Gente quando mi hanno fatto sentire un pezzo di questi qua non ci volevo credere, era un miraggio!!! nessuna band come loro era riuscita ad esaltarmi cosi tanto al primo ascolto!!!

Ho trovato questa monografia che mi sembra semplicemente perfetta!!
leggete leggete amanti del Metal Vero!!

Li avete ascoltati fino alla nausea: "Nu-metal", "Hair-metal", "Emo", "Screamo", "Post-hardcore", "Metal-core", e così via...

I 3 Inches Of Blood sono arrivati per schiacciare le ossa scolorite di questi generi ormai esausti. Una band nata per unire le tribù di mall rats, skaters, punk e bikers sotto un'unica bandiera. Perché, dopo anni di involuzione dei dogmi principali dell'heavy metal, alle orecchie del nuovo pubblico “Advance And Vanquish” dei 3 Inches Of Blood non potrebbe suonare più fresco.

Adornate quella bandiera con un teschio e delle ossa incrociate, poiché la metal band di Vancouver dei 3 Inches Of Blood scrive di pirati. E di spade. E, per buona misura, di combattenti cyborg del futuro. Ma ancor più importante, la band scrive di heavy metal. Il miglior modo per descrivere i 3 Inches Of Blood è "reverenziale" - essenzialmente, prendete tutto ciò che di buono c'è stato nella musica heavy prima del 1985 e proseguite da lì. Questo significa tenere in buona considerazione gli assalti vocali di Rob Halford, le chitarre epiche e cantastorie degli Iron Maiden, i temi pirateschi dei Running Wild, e, ancora più importante, la durevole influenza della British New Wave of Heavy Metal. I 3 Inches Of Blood sono una band che conosce Diamond Head e Motörhead.

"Quella è in definitiva la nostra più grande influenza, la roba britannica degli ultimi anni '70", dice uno dei due cantanti dei 3 Inches, Jamie Hooper. "E anche band che sono state influenzate da quelle formazioni provenienti dal Regno Unito, come i primi Slayer e i Metallica di 'Ride The Lighting'". D'altro canto, il cantante Cam Pipes dice, " I 3 Inches Of Blood sono stati influenzati da orzo, luppolo, lievito, e acqua... e heavy metal!"

Quando i 3 Inches si formarono originariamente a Vancouver nel 2000, la band non aveva idea che un giorno avrebbe firmato un contratto con la più grande etichetta metal del mondo (Roadrunner) e fatto un tour con una band hard rock già disco di platino (The Darkness). Jamie Hooper e compagni si erano ritrovati originariamente per fare un unico show di reunion per un loro vecchio gruppo - comunque, le cose andarono così bene che il combo decise di continuare sotto un nuovo nome. Un demo di 5 tracce della nuova band, ora chiamata 3 Inches Of Blood, da un sogno particolarmente orrendo di un membro fondatore, trovò la propria via nella casa di Steve Bays, tastierista degli Hot Hot Heat. Un amico di Bays, il cantante death metal Cam Pipes (già, Cam Pipes è il suo vero nome ), restò impressionato dal sound vecchia scuola dei 3 Inches. "Mi chiesero di inserire alcune backup vocals nel demo EP e a loro piacque. Dopo questo mi chiesero di entrare nel gruppo come membro permanente e naturalmente, io dissi 'Fuck yeah!'”, esclama Pipes.

Funzionò. Quello che doveva essere solo un semplice esperimento finì col cambiare i 3 Inches Of Blood per sempre. "Ci piacque così tanto sul demo che gli chiedemmo di entrare nella band", dice Hooper. Nei due anni successivi, la band divenne un fenomeno live locale e registrò un album molto ben accolto, “Battlecry Under A Winter Sun” nel 2002. Quell'album, pieno di riferimenti all'immaginario fantastico mondo del Dungeons & Dragons e di guitar-riff fulminanti, segnò le basi della band. Prima regola dei 3 Inches: il metal. Seconda regola dei 3 Inches: il metal. Terza regola: niente storie di morti e dolore (le cosiddette angst). "Il mio primo libro fu 'Il Signore Degli Anelli', che mi fu letto quando avevo tre anni", dice Hooper. "Ha influenzato tanto me quanto le mie liriche. Volevamo solo essere basati su una storia... una band fantasiosa che suona metal".

Sebbene il gruppo avesse una piccola distribuzione per l'album, loro condivisero la stessa etichetta inglese con i Darkness, che al tempo erano sulla via per divenire una delle ultime rock sensation nel Regno Unito. Quando i 3 Inches varcarono i confini, si unirono ai Darkness per un tour nel Regno Unito. Questa accoppiata, come risultò, non poteva essere più naturale: entrambe le band abbandonano la musica moderna e preconfezionata in favore degli innegabili giganti del rock del passato. Il tour fu un vero successo. I fan dei Darkness amarono i 3 Inches ed il front man dei Darkness Justin Hawkins divenne ben presto un loro fan. Così tanto che in una delle serate finali del loro tour, Hawkins chiese di poter cantare con i 3 Inches nella loro "Deadly Sinners”. Sfortunatamente, nonostante l'apprezzamento di Justin per il pezzo e la sua esperienza vocale, il singer non uscì indenne dalla prestazione. "La sera seguente, aveva una terribile laringite", dice Pipes ridendo. "Ci sentivamo un po' responsabili".

Fin dall'inizio, questa purezza nel modo di vedere le cose ha permesso alla band di guadagnare stima nei circuiti metal e alternative. Grazie a tutto questo fermento attorno alla band, specie da parte della stampa, la Roadrunner Records venne a conoscenza del demo della band, e la mise sotto contratto nel 2004. "Eravamo in una strana posizione, considerando le band moderne prodotte dalla label", ammette Hooper. "Siamo tra i più acerrimi nemici del nu metal, così è una strana contrapposizione per noi. Ma lasciatemi dire che andiamo molto bene con il loro catalogo di vecchie glorie - Annihilator, Pestilence, King Diamond, Suffocation. Siamo davvero molto lieti di farne parte".

I 3 Inches hanno cominciato il loro lavoro su “Advance And Vanquish” all'inizio di quest'anno, con la promessa di fare un album metal "classico" in ogni senso. Ciò significava assumere un produttore di metal classico (Neil Kernon, già con Judas Priest e Queensrÿche), un ingegnere meglio conosciuto per il suo lavoro con i Cannibal Corpse e i Napalm Death (Colin Richardson), e un cover artist con un passato metal vecchia scuola. Come il barbaro guerriero sulla copertina? Merito di Ed Repka, l'uomo dietro a Vic Rattlehead, la mascotte dei primi album dei Megadeth.

Musicalmente, la band si è espansa sulle sue radici del metal classico, sviluppandosi in una delle più dure band hard rock dei tempi moderni. Le urla di Hooper, accoppiate alle epiche linee di chitarra su "Lord Of The Storm" ricordano i Cradle Of Filth, mentre "Deadly Sinners" ha uno stile più hardcore nella linea vocale. Ma nonostante tutti i suoi tocchi di modernità, la band vive ancora in un mondo dove regnano Priest e Maiden. Dopo tutto, hanno sull'album una canzone in tre parti che è un vero e proprio pezzo epico sui pirati ("Upon the Boiling Sea" ). E poi c'è "Wykydtron", che potrebbe essere la cosa più vicina ad un singalong dei 3 Inches.

"Una band senza nome che aprisse per noi non era una cosa buona”, spiega Hooper. "Qualcuno lacerò il loro nome da un poster e scrisse 'Wykydtron'. Non so cosa potesse mai significare, ma suonava bene e futuristico. Così lo sviluppammo in una canzone dai contorni spaziali che parlava di guerre tra cyborg".

Prima delle registrazioni, la band passò attraverso alcuni cambiamenti di line-up, prendendo con sé il bassista Brian Redman (ex Trial) ed il batterista Matt Wood (ex Goatsblood). Per permettere ai nuovi membri di ambientarsi totalmente, la band ritardò per un mese le registrazioni. Recentemente, la band ha apportato nuovi cambiamenti di line-up prendendo due nuovi chitarristi, Justin Hagberg e Kevin Keegan, che già avevano suonato con Cam e Jamie in precedenti band. Il risultato finale parla da solo. "La nostra band è rinata ed è più forte" dice Hooper.

I 3 Inches Of Blood, che hanno contribuito con un pezzo alla compilation “MTV2 Headbangers Ball Volume 2” saranno in tour a fine anno. Il gruppo impiegherà il suo tempo per convertire i fan al suo vecchio-nuovo stile - come fecero gli Slayer, conquistando fan su fan. "Una volta che ci vedono dal vivo, ogni cosa cambia", afferma Pipes. " La gente viene da me e mi dice 'Pensavamo foste uno scherzo, ma vi abbiamo visti suonare e siete fottutamente seri!'".

Salutate tutti l'arrivo dei 3 Inches Of Blood. Se esiste un modo per etichettare il loro genere, lasciate che si riferisca a come vengono fuori da una scena hard rock, che precede aerei affittati, remixes e incontri clandestini con dive del pop. Vi proponiamo di chiamarlo: "Pre-Suck."

bene bene bene.... corro dal mio spacciatore musicale preferito per recuperarne una copia... bravo nipotino mio

ti consiglio l'ultimo, Advance and Vanquish, semplicemente mitico, ziuccio ^^

purtroppo mio trovo perplesso dinnanzi a questo gruppo.
se non erro sono gli autori del video "Deadly Sinners" e vi dirò,a me han convinto poco.Grandissimo songwriting e buona abilità tecnica,ma per me la band può dare molto di più,cercando di uscire da una forma-canzone già varata in ambiti non proprio identici da gruppi come Raging speedhorn,i nostrani linea77 e vari gruppi gothic,ovvero la contrapposizione tra un singer in clean e uno in scream o growl.

Resto in attesa di nuovi sviluppi