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 Oggetto del messaggio: Addio a Mitch Mitchell, il batterista di Jimi Hendrix
MessaggioInviato: lun nov 17, 2008 11:25 
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Aveva 62 anni. Con il geniale chitarrista, scomparso a 27 anni,
e il bassista Noel Redding (morto a 57), avevano rivoluzionato il rock

Addio al batterista Mitch Mitchell
L'ultimo della band di Jimi Hendrix

di ROBERTO CALABRO'


Immagine Noel Redding, Jimi Hendrix e Mitch Mitchell

E' MORTO ieri in una stanza d'albergo a Portland, negli Stati Uniti, Mitch Mitchell, batterista di uno dei più formidabili gruppi rock di tutti i tempi: la Jimi Hendrix Experience. Mitchell, 62 anni, si trovava nella città dell'Oregon per riposarsi dopo aver concluso venerdì scorso un tour della West Coast con la sua band. Secondo i primi accertamenti, il musicista inglese sarebbe morto per cause accidentali, ma sarà comunque un'autopsia a dire l'ultima parola.

Con lui se ne va l'ultimo membro dello storico gruppo di Jimi Hendrix che, sul finire degli anni Sessanta, rivoluzionò la scena rock mondiale. Qualche anno fa, nel 2003, era infatti scomparso anche il bassista Noel Redding. Venne trovato morto nella sua abitazione, nella contea di Cork in Irlanda. Anche lui piuttosto giovane: aveva 57 anni.

E' una maledizione quella che si è abbattuta su una delle più famose band degli anni Sessanta e la cui prima vittima fu proprio il leggendario chitarrista americano. Era il 18 settembre 1970 quando Jimi Hendrix, all'acme della popolarità, morì in circostante mai del tutto chiarite in un hotel nei pressi di Notting Hill a Londra. Aveva solo 27 anni.

Non ne erano passati neppure cinque da quando era nato il suo gruppo, la Jimi Hendrix Experience. Si trattava di una band costruita a tavolino da Chas Chandler, il bassista degli Animals che - dopo aver scoperto il talento di Hendrix a New York - decise di portare il chitarrista nero nel Regno Unito per farne una star.

Per raggiungere l'obiettivo era necessario un gruppo che affiancasse l'esuberante mancino di Seattle. Le audizioni portarono in dote John "Mitch" Mitchell che, fino a quel momento, aveva lavorato nel mondo dello spettacolo con qualche particina in tv e come attore delle fiction radiofoniche in voga all'epoca. E il chitarrista Noel Redding che venne convinto, seppur controvoglia, a suonare il basso. Era l'autunno del 1966. Il mondo della musica stava cambiando e, con esso, l'universo giovanile.


Il successo del gruppo fu immediato. I devastanti concerti dal vivo, con i vestiti sgargianti e le esplosive performance chitarristiche di Hendrix lanciano la band nell'olimpo del rock. Alla fine dell'anno esce il singolo "Hey Joe" che vola subito in classifica. Nel 1967 arriva il manifesto della psichedelia hendrixiana, l'album "Are You Experienced?" che contiene classici del calibro di "Foxy Lady", "Fire" e "Manic Depression".

Il successo del gruppo è confermato dalla straordinaria partecipazione al Festival Pop di Monterey quando Hendrix incendia la chitarra sul palco, mandando il pubblico in visibilio.

Alla fine dell'anno viene pubblicato il secondo album del gruppo, "Axis: Bold As Love", mentre nel 1968 esce l'ultimo ambizioso disco della band, il doppio "Electric Ladyland" che contiene, tra l'altro, una versione stravolta di "All Along The Watchtower" di Bob Dylan.

I concerti si susseguono a ritmi frenetici e il gruppo non regge più la pressione della vita "on the road", tutta sesso, droga e rock'n'roll. I rapporti personali si incrinano e, nonostante il successo, la band si dissolve. Il primo a gettare la spugna è il bassista Noel Redding che abbandona il gruppo e si dedica ai suoi progetti personali come chitarrista, prima di ritirarsi nella tranquillità della campagna irlandese. Il batterista Mitch Mitchell prosegue per un periodo con Hendrix, prima di mollare anche lui e suonare, nel corso degli anni, con musicisti importanti quali Jeff Beck o John McLaughlin.

Hendrix continuerà la sua straordinaria avventura artistica ancora per un anno, assoldando altri compagni di viaggio con i quali regala ancora esibizioni straordinarie come quella, memorabile, di Woodstock. La Jimi Hendrix Experience rimane comunque la sua formazione migliore. Quella che tutti ricordano. E che da ieri, con la scomparsa di Mitch Mitchell, non c'è più.


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 Oggetto del messaggio: Re: Addio a Mitch Mitchell, il batterista di Jimi Hendrix
MessaggioInviato: lun nov 17, 2008 21:03 
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Iscritto il: mer dic 12, 2007 15:17
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A questo punto fanno parte della leggenda del rock n' roll... puro mito

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PER QUESTO SPAZIO CONTATTA IL SIGNOR BROWNSTONE!


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