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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: [recensione] THE HAUNTED - rEVOLVEr
MessaggioInviato: lun ago 22, 2005 15:16 
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benissimo,ce l'ho fatta a tornare dall'inferno e tanto per iniziare porto questa rece a tutti gli amanti del metal avant garde.



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Tracklist

No Compromise
99
Abysmal
Sabotage
All Against All
Sweet Relief
Burnt To A Shell
Who Will Decide
Nothing Right
Liquid Burns
My Shadow

Line-Up:
Peter Dolving - vocals
Anders Björler - guitars
Jonas Björler - bass
Jensen - guitars
Per Möller Jensen - drums


Un signor disco.per i più vispi innanzitutto si può notare la scrittura del titolo con la parola EVOLVE maiuscola.ed è proprio l'evoluzione fatta dai the haunted a render questo disco una probabile pietra miliare che farà da spartiacque nel metal moderno.
Se infatti prima del disco le sonorità hardcore già uscivan di tanto a smorzare e dinamicizzare il potente death debitore diella scuola di goteborg (at the gates quindi), stavolta con l'ingresso di un nuovo cantante i the haunted si concedono il lusso di ribaltare la formula sfornando un ibrido che a dir vincente sarebbe denigratorio.
La proposta di questi ragazzi infatti si basa su di un potente miscuglio di metal core (trend statunitense che sta ora vivendo un momento d'oro,viste le molte band quali hatebreed salite alla ribalta) venato della solita causticità melodica del death svedese.
Un intro dal vago sapore industriale apre le danze alla galoppata hardcore di No compromise,seguita dal mid tempo efficacissimo di 99 .
Non mancano episodi in cui i tempi smorzano (Abysmal,una perla metallica) e i guest d'eccezione (il cantante dei Sick Of It All che duetta con Dolvin su who will decide è da brivido).
Parti melodiche si alternano a furiose galoppate,così come la voce che rende bene anche nei punti dove si richiede il pulito.
il colpo gobbo dell'album sta comunque nella conclusiva my shadow,un acustica dal refrain distorto che rimanda alle ballad metal dei gruppi thrash (chi ha detto tallica?) con un gusto tutto particolare e deviato,infatti la maggior parte della canzone si rivela un efficace parlato di Anselmiana memoria,con un ritornello azzeccato che potrebbe far tranquillamente cantare una folla in delirio grazie a testi intelligenti e delle parti che di sicuro risultano efficaci dal punto tecnico e pure catchy per ogni pogatore o headbanger.
Per veri intenditori.

Questa è la prima perlina che porto,seguirà altro,per ora dal vostro Jabbuk è tutto... :twisted:

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Jabbuk

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