Giudicatamente errato, Ovvero come esprimersi senza fingere

Esprimersi al pari delle proprie possibilità comporta un notevolissimo rischio. Quello di sbagliarsi. In effetti riteniamo troppo spesso che la ragione coli dalle nostre bocche come un caldo elisir magnetico, ma nessun succo d'amore può essere paragonato alla menzogna che ogni giorno proferiamo. Innanzitutto dobbiamo essere coscienti di non sapere nemmeno descrivere noi stessi, e questo probabilmente è il nostro pregio più grande, dando la possibilità al mondo di scoprirci. Secondariamente, otteniamo più fama dall'anonimato che dalla conoscenza, e rendiamo misticamente reale la nostra parvenza illusoria. In fondo, la fama è un pregio che si osserva da lontano, tanto vale ottenerla anche in modo sussultorio dietro maschera e mantello. Quindi possiamo dare un errato giudizio alle nostre parole, quando tentiamo di illudere o conciliare? No, poiché esse derivano dal nostro cuore in ogni caso, e nessun uomo davvero oserebbe dire cose che davvero per lui risulterebbero vane o inopportune, solo la pura verità esce dalle nostre bocche. Al massimo con un pizzico di rigore intellettuale, e una puntina di fantasia teatrale...

Ah, quanto è vero...

Scrivendo io stesso faccio tal errore!

Chi beve dal pozzo della conoscenza beve da un pozzo di infinita ignoranza. Non vi sono al mondo risposte che non contengano in esse altre domande. Ciò induce il saggio a non fermarsi mai nello sviluppo delle proprie concezioni, non dando nulla per scontato. Radicare in se stessi di sapere di non sapere è già il primo passo. Segue di non anelare sui propri limiti altrimenti essi ti apparterranno. Bisogna imparare ad osservare, anzichè limitarci ai giudizi prematuri con cui la mente spesso ci vizia.

Al solito Lord, sei molto molto profondo, come il pozzo di cui sopra direi! =)

Un vero buco insomma, senza fine ^^ Attenti a non caderci dentro!