiglia dopo avermi stretto energicamente la mano. Salii sull'aereo, stavo tornando a casa; ma ci sarei rimasto?...

...vedete amici miei, quando avrò finito di raccontare la mia vita (quel che ho vissuto fino ad ora), mi sentirò appagato e convinto di avervi regalato minuti belli e perchè no, divertenti da leggere. So bene che molti di voi nn credono a ciò che stanno leggendo, ma io, e solo io so quanta verità ci sia dietro a queste parole. Se volete vedere e scoprire cose belle e strane viaggiate, e andate nei posti più strani che conosciate. Sapete, giorni fa ho sentito dire che il castello di Dracula è in vendita, e questa cosa mi mette tanta nostalgia, però capisco da solo che il tempo passa e tutta la grandezza e la maestosità che c'è dietro ad una leggenda come quella del Conte Drecula va a farsi benedire. Ricordatevi sempre cosa vi dice il vostro amico Follia di sangue: In ogni leggenda che si conosce c'è un pò di verità.
E io di verità ne ho scoperta tanta. Al prox post con il continuo...