|
Messaggi senza risposta | Argomenti attivi
|
Pagina 1 di 1
|
[ 13 messaggi ] |
|
Autore |
Messaggio |
Nyx
|
Oggetto del messaggio: racconto scemo Inviato: dom nov 12, 2006 21:15 |
|
Iscritto il: mer ott 11, 2006 16:33 Messaggi: 494
|
Appena mi risvegliai il mio primo istinto fu quello di spalancare gli occhi. Non che questo determinasse un grosso cambiamento. Infatti era talmente buio che non riuscivo a scorgere nemmeno il mio naso. Non sapevo dove mi trovassi nè tantomeno come ci fossi arrivata: c’era un vuoto nella mia memoria, che poteva estendersi da 10 minuti a più di una settimana. Da quanto tempo ero lì? Mi accorsi di avere una gran sete. Cominciò a prendere forma nei miei pensieri l’impulso di alzarmi, anche se scoprii di essere più debole di quanto immaginassi. Ero quasi riuscita a stendermi del tutto quando un improvviso tonfo mi trovò impreparata. Non avevo mai sentito un suono più macabro. Sembrava quasi che sengasse la mia ultima ora. Caddi per lo spavento, e quando mi stavo per rialzare il rumore si fece sentire nuovamente. Dopo poco tempo, eccolo ancora. Dovevo assolutamente scoprire la fonte di quel botto. Mi accorsi che il ritmo era regolare. Tastai intorno e percepii roccia. Roccia, solo e soltanto roccia, umida, fredda. Notai che in effetti la temperatura era molto bassa. Sgranai invano gli occhi nella speranza di cogliere un solitario raggio di luce. Al contrario della mia vista offuscata, il mio udito era in perfetta forma, ecco infatti tornare quel misterioso suono. E ancora. E ancora. Restai per un tempo indeterminato ad ascolare quel tonfo e a giudicarne la provenienza, finchè la sete si fece troppo forte per essere ignorata. Probabilmente avrei trovato una fonte in quella grotta (così almeno giudicai il luogo in cui mi trovavo). Mossi qualche passo, con le mani tese in avanti per evitare eventuali scontri. E il rumore continuava, inarrestabile. Come già detto, la roccia era umida, ma ben prenso mi accorsi che diventava via via sempre più bagnata. Quando sentii un filo d’acqua proveniente da un crepa scorrermi fra le dita esultai. Avevo trovato la fonte! Un improvviso aumento della velocità del tonfo mi fece trasalire. Non ci badai, e mi ritrovai a bere copiosamente l’acqua. Una volta saziata la sete, mi ricomposi. Ora potevo badare al suono che nel frattempo, per una ragione a me ignota, era tornato al ritmo originale. Mi sentii stupida. Normalmente ero capace di capire la provenienza di un suono, appure adesso ogni mia abilità cognitiva era completamente svanita. Era assurdo: il rumore sembrava al tempo stesso lontanissimo e vicinissimo. Cedendo di fronte al fatto di non riuscire a captarne la provenienza, provai ad analizzare ciò che lo produceva. Non era un rumore secco, sembrava anzi attutito da qualcosa. Come il suono prodotto da un martello contro un pezzo di metallo con però in mezzo qualcosa di morbido. Una coperta. Sì , un martello contro un ferro ricoperto da una coperta. Mi scappò una risatina meccanica a quello stupido paragone. Rimasi impressionata dalla potenza della mia voce. Ero certa di aver quasi sussurrato, mentre evidentemente avevo riso a sguarciagola. Dimenticai quella sbadataggine e mi riconcentrai sul suono. Era lì, sempre puntuale, sempre lo stesso. Vagai per la grotta per quelle che potevano essere ore, senza riuscire a scovarne l’origine. Allora decisi che potevo anche sopravvivere senza sapere da dove proveniva quel rumore. Improvvisamente si fece strada nella mia mente la certezza che dovevo trovare un modo di uscire dalla grotta. Mi chesi perchè non ci avessi pensato prima. Avevo cercato con tanta passione la provenienza di quel maledetto suono, senza pensare nemmeno al fatto che prima o poi sarei dovuta uscire da quel posto. Ma come trovare una via di fuga? Il buio era troppo denso per scorgere nemmeno una minima luce che potesse segnare un’uscita. Decisi di esplorare la caverna. Ma ben presto mi accorsi di girare in tondo. Sembrava non ci fosse nessuna comunicazione con l’esterno. Mi accasciai, disperata. Come avevo fatto a finire in quel terrificante posto, mi chiesi di nuovo. La mia attenzione fu di nuovo rapita dal tonfo. Mi resi conto di avere il viso bagnato da quelle che evidentemente erano lacrime, anche se nel momento in cui erano sgorgate non me ne ero accorta. L’angoscia lasciò il posto a una rabbia assurda, isterica. Avevo voglia di gridare, di rompere tutto quello che mi passava sotto mano, ma mi resi conto, tornando alla normalità, che sarebbe stato un comportamento infantile. Invece che darmi per vinta dovevo cercare, e ancora cercare, finchè non avessi trovato... mi chiesi cos’era più importante per me: trovare la via d’uscita o la fonte del rumore? Decretai che entrambe le cose erano fondamentali, e che l’unica cosa da fare era cercare. E cercai. Ma quando caddi esausta, dopo un tempo che non saprei dire, ero al punto di partenza. Mi afflosciai a terra e ascoltai. Il tonfo non perdeva un colpo, anche se mi accorsi che a volte accelerava, come mi era successo prima alla fonte. Il ricordo della fonte mi apparve lontanissimo. Potevano essere passati giorni da quando avevo bevuto. In effetti mi accorsi che la sete, accompagnata dalla fame, era tornata. Ma con essa anche una grande stanchezza, e non volevo più alzarmi, eppure ero troppo tesa per dormire. Mi rigirai mille volte, parlai, piansi. Insomma deliravo. Senza rendermi conto di ciò che facevo, cominciai ad agitarmi come un pazzo. Mi alzai, e il rombo di quel terribile rumore di colse di nuovo. Mi tappai le orecchie. Detestavo quel suono, lo maledissi con parole che mai avrei potuto immaginare di conoscere... eppure il dannato continuava, e continuava anche il mio supplizio. Come potevo resistere. Non controllavo più le mie membra, che sembravano aver acquisito una vita propria. Improvvisamente inciampai e, cadendo, la mano mi passò su una piccola pietra, che mi rotolò nel palmo. La tastai. Era lunga e affilata, molto affilata, e sembrava anche molto dura. Sorrisi – un sorriso osceno, che solo un pazzo avrebbe potuto concepire. Il tuono rombò nuovamente. Il mio sorriso si allargò: non avrei più udito quel suono. Mi ero fatta beffe di lui. Che andasse al diavolo, lui e la sua grotta! E mi infilzai la pietra nel cuore. Immediatamente, mentre il sangue sgorgava a fiotti sulla ruvida pietra, fui presa da un improvviso stato di lucidità mentale, che da quando mi ero svegliata non avevo ancora conosciuto. E capii. Capii cos’era quel suono che tanto avevo detestato. Capii che non significava morte, ma vita. Una risata isterica mi scosse mentre la morte si faceva sempre più vicina. Com’era buffo tutto ciò! Com’ero stata stupida! Il tonfo si fece sempre più lento e, mentre esalai il mio ultimo respiro, cessò anch’esso.
ke dite, è abbastanza idiota come racconto? lo so è assolutamente prevedibile, e anke lo stile è troppo rozzo... ma ero colta da 1 ispirazione... alla edgar allan poe (o alla jack london)
ah, spero abbiate capito cos'era il tonfo vero? (beh si capiva già da quando accelerava alla fonte... nn ci vuole 1 genio)
cmq no l'ho postato xkè avevo bisogno di 1 consiglio x il titolo... nn so proprio come kiamarlo! e troppo scemo x avere un nome!  (infatti quando l'ho salvato l'ho kiamato "racconto scemo" hehe)
|
|
Top |
|
Muzedon
|
Oggetto del messaggio: Inviato: dom nov 12, 2006 21:46 |
|
Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
|
Gotico!
Materiale buono (ma dovrai scrivere qualcosa di inedito) per un futuro concorso di lettere gotiche. 
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
|
|
Top |
|
Nyx
|
Oggetto del messaggio: Inviato: dom nov 12, 2006 21:53 |
|
Iscritto il: mer ott 11, 2006 16:33 Messaggi: 494
|
in ke senso qualcosa di inedito?
cmq x i titolo????
mmm.... in realtà sto seriamente valutando l'idea di nn dargli nemmeno un titolo... di lascarlo come racconto scemo... almeno è + realistico 
|
|
Top |
|
Muzedon
|
Oggetto del messaggio: Inviato: dom nov 12, 2006 22:06 |
|
Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
|
Si, ho notato un'affinità (nella situazione del protagonista) con "Il pozzo e il pendolo" di E.A.Poe.
Se devo essere sincero ho faticato un po' a capire cosa fosse il tonfo (inizialmente ho pensato ad un cuore, poi la tua descrizione del martello sulla coperta e il metallo mi ha un po sviato...)
Comunque sei riuscita nell'intento, il racconto cattura la curiosità del lettore che vuole sapere come il racconto andrà a finire, vuole sapere quale sarà la sorte del protagonista...
Attendiamo nuove opere, Nyx. 
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
|
|
Top |
|
Akron
|
Oggetto del messaggio: Inviato: dom nov 12, 2006 23:07 |
|
Iscritto il: ven nov 03, 2006 18:16 Messaggi: 2920 Località: Lande del Caos
|
|
Top |
|
Nyx
|
Oggetto del messaggio: Inviato: dom nov 12, 2006 23:48 |
|
Iscritto il: mer ott 11, 2006 16:33 Messaggi: 494
|
Muzedon ha scritto: Si, ho notato un'affinità (nella situazione del protagonista) con "Il pozzo e il pendolo" di E.A.Poe.  strano, quel racconto nn l'ho letto... eppure sn 1 fanatica di poe!  Muzedon ha scritto: Se devo essere sincero ho faticato un po' a capire cosa fosse il tonfo (inizialmente ho pensato ad un cuore, poi la tua descrizione del martello sulla coperta e il metallo mi ha un po sviato...)
sì lo so quel paragone fa skifo
nn c'entra niente... mi sa ke farei meglio a cambiarlo! ma come si fa a descrivere un battito cardiaco accidenti???
@Akron: mmm come titolo nn è mica male... cmq ora vado a vedere il tuo
|
|
Top |
|
zero
|
Oggetto del messaggio: Inviato: dom nov 12, 2006 23:55 |
|
Iscritto il: mer nov 03, 2004 00:24 Messaggi: 1515 Località: L'Abisso
|
non mi sembra affatto scemo il racconto.
 è decadente. e ha una buona atmosfera onirica...
conosci Lovecraft? prova a dare un occhio alle sue Poesie in Prosa... secondo me ti potrebbero piacere parecchio.
continua a scrivere! ^______^
|
|
Top |
|
Nyx
|
Oggetto del messaggio: Inviato: lun nov 13, 2006 00:08 |
|
Iscritto il: mer ott 11, 2006 16:33 Messaggi: 494
|
gazie gazie... seguirò il tuo consiglio
cmq mi sn accorta adesso ke c'era una sezione apposta x i racconti... 
|
|
Top |
|
zero
|
Oggetto del messaggio: Inviato: lun nov 13, 2006 00:11 |
|
Iscritto il: mer nov 03, 2004 00:24 Messaggi: 1515 Località: L'Abisso
|
fammi sapere.
in effetti in Off Topic passa inosservato... 
|
|
Top |
|
Nyx
|
Oggetto del messaggio: Inviato: lun nov 13, 2006 00:17 |
|
Iscritto il: mer ott 11, 2006 16:33 Messaggi: 494
|
muze puoi spostarlo?
...o cmq un mod...
|
|
Top |
|
Elesium
|
Oggetto del messaggio: Inviato: lun nov 13, 2006 01:02 |
|
Iscritto il: ven gen 20, 2006 15:45 Messaggi: 315 Località: Presto Como *.*
|
|
Top |
|
Ryld Ghaun
|
Oggetto del messaggio: Inviato: lun nov 13, 2006 23:10 |
|
Iscritto il: ven mar 04, 2005 20:33 Messaggi: 5273 Località: Abisso, (RM)
|
zero ha scritto: non mi sembra affatto scemo il racconto.  è decadente. e ha una buona atmosfera onirica... conosci Lovecraft? prova a dare un occhio alle sue Poesie in Prosa... secondo me ti potrebbero piacere parecchio. continua a scrivere! ^______^
ODDIOOOOO ODDIOOOOOO ZERO E' VIVOOOOOO !
scusate l'OT, non ho resistito. Welcome Back vecchia pellaccia 
_________________
Let the spam rollin'
Muzedon ha scritto: Quando Ryld si impegna, vale molto di più di un "+1". Kenshi Kizaki ha scritto: Sarà,ma Ryld c'ha più classe,fa ride,ho notato che non dice nemmeno parolacce,spamma nei sogni di tutti noi.... Skaan Natsaclanee ha scritto:Più che altri voterei Ryld come Super Spammone VanLukavic ha scritto:complimenti sinistro;) Khelden Thal ha provato a scrivere:Se l'eroina è una pasticca io non dico cazzate! Draugnim ha scritto:ti prego maestro insegnami la tua arte!
|
|
Top |
|
zero
|
Oggetto del messaggio: Inviato: lun nov 13, 2006 23:20 |
|
Iscritto il: mer nov 03, 2004 00:24 Messaggi: 1515 Località: L'Abisso
|
Ryld Ghaun ha scritto: zero ha scritto: non mi sembra affatto scemo il racconto.  è decadente. e ha una buona atmosfera onirica... conosci Lovecraft? prova a dare un occhio alle sue Poesie in Prosa... secondo me ti potrebbero piacere parecchio. continua a scrivere! ^______^ ODDIOOOOO ODDIOOOOOO ZERO E' VIVOOOOOO ! scusate l'OT, non ho resistito. Welcome Back vecchia pellaccia 
non sei normale, ragazzo...
piacere di rivederti, comunque!
|
|
Top |
|
|
Pagina 1 di 1
|
[ 13 messaggi ] |
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi
|

| |