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 Oggetto del messaggio: [recensione] Lycia - Ionia
MessaggioInviato: mer giu 25, 2008 10:02 
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Ricordo che comprai questo cd in un negozietto dell'usato vicino Tribeca, a New York, per 5 dollari. Lo scelsi per due motivi: la copertina mi metteva ansia già da sè; costava pochissimo.
Quando lo ascoltai distrattamente per la prima volta, sentii i richiami del dark e dissi tra me e me che in fondo avevo fatto un affare.
Un album cupo, triste, d'ambiente; gli strumentali potrebbero anche essere usati come sottofondo per momenti tristi, mentre il cantato è quasi un sussurro, un respiro intriso di malinconia.

Lascio spazio qui sotto alla recensione di Onda Rock ed alcune notizie sulla band.... giusto per catturare la vostra attenzione :spin:

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Lycia
L'era glaciale del dark-rock
di Claudio Fabretti

Sono sempre rimasti lontani dalla ribalta del rock. Ma è grazie alle atmosfere apocalittiche dei Lycia che il dark-rock ha saputo aggiornarsi con i suoni della musica elettronica più visionaria. Storia della band che è nata nel deserto, ma ha voluto dedicare un album al freddo
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Una fusione inedita di industrial, gotico, psichedelia, new age e ambient music. Un crescendo di sinfonie tetre e solenni, pervase da un senso di suspence e di apocalisse. Tutto questo e molto altro ancora è Lycia, il progetto del chitarrista Michael Van Portfleet. "Il nome - racconta - è frutto del mio interesse per la mitologia greca. Volevo qualcosa che avesse un suono musicale ed evocasse i miti della cultura ellenistica".
Van Portfleet è nato a Grand Rapids (Michigan), ma ha vissuto a lungo nel deserto di Mesa, in Arizona, una terra che ha espresso molti nuovi talenti, a partire dai Calexico. Ma se la band di Joey Burns esprime lo spirito più caldo e trasognato del deserto, Lycia ne incarna quello più oscuro e desolato. La sua musica, infatti, è un lento calvario attraverso terre aride e straziate, prive di vita e avvolte in tenebre metafisiche. Una vera meditazione filosofica sulla morte, che rifugge gli stereotipi macabri di certo dark-rock per approdare verso la musica cosmica, sfiorando i toni del requiem e del canto gregoriano.

Tutto comincia nel 1989 con Wake, album che Van Portfleet incide assieme a John Fair (basso e rhythm-box). Il disco è ancora un abbozzo sperimentale, ma mette già in luce alcune delle peculiarità di Lycia: le atmosfere oniriche e cupe, che riescono a unire Brian Eno e i Dead Can Dance. La base di partenza, tuttavia, è il gotico britannico di Joy Division, Bauhaus e primi Cure, che sono tuttora tra gli artisti preferiti di Van Portfleet (insieme a Swans, Steve Roach e CindyTalk). Nasce così la tetra melodia di "Sing like siren", uno dei suoi primi classici.

Ingaggiato Dave Galas alle tastiere, Lycia pubblica Ionia, in cui incomincia a pieno titolo il suo viaggio nei recessi più inquieti e inquietanti dell'anima. Le sue sonorità sono bisbigli angosciosi e tenui melodie, marce funebri ("This moment") e divagazioni cosmiche ("November"). Domina un senso nichilistico di morte: "Il genere umano è in preda alla disperazione - racconta Van Portfleet -. Molta gente non lo ammette, ma sento che lo avverte nel subconscio. Nella mia musica cerco di trasferire tutto questo. So che esiste questo vuoto intorno a me, anche se nella mia esistenza cerco di ignorarlo, per vivere una vita felice. Ma so che là fuori ci sono le tenebre, ed è difficile riuscire ad evitarle. Forse l'unico segreto sta nell'equilibrio interiore, ed è su questo che mi sono sempre concentrato".
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Discografia:

- Wake (Projekt, 1988)
- Ionia (Projekt, 1989)
- A Day In The Stark Corner (Projekt, 1993)
- The Burning Circle And Then Dust (Projekt, 1995)
- Live (Projekt, 1996)
- Cold (Projekt, 1997)
- Estrella (Projekt, 1998)
- Tripping Back Into The Broken Days (Projekt, 2003)


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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Lycia - Ionia
MessaggioInviato: dom lug 27, 2008 14:17 
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Non sono riuscito a trovare Ionia, ma in compenso mi sono procurato Cold e The burning Circle and the Dust.
Non amo molto il genere, ma devo ammettere che hanno un buon appeal.


PS consigliatissimi per alcune sessioni di D&D dalle atmosfere particolari :D

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Lycia - Ionia
MessaggioInviato: lun set 08, 2008 20:44 
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ho iniziato a spizzicare qualcosa su youtube...devo dire che mi intrigano :)

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Lycia - Ionia
MessaggioInviato: mar set 09, 2008 10:25 
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WOW, BENTORNATA NIN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lieto di aver stuzzicato la tua curiosità e di riaverti in queste pagine :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Lycia - Ionia
MessaggioInviato: mar set 09, 2008 23:55 
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E' un piacere tornare ogni tanto :wink:

La cosa preoccupante e' che trovo tempo solo ora che sono nuovamente negli usa (ma solo per un mese sta volta!) XD

Devo dire che mi hai invaghito anche con la recenzione sui Bauhaus....mi sa che sono in cerca di cose nuove da ascoltare...e la tua guida si rivela sempre valida :d

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Lycia - Ionia
MessaggioInviato: mer set 10, 2008 10:00 
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queste parole sono vera musica per le mie orecchie... anzi... mi dai il là per presentare un nuovo gruppo.... a presto su queste pagine 8-)


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