Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
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MessaggioInviato: mar ott 19, 2004 15:49 
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[Engax]
Un drow incuteva rispetto anche nei piu' orgogliosi? Cosi' pareva, osservando il comportamento del principe.
Anche il giovane mannaro era preoccupato dalla sua presenza, ma notevolmente meno rispettoso nei confronti dell'elfo scuro; semplicemente se ne stava zitto a pensare, e quando Valerius gli sussurro' di stare attento, perchè di solito i drow non dovrebbero muoversi per poco, alzo' le spalle in risposta, per poi seguire i due, ed entrare nuovamente nel castello.
Finalmente l'altro essere era al 'sicuro'; se non altro non c'era piu' nessuno sulle sue tracce, escluso lui ovviamente.
Avrebbe voluto dimenticare tutto quello che era successo quella sera stessa, adarsene da quel paese, in cui il ricco principe era proprio la creatura che piu' odiava.
Osservava i movimenti del misterioso drow, e il mantello che lo copriva interamente, volto incluso, che oscillava ai suoi passi. Curioso di sapere che cosa voleva e quale era il segreto tra lui e il Vampiro...perchè in effetti aria di tensione e stupore non sfuggivano ad Engax...


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MessaggioInviato: mar ott 19, 2004 16:12 
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[Muzedon]
Vampiri... Drow... qualcosa di grosso si stava muovendo in questa remota cittadina...
Il suo istinto non si era sbagliato, aveva fatto bene a recarsi al castello. Solamente che la situazione ora era tremendamente più complicata. Un Vampiro di per sè costituiva un avversario formidabile, senza contare i suoi innumerevoli "servi". Se avesse annoverato anche degli Elfi Scuri tra i suoi alleati tutto sarebbe stato dannatamente più difficile.
"Beh, sono sopravvissuto a 'Coloro che non vedono la Luce', sopravviverò anche a questo..." - pensò - "e poi non posso lasciare la mia missione incompiuta, anche se sembra che la mia preda non dimori qui."
In effetti non percepiva nessuna traccia della creatura che inseguiva dcosì tanto tempo... era sempre stata una traccia forte, e l'aveva seguita per le ultime settimane, come un segugio che fiuta la pista. Il fetore di malvagità che aleggiava sul posto però, copriva tutte le altre tracce.

Quella dannata Succube, in effetti, lo stava trascinando da una parte all'altra del mondo.
Tutto era iniziato circa un anno prima, quando un'elfa del gruppo di avventurieri di Muzedon, Crystal, pescò una carta da un Mazzo di Carte Incantato. Immediatamente si trasformò in una bambola senza anima... il corpo era vivo, ma l'anima non c'era.
Tramite potenti (e costosissime) divinazioni, Muzedon riuscì a localizzare l'anima di Crystal, che era rimasta imprigionata in una gemma, posseduta da una Succube. La compagnia di Muzedon si divise, per trovarla, e ora era così vicino alla meta...

Muzedon era così immerso nei suoi ricordi che si accorse a malapena che il terzetto rientrava nel castello.
Sapeva, per qualche motivo, che la soluzione migliore, per il momento, era attendere lo sviluppo degli eventi.

Le sue riflessioni, però, vennero interrotte dal suono di un corno in lontananza...

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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MessaggioInviato: gio ott 21, 2004 23:28 
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[Muzedon]
Le sue riflessioni, però, vennero interrotte dal suono di un corno in lontananza...


[Engax]
Un suono familiare, lo aveva ascoltato altre volte, in altre occasioni. Distinse perfettamente che proveniva da un corno, suonato da qualcuno che si trovava lontano si', ma non piu' di una distanza perfettamente raggiungibile.
Questo il Principe doveva averlo sentito...o forse no. Difficile dirlo, dato che la sua tensione per la presenza del drow lo faceva sembrare piuttosto distratto da tutto quello che accadeva fuori.
Forse stavolta, ne andava la sua salvezza, occorreva avvisarlo...
"Eh-Eham.." si schiari' "Non vorrei disturbarvi nel bel mezzo della vostra interessantissima conversazione" comincio' scusandosi con sarcasmo "ma credo che si stia muovendo qualcosa la' fuori...vedete un po' voi!"
L'occhiataccia che l'elfo scuro gli rivolse a quelle parole, se di occhi quella creatura sotto l'ombra ne avesse, pareva la minaccia piu' esplicita che avesse mai ricevuto, si zitti' e osservo' quanto piu' potevano i suoi occhi da lupo, l'orizzonte dalla finestra su cui poco prima il suo "amico" si era appostato per spiarli.


Eli*



[OT] Uh? :?  Toccherebbe a qualcun altro...[/OT]

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"Io sono un assassino professionista. Questo è il mio vero io. Far assaporare alle vittime la paura della morte che si approssima, guardandomi bene dal far perdere loro conoscenza per il dolore...a chi mi chiede la MORTE, io dono PAURA e DISPERAZIONE..."


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MessaggioInviato: mar ott 26, 2004 15:43 
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[Valerius]
Si stavano dirigendo verso l’entrata del palazzo e proprio mentre erano per varcare la soglia sentì un rumore in lontananza… cos’altro ancora?
Sembrava un corno, ma il suono era ben diverso da quello dei cacciatori… tra l’altro quale cacciatore si sarebbe avventurato nei boschi a quest’ora? Non avrebbe avuto senso.
Mentre questi pensieri attraversavano la sua mente assieme a molti altri, venne interrotto dal mannaro


[Engax]
"Eh-Eham.." si schiarì "Non vorrei disturbarvi nel bel mezzo della vostra interessantissima conversazione" cominciò scusandosi con sarcasmo "ma credo che si stia muovendo qualcosa là fuori...vedete un po' voi!"

[Valerius]
-E bravo il lupo- pensò –anche se è sempre rozzo e incivile, comincia a comportarsi bene-
“Ho sentito, grazie”, tagliò corto il vampiro e si accorse che il drow aveva già provveduto a zittire il mannaro con un’occhiata tremenda. Evidentemente le cose si stavano mettendo male, ma Valerius non voleva far precipitare la situazione: intanto avrebbe preso le precauzioni necessarie…
“Guardie! Sbarrate gli ingressi ed aumentate il numero delle vedette. Voglio rapporti ogni 15 minuti. Eleine! Fai spegnere tutte le luci superflue… noi saremo nello studio!”

Detto questo iniziò a camminare a lunghi passi mentre tutto intorno a lui l’attività fremeva per eseguire gli ordini. Passò davanti al tavolo dove Eleine gli aveva poggiato le protezioni d’acciaio; le raccolse e le portò con sé mentre faceva strada ai suoi ospiti lungo uno stretto corridoio.
Al termine di esso si trovava una piccola porta di legno finemente incisa, che Valerius aprì con una leggera pressione: la stanza dietro la porticina era rotonda e le pareti erano tutte occupate da scaffali ricolmi di libri. Al centro c’era un tavolo rotondo con una lampada ad olio nel mezzo, due libri, della pergamena, penna e calamaio ed ai lati c’erano quattro poltroncine foderate di velluto rosso.
Il Principe fece segno ai suoi compagni di accomodarsi, poi chiuse la porta ed iniziò ad indossare le protezioni che Eleine gli aveva preparato:
“Vi chiedo perdono per la mia villania, stimati ospiti, ma ritengo opportuno prendere alcune precauzioni… se nel frattempo, messere –aggiunse rivolto all’elfo scuro-  volesse darmi delle spiegazioni, gliene sarei riconoscente”


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MessaggioInviato: mar ott 26, 2004 22:12 
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[Xanter]:inizio a parlare dicendo:
Volevo avvertirla (rivolgendosi a Valerius non al mannaro) che qua fuori c'e un essere enorme che ci spia, ho visto con i miei occhi una magia da guaritore, probabilmente chierico, mentre si curava dalla ferita provocata dal mio dardo magico; adesso vi spiego perche sono sicuro che sia qua fuori, il dardo che l'ha colpito e intriso da una antica magia drow, la punta e composta da un metallo che si sbriciola facilissimamente, e quel metallo e diciamo "collegato" a me, cioe, sento se la creatura colpita e vicina o lontana.quindi se vogliamo uscire per parlarci, e poi divertirci con lui.Mentre diceva queste parole, fece un sorriso cosi malvagio che anche se non era visto dal vampiro e dal mannaro non si stupi' nel vedere le loro facce piene di orrore, mi divertirei tantissimo



scusate per la mia assenza ma ho avuto problemi nel connettermi ciao :wink: [/i]

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ogni giorno Zel si connette e sa che dovrà spammare più di Kelden.
ogni giorno Kelden si connette e sa che dovrà spammare più di Zel.
non importa che tu sia Zel o Kelden ma comincia a spammare


-Just Spam It-



KUBE NON CI SEI PIU SULLA TERRA MA VIVRAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI

http://drowland.un-clic-x-la-foresta.com
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MessaggioInviato: mar ott 26, 2004 23:19 
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[Xanter]:
...quindi se vogliamo uscire per parlarci, e poi divertirci con lui.


[Engax]
Alle parole ultime pronunciate dal drow, il giovane mannaro strinse i denti e guardo' con astio la malvagia creatura.
*Che essere spregievole* penso' senza staccare gli occhi dall'elfo scuro.
Pregava che il principe non fosse d'accordo con lui, e che anche la sua freddezza avesse avuto un limite, che non avesse acconsentito a quella folle idea...e nel farlo, poso' per qualche istante lo sguardo sul Vampiro.
Parlarci si', quello lo avrebbe voluto far anche lui, era il resto che lo disgustava.
"E la vostra crudele mente cosa è arrivata gia' a fare a quel poveretto, ditemi?" chiese sorridendo con finto coinvolgimento rivolgendosi a Xanter.
*Sono convinto che vi stiate gia' eccitando all'idea...* avrebbe voluto aggiungere, ma forse la ragione lo aveva fermato da non far uscire questo dalla sua bocca.
Non aveva la minima intenzione di abbassare lo sguardo di fronte a lui, tanto piu' ad un essere cosi' meschino.
Quella notte aveva visto molte piu' cose che forse in piu' degli anni che aveva vissuto. Drow si, Vampiri a non finire, ma stavolta tutti e due assieme, in piu', creature misteriose ad aumentare il numero.
Da vantarsene con gli amici, proprio! Se solo ne avesse avuti, o se avesse avuto almeno l'opportunita' di farsene qualcuno dopo tutti gli eventi che stavano accadendo...


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MessaggioInviato: gio ott 28, 2004 17:09 
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[Xanter]
...quindi se vogliamo uscire per parlarci, e poi divertirci con lui.

[Valerius]
Valerius ascoltò le parole del drow e il tuo tono perverso quasi disgustò anche lui.
*Un chierico qui fuori*, pensò, *proprio come sospettavo… non è male l’idea di interrogarlo, magari all’interno del castello, così Eleine potrà darmi una mano… inoltre quel corno di prima mi ha messo agitazione: vorrei liquidare la faccenda del chierico e del drow prima di trovarmi un esercito alle porte *


[Engax]
"E la vostra crudele mente cosa è arrivata già a fare a quel poveretto, ditemi?" chiese sorridendo rivolgendosi a Xanter.

[Valerius]
Che strano… per una volta era d’accordo con il mannaro… ci sono modi e modi per dimostrare la propria superiorità e per far soffrire qualcuno: non è mica detto che la tortura fisica sia poi il migliore?! Inoltre Valerius era pur sempre un nobile… certi pensieri lo disgustavano.
Contrasse la bocca con una smorfia e, aiutandosi coi denti, allacciò le stringhe di cuoio dei suoi bracciali. Estrasse poi di tasca un nastro nero e lo utilizzò per legare i capelli in una coda, di modo che non gli coprissero gli occhi.

“Signori, per cortesia, non bisticciate… l’unico sangue che si versa in casa mia è quello per il mio nutrimento e, statene certi, che viene trattato con rispetto e devozione. Ora usciremo e faremo in modo di scambiare due parole con questo maleducato visitatore: egli si accorgerà sicuramente che io ed il drow non siamo creature benevole, mentre potrebbe percepire qualcosa di diverso nel mannaro. Questo lo porterà a prendere precauzioni, ma immagino che non attaccherà alle spalle o di nascosto… certa gente rispetta sempre un determinato codice d’onore. Questo potrebbe darci un po’ di vantaggio: dobbiamo innanzitutto scoprire perché è qui e che intenzioni ha! E cerchiamo di chiudere la questione prima dell’alba, perché dopo io ed il nostro nuovo ospite non saremo molto in forma! Se qualcosa andasse storto ci ritireremmo rapidamente nei sotterranei e ci barricheremo in alcune stanze segrete fino alla nuova notte… se ciò dovesse accadere il tuo contributo – disse guardando Engax con un’espressione seria e solenne – si rivelerebbe fondamentale! Ora andiamo”.

Spalancò la porta e ripercorse il corridoio a lunghi passi facendo sventolare il nero mantello dietro di sé. Quando raggiunsero di nuovo il salone Eleine li aspettava sulla soglia con una coppa colma di liquido rosso in mano: Valerius la prese e bevve il contenuto lentamente, mentre poco alla volta il colore sembrava ritornare sulle sue gote bianche.
“Grazie Eleine, ne avevo bisogno – sussurrò mentre la baciava sulla fronte – per quando torniamo fai trovare qualcosa da mangiare anche per loro.”

Poco dopo lo strano trio si appestava di nuovo ad attraversare il portone principale


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MessaggioInviato: gio ott 28, 2004 22:30 
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[Engax]
Eh si'...come aveva immaginato e sperato il Vampiro era una 'persona' per bene, e certe cose non gli interessavano.
Fu risollevato del fatto che fosse d'accordo con lui, e che il malvagio drow non avesse messo in atto i suoi giochetti, almeno finchè si trovava in presenza di Valerius...
Il fatto che il giorno fosse un punto debole per i due lo faceva sentire incredibilmente meglio. Se non altro per quel lasso di tempo in cui il sole risplendeva poteva considerarsi libero e indipendente, almeno fino a prova che dimostrava il contrario..
Osservo' il Vampiro raccogliere i capelli in un laccio nero; era davvero affascinante, e le sue mani eleganti che scivolavano sul nastro gli trasmettevano una sensazione stranissima.
Nell'altra stanza l'essere si nutri'; da una coppa che la sua 'compagna' gli porgeva, bevve la rossa sostanza che per lui significava vita...
Pochi istanti, e il gruppo si trovava di nuovo all'esterno.
Nel mannaro la creatura avrebbe percepito qualcosa di diverso...ripensava alle parole del Vampiro. Ma del fatto che non lo avrebbe mai attaccato era quasi sicuro. E comunque al posto suo Engax non avrebbe nemmeno provato a toccare uno dei due loschi figuri, con tutte quelle guardie attorno.
Non era esattamente quella la situazione e il momento in cui avrebbe voluto conoscere il misterioso essere, ma bisognava contentarsi.
Il malvagio elfo scuro avrebbe potuto ignorare o meno le decisioni del principe su quello che sarebbe accaduto dopo l'interrogatorio, ma se si fosse verificata la prima opzione, di sicuro avrebbe dovuto scontrarsi col giovane mannaro, per discutere 'amichevolmente' sul da farsi...
Sperava si fosse concluso, invece, tutto diplomaticamente...

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MessaggioInviato: lun nov 01, 2004 18:59 
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[Valerius]
“Grazie Eleine, ne avevo bisogno – sussurrò mentre la baciava sulla fronte – per quando torniamo fai trovare qualcosa da mangiare anche per loro.”

Poco dopo lo strano trio si appestava di nuovo ad attraversare il portone principale.

[Muzedon]
Il trio misterioso... ed ora anche quello strano suono, come di corno, in lontananza. Sembrava che i problemi non arrivassero mai soli...
"Beh, c'è poco che io possa fare. Prederò per mano i miei doveri e affronterò il mio destino. Sono sopravvissuto a situazioni ben peggiori... " - Muzedon sorrise stancamente, accarezzandosi una vecchia cicatrice - "il vecchio Agrodaelius riderebbe di me se vedesse le mie esitazioni... mentre non esitai un momento a gettarmi tra le sue fauci."
Rise ancora piano, allora era giovane e imprudente. Ora era un veterano nel pieno della sua maturità. Avrebbe vissuto ancora a lungo, e le sue membra erano ancora forti, ma non aveva più la spensieratezza di quei tempi ormai lontani.

Il cigolio dei cardini del portone principale del castello che si riapriva, per l'ennesima volta, lo riscosse dai suoi pensieri.
Recitò una sommessa preghiera, invocando la Protezione di Paladine su di sè. Grazie a questo incantesimo avrebbe potuto parlamentare con quelle creature malvagie senza ricorrere alla violenza. Le creature malvage non avrebbero potuto attaccarlo corpo a corpo, a meno che Muzedon non spezzasse l'incantesimo attaccando a sua volta. Inoltre questo incantesimo proteggeva dagli attacchi mentali. Se voleva parlare con questo Vampiro ne avrebbe avuto bisogno.

Un leggerissimo sudario di luce azzurrina vorticante avvolse il grosso felino, facendogli rizzare i peli sulla nuca. Sentire anche la più piccola manifestazione di Paladine scorrergli nelle vene gli dava una sensazione di piacere, lo faceva sentire un essere completo.

Muzedon uscì quindi dal suo nascondiglio, e iniziò a muovere i suoi primi passi verso l'ingresso del castello. Avrebbe tenuto lo spadone nel suo fodero, ben conscio che, in caso di necessità, avrebbe avuto armi ben più temibili a portata di mano...


[OT]Sto usando un mix tra seconda e terza edizione per l'incantesimo "Protezione dal male". Non ho i manuali sotto mano, comunque non dovrebbe stravolgere più di tanto la trama, anzi, direi che apre sviluppi interessanti... [/OT]

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[Muzedon]
Muzedon uscì quindi dal suo nascondiglio, e iniziò a muovere i suoi primi passi verso l'ingresso del castello. Avrebbe tenuto lo spadone nel suo fodero, ben conscio che, in caso di necessità, avrebbe avuto armi ben più temibili a portata di mano…

Valerius
La grande porta si aprì di fronte a lui, che ormai non aveva altro nella mente che quel chierico che sbirciava dentro casa sua: *Ci mancano solo gli scocciatori – pensava tra sé e sé – Due paroline dolci basteranno per farlo tornare sui suoi passi… se invece farà il duro avrà pane per i suoi denti! *
Gli altri due lo seguivano silenziosi, ben consapevoli che Valerius stava pensando ad altro e che non li avrebbe ascoltati.
Uscito dal portone si avvicinò ad una guardia e gli chiese se avesse visto o udito nulla di particolare.
“A parte un corno in lontananza, nient’altro, signore!”, rispose il soldato. *Incompetenti – pensò – e pensare che la mia salvezza dipende anche da loro! *, e nel momento in cui la rabbia gli stava crescendo in corpo, si accorse che il mannaro ebbe un fremito e guardò nella direzione del suo sguardo.

Una strana creatura, di grosse dimensioni, con lineamenti bestiali e con una strana aurea azzurrina si stava avvicinando al gruppo.
*E questo cos’è? Altro che chierico!!! Troppo armato e troppo grosso… non ce lo vedo con una tunica. *
Afferrò la guardia per il collo con una gelida morsa e gli rivolse lo sguardo verso la creatura che si stava avvicinando: “Nient’altro, eh?! E quello ti sembra nient’altro?!”, e mentre il soldato si dibatteva, Valerius lo scagliò a terra, lasciandolo strisciare via mentre tossiva.

Si mise poi di fronte al drow ed al mannaro, come per ribadire il fatto che era lui il padrone di casa, scostò il mantello per lasciare intravedere l’elsa della sua spada e con un ghigno strafottente rivolse la parola al nuovo arrivato:
“Benvenuto anche a voi, combattente degli dei! Vedo che nelle vostre abbazie si insegnano mlte arti, ma non l’educazione… Per essere ricevuto da un Principe bisogna essere annunciato e bisogna presentarsi con abiti consoni, non in questo stato… Ma ormai siamo qui! – fece una breve pausa ed un sospiro come di rassegnazione – Sentiamo… A cosa devo l’onore della sua visita? Spero che una breve chiacchierata con un bicchiere del mio miglior vino possa risolvere la questione…”
E rimase di fronte a Muzedon, a qualche passo di distanza, con le gambe divaricate, la mano sinistra sul pomo dell’elsa e la mano destra che faceva un rapido cenno. A quel gesto, dalle postazioni di guardia si sentirono diverse corde d’arco tendersi.
“Immagino che due pacifiche parole saranno sufficienti per far sì che non si faccia male nessuno. Sono tutto per voi, gentile ospite… ditemi”, invitò Valerius con un sorriso sarcastico e gli occhi socchiusi.


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MessaggioInviato: mer nov 03, 2004 23:43 
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[Engax]
Eccolo là...colui che li aveva spiati finora si faceva finalmente vivo.
Mentre il Principe chiedeva nuove alla sua incompetente guardia, il mannaro aveva gia' avvertito il suo spostamento. Una rapida lezione al poveraccio che doveva proteggere il suo castello e si ritrovo' di nuovo quella strafottente faccia davanti. Un bel pugno a cancellargli quel sorriso, si', sarebbe servito.
Valerius si volto' poi a discutere con la creatura.


[Valerius]
“Immagino che due pacifiche parole saranno sufficienti per far sì che non si faccia male nessuno. Sono tutto per voi, gentile ospite… ditemi”, invitò Valerius con un sorriso sarcastico e gli occhi socchiusi.

[Engax]
Con un gesto, il Vampiro fece tendere tutti gli archi appostati nelle vicinanze. *Ma tu guarda...* penso' tra sè il giovane *il potere spetta sempre a questi tipi...e per di piu' a un Vampiro.*...*Date il mondo ai mannari, allora si...* i suoi pensieri si interruppero bruscamente, per meglio osservare l'essere che si era avvicinato ancora.
Non ne aveva mai visto uno...una specie di grossa pantera aveva osato intrufolarsi in casa di Valerius. *Che sciagurato! Io almeno non sapevo chi avrei trovato...* si senti' di dover riflettere. E nel tempo stesso arriccio' la bocca da un lato, mostrando un'espressione che non nascondeva affatto quello che stava pensando. *Non avrei mai voluto ritrovarmi in questa situazione*.
Poi passo' al principe. *Ma guardatelo...quante arie si da'*.
Rimase infine ad osservare la scena, nell'attesa di conoscere i fatti che sarebbero accaduti.

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MessaggioInviato: gio nov 04, 2004 18:51 
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[Valerius]
“Immagino che due pacifiche parole saranno sufficienti per far sì che non si faccia male nessuno. Sono tutto per voi, gentile ospite… ditemi”, invitò Valerius con un sorriso sarcastico e gli occhi socchiusi.

[Muzedon]
Muzedon fece ancora qualche passo avanti. Avanzò fino al limitare della "zona rossa" del Vampiro, come aveva imparato durante i precedenti, lunghi, anni di battaglia. La "zona rossa" era l'area che un combattente minacciava con la sua sola presenza. Varcarne la soglia significava esporsi al rischio di un attacco... oppure offriva la possibilità di portare a segno un colpo. Tuttavia, non era ancora giunta l'ora di combattere.
Con la sua sola mole il grosso felino sovrastava il terzetto anche da quella distanza. Usava spesso la sua possenza fisica come un vantaggio, per intimidire gli avversari. Tuttavia sapeva che con avversari simili - un drow e un vampiro - questo trucchetto non sarebbe servito a molto.

"Salute a te, signore del castello" - disse a voce alta, concedendo un impercettibile segno di saluto con la testa - "e salute anche a voi" - aggiunse rivolgendo lo sguardo verso i due ospiti.
"Mi scuso per il mio abbigliamento, sicuramente non adatto al gran ballo di fine settimana" - incalzò sfoggiando un mezzo sorriso - "anche se non capisco cos'abbia il mio abbigliamento di diverso rispetto al loro" - fece un nuovo cenno verso il drow e l'uomo - "con tutto il rispetto parlando, signore. Ah, forse si riferisce alla mia camicia... beh, non la porto più da molti anni, ormai".

Muzedon riuscì a stento a trattenere un sorriso alla vista della faccia stizzita del Vampiro.

"Ah, mio signore, parlavate di onore, invitandomi ad uscire allo scoperto... ora mi pare che abbiate smarrito il vostro, facendomi fare da bersaglio ai vostri uomini. Del resto, io sono solo, voi siete in tanti. Dov'è finita la vostra tanto decantata ospitalità?"

Sapeva di aver tirato un po' la corda, ma Muzedon voleva proprio vedere fino a che punto sarebbe potuto arrivare. Era un buon sistema per iniziare a conoscere il proprio avversario...

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[Engax]
*Cos'abbia di diverso il suo abbigliamento dal mio??* ... *sta dicendo che non sono degno nemmeno io di star qui?* penso' in quell'istante *Umpf...avevo ragione, vale davvero la pena conoscere questo tipo!*

[Muzedon]
"Ah, mio signore, parlavate di onore, invitandomi ad uscire allo scoperto... ora mi pare che abbiate smarrito il vostro, facendomi fare da bersaglio ai vostri uomini. Del resto, io sono solo, voi siete in tanti. Dov'è finita la vostra tanto decantata ospitalità?"

[Engax]
L'atteggiamento del grosso felino era al di fuori di ogni aspettativa del giovane mannaro. Mai avrebbe pensato che cosi' si sarebbe comportato.
Ma quelle ultime cose erano in piena sintonia con cio' che lui stesso credeva del Principe.
Osservava con calma Valerius, ansioso di verificare la sua reazione. Sperava che la sua faccia strafottente si accendesse per un istante, e che perdesse la calma. Ma non si faceva illusioni...ci aveva gia' provato lui, e se proprio si voleva far perdere le staffe al Vampiro, era mettere in dubbio quello che diceva. Almeno cosi' gli era parso.
L'unica volta da quando lo aveva visto in cui era stato furibondo, era stata la sfuriata con la guardia. L'agitazione e tutto il resto per le vicende che stavano accadendo non erano decisamente sinonimo di rabbia, anzi, pareva non facessero altro che stuzzicare il suo sarcasmo e la sua volgia di mostrare superiorita'.
Tuttavia Engax, non poteva fare a meno di continuare a fissare il nuovo arrivato. Incredibile per mole e personalita' inaspettata...

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"Io sono un assassino professionista. Questo è il mio vero io. Far assaporare alle vittime la paura della morte che si approssima, guardandomi bene dal far perdere loro conoscenza per il dolore...a chi mi chiede la MORTE, io dono PAURA e DISPERAZIONE..."


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MessaggioInviato: lun nov 08, 2004 12:27 
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[Muzedon]
"Ah, mio signore, parlavate di onore, invitandomi ad uscire allo scoperto... ora mi pare che abbiate smarrito il vostro, facendomi fare da bersaglio ai vostri uomini. Del resto, io sono solo, voi siete in tanti. Dov'è finita la vostra tanto decantata ospitalità?"

[Valerius]
“AHAHAHAHAH!”, a quelle parole Valerius scoppiò in una fragorosa risata “Ma non dirmi, povera bestiola… sei tutto solo e circondato da tanti uomini cattivi che ti vogliono fare del male… Che ti aspettavi? Un tappeto di rose ed un comitato di benvenuto?”
L’espressione del vampiro si fece un po’ più seria e composta, ma con un persistente fondo di ironia: “Vediamo un po’… io me ne sto tutto tranquillo in casa mia quando si intrufola un ladruncolo – e così dicendo lanciò un’occhiata divertita ad Engax -, poi, come se non bastasse, mi trovo un bestione con tatuaggi divini che mi spia dalle finestre… dimmi tu… prova per un istante a metterti nei miei eleganti panni e fammi sapere cosa avresti fatto.”

La domanda era ovviamente retorica e Valerius non stette nemmeno un secondo ad ascoltare i tentativi di risposta. Si avvicinò al nuovo arrivato a grandi passi, incrociò le braccia sul petto ed assunse un’espressione risoluta. In quell’istante le frecce si abbassarono, ma i soldati restarono con l’arco teso.
Il principe piantò due occhi di fuoco sulla faccia di Muzedon e con un filo di voce a denti stretti riprese: “Senti… è tutta la sera che gioco… ora mi sono stancato! Non ho mai visto un tipo come te, ma ho fatto voltare i tacchi a più d’uno del tuo ‘ordine’, o come diavolo si chiama! Immagino che in questo istante non vedi niente di buono in me e non mi interessa affatto! Dimmi chiaramente che vai cercando oppure vattene!”
Finito di parlare restò a fissarlo con un accenno di sorriso in volto: *Sembra non essere qui per me… o almeno non solo per me… un essere di questo tipo non avrebbe avuto problemi ad assassinarmi di giorno… forse c’è qualcos’altro che cova sotto la cenere *


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[Valerius]
“Senti… è tutta la sera che gioco… ora mi sono stancato! Non ho mai visto un tipo come te, ma ho fatto voltare i tacchi a più d’uno del tuo ‘ordine’, o come diavolo si chiama! Immagino che in questo istante non vedi niente di buono in me e non mi interessa affatto! Dimmi chiaramente che vai cercando oppure vattene!”

[Muzedon]
"Questo vampiro non è uno sciocco, deve essere piuttosto antico" - si disse Muzedon - "e sembra comunque aver lasciato uno spiraglio al dialogo. Tanto meglio..."
Muzedon incrociò a sua volta le braccia, con un gesto lento e misurato. Tra molte genti era un segnale di non belligeranza.
"Hai ragione. Non vedo nulla di buono in voi. Ma voi, al momento, non siete al centro dei miei interessi, anche se, stando a quello che si dice in giro, potreste esserlo eccome."
Muzedon sostenne lo sguardo di Valerius. Era uno sguardo profondo e senza tempo, e sapeva che fissare quelle pupille senza vita troppo a lungo avrebbe messo a dura prova l'efficacia del suo incantesimo. Approffittò del momento per distogliere lo sguardo dal non morto, e lo posò prima sul drow, poi sul giovane uomo. Incrociò il suo sguardo, ed ebbe la conferma che era completamente fuori posto in quel luogo. Non erano occhi malvagi...

"Perdonate la mia scortesia, oltre a non farmi annunciare dai vostri... uomini... non mi sono nemmeno presentato di persona. Il mio nome è Muzedon, vengo da Toonlan, una terra molto a est da qua."
Il mio lungo peregrinare mi ha portato in questa cittadina. E penso di avere appena trovato delle persone piuttosto interessanti con cui discutere.

Muzedon sorrise impercettibilmente, riportando l'attenzione verso il Vampiro, e sussurrando, in modo da parlargli senza essere sentito dal resto del terzetto.
"Se pensate che io voglia attaccarvi stanotte, vi sbagliate. Non ho, ancora, un motivo per farlo, e spero che voi non vogliate a tutti i costi darmene uno. Ci sarebbero altri del mio 'ordine' che mi vorrebbero sul rogo solo per essere qui a parlare amabilmente con voi... piuttosto che a cercare di distruggervi" - sollevò un sopracciglio con fare pensoso... Valerius mantenne la sua maschera imperscutabile, e non disse nulla, quindi Muzedon continuò - "fortunatamente per noi non sono così stolto."
Certamente iniziare un combattimento in quelle condizioni sarebbe stato da stolti. E comunque a Muzedon non piaceva combattere, o uccidere, per questioni di principio. Certo, un Vampiro era pur sempre un'abberrazione ai suoi occhi, ma non tutti i Vampiri venivano corrotti dal Male. E comunque, non tutto il Male veniva per nuocere. Sicuramente il principe avrebbe potuto essergli utile nella sua Caccia... ma chissà a quale prezzo.

Tutto sommato questa irruzione nel castello del nobile gli aveva aperto un'infinità di possibilità.
E tra le mille strade possibili, Muzedon sperava di percorrere quella che gli avrebbe consentito di salvare un'anima, in quella strana notte.

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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