Il Signore dei Centesimi [Ovvero il Piano per scuotere le Coscienze]
Osservando le vite degli uomini, viene da chiedersi quali siano le reazioni della loro mente, le implicazioni psicologiche. In effetti lo scorrere costante del tempo tende ad assopirle, tranne nel caso di eventi eccezionali, durante i quali le nostre menti tendono all'esagerazione spaziale e temporale, ad anacronismi insiti nei recessi delle meningi dall'inizio dei tempi. Penserà dunque il Signore dei Centesimi a riportare tale stato, flagello dell'umana mente e dell'umana indignazione, egli riconoscerà in loro, povere menti depresse dall'apatia, miracoli di natura, in cui specchiarsi, riflettere la propria ambizione, e desiderio di assuefazione. Mostrerà ancora una volta come deboli sono le emozioni umane, a quali sottilissime speranze si appoggiano, i sottili fili della sorte che le sorreggono. Ma mancherà l'elemento fondante...la paura sarà gioco di tutti, il timore abbraccerà indistintamente, mantenendo il metodo e la costanza, con la numerologia che farà da se buon gioco. Poiché giovane è il tempo per la rivolta, e la rivolta mentale prenderà atto quella stessa notte, in cui normalmente tutta la popolazione sarà avvolta dalle tenebre, e in tenebre ancor più fitte di risveglierà. E avvertirà l'ansia della venuta, si domanderà il significato dell'astioso gesto, e ricercando nella sua memoria, non avrà nulla a cui appendersi, se non il timore di aver ricevuto un odio tanto profondo da accumularsi nei secoli. E quando il culmine giungerà, verrà rivelata tutta la verità, verranno riportati i significati alla luce, le tenebre si dissiperanno, e l'oscurità della vergogna coglierà i più delicati tra loro, riversando ondate di conoscenza sulle loro dimore e nelle loro menti. La verità sarà rivelata, il corretto compimento della vicenda, e tutti allora sapranno, sapranno da chi vennero giocati, e da chi vennero sbeffeggiati. Il mio nome è oscuro, e io fui costui, il giocatore del destino, colui che si prenderà gioco delle città, colui che armeggerà con le loro popolazioni. Poiché io sono il Signore dei Centesimi.
_________________ Il destino è nelle nostre mani, ora tocca a noi scegliere... Il Male è in noi, noi siamo il Male Quando la Morte verrà a prendermi, non vorrei essere qui
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