Piccolo lettore: voglio narrarti una fiaba per conciliarti il sonno, cosicché quando tu entrerai del modo dei sogni potrai incontrare la Dolce Drusilla che non voleva entrarci e ora non può più uscirne…
C'era una volta, tanto tempo fa, una piccola bambina di nome Drusilla.
Drusilla era una bimba di 10 o 12 anni con dei grossi boccoli biondi che ricadevano su un faccino angelico e tondeggiante che contornava dei grandi occhi azzurro mare.
Era una ragazzina vispa ed intelligente con uno spiccato senso dell’osservazione ed un solo difetto: non gli piaceva andare a dormire
-non voglio andare a dormire, è troppo presto- ripeteva la dolce fanciulla
La cena veniva sempre seguita da questa frase mentre la Mamma puliva i piatti e il papà riparava i mobili per risparmiare sulla mano d’opera.
Come ogni sera dopo cena, con calma e l’inerzia di un disco incantato i genitori gli rispondevano in coro - Vai a dormire che sennò arriva l'uomo nero che ti porta via, tu dovresti saperlo l’uomo nero porta via le bambine che non vogliono dormire –
-… le bambine che non vogliono dormire- disse insieme a loro Drusilla con tono seccato e rassegnato allo stesso tempo.
La storia si ripeteva ogni volta ma lei non credeva all'uomo nero.
così dopo essersi messa il pigiamino ed essersi messa sotto le coperte fece finta di addormentarsi. Appena i genitori si ritirarono in camera loro si tolse il pigiama e si mise le sue scarpette preferite insieme al completino rosa. Aprì la porta della camera da letto, via libera, scese in punta di piedi le scale fino a raggiungere la porta d’ingresso..
e uscì.
Era una notte calda d’estate, il cielo era limpido e le strade erano quasi vuote.
Nessuno che le dicesse cosa fare e dove andare si sentì veramente libera
D’un tratto andando in giro senza meta si ritrovò in un vicolo da sola
*dong*
la campana dell'orologio rintoccò l'ora
*dong*
a questo ne successero altri dieci
era mezzanotte
la piccola donna si sentì spaventata e cominciò a correre per le vie della città mentre dei passi in lontananza la seguivano insieme l'echeggiare delle urla che si mischiava all’ eco.
ormai era esasperata dalla stanchezza e si fermò sotto un lampione acceso...
in quel momento il rumore dei passi s'interruppe e Drusilla capì
Capì che i passi erano in realtà l'eco dei suoi
rinfrancata si sentì sollevata e gridò
-NON ESISTE L'UOMO NERO!!!-
La sua voce andò sfumandosi nella notte nera e come a risposta si alzò un gran vento che spense le luci dei lampioni
Il buio si consolidò e divenne denso intorno alla povera bambina che poco dopo vide un uomo completamente vestito di nero paralesi dinnanzi.
triste e amara è stata la sorte della povera bambina che non ha creduto hai genitori... e tu...
tu...
hai paura dell'uomo nero?



Buona notte ragazzi[/i]

Uhm... io SONO l'Uomo Nero...

Non è che faccia poi così paura l'uomo nero...

si ma una storia con il finale allegro volevo scriverla
storia(non i ricordo dove l'ho sentita):
C'era una volta una babina buona..
Quanto buona?
Disgustosamente buona.. era così buona che il sindaco la premiava con tante medaglie alla bontà..
Come erano lucenti le mediaglie e lei le lucidava e lucidava tanto che brillavano al sole..
tutti erano invidiosi della bambina più buona, simpatica e gentile di tutta la città..
era così buona che gli fu concesso di andare a cogliere margherite in un campo dove a volte giravano animali pericolosi..
d'un tratto un lupo balsò fuori da un cespuglio e cominciò a correre verso la bambina buona
lei si nascose in un cespuglio
il lupo, che aveva perso le capacità olfattive a causa di un combattimento, cominciò a girare attorno ai cespugli lentamente..
il lupo le passò così vicino che la fece spaventare e le medaglie tintinnarono tra di loro
Quanto gli è convenuto alla bambina di essere buona?

Questo succede quando ci si vanta troppo, andando in giro con le medaglie al collo.
E comunque non essere troppo buoni alle volte aiuta...

ne conosciete altri? stò cercando storie raccapriccianti per farle raccontare a un bardo (NM) che ho creato.. io ho finito qui