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Lord Decadence
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Oggetto del messaggio: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: lun gen 28, 2008 22:22 |
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Iscritto il: mar gen 15, 2008 02:20 Messaggi: 472 Località: Sondrio - Milano
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La speranza è l’ultima a morire, ma prima o poi creperà anche lei...
Ricordo ancora il mio sorriso. Ridevo di gusto quel giorno, come mai avevo riso nella mia vita. Tutti i presenti lo fissavano, fissavano solo lui, contriti nel volto come se fosse accaduto l’irreparabile. In effetti era così. Ma era un irreparabile che non era da compiangere. Soprattutto non da loro. Continuavo a ridere, come se la risata provenisse dalla mia anima, direttamente portata attraverso il cuore alla bocca, dove esplodeva in un immenso boato. La luce era accecante in quella sala, lo ricordo bene, io ero lì presente con tutti gli altri. Presero a discutere, e piangendo parlarono ancora, e ancora, e ancora. Tutto il pomeriggio, e la notte. Anche il mattino seguente erano lì. Forse erano di meno, alcuni avevano talmente pianto da sciogliersi in lacrime. Spariti. Io invece ero rimasto, e avevo sentito tutte le loro parole, le loro chiacchiere inutili e insignificanti, mentre gli occhi si posavano su di lui, che giaceva sul letto. Parlavano di lui già come un ricordo, quasi come non fosse mai esistito. Scocchi privi di tatto, erano così sordi di fronte a lui quando era in vita, che lo erano anche ora che non c’era più. Il tempo se l’era preso. A soli vent’anni. Era stato crudele il tempo. Ma in fondo cosa si poteva pretendere? I fatti parlavano chiaro. Aveva tentato di sfidare il tempo. Il tempo aveva vinto. Quando ci pensai risi ancora più forte, era stato uno sciocco, e io ridevo di lui. Di lui e di quelli che erano accanto a lui. La prima volta che lo incontrarono dissero di lui quello che ero dicevano di me. Le stesse cose. Che ero inopportuno, che non avrei combinato niente nella vita, che ero un fallito. Avevo mostrato loro di non esserlo. Lui no. Almeno in parte. Di certo aveva dimostrato di poter essere qualcuno per un istante. Aveva preso le emozioni di tutti e le aveva fatte balocco per la sua esistenza. Quanto ridevo ora, ora che avevo compreso che lui era diventato quello che aveva sempre desiderato. Certo, questo gli era costato molto più di ciò che avrebbe potuto pagare. Ma era pur sempre vero che era stata la sua più grande conquista. Almeno così credo. Gli altri erano davvero falsi. Ancora lì a piangere, osservandolo, su quel tavolo di marmo, un letto scomodo per le sue ossa immobili. Avevano approfittato di lui per tutta la vita. Ora potevano ben capire che avevano avuto torto. Ma insistevano, piangendo epr lui lacrime di metallo, finte come finti erano stati i loro sorrisi epr i suoi successi. Pochi davvero, per questo ridevo. Lo prendevo in giro da una vita. In parte lo odiavo, ma mai così tanto come facevano loro. Osservai i loro occhi. Erano chiusi, come i suoi. Ma nei loro occhi chiusi non si leggeva nulla. Erano come un libro senza titolo. Quelli chiusi di lui, pur freddi ed immobili, risultavano essere più vivi che mai. Potevo vedere i suoi passati amori darsi il cambio nella sua vita. Vedevo ben la luce che riluceva quando aveva amato più di ogni altra volta. Quando aveva trovato il suo equilibrio, aveva rispettato tutti i patti fatti con un Dio che lui solo vedeva. Ridevo anche di lui, perché quel Dio infine lo aveva tradito. Forse era un Dio crudele, non saprei dirlo, non conosco ne il suo volto, ne la sua persona. Ma di certo non era stato magnanimo con lui. Preso da invidia e rancore si era diretto veloce verso la casa dell’amata. L’aveva trovata ancora sola, ma con il sorriso di colei che mente nel cuore da troppo tempo. E lì era accaduto. Per questo forse gli altri piangevano. Avevano creduto il lui, lo avevano davvero sostenuto alcune volte. Volevano qualcosa in cambio. Non l’ho mai capito. Io non avevo mai voluto nulla da lui, lui mi aveva sempre regalato la felicità. Ero felice per lui. Non era un uomo, ma lo sarebbe divenuto. Era sulla buona strada. Una frana lo ha bloccato. E ora giace lì, mentre osserva silenziosamente gli altri. Io invece ridevo, perché non potevo fare a meno di pensare che essi siano destinati a ciò che hanno sempre voluto evitare. Ciò che avevano sperato si è verificato per lui. E anche per loro si verificherà. Posso essere certi. Avranno ciò che si meritano. Analizzando la situazione, devo ammettere che era davvero ridicola. Per questo ridevo. Perché si doveva ridere. Ridere per non piangere. Saggezza popolare. Tutte sciocchezze. Si ride perché si sente di dover ridere. Non perché si deve ridere. Ridicolo come loro piangessero. Falsi, bugiardi. Malelingue dagli occhi di pietra. Fermi, immobili. Come potevano piangere? Non credevo a ciò che vedevo, ma sapevo di dover fare qualcosa. Tentai di portare una mano alla bocca per contenere la risata. Ma la mano non si muoveva. Tentai di chiudere gli occhi per non fissare le loro lacrime di vetro. Ma gli occhi rimanevano aperti. Si chiusero solo improvvisamente. Ma non erano stati loro a chiudersi. Ne io lo avevo desiderato. Qualcuno aveva posto un velo sui miei occhi. Un velo pesante, nero come ciò che vedevo ora. Poi mi presero, erano almeno quattro, mi presero per braccia e gambe, e mi posarono solo dopo una breve marcia. La delicatezza non li distingueva. Un salto impensabile. Rimanevo lì immobile, tolto il velo. Li fissavo ancora, e loro fissavano me. La risata si spense per un secondo, ma riprese quasi subito. Ma in quel secondo vidi dei volti che ancora non avevo osservato. Ricordavo i loro occhi. Sentivo le loro voci. I loro nomi erano annebbiati. Sapevo di amarli. E loro mi avevano amato. Mi amavano ancora. Tutti gli altri brucino all’inferno. Poi risi ancora, forte e deciso, mi sbellicavo, poiché avevo vinto ancora io. Come ogni altra volta. Era riuscito a batterli, bastardi. Con le loro lacrime false, con le loro giacche perfette. Cristalline, come le loro speranze. Ma finalmente ero riuscito. La loro speranza era morta, morta come tutte le speranze, La speranza è l’ultima a morire, ma prima a poi anche lei deve crepare. Bastarda anche la speranza. Come loro, che avevano sperato. Non per me. Per loro. Ora la loro speranza era immobile, come me, ma lei non rideva. Era solo sepolta nella mia stessa tomba, nella fossa che avevano scavato le belle illusioni e i buoni propositi. Bastardi vi ho battuto ancora. Ora venite a prendervi la vostra speranza. Vi attendo, arriverete prima o poi. La speranza non aspetta più. Io sì. E riderò ancora nel vedervi arrivare. Riderò come mai ho riso in vita mia...e in morte mia...
_________________ Il destino è nelle nostre mani, ora tocca a noi scegliere... Il Male è in noi, noi siamo il Male Quando la Morte verrà a prendermi, non vorrei essere qui
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Lokunos
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Oggetto del messaggio: Re: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: sab feb 02, 2008 14:57 |
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Iscritto il: gio dic 15, 2005 16:15 Messaggi: 3079 Località: TERNI!
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Lord Decadence
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Oggetto del messaggio: Re: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: sab feb 02, 2008 18:29 |
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Iscritto il: mar gen 15, 2008 02:20 Messaggi: 472 Località: Sondrio - Milano
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Vi ringrazio ancora...amo molto questo breve racconto...soprattutto perché è espressa una delle mie leggi morali preferite...ogni tanto amo coniar filosofia ^^
_________________ Il destino è nelle nostre mani, ora tocca a noi scegliere... Il Male è in noi, noi siamo il Male Quando la Morte verrà a prendermi, non vorrei essere qui
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Abraxas
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Oggetto del messaggio: Re: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: dom feb 03, 2008 22:02 |
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Iscritto il: ven set 07, 2007 12:19 Messaggi: 8657 Località: Nelle oscure terre boschive elvetiche...
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Molto bello, merita veramente questo racconto. Scorrevole, intenso, evocativo. I miei più sentiti complimenti. 
_________________ "...muoio ogni attimo e rinasco nuovo e senza ricordi:vivo e intero,non più in me, ma in ogni cosa fuori."
"L'uccello si sforza di uscire dall'uovo.L'uovo é il mondo.Chi vuol nascere deve distruggere un mondo.L'uccello vola a Dio.Il Dio si chiama Abraxas."
Due birre da Ysi barattate per l'eliminazione delle microspie 
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Lord Decadence
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Oggetto del messaggio: Re: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: lun feb 04, 2008 12:24 |
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Iscritto il: mar gen 15, 2008 02:20 Messaggi: 472 Località: Sondrio - Milano
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Ed i miei più sentiti ringraziamenti, è sempre piacevole ricevere commenti, sia che siano lieti, o stroncature  Ogni commento è un nuovo passo verso una meta letteraria...
_________________ Il destino è nelle nostre mani, ora tocca a noi scegliere... Il Male è in noi, noi siamo il Male Quando la Morte verrà a prendermi, non vorrei essere qui
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Ysingrinus
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Oggetto del messaggio: Re: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: lun feb 04, 2008 15:05 |
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05 Messaggi: 14507 Località: Manduria - Roma (molto poca)
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Però anche la Speranza muore! 
_________________ Amore è la legge, amore sotto la volontà
Ogni uomo ed ogni donna è una stella.
Liber AL vel Legis
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Lord Decadence
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Oggetto del messaggio: Re: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: lun feb 04, 2008 18:08 |
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Iscritto il: mar gen 15, 2008 02:20 Messaggi: 472 Località: Sondrio - Milano
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Attendevo questo commento...una medaglia al valor di spirito per voi Lord Ysingrinus, vedo che mi avete capito appieno 
_________________ Il destino è nelle nostre mani, ora tocca a noi scegliere... Il Male è in noi, noi siamo il Male Quando la Morte verrà a prendermi, non vorrei essere qui
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Ysingrinus
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Oggetto del messaggio: Re: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: mar feb 05, 2008 02:04 |
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05 Messaggi: 14507 Località: Manduria - Roma (molto poca)
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Grazie Lord, è un piacere discorrere di letteratura con voi. 
_________________ Amore è la legge, amore sotto la volontà
Ogni uomo ed ogni donna è una stella.
Liber AL vel Legis
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Lord Decadence
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Oggetto del messaggio: Re: La speranza è l’ultima a morire... Inviato: mar feb 05, 2008 03:30 |
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Iscritto il: mar gen 15, 2008 02:20 Messaggi: 472 Località: Sondrio - Milano
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Allora siamo in due ad averne piacere 
_________________ Il destino è nelle nostre mani, ora tocca a noi scegliere... Il Male è in noi, noi siamo il Male Quando la Morte verrà a prendermi, non vorrei essere qui
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