Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
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MessaggioInviato: dom set 23, 2007 22:39 
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...mi presentai all'ora richiesta puntuale. Arrivai ad una casa normalissima, attorniata da un piccolo giardino molto curato. Mi venne ad aprire una signora, la quale mi diede il buonasera in tedesco e mi fece cenno di entrare. Entrato in casa, la seguii su per una scala e arrivati al piano superiore mi disse di accomodarmi mentre lei avrebbe avvertito il signore. Nel piccolo corridoio dove mi aveva portato c'era un divano a due piazze. Mi sedetti e aspettai. Dopo qualche minuto arrivò l'anziano signore che mi aveva parlato nel pomeriggio; era un uomo sui 70 anni, capelli bianchi, magro, gli occhi un pò scavati e un paio di baffi che mi era sembrato servissero più per coprire le labbra rugose che per altro. Nn parlava tedesco, e con un cenno mi invitò a seguirlo. Mi portò in una stanza che aveva una infinità di libri. Io amoi libri (soprattutto d'orrore), e già mi si erano spalancati gli occhi. Il problema restava il fatto che io nn lo avrei mai capito, cosi come lui nn capiva me. L'anziano signore mi guardava, e io mi aggiravo curioso tra le centinaia (e nn vi dico una bugia) di libri che c'erano in quella grande stanza. La cosa curiosa era che da fuori quella casa dava l'impressione di nn essere grandissima, ma una volta dentro...era perchè era stata costruita in lunghezza. Dopo alcuni minuti (tra l'altro pesanti perchè l'anziano nn parlava), senti bussare alla porta; pensai si trattasse della donna che mi era venuta ad aprire. Invece entrò (dopo che il vecchio disse una parola) un altro signore anziano, il quale mi venne incontro, mi salutò molto cordialmente e in un tedesco perfetto mi disse: "mi ha chiamato il sig. Kazakya per parlare con lei, visto che lui nn parla tedesco". Questa cosa mi aveva messo di buon umore e cominciammo a dialogare dicendoci chi eravamo e casa facevamo. Questo signore era un ex avvocato pagato dal sig Kazakya per accontentare le sue biffe. Ad un certo punto si avvicinò il vecchio, il quale disse qualcosa all'avvocato. L'avvocato si girò verso di me e mi dissa che poi mi avrebbe detto cosa voleva il vecchio. C'era però una cosa che...mi disse che il vecchio era uno di quegli uomini che amavano la magia nera, e tutto ciò che ha a che fare con essa. La cosa si faceva sempre più interessante...

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MessaggioInviato: gio set 27, 2007 18:32 
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...anche se pensai che in quella casa e con il vecchio nn avrei potuto certo risolvere i miei misteri. Il vecchio si avvicinò all'avvocato e cominciarono a parlare freneticamente. Ovviamente come già detto in precedenza, io nn capivo nulla, e per nn dare l'impressione di essere un impiccione mi ero voltato verso i libri guardando qualche titolo. Siccome si trattava per la maggior parte di libri horror (ed erano qualche centinaio), cominciai dalla prima fila. Mentre scorrevo velocemente con gli occhi, mi colpi un testo di colore rosso fuoco. Lo presi e davanti c'era una scritta color oro. Nn riuscii a capire il titolo, ma un testo cosi bello mi incuriosiva. Ad un tratto l'avvocato mi chiamò e mi disse: "senti amico mio, il sig. Kazakya chiede se vuoi andare con lui alla villa che hai visitato questo pomeriggio". Risposi immediatamente che nn c'era problema, ma nn capivo cosa mi aveva chiamato a fare a casa sua se quello che doveva dirmi era solo quello, ma nn fu cosi. Il vecchio mi chiamò insieme all'avvocato, e tramite lui, mi chiese cosa mi attirava di preciso. Nn ricordo di preciso perchè, ricordo solo che parlai e gli dissi chi e cosa ero. Nn si stupi + di tanto, anzi mi rispose che nn ero l'unico vampiro esistente. Questa cosa mi fece all'inizio un pò ridere, ma poi capii che quell'uomo sapeva molte cose, e avrebbe potuto spiegarmi i miei perchè.
E comiciò...

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MessaggioInviato: lun ott 01, 2007 15:48 
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...ovviamente adesso con il racconto vado avanti come se l'avvocato che facea da traduttore nn ci fosse. Il sig. Kazakya si avvicinò e mi disse: "vedi amico, io sono anni che seguo questo tipo di cose, e nn avendo mai avuto a che farci direttamente, nn puoi immaginare che effetto mi faccia avere davanti a me un vampiro. Nn ero un vampiro gli dissi, ma solo uno a cui piace il sangue, che ne trae energia ed è innamorato di quel nettare. Il vecchio mi guardò con aria certa mordicchiandosi le labbra e disse: "hai ragione, tu nn puoi essere considerato un vampiro, ma solo un HLV". Scrutai in fondo agli occhi del vecchio per trovare dell verità, ma fu difficile, perchè era come se sapesse leggermi dentro. Gli chiesi cosa era un HLV, e lui con sincera tranquillità mi rispose che ero un vampiro vivente, e più precisamente un HUMAN_LIVING_VAMPIRE. Erano tipi di persone considerati vampiri nn a tutti gli effetti in quanto nella loro esistenza nn c'era stato il trapasso tra la vita e la morte. Chiesi se per caso potesse essere considerata come malattia, ma il vecchio mi disse che era una malattia solo se la si considerava tale. Praticamente significava che che nn si è cert di essere malati ancge se si sta male, fino a che nn viene accertato il contrario. Volle sapere tutto di me; che visite avevo fatto,dei tipi disangue che ingerivo, di cosa mangiavo, e della vita che facevo.. Messo a nudo il mio essere finalmente mi disse: "adesso vai, ci vederemo stasera verso le 11 alla villa, devo farti vedere alcune cose interessanti...

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MessaggioInviato: mar ott 09, 2007 00:25 
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...tornai in albergo con alcuni punti interrogativi, ai quali speravo che la sera stessa avrei potuto dare risposta. Il tempo passò in fretta, e arrivarono le 9. Partii e arrivai alla villa (che di notte sembrava ancora + tetra), ma il vecchio nn era li ad aspettarmi. Decisi quindi di attenderlo in giardino. Arrivò intorno alle 9.30, accompagnato come sempre dall'avvocato inseparabile. Mi chiesi quanto poteva guadagnare quel vecchio avvocato per soddisfare tutti i capricci del sig Kazakya. Il vecchio mi fece cenno di seguirlo, e scendemmo nella cantina che io avevo già visitato da solo. Grazie all'avvocato, Kazakya mi disse che sapeva della piccola bara, e mi raccontarono che in quella villa vennero uccise 2 sorelle gemelle. Il fatto inquietante, e che si trovò solo il corpo di una, ma nn dell'altra. Io ovviamente chiesi quali erano le ipotesi del secondo corpo, e Kazakya per tutta risposta mi disse "vampiro". Rimasi colpito ma allo stesso tempo nn capivo cosa volesse dire. Intervenne l'avvocato, il quale mi disse che la leggenda narrava che la gemella scomparsa era diventata una creatura della notte. Mi venne da sorridere e risposi a chiare lettere che i vampiri nn esistevano, ma il vecchio si girò di scatto verso di me dicendo "ne se cosi sicuro"? Ma in quel momento di cosa potevo essere sicuro? Di che cosa? Proprio di nulla pensai. Dissi all'avvocato che ci volevano delle prove, e inoltre volevo sapere se la polizia era mai stata avvertita di questo. No, mi risposero, la polizia nn sapeva nulla a parte...l'omicidio? Quel vecchio guardava, scrutava ogni briciola che c'era in quella cantina. Una cosa in quel momento mi balenò nella mente: se quel fatto era successo tanti anni prima, perchè il vecchio nn era mai entrato nella villa da solo? Giò...perchè?...

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MessaggioInviato: gio ott 11, 2007 00:10 
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...nn seppi dare risposta a questa domanda e quindi glielo chiesi; mi rispose che qualche notte dopo, la gente della città, compreso lui, avevano notato una figura aggirarsi per le vie. Camminava piano, sembrava dovesse cadere da un momento all'altro. I giorni a venire mi spiegò che in città tutti parlavano di questo fatto e la gente se ne stava rintanata nelle loro case. Ovviamente nn vi nego che questa storia aveva dell'assurdo, ma per tacito accordo con l'avvocato feci buon viso a cattivo gioco. A quel punto mi venne in mente di chiedere a Kazakya cosa cercasse in quella cantina, e mi disse che cercava segni che potessero fargli capire che ogni tanto...il cadavere venisse in quella villa. Vi giuro che + passavano i minuti e + mi chiedevo se il vecchio e l'avvocato nn fossero 2 pazzi. Allora per distrarmi da quella storia cercai di convincere Kazakya ad accompagnarmi al cimitero dove era la tomba delle 2 gemelline. Finita la perlustrazione rientrammo ognuno alle sua casa, con la promessa che ci saremmo rivisti il giorno dopo per andare a visitare il cimitero. Quella notte fu una notte molto irrequieta, nn riuscivo a prendere sonno, e mi venne la terribile voglia di bere. Erano + o - le tre, e decisi di usire per trovare del sangue. La cosa nn fu facile, ma trovai per la strada una ragazza sola...

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MessaggioInviato: gio ott 18, 2007 00:20 
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..la quale mi guardava in modo curioso. Mi venne in mente che poteva essere...ma mi ripresi immediatamente e chiesi al mio cervello di passare oltre. Era una ragazza giovane, molto bella. Mora, occhi vispi, esile ma grintosa al punto giusto, che nn mi disse una parola, ma io mi avvicinai e cominciai a parlarle. Si dimostrò molto loquace e parlammo di tutto. Siccome nn era tardissimo, gli chiesi cosa facesse fuori casa, e mi rispose che amava passeggiare per la città. Ormai cominciavo ad impratichirmi con la lingua e anche con i gesti, e riuscimmo a parlare tranquillamente. Intanto la mia sete cresceva, e nn sapendo come fare. Dissi alla ragazza che ci saremmo rivisti la sera dopo. "Devi andare a bere?" rimasi di stucco a quella domanda, e mi chiesi chi fosse. Prima che io potessi domandare aggiunse: "nn ti impaurire, sono la nipote di Kazakya, e mio nonno mi ha detto di te". Le toccai un braccio per essere sicuro che fosse viva, meravigliandomi di me stesso e di quel gesto. "Si" gli dissi, "devo bere, e quindi trovare qualche animale o..." Lei mi disse che nn voleva che facessi del male agli animali, e mi guardò. Nn dissi nulla, mi avvicinai perchè lei me lo aveva fatto capire...e andò cosi. Fatto quello che dovevo fare, mi venne ub calore, una tale voglis di fare l'amore che per nn offenderla dovetti scappare. "A presto" mi disse lei. Arrivai in albergo sudato, eccitato al massimo, e nn potei + trattenermi, mi masturbai con una foga che nn mi era mai successa, nemmenoq uando conobbi Asheny. Intanto erano già passati mi pare 13-14 giorni. Ne avevo ancora un pò per scoprire il famoso vampiro che popolava quelle terre (a detta del vecchio). La sera dopo ci vedemmo io, il vecchio e la nipote. L'avvocato nn si sentiva bene e nn pote venire. Arrivammo al cimitero, e ci avvicinammo alla tomba delle 2 gemelline, e ciò che temevo si avverò...

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MessaggioInviato: dom ott 28, 2007 17:01 
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...la bara aveva una incisione sopra che per farla breve faceva riferimento a solo una delle gemelline. L'altra nn si trovò mai. Cominciai a credere che Kazalya avesse ragione, ma allo stesso tempo pensai che nn poteva essere. Cavolo: i vampiri nn esistono, nn sono mai esistiti...oppure no? Il mio tempo stava finendo; era arrivato il giorno della partenza senza quasi accorgermene. A malincuore cominciai a fare le valigie. Il mattino successivo ero all'aeroporto in compagnia del vecchio Kazakya e la nipote, i quali erano rigorosamente accompagnati dell'anziano avvocato. Mi accompagnarono fino alla scaletta dell'aereo, ci salutammo molto cordialmente e salii. Durante il viaggio, mi concentrai su quello che avevo vissuto; e + precisamente sul fatto che in quel paese, c'era un vampiro. Diavolo, un vampiro vero, un succhiasangue. Molti anni fa...in un paese lontano, c'era...mi sveglai che ero tutto sudato. Avevo dormito c.ca 5 ore. Arrivai all'aeroporto di Milano intorno alle 19. C'era Sabrina come sempre che mi aspettava, e insieme a lei decisi di andare a fare un saluto ai miei; era molto che nn li vedevo. Ovviamente mi chiesero dove ero stato: mi limitai a dirgli che ero andato in viaggio per lavoro. Il giorno dopo cominciai a lavorare, ma già pensavo al prossimo viaggio, a cosa mi sarei dovuto avvicinare. Stavo lavorando alla macchina da scrivere, quando squillò il telefono. Pronto..salve Kazakya..come sta? come?...va bene...al telefono venne la nipote...

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MessaggioInviato: lun ott 29, 2007 01:14 
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Iscritto il: gio ott 18, 2007 21:52
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e che ti ha detto la nipote?????????????????...... ma dove sei adesso è un pezzo che non racconti più... sei ancora in viaggio?? :?

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MessaggioInviato: lun ott 29, 2007 11:37 
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No nn sono in viaggio, ma sto lavorando per conto di una azienda che mi ha commissionato una pubblicità particolare. Per il racconto, nn è che nn scrivo +, è che molte cose me le devo ricordare, e ci devo pensare un pò. Mi fa piacere sapere che vi piace. Vedo quante letture sono state fatte e questo per me è motivo di grande orgoglio. Ringrazio infinitamente tutti voi per la pazienza, e la costanza. Un abbraccio.

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MessaggioInviato: lun ott 29, 2007 23:03 
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ma certo amico!!! sono molto lieto di leggere le tue avventure!!! :d solo mi chiedevo se invece di scrivere solo in questo topic perchè non vieni a parlare anche sugli altri? ad esempio sul topic "mi presento" li parliamo tra di noi per conoscerci stare in compagnia... facciamo battute... si insomma è piacevole... poi trovi un sacco di persone simpaticissime... a modo suo... però simpatiche... magari il prossimo raduno se ti va per me potresti venire.... di sicuro non ti mancheranno gli amici... però sai com'è gli amici non sono mai troppi dico io... :clap:

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MessaggioInviato: mer ott 31, 2007 18:51 
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obscured ha scritto:
ma certo amico!!! sono molto lieto di leggere le tue avventure!!! :d solo mi chiedevo se invece di scrivere solo in questo topic perchè non vieni a parlare anche sugli altri? ad esempio sul topic "mi presento" li parliamo tra di noi per conoscerci stare in compagnia... facciamo battute... si insomma è piacevole... poi trovi un sacco di persone simpaticissime... a modo suo... però simpatiche... magari il prossimo raduno se ti va per me potresti venire.... di sicuro non ti mancheranno gli amici... però sai com'è gli amici non sono mai troppi dico io... :clap:

Nn ti nego che mi piacerebbe questo incontro, ma il fatto è che io sono un...solitario, e andare in mezzo alla gente che sa di me, mi lascia sempre un pò di paura verso battutine o altro che preferisco evitare. Come già detto, per me è difficile avere una vita normale. Ho questa e me la devo gestire, nel bene e nel...male.

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MessaggioInviato: mer ott 31, 2007 19:17 
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...e cosi dopo appena un mese dovetti ripartire, e tornai dal caro Kazakya e la nipote.
PS: faccio notare che scrivo tralasciando molte cose, altrimenti diventerebbe davvero come scrivere un libro.
Fui accolto con molto calore, e guarda caso insieme a loro c'era come sempre anche il vecchio avvocato. La prima cosa che mi dissero fu quella di nn trovarmi un albergo, ma di andare a dormire da loro. Nn mi piace approfittare dell'ospitalità della gente, anche perchè quello che faccio lo faccio quando sono rigorosamente da solo, ma siccome da loro l'ospitalità è sacra o quasi, per quella volta accettai. Ovviamente la cosa che mi premeva di + era di chiedere loro come mai mi avevano chiesto di tornare in tempi cosi brevi. La nipote (si chiamava Melany) mi disse che era successa una cosa che io dovevo sapere e vedere.
PS: da questo momento in poi, comincia una storia niente male, da brividi per molti. Io, amando questo tipo di cose, nn passo solitamente per uno che ha paura del buio o altre cose del genere.
Melany mi disse "è ritornata, è stata vista alcune notti fa" Subito nn compresi cosa mi volesse dire e di chi parlasse., e di conseguenza glielo chiesi. Lei mi rispose -l'altra gemellina- Dopo un attimo di sbandamento le dissi che nn poteva essere lei, lei è morta tanti anni fa, nn può essere lei. Intervenne il vecchio Kazakya, il quale a bruciapelo mi disse "e allora chi è secondo te?". Riflettei un attimo e insieme arrivammo a casa del vecchio, ci accomodammo in salotto e davanti ad un bicchiere di buon latte freddo (a me piace moltissimo), parlammo di quello che avremmo dovuto fare. La cosa strana di questa storia (a cui è molto difficile credere), è il fatto che loro continuavano a dirmi che per forza doveva essere lei, nn poteva esserci nessun'altra spiegazione. La prima notte passò tranquilla, la seconda pure e cosi la terza. Avevo detto a Kazakya che mi sarei fermato 15 gg, perchè + nn potevo. Il vecchio mi rispose che nn dovevo preoccuparmi, per quel tempo perso dal mio lavoro, lui me lo avrebbe ripagato. Io dovevo bere, ne avevo bisogno, e mi feci il solito taglio. La quinta notte successe qualcosa...

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MessaggioInviato: mer ott 31, 2007 20:24 
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Iscritto il: dom set 09, 2007 19:19
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Località: ***Sono dovunque e da nessuna parte...***
Cosa??? cosa???COSA????
OK mi calmo bella la tua piccola storia mi sto apassionando ...^^

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QUESTA E' LA MIA VITA, TIENITELI TU I CONSIGLI, IO NON L'HO CAPITA, FIGURATI SE TU FAI MEGLIO!!!!!


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MessaggioInviato: mer ott 31, 2007 21:10 
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Iscritto il: gio ott 18, 2007 21:52
Messaggi: 445
Località: underworld veneto
ciao bello!! volevo dirti solo che sono molto felice che hai deciso di postare messaggi anche negli altri topic.... :beer: e per quanto riguarda la tua paura di frecciatine credo siano tutti abbastanza intelligenti per scherzare e ridere sempre nei limiti.... per quello che ho avuto modo di conoscere gli abitanti di valm... posso garantirti che sono davvero molto simpatici... spero e ti auguro che ti troverai bene quanto mi sono trovato bene io.... e mi piacciono davvero moltissimo i tuoi racconti!!!! un super salutone e boun halloween.... mi raccomando non fare indigesione stanotte..... :ok:

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MessaggioInviato: mer ott 31, 2007 21:45 
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Iscritto il: gio set 15, 2005 16:59
Messaggi: 2667
Località: finalmente a Nessundove dietro il Divieto
ehm credo sia questo il genere d frecciatine che non gli piacciono...

non sono cattive ma sembrano urtarlo... saranno esperienze fatte in altri siti a dargli questa sensazione e me ne dispiaccio

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Il succo della storia fin qui.
Al principio fu creato l'Universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato considerato dai più come una cattiva mossa.
Numerose razze sono convinte che l'universo sia stato creato da una specie di dio.
Gli Jatravartid di Viltvodle VI credono invece che il cosmo sia nato da uno starnuto di un essere chiamato il Grande Ciaparche Verde.
Gli Jatravartid, che vivono nel costante timore del giorno in cui ci sarà l'Avvento del Grande Fazzoletto da Naso Bianco, sono piccole creature azzurre fornite ciascuna di cinquanta braccia, ragion per cui sono stati gli unici, nella storia delle razze intelligenti, ad avere inventato il deodorante per le ascelle prima della ruota.
[Douglas Adams - Ristorante al termine dell'universo]


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