Ti ritrovi disteso sul letto nella tua stanza, presso gli alloggi riservati ai novizi. Questi sono situati in una struttura bassa e semplice collocata sul retro di Sujaelda'ren, staccata dal corpo principale della mistica struttura degli arcanisti di Valm Neira.
Ti ritrovi sul letto, e ne sei profondamente seccato, per più di un motivo.

Soltanto il giorno precedente venivi finalmente onorato con le vesti da Mago, cessavi di essere un semplice e maltrattato apprendista e compivi il tuo primo, autentico balzo in avanti nella congrega degli arcanisti valmini, e nella città stessa.
La cerimonia, tenuta dal tuo stesso mentore e insegnante Branel'Hass X'indress e in presenza di molti personaggi di spicco, della Rocca e della tua famiglia, ti ha riempito di orgoglio e gioia, e spalancato le porte ad un grandioso avvenire. Avevi notato lo sguardo felice di Mahiryin, quello compiaciuto di Yshiis'el, e più d'ogni altra cosa apprezzato la sola presenza di Rijmdra'hag, un fatto già di per sé fuori dall'ordinario.
Ti aspettavi un grandioso avvenire, e invece ti trovi costretto ad un ozio coatto in una stanza che per quanto sia stata tua, o meglio anche tua, per diversi anni, appartiene ormai ad un mondo indegno della tua nuova, brillante posizione sociale.
Branel'Hass ti ha ordinato la sera precedente di aspettarlo qui in attesa istruzioni, ma non pensavi certo che questa si sarebbe protratta per quattro, interminabili, inaccettabili ore.
Hai appena assaporato un boccone di gloria, e già ti senti nuovamente umiliato, una sensazione che avevi, forse a torto, ritenuto relegata al mondo di ieri.

E' con questi pensieri in testa che improvvisamente senti aprire e richiudere la porta d'ingresso alla camera. Incuriosito, e finalmente destato dalla noia che sembrava essersi impadronita di te, ti alzi dal letto e svolti oltre la parete che nasconde alla vista il tuo giaciglio: Branel'Hass è arrivato, finalmente.
Ma invece del potente divinatore ti trovi a tu per tu con Kheml Lin'kter, giovane apprendista di un casato minore che ha condiviso con te l'alloggio negli ultimi quindici mesi.
Pur costretti a condividere lo stesso ambiente, pur animati dal medesimo interesse per le scuole di magia (tanto da essere entrambe affidati a Branel'Hass), la vostra convivenza non si è mai evoluta al di là di una formale cortesia, e credi che Kheml nutra nei tuoi confronti gli stessi sentimenti che tu provi per lui: diffidenza e competizione.

Non sembra essersi accorto di te, e sta armeggiando con qualcosa che non riesci a scorgere su una delle scrivanie poste nell'anticamera.

Ci mancava anche lui, non solo sto perdendo del tempo in attesa di inutili ordini, sarà meglio che mi rilassi un pò leggendo qualche cosa di interessante prima di impazzire del tutto per questa noia mortale

la sua sola presenza in quato momento mi stava facendo alterare più di quanto già non fossi, mentre sto per ritornare al mio giacilio con l'intento di mettermi a leggere per evitare di buttare al vento tutto questo tempo, noto che Kheml Lin'kter sta trafficando con qualche cosa

aspetta un attimo Niir, cosa sta facendo, con cosa sta armeggiano, lasciamo che pensi di essere inosservato e vediamo di scoprire cosa sta combinando, tanto non hai nulla di meglio da fare no!?

Faccio attensione a non farmi notare, nello stesso tempo mi sistemo in modo da sembrare abbena sbucato dal'angolo, cosi da non fagli capire che lo osservo da tempo.
Presto più attenzione all'oggetto che sta maneggiando e a cosa sta facendo soprattutto presto attenzione a come lo sta facendo cercando di capire di più sul suo atteggiamento.

Kheml sembra troppo impegnato per prestare attenzione. Lo vedi indaffarato, con la schiena curva, su ciò che finalmente riesci a scorgere: una piccola scatola di un materiale scuro, forse un qualche legno esotico, finemente intarsiata con ricami biancastri.
L'apprendista, poiché di questo si tratta, non avendo ancora a differenza tua ottenuto la veste di Mago, la scruta con attenzione alla flebile e un poco fastidiosa luce di una bacchetta di luminescenza, rigirandola ora verso destra, ora verso sinistra.
Finalmente riesce ad aprirla, e per alcuni secondi la sua espressione è di ammirata contemplazione.
Lo senti borbottare tra sé, a voce bassa Mi servono pergamena e inchiostro... ed è in quel momento che si volta... e ti vede.
Sul momento la sua espressione è quella colpevole di chi si sente colto sul fatto, ma essa muta rapidamente in un coagulo di fastidio e indecisione.
Niir... Cosa ci fai ancora qui?

Dannazione! Rimani girato ancora, un secondo in più e avrei saziato la mia curiosità...cosa ci sarà in quella scatola si cosi prezioso amico mio?

Da quando la presenza di Niir' Takaren Naustreea ti infastidisce? sottolineo il mo nome completo con un sorrisino, in realtà mi mancava questo posto, e poi non avrei mai potuto andarmene senza salutare colui con cui l'ho disviso per 15 mesi lunghi e strazianti mentre parlo mi avvicino, con fare molto amichevole quasi come fossi realmente convinto di quello che dico, in modo da poter vedere meglio la scatola, gli intarsi e magari anche il contenuto, cosi da scavare nella mia memoria e vedere se mi ricordano qualche cosa di più specifico

Non sarà nulla di compromettente vero kheml?

Davvero non mi sarei aspettato un simile affetto da parte tua per questo posto. Hai passato gli ultimi mesi senza fare mistero della tua ambizione di diventare mago e andartene di qui prima possibile. Ora sei mago, i miei più vivi complimenti...
Così dicendo però, Khelm si pone con noncuranza tra te e il tuo oggetto del desiderio, nascondendotelo alla vista. Ha perso il tono acido iniziale, sostituito da incredulità per il tuo comportamento nostalgico.

vedo che la mia presenza lo disturba parecchio, interessante... sembra molto preoccuato per quell'oggetto, addirittura ha creduto al fatto che mi interesasse questo posto e che desiderasi salutare il mio compagno di stanza, divento sempre più curioso al riguardo...caro maestro il tuo ritardo potrebbe essere utile

Mi muovo lentamente nella stanza in modo da metterlo, se possibile, a disagio e mi dirigo alla scrivanie dove abitualmente teniamo pergamene e inchiostri, Ti ringrazio anche tu a breve terminerai il tuo apprendistato giusto?! Sono stupito anche io del mio attaccamento a questo posto, ben inteso non lo rimpiangerò di certo, ma le ore di studio passate qui potevano essere anche peggiori non trovi? Sai gia se e chi mi rimpiazzera? recuperato pergamena e necessario per scrivere torno verso Khelm porgendogliele, mi e' parso di capire che ne hai bisogno... lascio la frase in sospeso attendendo la sua reazione.

Gli occhi di Khelm si riducono a due fessure, mentre gli porgi il foglio.
Troppo gentile, ma non è necessario. La Torre fornisce i materiali di studio a tutti i suoi membri, ricordi? E anche se ora ti chiamano Mago inchiostro e pergamene dovrebbero continuare a servirti.
Passa qualche secondo di teso silenzio
Beh, è stato un piacere poterti salutare. Non vorrei abusare del tuo prezioso tempo, so che Maestro X'indress ti sta aspettando nel suo studio, o almeno così mi è stato riferito, e io dovrei davvero tornare ai miei studi. Torna pure qui quando lo desideri... e magari fammelo sapere con un poco di anticipo, cosicché io possa accoglierti come meriti...

E come merito di essere accolto? Io sono dove devo essere e quando devo essere, e me ne andrò quando lo ritengo opportuno, puoi studiare tranquillamente lungi da me disturbarti, non e' la prima volta dopotutto che studiamo nella stenza stanza mi accomodo nella scrivania accanto prendendo il necessario per scrivere non ti dispiace vero se scrivo una lettera prima di andare, non disturberò i tuoi studi ulteriormente so che i compiti che X'indress affida vanno eseguiti con solerzia e cura... pronuncio l'ultima frase con un pò si sufficenza

Il volto di Khelm è una maschera sotto cui s'intravede l'ira suscitata dalle tue parole, ma il giovane è lesto a smorzare gli ostili sentimenti.
Senza degnarti di alcuna risposta, ti dà per alcuni istanti le spalle, mentre sfrutta il proprio corpo come copertura per impedirti di vedere il suo armeggiare con il misterioso cofanetto, che tosto sparisce tra le pieghe della sua veste.

Riponi già i tuoi studi? E' un vero peccato avrei potuto esserti d'aiuto, sono certo che non sarà nulla di proibito vero?... inizio a scrivere sui fogli di pergamena un ringraziamento a Rijmdra'hag per il tempo che mi ha dedicato durante la cerimonia, in realtà rimango attento alle reazioni di KHelm

Io sono invece piuttosto certo che tu sappia l'utilità di non ficcare il naso negli affari altrui... almeno per la propria incolumità intendo.
Quelle di Khelm sono parole che non ammettono fraintendimenti.

Le tue di attenzioni invece hanno ampiamente varcato il limite, così come la tua irritante supponenza.
Il viso di Khelm è una maschera d'odio, un odio fuori controllo. Nella sua mano destra compare una sottile bacchetta di legno chiaro, carica di minuscole rune.
Ma questa è un comportamento di cui ti ora pentirai. Sarà un vero piacere...

Fammi vedere se sei in grado di tenere fede alle tue minacce...apprendista
l'ultima parola e' pronunciata con un evidente disprezzo, gli occhi sono fissi sul mio avversario e la mia attenzione e' indirizzata alle sue mosse

arrabbiati Khelm, un mago senza controllo è ben presto un mago morto

L'energia della bacchetta di Khelm si anima, ed egli pare intenzionato a scagliarla su di te, ma la tua prontezza di spirito ti offre qualche prezioso istante per reagire... prima che possa essere troppo tardi.