Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
Oggi è dom mag 11, 2025 14:13

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]





Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Lettera ad un bambino mai nato
MessaggioInviato: gio mar 24, 2005 16:20 
Non connesso
Moderatrice
Avatar utente
 Profilo

Iscritto il: lun feb 21, 2005 14:58
Messaggi: 1156
Stanotte ho saputo che c'eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e

d'un tratto, in quel buio, s'è acceso un lampo di certezza: sì, c'eri.
Esistevi. E' stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata. Mi si è fermato il cuore. E quando ha ripreso a

battere con tonfi sordi, cannonate di sbalordimento,
mi sono accorta di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui, chiusa a chiave

dentro una paura che mi bagna il volto, i capelli, i pensieri.
E in essa mi perdo. Cerca di capire: non è paura degli altri. Io non mi curo degli altri. Non è paura di Dio. Io non

credo in Dio. Non è paura del dolore. Io non temp il dolore. E' paura di te,
del caso che ti ha strappato al nulla, per agganciarti al mio ventre. Non sono mai stata pronta ad accoglierti,

anche se ti ho molto aspettato. Mi sono sempre posta l'altroce domanda:
e se nascere non ti piacesse? E se un giorno tu me lo rimproverassi gridando «Chi ti ha chiesto di mettermi al

mondo, perché mi ci hai messo, perché?». La vita è una tale fatica, bambino.
E' una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo

crudele. Come faccio a sapere che non sarebbe giusto buttarti via,
come faccio ad intuire che non vuoi essere restituito al silenzio? Non puoi mica parlarmi. La tua goccia di vita è

soltanto un nodo di cellule appena iniziate. Non è nemmeno vita,
ma possibilità di vita. Eppure darei tanto perché tu potessi aiutarmi con un cenno, un indizio. La mia mamma

sostiene che glielo detti, che per questo mi mise al mondo.
La mia mamma, vedi, non mi voleva. Ero incominciata per sbaglio, in un momento di altrui distrazione. E perché non

nascessi, ogni sera scioglieva nell'acqua una medicina.
Poi la beveva, piangendo. La bevve fino alla sera in cui mi mossi, dentro il suo ventre, e le tirai un calcio per

dirle di non buttarmi via. Lei stava portando il bicchiere alle labbra.
Subito lo allontanò e ne rovesciò il contenuto per terra. Qualche mese dopo mi rotolavo vittoriosa nel sole, e se

ciò fosse stato bene o male, non so.
Quando sono felice penso che sia stato bene, quando sono infelice penso che sia stato male. Però, anche quando sono

infelice, penso che mi dispiacerebbe non essere nata perché nulla è peggiore del nulla.
Io, te lo ripeto, non temo il dolore. Esso nasce con noi, cresce con noi, ad esso ci si abitua come al fatto di

avere due braccia e due gambe. Io, in fondo, non temo neanche di morire:
perché se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente. Io temo il niente, il non esserci, il dover dire

di non esserci stato, sia pure per caso, sia pure per sbaglio, sia pure per l'altrui distrazione.
Molte donne si chiedono: mettere al mondo un figlio, perché? Perché abbia fame, perché abbia freddo, perché venga

tradito e offeso, perché muoia ammazzato alla guerra o da una malattia?
E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato, che la fedeltà e il rispetto gli

siano amici, che viva a lungo per tentar di cancellare le malattie e la guerra.
Forse hanno ragione loro. Ma il niente è da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei

fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente.
E se allargo questo alla vita, al dilemma di nascere o non nascere, finisco con l'esclamare che nascere è meglio di

non nascere. Tuttavia è lecito imporre tale ragionamento anche a te?
Non è come metterti al mondo per me stessa e basta? Non mi interessa metterti al mondo per me stessa e basta. Tanto

più che non ho affatto bisogno di te.

_________________
Signori spettatori lo spettacolo è finito,
vi saluto con l’inchino,
sempre in bilico sull’orlo del destino
e un sorriso avrò per tutti voi,
che vediate nel funambolo un buffone
o che vediate in lui un artista
e ringrazio chi ha disegnato questa vita mia perché
mi ha fatto battere nel petto il cuore di un equilibrista.
- I Ratti della Sabina ~ Il Funambolo-


Top
 

 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: gio mar 24, 2005 16:22 
Non connesso
Avatar utente
 Profilo

Iscritto il: lun apr 05, 2004 16:14
Messaggi: 2843
Località: Falconara - Ancona - Marche
"lettera ad un bambino mai nato" è un testo scritto da Oriana Fallaci.

_________________
Immagine


Top
 

 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: gio mar 24, 2005 16:26 
Non connesso
Admin di Valm Neira
Admin di Valm Neira
Avatar utente
 WWW  Profilo

Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50
Messaggi: 34449
Località: Valm Neira
Nosferacchia ha scritto:
"lettera ad un bambino mai nato" è un testo scritto da Oriana Fallaci.


Ecco perchè non mi piace! :x

_________________
Immagine
Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


Top
 

Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]



Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi

Cerca per:
Vai a:  
cron
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group  
Design by Muzedon.com  
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010