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 Oggetto del messaggio: Rock: confini e limiti
MessaggioInviato: lun giu 02, 2008 18:59 
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rose ha scritto:
3) anche io ascolto Virgin, anche se molto spesso opto per alcune radio locali che danno trasmissioni divertenti: apprezzo Virgin quando fa la storia del rock e anche quando passa le ultime uscite (vedi Tool, Serij Tankian...), ma sinceramente eviterei di scusare la presenza di Avril Lavigne. Se negli stacchetti dichiari "Virgin Radio, Solo Rock!", è normale che qualcuno storca il naso quando si trova dello pseudo-pop adolescenziale...


Non sono d'accordo. :P
Non per fare inutili polemiche stilistiche (che piacciono ai musicisti, più che agli ignoranti come me), ma il Rock ha una definizione piuttosto vaga: http://it.wikipedia.org/wiki/Rock

E' difficile stabilire cosa sia Rock e cosa no, quando ci sono una voce, due chitarre, un basso e una batteria. E' molto più facile (e saggio) dire cosa ci piace e cosa no. ;)

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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 Oggetto del messaggio: Re: Rock: confini e limiti
MessaggioInviato: mer giu 04, 2008 10:17 
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Scusa Muze, non per alimentare polemiche, ma voglio spiegare perchè sostengo la mia opinione.

Dalla nascita del rock (che, se vogliamo, può essere pressappoco indicata con gli anni 50), tale genere si è evoluto e ramificato in modo sconvolgente!
Una delle caratteristiche che hanno reso il rock un genere che ha fatto non solo presa, ma anche rivoluzione, è il suo essere controcorrente e fuori dagli schemi. Per questo motivo trovo limitativo dire che "è rock quando c'è una voce, due chitarre, un basso e una batteria"... direi che il rock non è una definizione tecnica, ma piuttosto di attitudine.
Ora, capisco che per una ragazzina di 14 anni anche Avril Lavigne possa trasmettere questa attitudine ribelle, ma, guardando con un po' di maturità, è solo un prodotto discografico. Nel senso: diresti che Britney Spears è rock??? NO!, e allora diciamo che Avril Lavigne lo è solo perchè invece di usare un synth usa una chitarra elettrica?

Ma il discorso mi piace moltissimo... spero che ne possa seguire una discussione matura che porti a una soluzione non scontata (nel senso, è ovvio che i gusti sono gusti e non si discutono ;))


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 Oggetto del messaggio: Re: Rock: confini e limiti
MessaggioInviato: ven giu 06, 2008 21:30 
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Iscritto il: lun gen 17, 2005 14:33
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C'è da dire che cercando la definizione di POP su wikipedia Avril Lavigne rientra proprio tra gli artisti citati...Credo che rock, come dice rose, sia anche un'attitudine, molti gruppi che passano oggi sulle comuni radio o su mtv sono evidentemente delle mosse commerciali, nati per fare e far far fare soldi, che non hanno niente a che vedere con la musica fatta in un certo modo, con un certo stile da artisti che, invece di pensare (o far pensare le case discografiche) ad attirare un grande pubblico, fanno musica che a loro piace, che li appassiona e che non è nata solo per piacere alla gente.
Poi sicuramente a molte persone che fanno un genere di musica più commerciale questo genere può piacere, però è anche una differenza di modi, una differenza di stile, di attitudine appunto, e di musica stessa.

E come dicevano i guns: "Nice boys don't play rock and roll" :P

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"Nel momento in cui qualcuno si macchia di un uccisione, deve prepararsi all'idea di poter essere ucciso a sua volta, poichè questo è ciò che stabilisce la legge del karma"

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"Raw power got a healin' hand
Raw power can destroy a man
Raw power is more than soul
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(Iggy and The Stooges - Raw power)


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 Oggetto del messaggio: Re: Rock: confini e limiti
MessaggioInviato: lun giu 09, 2008 14:53 
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50
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Premetto che secondo me tutti i musicisti fanno il loro lavoro per fini "commerciali", se dalla musica ci mangiano. :)
Quindi non tengo molto in considerazione i purismi tipo "Pink è commerciale, bleah... meglio i Dream Theater, loro fanno musica per passione". Ragionamenti del genere vanno bene tra 15enni, gli adulti dovrebbero sapere che dietro ogni musicista c'è una casa discografica (che mette pressioni, scadenze e muove valanghe di soldi).

Detto questo, secondo me il confine tra i vari generi musicali è molto labile.
Pop, Glam rock, Rock, Hard rock, nu metal, metal... troppi punti in comune tra i generi vicini per separarli nettamente dopo un solo ascolto. Certo, posso distinguere nettamente il Pop dal Metal, ma per categorie più "vicine" si fa più fatica.
Senza contare che ogni macro-categoria (es. Pop, Rock, Metal) ha zilioni di sottocategorie (penso solo al Metal... Death, Black, Symphonic, Epic, Speed, etc) che sconfinano ora in questo ora in quel genere.

Per questo, tornando a Virgin Radio, che professa il solo Rock, si perdona una canzone di Avril Lavigne al giorno. Perchè la ragazzina è interprete di uno dei fenomeni rock giovanili, e fa una musica molto diversa dalle solite boy-band (Take That, Blue, The Collins, Back Street Boys, etc).
E, a suo modo, tenendo conto della mentalità e del target di quella musica, è una musica di ribellione. Niente di paragonabile ai Guns'n'Roses, certo, o ai Pink Floyd. Ma proprio perchè il target è differente, e i temi trattati sono post-adolescenziali, ribellione alla società degli adulti, amori difficili, ragazzi sugli skate.

E la canzone più bella dei Guns, a mio parere, parla di un amore difficile (niente ribellione, eh), paragonando la tristezza del momento alla fredda pioggia di Novembre.

Quindi rilancio per voi: cosa fa di "November Rain" una stupenda canzone "Rock"?

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 Oggetto del messaggio: Re: Rock: confini e limiti
MessaggioInviato: gio giu 12, 2008 14:45 
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Iscritto il: ven lug 09, 2004 09:42
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Anche io sono d'accordo che i musicisti fanno musica per vendere ma c'è chi preferisce rimanere coerente con il suo genere e rimanere semisconsciuto ai più.
Poi naturalmente può capitare che alcuni gruppi rock facciano o diverse canzoni o album interi che hanno un suono più commerciale durante la loro carriera.

Non amo questo fatto ma credo che sia comprensibile per gruppi con una lunga carriera alle spalle che cercano di far avvicinare quella fetta di ascoltatori più legati a suoni pop e commerciali.
Ma cantanti come Avril Lavigne (ormai è l'esempio più amato :lol: ) che si pongono fin dall'inizio come cantanti rock o punk, facendo infine musica pop con qualche chitarra elettrica di sottofondo non riesco proprio ad accettarli in questa categoria.Sono d'accordissimo con Rose, questo non è altro che un fenomeno discografico, che cerca di soddisfare quella voglia di diversità musicale che molti giovani d'oggi sentono ma non ascoltano fino in fondo,conciliandola con sonorità di stampo pop in modo da arraffare più ascoltatori possibili.

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Era la mia integrità che mi importava. È così egoistico? è a buon mercato, però è tutto ciò che ci resta. È l'ultimo centimetro di noi che ci resta... ma in quel centimetro siamo liberi. Morirò qui. Ogni centimetro di me perirà... tranne uno. Un centimetro. È piccolo, è fragile ed è l'unica cosa al mondo che vale la pena d'avere. Non dobbiamo perderlo, o venderlo, o cederlo. Non dobbiamo permettere loro di portarcelo via.
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 Oggetto del messaggio: Re: Rock: confini e limiti
MessaggioInviato: lun giu 23, 2008 17:09 
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notate la somiglianza?


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 Oggetto del messaggio: Re: Rock: confini e limiti
MessaggioInviato: lun giu 23, 2008 17:20 
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A me le prime due serie dei Pokèmon piacevano! :asd:

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