Foto. Mille foto.
Chi è questa..

La mia immagine su uno schermo dal viso immobile, uno sguardo velato di gelida fierezza.
Chi sei.

La mia immagine passa avanti con decisione e io non sono altro che la sua ombra. Schiava di qualcosa che non sono. La mia stessa immagine mi guarda, con disprezzo e indifferenza.
Indossa una maschera e nascondi chi sei. indossa il tuo lato migliore.

Sii ciò che vuoi essere ma che non sarai mai, lo sai, lo sai ogni volta che posi la maschera prima di andare a letto. E ti pettini i capelli sognando l'irragiungibile.


Tutti, vedono tutti quell'aura divina.
Tu sai che è una menzogna.

Tutti ti fissano inquieti, intimoriti dal tuo sguardo
Tu menti dietro quegli occhi.

Attrice perfetta, illusione in carne ed ossa. Quanto ancora mentirai al mondo e a te stessa?

Mille, mille foto, io non credo, io non sono questo.
Una sconosciuta dietro lo specchio.

La bellezza e il brutto anatroccolo si guardano negli occhi attraverso una lastra di vetro.
Chi sei… dimmi chi sei.. sei l'amica dei miei amici e la donna del mio compagno..

E allora io chi sono?



Sono l'ombra della mia immagine..

Credo che non ci siano molti commenti da poter fare...solo la speranza che tu possa uscirne vincitrice

lo spero..

Mi sembra una splendida rappresentazione dello smarrimento di una propria integrità. L'essere divisi dentro e il desiderio di trovare se stessi per rafforzare la proprià volontà, combattendo contro il proprio riflesso.
Essere l'ombra della propria immagine è alquanto inquietante...

Chi non lo è, in fondo?

Siamo quello che permettiamo agli altri di vedere. Siamo maschere, immagini, foto.
Ma quello che siamo veramente non lo mostriamo.

Noi siamo l'ombra. Che gli altri vedano solo un nostro pallido riflesso a colori, quel che conta è ciò che siamo, non quello che appariamo. Perchè pochi accetterebbero quel che siamo, tutti sono più propensi ad accettare la nostra facciata di comodo.

Muze, forse mi conosci un pò meglio degli altri valmneiriani, e sai che questo non fa per me.

Prendilo per quel che è: spronarti a non vedere tutto nero, anche quando è nero più del nero.

Un tentativo di trasformare una situazione negativa in una situazione di passaggio, che ti servirà in futuro come lezione (durissima) su cosa è giusto e cosa no. Su cosa una persona ci si aspetta. Su cosa significhi amare e dare amore. Su quanto una persona desideri riceverlo.

Trasforma quell'ombra in un insegnamento.
Sai che preferisco parlare di certe cose in privato, sul forum pubblico sembra tutto "facilone" più che facile. E proprio perchè ti conosco un pochino che mi permetto di rispondere al tuo post (se non fossi tu, difficilmente lo avrei fatto) e cerco di darti spunti di riflessioni di chi vede il mondo (per forza di cose) da un punto di osservazione differente dal tuo.

Un bacio.

Trovo la poesia molto bella e molto difficile da commentare, proprio perche' suona estremamente "vera" e assoluta.

Siamo nel mondo delle apparenze e ho sempre provato curiosita' per chi sono le persone al di la' di queste....altrimenti e' come perdere tempo con un intero ricevimento sui gradini di ingresso di una casa, ma non andare mai oltre.

Ti auguro sinceramente di riuscire ad unire cio' che sei dentro con cio' che gli altri vedono o che mostri al mondo

come sempre il grande capo è saggio e riflessivo in quello che dice

um già... siamo ombre di noi stessi...quando davvero non riusciamo ad accettare il nostro vero essere...difficilissimo metterlo a nudo e mostrare a noi e gli altri la nostra vera idntità...
Cosa durisima da fare....