Start: Racconto Fantasy

-Vivere? Tu...vuoi...parlare...di..VIVERE!? Chiunque tu sia se dominato dalla paura, le tue emozioni imbrigliate da dettami creati da altri esseri come, umani o meno. Il tuo cervello vede e sente un piccolo frammento della realtà. Il significato del tuo vivere è vuoto, i tuoi valori una prigione dorata. Posso dirtelo perchè una volta avevo del sangue in circolo anch'io micione, vivo più ora di prima, non devo rispettare i dettamidi nessuno se non dei miei sentimenti, il mio cuore - fece con un amaro sorriso - ora non ha più il rumore degli altrui preconcetti, ora sono dominato solo dalla sua voce, puoi dire tu lo stesso? Puoi dire che fai quel che fai perchè tu provi sia giusto per te?? Puoi dire che fai quel che fai perchè è il tuo spirito a suggerirtelo?? O fai quel che fai perchè qualcuno ti ha insegnato che così è giusto! Fai quel che fai perchè te lo hanno ordinato?? Sei tu un mostro più di quanto non lo sia io, sei pronto a giudicarmi come qualcosa di abbietto solo per questo mio aspetto, per questa mia condizione d'essere, chi sei tu o i tuoi capi per giudicare?? Vi considerate così divini da poter essere giudici supremi?? Ascolta queste mie parole e fa si che il tuo animo ci ragioni su, le valuti, giuste o sbagliate che possano essere, ma il verdetto dovrebbe essere solo del tuo spirito e non di dettami di mortali che i credono superiori chissà per quale smania di potere o di importanza...-
Il tutore di Eleine scomparve senza aspettare risposta alcuna.

Invisibile, fluttuò vari metri sopra le teste di quegli esseri e si mise ad osservare vedendo se la saggezza di secoli avesse benchè minimamente scalfito la cecità di quei invasati religiosi.

-Dio, se una qualche sorta di Dio esistesse non avrebbe permesso che mi sfigurassero, che il Rose soffrisse così e che la piccola Eleine avesse amici incorporei, chissà se riuscirà mai ad amare ed essere amata la mia piccola Eleine. - penso con un profondo moto di tristezza....

[Muzedon]
Muzedon non rispose alle parole dello spettro. Lo guardò sparire senza emettere un fiato. *Che ne può sapere lui di cosa sono io?* - si chiese interiormente - *Fantasmi, passano una esistenza insulsa a contemplare gli altri vivere, invidiando ai vivi quella scintilla che li rende così speciali. Dall'alto della loro visione suppongono di capire tutto e di sapere tutto... schiavo del mio ordine, eh? Già, non so se debba temere più quella dannata succube o la mia chiesa, oramai. Pfui, rinnegato, mi chiamano... ma so di non aver sbagliato, il mio Dio è ancora con me... mi chiedo quanto siano baciati LORO dalla grazia di Paladine... Paladine non guida i miei passi, sono io che scelgo di fare delle scelte.
Non seguo i dettami di Paladine perchè l'ho scelto come divinità protettrice, ma l'ho scelto perchè i suoi valori corrispondevano con i miei... ma poche persone sono in grado di cogliere la differenza tra le due cose.*

Muzedon si accorse di essere rimasto immobile per qualche - lunghissimo - istante, e vide che gli altri lo stavano fissando con sguardo perplesso.

"Scusate se prima mi sono permesso di impartire degli ordini militari" iniziò grattandosi la nuca "è un'abitudine che mi è rimasta da quando guidavo la Compagnia... non intendevo essere scortese".

[Engax]
Era rimasto in silenzio a osservare la scena, ora che lo spettro o quel che fosse, se ne era andato, Muzedon si era rimesso a parlare...

[Muzedon]
"Scusate se prima mi sono permesso di impartire degli ordini militari" iniziò grattandosi la nuca "è un'abitudine che mi è rimasta da quando guidavo la Compagnia... non intendevo essere scortese".

[Engax]
Il mannaro sorrise lievemente e con sarcasmo apri bocca rivolgendosi all'uomo felino.. "Oh bè, non preoccuparti...almeno ci hai salvato la vita..." detto questo ridacchia e incrocia le braccia.
"Allora...?" chiese aspettando il da farsi...

[Leonard]
Leonard, Guardiano della Guerra che risiede nella Roccaforte di Myth Drannor situata a sud del continente, dopo varie consultazioni con i quattro generali riguardo il piano d’adottare contro l’esercito del fuoco, decise di partire alla ricerca di quella aura che tanto l’incuriosiva.
Si concentrò nuovamente su quella aura, però rispetto a quando la sentì la prima volta che era sola, adesso era accompagnata da un'altra aura.

Leonard a quel punto indifferente dell’altra aura, iniziò a preparare le provviste per il viaggio, dopo poche ore comunicò ai generali che partiva per un viaggio alla ricerca di un essere... (I generali sicuri del loro Guardiano non fecero domande).

Poco dopo Leonard chiamò il suo amico drago Sakir e partì verso l’aura tanto cercata.