Rivoglio la MorteMorte

Sento la solitudine
che stupra la mia anima.

Sento il dolore
che violenta la mia mente.

Sento la vita
che ha svegliato,
oramai,
il mio funereo sonno.

Colei che tortura
la mia esistenza.

Fuggirò da questa Gabbia,

ridammi la Morte,

voglio risvegliarmi nelle Tenebre,
fuggire dalla luce,
contemplare il buio.

Uccidimi,
e ridammi la Morte.

che ne pansate? un bacio sanguinoso da una vampiretta nuova :twisted:

enigmatica, non sono riuscito a comprenderne appieno il senso, quello più recondito, ma solo la facciata.

Non so se questo sia un bene o un male, sta a l'autore deciderlo

Penso sia l'intento di ogni poeta.
Solo chi sa come leggere la poesia la capisce fino in fondo... per gli altri non è che un semplice susseguirsi di parole.

Si può dare anche la spiegazione? Roxy vuoi spiegarti oppure preferisci tenerci nell'oscurità? =)

posso solo dirvi che la poesia l'ho scritta quando stavo vivendo un momento di totale confusione. dove ancora non sapevo cosa ero....
del resto aggiungo che le parole vengono dal profondo dell'anima e non ci sono parole per descriverle solo un poeta lo sa e anke Muzedon baci

Personalmente credo che spesso la poesia vada più contemplata che compresa. Mi sono lasciata trasportare dalle parole e ho intuito il senso di confusione a angoscia che sta dietro di esse, senza ovviamente poterne cogliere l'origine.
Trasmette inquietudine, ma già il semplice fatto di essere stata ingrado di comunicare un'emozione, secondo me è indice di successo.
La poetessa centra il bersaglio. Brava, vampiretta!

grazie Darkwing
sono contenta che sia piaciuta a qualcuno.... e che hai capito il senso!!! ne scrivero' altre il mio quaderno oscuro aspetta di essere aperto

Dalle tue parole si comprende facilmente lo stato d'animo in cui potessi versare, ma purtroppo neanch'io ho capito molto le parole...

La trovo leggermente troppo iperbolica per i miei gusti. Ricorda che poesie ed atteggiamenti del genere si prestano fin troppo facilmente ad essere parodiati da chi non li apprezza, quindi sta' solo attenta a non gettarti la zappa sui piedi esagerando.

ECCO UN DELLE MIE POESIE SPERO CHE VI PIACCIA

La ballata del vampiro

Mi è sempre dolce morire di tè.
La sete mia non si placa,
e berrò…..berrò di tè.
Tu!
Punto di approdo per la mia anima
inquieta.
Vagante, devastante, solitaria.
Io!
fuori dal mio tempo,
oltre ogni limite di spazio,
vagavo mestamente e miseramente
lungo i meandri più neri dell’oblio,
anima nera, fra luce ed oscurità,
ombre e perplessità.
Ancorato a ricordi ormai lontani,
ormai sbiaditi, logori, andati, perduti.
Ma un dì,
incontrai tè!
Mia dolce dea, mio angelo guerriero,
scesa in terra per contrastare la mia devastazione,
la mia desolazione.
Nutrendomi di tè, ripresi a vivere,
ritornai ad essere ciò che ero stato un tempo fugace.
Non più il vampiro rapace, divoratore di anime smarrite,
senza ombra, senza traccia,
ma l’angelo oscuro che trova nutrimento e sostegno da un'unica fonte,
tu!
E ricordo!
Quella notte ballai…ballai come non facevo da secoli ormai

non so perchè ma quando l'ho letta l'ho associata ad un Malkavian.
non so come giudicarla ^^'


p.s.
piccola noticina il "té" pronome si pronuncia con l'accento acuto (ma non si scrive) , altrimenti si intende la bevanda

Questa faccenda del tè personalmente mi ha sempre scombussolato, mi viene da scrivere thé... E' una parola che non sopporto!...

Comunque è una poesia catartica =)

grazie per i commenti anke se spesso mi sento a scuola quando vengo corretta!!!

bhe a scuola ci si fanno gl'amici no?

se ti da veramente fastidio che faccio notare sottigliezze lessicali non lo faccio, anche se personalmente non condivido la tua "linea di pensiero" ^^

a me non da fastidio... non tutti la pensiamo in maniera uguale. se non condividi la mia idea non importa mi piace condividere le diversità.
Quindi nessun problema AVANTI IL PROSSIMO