Il nome Nick Oliveri dovrebbe corrispondere ad un palpito di cuore, per chi sente scorrere del sano rock 'n' roll nelle vene.
Bassista in gruppi come Kyuss, Dwarves e Queens of the Stone Age, frontman dei Mondo Generator, con all'attivo miriadi di partecipazioni con le band più disparate (Motorhead, Mark Lanegan Band, Masters of Reality), il buon Nick ci sforna in questo piovoso fine 2009 un album dal sapore un po' retrò: recupera vecchi successi, ci sollazza con qualche azzeccata cover, regala qualche inedito apprezzabile.
Tutto da solo.
Perché in quest'album Oliveri si affida solamente alla sua chitarra acustica, usata e abusata senza ritegno e senza mai peccare, e alla sua voce: ruvida, spesso frutto di urla graffianti, ma anche capace di sfiorare punte di dolcezza quando c'è da metterci del sentimento.
Per chi mastica l'inglese, ho trovato una buona recensione a
questo link.
Non mi sento di consigliare l'album a chiunque, lo trovo più appropriato per gli appassionati della scena di Palm Desert, anche se un'ascolto in genere non fa mai male, no?
Piuttosto, è con impareggiabile ritardo che mi sento di elogiare il live che Oliveri sta tenendo, visto che le date italiane sono già trascorse, toccando
Cita:
Martedì 10 Novembre @ Circolo A.R.C.I. Magnolia - Milano
io c'ero
Mercoledì 11 Novembre @ Circolo A.R.C.I. Q - Fidenza (PR)
Giovedì 12 Novembre @ Teatro Carignano - Genova
Spettacolo che il musicista ha saputo rendere particolare grazie al suo innegabile carisma e alla disponibilità a tessere con il pubblico un piacevole scambio di battute e qualche canzone su richiesta, in un'atmosfera intima e coinvolgente.
Tutto davvero molto bello.