l'altra volta ho letto un argomento che diceva che le storie sono sempre le stesse, l'eroe è fico, guerre nel mezzo, vendette...insomma, sempre la stessa storia, cambiano solo i nomi.
beh io ho provato a scrivere una nuova storia, ma sono andato proprio alla radice ed ho scritto una nuova genesi...mi piacerebbe sapere che ne pensate (considerate che io di norma nn scrivo storie) ma soprattutto apprezzerei che qualcuno continuasse questa genesi.

P.S. spero di poter allegare un'illustazione al più presto per essere più chiaro nella descrizione...purtroppo le mie capacità illustrative sono assai limitate

[quote=Vaxel]In Principio erano Le Quattro Essenze, quattro entità dotate di coscienza e di memoria, impegnate in un moto perpetuo che consentiva loro di spostarsi in tutte le 11 dimensioni. I loro spostamenti prescindevano da qualsiasi legge fisica e temporale garantendo così un equilibrio perfetto.
Il continuo movimento, perpetrato tempi non concepibili da menti mortali, fece sviluppare all’interno delle Quattro Essenze caratteristiche primordiali che cominciarono a distinguere le essenze tra loro; in seguito all’evoluzione delle loro caratteristiche Le Quattro Essenze decisero unanimemente di creare una discendenza: in tal modo la loro purezza non sarebbe stata compromessa e allo stesso tempo le loro caratteristiche avrebbero avuto modo di evolversi indipendentemente da loro, ma comunque sotto il loro costante controllo. Separarono quindi dalla loro entità quella minima parte contaminante e le donarono i Tre Doni: la Coscienza, la Memoria ed il Moto, ma con il divieto di non poter creare nulla; la discendenza poteva muoversi solo su 10 dimensioni: le 9 Dimensioni canoniche più la Dimensione del Tempo ma non sulla dimensione di Controllo.
Si venne così a costituire un nuovo sistema, formato dalle Quattro Essenze, che perpetrarono il loro moto perfetto all’esterno, ed i Quattro Elementi -Aria, Acqua, Fuoco e Terra- che cominciarono a muoversi all’interno. Tale sistema ebbe una vita ancor più lunga del precedente ma non il medesimo equilibrio assoluto: con il passare degli infiniti eoni i Quattro Elementi cominciarono a sviluppare una massa fatta delle parti incrociate delle loro tracce di moto. Affascinati dalla bellezza della creazione i Quattro Elementi decisero di disubbidire ai loro creatori per sperimentare la creazione: cominciarono così a sviluppare sempre di più quelle caratteristiche che avevano mosso la loro alba, creando dai loro esseri la I Generazione o la Generazione della Purezza: Cenere, Polvere, Brina e Turbini, che furono celati alle Quattro Essenze rilegandoli nella zona più cupa dello Spazio.
L’esperienza della creazione piacque a tal punto da spingere i Quattro Elementi a dar vita ad una II Generazione attraverso l’incrocio voluto e ripetuto delle loro tracce.
Fuoco, Acqua, Terra e Aria si mischiarono; in alcuni casi le tracce restavano indipendenti, quasi si rifiutassero di unirsi tra loro, in altri casi le tracce si cercavano tra loro, fondendosi e confondendosi l’una nell’altra fino a perdere la propria identità per acquisirne una nuova. Così vide l’inizio la II Generazione o la Generazione della Contaminazione formata da Fango, Lava, Nebbia e Plasma. Ma anch’essa, come la prima, andava celata alle Quattro Essenze e così anch’essa fu spedita in quella zona dello spazio che tanto bene aveva funzionato da nascondiglio fino ad allora.
Ma le masse delle nuove entità concentrate tutte nella stessa porzione di spazio inevitabilmente attirarono l’attenzione delle Quattro Essenze scatenando la loro collera: la superba ira si scatenò pura sui Quattro Elementi costringendoli a disgregarsi e a disperdersi; ma il loro retaggio di Essenze non gli consentiva di annullarsi e così ogni volta che venivano dispersi nelle 11 dimensioni i Quattro Elementi si ricostituivano, uguali a loro stessi. L’ira delle Quattro Essenze durò per una quantità di tempo interminabile, portandole ad infierire sui Quattro Elementi ogni volta che essi si ricostituivano.
Intanto la Generazione della Purezza e la Generazione della Contaminazione, unite dal destino ed abbandonate a loro stesse cominciarono a moltiplicarsi ed a mescolarsi tra loro in parti differenti mettendo in evidenza il loro pregio più grande: tutte potevano mischiarsi con tutte. Crearono il colore, le forme, il suono, la materia in gran quantità ma in maniera assolutamente disordinata.
Tale ennesima creazione fu notata dalle Quattro Essenze, che percepirono qualcosa che non avevano mai percepito prima: il colore, le forme, il suono, la materia…ve ne era in gran quantità ma in maniera assolutamente disordinata.
A tale vista l’ira delle Quattro Essenze si placò permettendo così loro di pervenire ad una punizione equa da imporre ai Quattro Elementi: furono loro ridotti i livelli di movimento a quattro, consentendo loro di muoversi solo nelle tre dimensioni dello spazio più nella dimensione del tempo; furono obbligati a tener d’occhio le Due Generazioni ed a rispondere dei loro sbagli; fu comandato loro di usare tutto ciò che le Due Generazioni avevano creato fino a quel momento e tutto ciò che avrebbero creato in futuro per realizzare un’opera di indubbio equilibrio che li vedesse coinvolti assieme alle Due Generazioni; venne loro interdetta la possibilità di incrociarsi ancora, in modo particolare venne loro negato il potere di effettuare intrecci tripli e quadrupli.
Così, i Quattro Elementi assieme alle Due Generazioni, sotto il perpetuo controllo delle Quattro Essenze cominciarono la loro Opera: ogni componente delle Due Generazioni si occupò prevalentemente di una parte dell’Opera mentre i Quattro Elementi la permeavano nella sua interezza conferendole forza, solidità ed equilibrio. Per la creazione dell’Opera furono necessarie tutte le risorse disponibili al punto che per completarla fu richiesto un grosso sacrificio: sia i Quattro Elementi che le Due Generazioni rinunciarono alla loro infinita libertà donando tutti se stessi all’Opera confinandosi al suo interno in una determinata forma materiale.
L’Opera conclusa era maestosa e superba, tutto era stato rispettato e la colpa era stata espiata.
L’Opera appariva come una grande ciambella con due sfere collegate lungo il suo asse centrale; la ciambella era divisa in otto settori ognuno dei quali era dominato da un componente delle Due Generazioni; le due sfere irraggiavano ed assorbivano la luce determinando così una parte illuminata ed una parte nell’ombra.
Le Quattro Essenze apprezzarono molto la vista dell’Opera al punto di decidere di mettere anche loro qualcosa. Un piccolo bagliore apparve al centro della ciambella, esattamente a metà tra le due sfere; ad un tratto, un’esplosione di luce che partiva da quel piccolo bagliore colpì l’Opera.
Qualcosa era successo. Qualcosa stava nascendo.
[/quote]

Bellino
Anche se non mi piace il "I loro spostamenti prescindevano da qualsiasi legge fisica e temporale garantendo così un equilibrio perfetto. "..

[quote=yrinthakis]OT
Direi che un simile imponente lavoro comunque convenga spostarlo in un thread apposito, onde evitare di finire pesantemente OT e dunque suscitare l'ira dei moderatori... comunque complimentoni, bellissima idea, anche se secondo me sull'ultima parte andrebbe rivista l'idea dell'imprevvisto...
"- la creazione costituisce un multiverso costituito da diversi piani a cui sono incatenate le essenze nate dalla mescolanza degli Elementi, ma per garantire tale ordine perpetuo gli Elementi crearono un cardine centrale che garantisse la conservazione dell'ordine da loro imposto al Multiverso, e così che nacque il Piano Materiale, conosciuto con il nome di Espiazione, a cui le Essenze Primeve infusero energia maggiore di quella che i soli Elementi avrebbero potuto darle da soli... Comunque fosse Espiazione, il cardine del ritrovato ordine, essendo stato generato dall'imperfezione non avrebbe mai potuto raggiungere un livello di perfezione tale da garantire il ritorno all'equilibrio assoluto, giacchè gli stessi principi delle essenze imperfette che lo componevano avrebbero per sempre teso a dissociarsi, seppur in tempi estremamente lunghi... Le Essenze Primeve meditarono dunque di cancellare il tutto, non riuscendo comunque a tollerare simile imperfezione... furono gli Elementi che, decidendo di sacrificare sè stessi per la salvezza del proprio operato, rinunciarono alla loro libertà e si legarono in eterno alle quattro estremità di Espiazione, divenendo i Pilastri su cui l'intero multiverso si sarebbe retto in eterno, pronti a manipolare le imperfezioni qualora si fossero presentate per preservare l'equilibrio per quanto fosse stato loro possibile...
Le Essenze Primeve dunque decisero di osservare in modo distaccato l'operato degli Elementi, lasciando a loro il compito di preservare l'ordine da essi generato così come le Essenze avevano fatto in precedenza quando gli Elementi avevano a loro volta sconvolto i loro piani, chiedendosi se ciò sarebbe bastato a permettere loro di maturare...
Gli Elementi ordinarono il multiverso, ma la preservazione dell'equilibrio parve sempre più vacillante col trascorrere degli eoni...
Fu così che decisero di sfruttare la scintilla di energia data dalle Essenze a Espiazione per generare figli capaci di mutare il multiverso e facilitare la preservazione grazie alla superiore energia delle Essenze di cui essi sarebbero stati infusi, superiore persino a quella dei 4 Elementi... così in Espiazione fiorì la vita...."

Bè, io l'ho intanto postato qui per stimolare l'idea, anche se con gli Eroi stereotipi c'incastra davvero poco... se poi qualcuno apre un thread a riguardo sarei lieto di cancellare questo e spostare tutto lì... [/quote]

Per spiegare quanto ho proposto in pratica ho ripreso l’ultima parte di quello che te avevi scritto, rivedendo un po’ la creazione dei 4 Elementi, che generano il multiverso per espiare le loro colpe e ricreare una parvenza di ordine. In questo caso i 4 Elementi sono visti dalle Essenze come bambini viziati, è per farli maturare che impongono loro di correggere i loro errori, mettendoli in una posizione simile alla loro, seppur su scala più ridotta. Il problema però è che il multiverso creato dagli Elementi era troppo instabile poiché la loro potenza non era sufficiente a dar equilibrio ai piani coesistenti, così le Essenze (o Essenze Primeve, che suona più fico! ^__^) infusero nel cardine attorno a cui tutto il multiverso ruotava (il Piano Materiale, che potrebbe esser ribattezzato Espiazione, così da dare un nome gajardo anche all’ambientazione!) una piccola parte della loro energia superiore. Però data l’origine imperfetta del multiverso, neanche così esso avrebbe potuto mantenere in eterno il suo moto in equilibrio perfetto, così le Essenze avrebbero deciso di eliminare definitivamente il progetto. Gli Elementi però, affezionati alla loro creazione, hanno abbandonato la loro natura superiore dandosi vincoli fisici e divenendo in tutto e per tutto piani a sé stanti, rimodellandosi e rimodellando l’intero multiverso per dargli maggiore stabilità, divenendo un’unica cosa con esso. Ma siccome nemmeno gli Elementi erano perfetti e potenti come le Essenze, avrebbero solo rimandato la perdita d’equilibrio del multiverso senza però evitarlo completamente, e così manipolarono l’energia eternatrice che le Essenze avevano infuso in Espiazione per dar vita a popoli inferiori e mortali che però avrebbero avuto il dono di manipolare il multiverso per preservarne in eterno l’equilibrio. Ora questo è un punto da rivedere più e più volte, dando maggior spessore a come e perché ciò sia avvenuto. Magari in origine, milioni di anni fa, le prime creature ebbero potenza divina, seguiti da un’era dei draghi, un’era di demoni e angeli, un’era di chissàccheccosa e magari alla fine l’era degli uomini e similia (magari in un decrescere costante di potenza, poiché anche in questo processo si percepisce il perenne decadimento verso il nulla dovuto all’imperfezione originale che non consente dunque una conservazione eterna, solo un cercare di rimandare l’inevitabile)…
Gli dei dunque sarebbero solo i predecessori dell’umanità, non veri e propri fondatori ma a loro volta nient’altro che servi dell’equilibrio e degli Elementi, non hanno però diretto potere sul manipolare il multiverso nella sua forma, oramai nemmeno gli Elementi hanno più tale potere. Man mano che gli “eroi” crescono di potenza e conoscenza raggiungono nuovi picchi di coscienza, divenendo in tutto e per tutto simili a dei poiché divengono un tutt’uno con l’equilibrio del multiverso. Sulla forma del Multiverso avrei un paio di idee, ora sono impegnatissimo ma se mi dai tempo a sufficienza potrei buttar giù uno schema, scannerizzarlo e mandartelo…

Comunque una simile ambientazione sarebbe molto più propensa al lato filosofico delle azioni degli eroi che vi si muovono, poichè tutto sarebbe fine a ripristinare un equilibrio il più stabile possibile, e ad un grande eroe si dovrà sempre opporre una grande nemesi poichè non ci potrebbe mai essere una predominanza nè verso un lato che verso l'altro, o per dirla in detto toscano: "a poggi e buche si fa pari!"