Per accontentarvi vi segnalerò una meta tutta italiana, nella bella
Puglia visitate
Trani c'è una stupenda Cattedrale dedicata a S. Nicola Pellegrino che si affaccia sul mare ma nelle vicinanze di Trani, nel sito archeologico di Capo Colonna ci sono
le tombe dei Vampiri.
Durante uno scavo del 2001, dal sito sono emerse due tombe, nella sepoltura più piccola era deposto un cadavere in posizione prona, inginocchiato, schiacciato da un lastrone piazzatogli sulla spalla; nel secondo sepolcro, invece, c'erano tre defunti, ognuno con un proprio masso addosso. Oltre al sasso, i corpi furono coperti da terreno, e le tumulazioni furono sigillate con un lastrone di pietra. È quasi esplicita in un siffatto rituale la volontà di impedire ai defunti un ritorno tra i vivi.
Antropologi e archeologi hanno pensato a un fenomeno di "vampirismo".
Le deposizioni di Trani sembrano essere uniche in Italia, anche se hanno dei riscontri con altri ritrovamenti del nord della Grecia. Questi rituali funebri dal Neolitico ai nostri giorni avevano lo scopo di non far tornare i morti dall'Oltretomba.
Sempre a Trani l'Arcivescovo Giuseppe Davanzati scrisse la celebre
Dissertazione sui Vampiri. L'opera uscì postuma a Napoli nel 1774. All'epoca si parlava molto di casi di vampirismo o morti ritornati tra i vivi, ma questa è un'altra storia...
Ultima curiosità...lo stemma della città di Trani un drago sostiene una torre e con una zampa artiglia una testa taurina, lo stemma lo si può vedere sulla Torre dell'Orologio (chiesa di San Donato). Una Draculea coincidenza?
