Firenze, già 15 denunce per i lavavetri
Ma è polemica sulla decisione del Comune
Serra: "Ci vogliono norme a livello nazionale". Veltroni: "Bisogna colpire il racket"


FIRENZE - Sono già 15 le denunce contro i lavavetri a Firenze, a 24 ore dall'ordinanza comunale che, ieri, ha stabilito il sequestro di tutta l'attrezzatura e la denuncia penale con l'arresto fino a tre mesi per chi viene sorpreso al semaforo con secchio e spugne.

La mattinata. I primi controlli sono stati seguiti anche dal comandante della polizia municipale, Alessandro Bartolini, e dall'assessore alla Sicurezza e alla vivibilità urbana, Graziano Cioni. "Oltre al sequestro del materiale e alla denuncia, tutti sono stati fotosegnalati", spiega Bartolini. La voce della nuova misura sembra essersi sparsa tra i lavavetri fiorentini: "Ora stiamo rientrando - continua Bartolini - perché in strada non ce ne sono più, evidentemente si sono passati la notizia". I vigili hanno denunciato dieci lavavetri, altri cinque la polizia.
Dopo le reazioni sollevate dalla decisione della giunta fiorentina di centrosinistra, l'assessore Cioni ribadisce che l'ordinanza non vuole colpire i poveri o chi chiede l'elemosina, ma che è "una risposta all'arroganza, all'aggressione che molti lavavetri mettono in atto nei confronti degli automobilisti che non gli danno quanto loro vorrebbero". Cioni ieri aveva anche preso le distanze dal plauso di amministrazioni leghiste: "Non ho niente a che fare con i leghisti, la sicurezza non è di destra né di sinistra".

La tessera della Lega. Ma Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, non si lascia scappare l'occasione: "Una tessera di socio sostenitore della Lega non gliela leva nessuno, e anzi mi premurerò di inviargliela personalmente io stesso, insieme ad una foto di Gentilini, a cui sicuramente l'amministrazione di Firenze si è ispirata per adottare queste misure"

"Norme nazionali". E la questione dei lavavetri da Firenze rimbalza in altre città italiane. Il prefetto di Roma, Achille Serra, chiede il problema venga affrontato a livello nazionale e non dai singoli comuni: "Ho fatto il prefetto a Firenze - spiega - e capisco l'assessore Cioni e l'esasperazione della gente di fronte a questo fenomeno, ma il problema va visto a livello nazionale, se ognuno fa proprie norme, sorgono altri problemi".
Una visione più ampia viene chiesta anche dal sindaco di Roma, Walter Veltroni. "Ci vuole un'armonizzazione delle norme nazionali - dice il primo cittadino romano - Bisogna anche considerare che spesso dietro il fenomeno dei lavavetri c'è uno sfruttamento del lavoro minorile, qui, come per lo sfruttamento della prostituzione c'è un racket ed è quello che bisogna colpire".

Una direzione sbagliata. Un netto no alla decisione della giunta fiorentina viene dal ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, per cui quello dei lavavetri è "un problema sociale, non di ordine pubblico". Secondo il ministro rifondarolo "le scelte assunte a Firenze vanno nella direzione opposta a ciò che serve". Per affrontare problemi di questo tipo Ferrero invoca piuttosto una mediazione sociale, "fatta salva la sacrosanta repressione di aggressioni e comportamenti violenti".

"Una scelta opinabile". E' scettico anche il procuratore capo di Firenze, Ubaldo Nannucci, che parla di "scelta abbastanza opinabile". Anche se il magistrato, in vacanza, non ha ancora letto l'ordinanza e aspetta "i riferimenti normativi per esprimere un giudizio compiuto".

(28 agosto 2007)

quando servono non li tovi mai....e quando non servono sanno essere davvero inopportuni; in certi casi ho la sensazione di essere vittima di una piccola estorsione.
quando ho sentito che gli sequestravano gli arnesi m'è scappata una risata! la multa mi pare già un deterrente migliore...sempre ammesso che si preoccupino di pagarla.
Ho anche sentito al TG che saranno "schedati" per poter arrivare ai racket che ci sono dietro partendo dai soggetti "recidivi".
Ma invece di schedarli e basta, una volta che si accogono che ci sono sti tipi in circolazione, non possono verificare se sono clandestini ed eventualmente rimpatriarli?? Sottolineerei la certezza di questa pena, e non della multa...che poi di pena non si tratta.

Con i problemi che ci sono con la giustizia in Italia, bersagliare i lavavetri mi sembra proprio la cosa più ridicola a cui potevano pensare.

Quotone.
Se compiono dei reati che siano puniti secondo le normali leggi. Se c'è un racket dietro che si indaghi... ma concentrerei gli sforzi altrove.

Quoto il già quotato e la quotazione di ciò che ho quotato

hai ragione...ma vuoi dirmi che non sono fastidiosi?se questo serve a permettermi di fermarmi ad un semaforo rosso a verona senza che qualcuno mi supplichi di sporcarmi il vetro a pagamento ben venga...

Hai ragione, ma bisognerebbe stilare una lista delle priorità.
Quando lo spaccio di cocaina non sarà più un problema (per fare un esempio) possiamo benissimo passare a multare i lavavetri. Altrimenti, è uno spreco di tempo e risorse umane che potrebbero benissimo svolgere un lavoro più utile per la società.

dire che si potrebb fare "altro, di più urgente" è sempre una risposta corretta, ma intanto stanno facendo questo, che a mio avviso non è un provvedimento negativo, e che magari riesce anche ad ottenere risultati concreti nell'immediato (e speriamo anche duraturi ). Stesso principio adotterei con i parcheggiatori abusivi...certo, se poi penso che il primo parcheggiatore abusivo è il comune che tempesta praticamente tutta la città, non solo il centro storico, di strisce blu, allora le mie speranze diventano prossime allo zero.

Aldilà di questo non è detto che provvedimenti per problemi ben più importanti non siano già in atto: penso (e spero) che le forze dell'ordine conducano quotidianamente indagini per risalire a traffici di stupefacenti, di prostituzione, truffe miliardarie e altre cose di questo calibro; è chiaro che se sono in via di sviluppo certamente non passano la notizia al TG (vabè che sono carabinieri...ma se si sp...anano è finita).

OK...i politici sono così perentori soltanto quando hanno a che fare con chi "non si può difendere", e magari non ci fanno una gran bella figura. Ma della faccia del politico francamente me ne frega poco...basta che posso fermarmi ad un semaforo a dare un bacio alla mia ragazza senza avere l'ansia del tipo che arriva e insapona a tradimento.

Concordo,ma da quando in quà le reali priorità di un Paese ottengono la giusta attenzione dallo stesso?

beh, si dice che il provvedimento sia scattato perchè un lavavetri ha minacciato la moglie dell'assessore, ed effettivamente a Firenze i lavavetri hanno questa abitudine, sopratutto con donne sole, e da quando è scattato il provvedimento si sta meglio.....

finora m'ero astenuto, ma non resisto più.
Queste iniziative sono dannose al Comparto Sicurezza, se devo occupare mezza giornata dietro un lavavetri extracomunitario magari senza permesso di soggiorno, poi chi sta dietro a spacciatori, assassini, ladri, piromani, corrotti, costruttori dal "mattone" facile e quant'altro?
A parte poi che vorrei vedere cosa gli viene contestato, ma buttare in galera un lavavetri mi pare solo una farsa per nascondere i problemi veri.
Da parte mia non credo che se mi arrivasse un ordine simile lo eseguirei.

Ti pagherei volentieri lo stipendio ma il Comune non (ri)paga il mio

pensa che già me lo paghi

rimarrò al verde

Gina! prendi secchio ramazza! si va ai semafori!