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Come mai hai sentito il bisogno di chiuderti?
Il bisogno di chiudersi e per mia natura uno stato mentale momentaneo,non dovete immaginarlo come qualcosa di lungo e sofferente,nel piccolo brano ,scritto un po prima,racconto una situazione interiore in cui ci passano tutti.Mai vi siete sorpresi a guardare ,per es.sull'autobus ,il finestrino?Non avete motivo,magari non state neanche pensando,magari credete,ma appena vi destate se cercate di ricordare cosa effettivamente a dato origine al vostro guardare nel vuoto,non rimane che nulla.
Quel momento,voi in realtà,siete chiusi in un angolo di voi stessi,e se anche non ve ne rendete conto,state facendo usando non il cervello ma il vostro animo,un "ripasso",ecco perchè l'essenza del nulla,sono stato chiaro?
oddio spero di sì?!
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ma ti apri a tutto il mondo oppure poi rimani chiuso lì?
E lì che deve stare la bravura del "LETTORE"ognuno si interpreta cio che legge ,e si cala ,forse un pò per empatia,nelle sensazioni dello scrittore o per meglio dire :Lo scapigliato di turno
Ognuno è parte ed integrante di se,chi però ha certe abilità e chi ne ha altre,ma è solo l'evoluzione personale che spinge a cio,riflettete su voi stessi e pensate come sareste diventati se non vi fossero successi certi avvenimenti,magari essere scoperti dopo che avete "preso"qualcosa,opp. se aveste riconosciuto una data persona,ecc.
Sta solo ed esclusivamente a voi,se avete altre domande,sarò stra contento di rispondere
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Una poesia da retrogusto amaro e agrodolce...rimane qualcosa di inspiegabile dopo averla letta...non saprei decifrare che emozione...molto bella, ma a mio parere stona quel verso lunghissimo della terza riga...
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