sab feb 05, 2005 12:45
io non li conosco..ma visto che tutti ne parlano,lo comprero'! 
sab feb 05, 2005 22:56
Mi accodo ai vari giudizi sull'iscindibilità della trilogia (se si chiama così ci sarà pure un motivo...). Dovendo tuttavia scegliere propenderei per il primo.
Sono tre libri simili e differenti. Li unisce il filone storico e l'obiettivo del trovare una via tutta personale lontano dagli stereotipi e dalle credenze che si considerano sbagliate. Tuttavia in ognuno vi è un tema di fondo specifico che li caratterizza. Nel "dilemma" Drizzt affronta la crudele evidenza di una realtà che non gli appartiene; fa buon viso a cattivo gioco cercando una soluzione ai suoi dubbi, dilaniato tra la fedeltà dovuta a suo padre e il rifiuto per l'orrore che lo circonda. Nella "fuga" il tema è proprio l'allontanamento; Drizzt scappa da Menzoberranzan poichè è la sua unica alternativa, impara che ci sono altri mondi e altri modi di vivere, e quando viene a mancare pure quel poco che lo tiene legato al sottosuolo si allontana anche da quello. Infine nell'"esilio" il tema è la ricerca di una patria, di un posto in cui stare, ben sapendo che ovunque andrà Drizzt sarà respinto per via della stessa natura degli stereotipi che avvincono la sua razza; solo dopo un lungo percorso catartico trova un barlume di speranza e l'incontro con Bruenor e Catti-brie.
Il tormento, la rassegnazione e la ricerca. Gli ultimi due aspetti sono stati già trattati innumerevoli volte nei libri di ambientazione fantasy (dal Beowulf al Signore degli Anelli), ma il primo non solo introduce a mio parere un tocco di realismo che mancava, ma viene gradevolmente approfondito (ciò che rende il Tanis di "Dragonlance" impotente davati al destino e l'Aragorn del SdA solo leggermente frustrato è qui ampliato all'ennesima potenza). Ad ogni modo ora sto leggendo "L'ora di Wulfgar" e qui di tormeno interiore ce n'è da vendere.
Sono tre libri simili e differenti. Li unisce il filone storico e l'obiettivo del trovare una via tutta personale lontano dagli stereotipi e dalle credenze che si considerano sbagliate. Tuttavia in ognuno vi è un tema di fondo specifico che li caratterizza. Nel "dilemma" Drizzt affronta la crudele evidenza di una realtà che non gli appartiene; fa buon viso a cattivo gioco cercando una soluzione ai suoi dubbi, dilaniato tra la fedeltà dovuta a suo padre e il rifiuto per l'orrore che lo circonda. Nella "fuga" il tema è proprio l'allontanamento; Drizzt scappa da Menzoberranzan poichè è la sua unica alternativa, impara che ci sono altri mondi e altri modi di vivere, e quando viene a mancare pure quel poco che lo tiene legato al sottosuolo si allontana anche da quello. Infine nell'"esilio" il tema è la ricerca di una patria, di un posto in cui stare, ben sapendo che ovunque andrà Drizzt sarà respinto per via della stessa natura degli stereotipi che avvincono la sua razza; solo dopo un lungo percorso catartico trova un barlume di speranza e l'incontro con Bruenor e Catti-brie.
Il tormento, la rassegnazione e la ricerca. Gli ultimi due aspetti sono stati già trattati innumerevoli volte nei libri di ambientazione fantasy (dal Beowulf al Signore degli Anelli), ma il primo non solo introduce a mio parere un tocco di realismo che mancava, ma viene gradevolmente approfondito (ciò che rende il Tanis di "Dragonlance" impotente davati al destino e l'Aragorn del SdA solo leggermente frustrato è qui ampliato all'ennesima potenza). Ad ogni modo ora sto leggendo "L'ora di Wulfgar" e qui di tormeno interiore ce n'è da vendere.
dom feb 06, 2005 21:12
secondo me almeno da come me ne parlano,il primo
dom feb 06, 2005 21:15
da quanto ho visto il secondo fa schifo!
dom feb 06, 2005 21:26
aebron ha scritto:da quanto ho visto il secondo fa schifo!
Non si puo' dire che il secondo faccia schifo. Prima di tutto perchè sono splendidi tutti e tre i libri, secondo poi perchè la mutazione nel cacciatore di Drizzt è fenomenale...
Ma devo dire tranquillamente che il primo mi ha colpito molto di più anche per l'ambientazione, che ho di gran lunga preferito! Viva Menzoberranzan
dom feb 06, 2005 22:13
monzoberrazan,pero' che nome!
mar mar 01, 2005 11:04
....raggelante '^^
Appena finito di leggere la trilogia...e credo che sia uno dei più bei "romanzi di formazione" in cui sia mai incappata.
A parte non ringraziare mai abbastanza l'amico che me l'ha consigliata, dovo dire che anche Salvatore è un po' vittima della "maledizione del libro di mezzo" che tende a diventare una sorta di "raccordo" (ok, anche se uso una citazione della "fuga" come firma, non mi ha entusiasmato).
Ho votato per il primo per la chiarezza e l'ironia con cui presenta la società drow e per quel personaggio fenomenale (sì... mi è anche più simpatico di Drizzt) che è Zaknafein.
Tra l'altro concordo pienamente sul fatto che la saga, nel suo complesso, dia molto a chi legge... In fondo siamo molto più drow di quanto non crediamo.
Appena finito di leggere la trilogia...e credo che sia uno dei più bei "romanzi di formazione" in cui sia mai incappata.
A parte non ringraziare mai abbastanza l'amico che me l'ha consigliata, dovo dire che anche Salvatore è un po' vittima della "maledizione del libro di mezzo" che tende a diventare una sorta di "raccordo" (ok, anche se uso una citazione della "fuga" come firma, non mi ha entusiasmato).
Ho votato per il primo per la chiarezza e l'ironia con cui presenta la società drow e per quel personaggio fenomenale (sì... mi è anche più simpatico di Drizzt) che è Zaknafein.
Tra l'altro concordo pienamente sul fatto che la saga, nel suo complesso, dia molto a chi legge... In fondo siamo molto più drow di quanto non crediamo.
ven apr 29, 2005 18:04
il prim volume è eccezzionale, il primo assaggio di cultura drow della via vita letteraria
ven apr 29, 2005 18:26
aebron ha scritto:monzoberrazan,pero' che nome!
infatti il nome è Menzoberrazan
ven apr 29, 2005 22:44
Direi il primo...
Salvatore rende benissimo sia la città di Menzoberrazan che la cultura drow: STUPENDO.
Salvatore rende benissimo sia la città di Menzoberrazan che la cultura drow: STUPENDO.
lun mag 09, 2005 20:01
il primo e' fenomenale.... ora sto leggendo il secondo quando li finiro' potro' dire, ma il primo e' qualcosa di fantastico... wow
mar mag 10, 2005 08:40
A me piacciono tutti e tre perchè li vedo uno collegato all'altro in modo inscindibile. Sono in fondo le prime fasi di "vita" di Drizzt .... poesia!!!! Si ci sono parti più di spicco che possono colpire ma li vedo come un tutt'uno!
CIAO!!!!!
CIAO!!!!!
mer giu 01, 2005 19:52
(spero cmq che neruwyn capisca che il messaggio nn era passabile su msn -.-)
dom giu 05, 2005 17:36
il primo e' il migliore, poi il terzo e infine il secondo!!
pero' effettivamente e' un opera unica, con dei riferimenti continui alla prima parte!
pero' effettivamente e' un opera unica, con dei riferimenti continui alla prima parte!
gio giu 09, 2005 11:57
Ho votato il priomo per la cura con cui viene descritto il suo stato d' animo turbato, secondo me una delle parti piu' belle, e in piu' per le descrizioni delle terre dei Drow....
P.s.
Chiedo scusa se ho postato un piccola trama del primo volume in un altro topic ma non lo avevo letto...(c'e' troppa roba su sto forum!!!:D)
P.s.
Chiedo scusa se ho postato un piccola trama del primo volume in un altro topic ma non lo avevo letto...(c'e' troppa roba su sto forum!!!:D)