Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
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MessaggioInviato: sab lug 15, 2006 00:05 
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borgata ha scritto:
trystan ha scritto:
[...] con le pive nel cazzo.

Si dice "con le pive nel sacco".
Almeno quando possibile, evitiamo interventi volgari gratuiti.

Puoi approfondire il parallelo con i conquistadores? non sono sicuro di averlo colto appieno.

Xyatha ha scritto:
Per la cronaca: la foto e' stata presa [...]

Oddio li ci sono occhiaie per almeno tre notti insonni :asd:
Questo è autolesionismo d'immagine! :D


a) sottoscrivo

b) a dire il vero, io non colto per niente :shock:

c) Freud (veramente penso che sia un po' superato... ma magari aveva ragione... :d ) diceva che le tendenze masochistiche sono "femminee" :lol:

Bye,
K.

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MessaggioInviato: mar lug 18, 2006 09:31 
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Comunque sia, continuerò a fare la figura dell'antiamericano a prescindere ma... com'è che Israele può attaccare uno stato sovrano senza che nessuno intervenga? :shock:

E' assurdo. Bello essere sempre dalla parte dei più forti. :(

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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MessaggioInviato: mar lug 18, 2006 09:39 
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Muze, non sei l'unico... e anche per me, come scrissi in altri post, quello che può fare Israele è disgustoso.
Preciso: nessuno dice che non debba difendersi come meglio creda.

Ma...
ma perchè se l'Iraq attacca ed invade il Kuwait viene fuori Desert Storm ed Israele può attaccare il Libano oggi, o invaderlo ieri e non succede niente???
Per tacere gli USA che bombardano a dritta e a manca facendosi anche dire (di solito a posteriori o quasi) dall'ONU che è giusto.

La politica (estera e non solo) oggigiorno è qualcosa di disgustoso oltre ogni dire.

Poi statunitensi ed israliani si stupiscono di essere odiati (e i secondi paventando il moloch dell'Olocausto...)... sarebbe strano il contrario.

Bye bye,
K.

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MessaggioInviato: ven lug 21, 2006 14:03 
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il popolo drow dopotutto è una esagerazione fino agli estremi di chi è al potere.
gli umani non sono da meno.

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MessaggioInviato: ven lug 21, 2006 16:23 
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Segnalo due nuovi articoli nella rubrica "Minority Report. Tracce di news
dal Medio Oriente" su Information Guerrilla
http://www.informationguerrilla.org/cat/minority-report

IL GOVERNO OLMERT di Patrizia Viglino (Information Guerrilla)


Oltre 250 civili libanesi sono stati uccisi, compresi donne e bambini mentre
è incalcolabile il numero dei feriti. Oltre 100 palestinesi sono stati
massacrati a Gaza durante attacchi portati con navi, carri armati e
soprattutto con caccia F-16, elicotteri da combattimento, droni senza
pilota.
Questa volta si respira un clima da resa dei conti e anche sul fronte
israeliano molte cose sono cambiate. Nel sondaggio dell'ultima ora riportato
da The Guardian, solo il 17% degli israeliani pensa che la prossima mossa
del governo debba essere basata sul cessate-il-fuoco e i negoziati, rompendo
la tradizionale forza di opposizione che la sinistra israeliana aveva sempre
avuto nei momenti peggiori.
Fin dall'inizio della campagna militare Summer Rain a Gaza, la stampa
internazionale ha sottostimato la gravità degli attacchi contro i civili e,
questa volta, anche la stampa israeliana è stata costretta a schierarsi con
il governo in modo acritico.

Dietro il governo Olmert ci sono i generali, quelli che, per dirla con Ilan
Pappe, non aspettavano altro che di trasformare il conflitto "a bassa
intensità" in una guerra "vera".
Il governo Olmert è stata la vera calamità di Israele. Il partito Kadima è
nato a tavolino per sponsorizzare il progetto di Ariel Sharon di acquisire e
mantenere il controllo dei territori palestinesi una volta per sempre,
relegando quelli che certi "intellettuali" di destra teocon chiama "gli
arabi", all'interno di un sistema di apartheid o condannandoli alla fuga
come rifugiati. Purtroppo il marketing che ha caratterizzato il così detto
piano di "disimpegno" da Gaza (estate del 2005) ha funzionato bene con la
maggioranza della stampa che ha preferito a quel tempo non porsi le due
domande cui ha dato risposta Tanya Reinhart in un suo articolo. Le domande
erano: Israele ha davvero lasciato la Striscia? E, cosa significa,
"disimpegno"? No, Israele non ha mai avuto l'intenzione di lasciare la
Striscia di Gaza, ha solo preferito controllarla dall'esterno e impiegare
soldi e truppe (che usava per proteggere un pugno di coloni) per rafforzare
la colonizzazione della Cisgiordania.
Olmert è diventato presto l'ideale erede di Sharon, del falco Sharon. L'ha
voluto emulare prima con la presa della prigione di Gerico quando ha fatto
carta straccia degli accordi internazionali stipulati nel 2002 tra Israele e
Palestina e mediati da Stati Uniti e Inghilterra. A Gerico Olmert ha usato
per la prima volta il pugno di ferro, comportandosi da generale, lui che non
era andato oltre una propaganda di incitamento all'espulsione dei
palestinesi da Gerusalemme est, negli anni che era stato sindaco di
Gerusalemme Ovest.
Con esternazioni sui futuri progetti di Israele in Cisgiordania, riguardanti
il piano di "disimpegno 2" e l'acquisizione con la forza di tutti i più
importanti blocchi colonici della Cisgiordania (importanti per grandezza e
posizione strategica di controllo delle risorse naturali), Olmert aveva
iniziato la sua campagna elettorale, ma è solo a Gerico che l'ha vinta,
attirandosi le stime dell'elettorato di destra tanto da riuscire a rubare
voti persino a Nethanyau che della destra israeliana era stato uno dei
padri.

Impressionante l'appoggio che il governo Olmert ha ricevuto non solo dai
governi occidentali, prevedibile del resto, trattandosi di un governo
liberamente eletto, ma anche dalla stampa, che si è presentata al cospetto
del nuovo re di Tel Aviv con devozione e soggezione. Si sarà trattato di un
abbaglio? Per il giornalismo del nostro paese può essersi trattato solo e
sempre di autocensura, di mancanza di spirito critico, di pochezza nel
comprendere per tempo dove Olmert stava andando. Dal nostro punto di vista
era necessario criticare apertamente sia il piano di annessione in
Cisgiordania, che l'espulsione dei palestinesi da Gerusalemme Est. Lì si
trovava il calderone, lì stava ribollendo la terribile piega che i fatti
hanno assunto poi a Gaza e infine in Libano.
Olmert è stato l'uomo giusto per una parte cospicua di Israele che anelava
chiudere una volta per sempre la partita con la rivolta palestinese. Ad
approfittarne sono stati gli Stati Uniti che hanno soffiato a lungo sul
fuoco della prossima guerra. Olmert è l'uomo del disastro, è l'uomo che sta
distruggendo Israele, minando ogni possibile negoziato futuro. Con il suo
unilateralismo a oltranza basato sulla legge del più forte sta portando
israeliani e palestinesi sull'orlo di una catastrofe dove a dominare sarà la
legge della jungla. D'ora innanzi, a cadere nel baratro saranno in molti.

Ilan Pappe, il più importante storico vivente, ha scritto di una pulizia
etnica in corso ai danni dei palestinesi.
Questo 2006 è per i palestinesi una nuova Nakba, una catastrofe e delle
peggiori. La comunità internazionale, in particolare l'Europa, li ha
abbandonati al loro destino di sofferenza e di morte e non ha mosso un dito
quando la Striscia di Gaza è precipitata in una complice catastrofe
umanitaria. In Cisgiordania i raid militari e gli arresti di massa sono
compiuti all'ordine del giorno. Donne e bambini, ma anche lavoratori in
fila, in attesa di ricevere il permesso di lavoro per Israele, vengono
raccolti in massa e sequestrati da Israele, senza nemmeno un capo di accusa,
solo perché palestinesi. Misure sempre più restrittive impediscono ai
palestinesi con passaporto straniero di tornare a casa in Cisgiordania e
migliaia di persone sono state allontanate con la forza da Gerusalemme Est
sempre più occupata militarmente.
La quotidianità palestinese è una realtà di reclusione grazie anche alla
illegalità del Muro. Un sistema di carcerazioni è il futuro che Israele
vuole per i palestinesi. Le città o ampie porzioni di territorio come la
Striscia di Gaza si sono trasformati in una serie non contigua di prigioni a
cielo aperto, la gente vive in aree chiuse come bantustan, in campi profughi
e villaggi tagliati fuori dal resto del mondo; i prigionieri politici sono
stipati in tende militari sovraffollate e passano il tempo seduti e legati
sotto il tiro delle armi, senza neanche lo spazio per tutti per potersi
sdraiare; in Israele prigioni più sofisticate sono vietate ad avvocati e
familiari, ma munite di torturatori altrettanto sofisticati, come e quanto
quelli dei campi di prigionia della Cisgiordania. Rifiutarsi di prendere in
considerazione questa realtà è un atto criminale.
Nel frattempo continuano gli espropri delle terre, sia private che
municipali, continua la distruzione delle coltivazioni (tra cui il vigneto
secolare di Betlemme, dove i monaci cristiani producevano il pregiato vino
Cremisan), e si fa più dura la repressione delle manifestazioni pacifiche
cui partecipano civili disarmati, dispersi con gas, bombe sonore e armi da
fuoco.

Intanto il coro dei "tifosi" di Olmert, giornalisti, politici, opinionisti,
non si chiede cosa significhi e che esiti possa avere bombardare un paese,
una capitale del mediterraneo nel XXI secolo, con il vago pretesto di
liberare tre soldati fatti prigionieri. Uccidere con la più potente
tecnologia di guerra donne e bambini, sterminare intere famiglie, per questi
"tifosi" si giustifica sempre attraverso la precisazione che Israele ha "il
diritto di difendersi" e "di esistere". Bene, tutti infatti hanno il diritto
di esistere e di difendersi. Esattamente il diritto che i palestinesi stanno
esercitando da anni. Ma questo diritto a loro non è riconosciuto perché il
diritto di Israele "a esistere", che i "tifosi" stanno propagandando, è il
diritto ad "esistere uccidendo gli altri", il diritto a difendersi con un
uso sproporzionato della forza nel momento in cui qualcuno si oppone
all'occupazione militare e al fatto che oltre un milione di persone nella
Striscia di Gaza siano ridotte alla fame e rinchiuse.

"Israele ha il diritto di esistere", è un eufemismo. Israele esiste e
chiunque esista ha il diritto di esistere, anche i palestinesi hanno questo
diritto. Il fatto è che Israele ha anche il diritto ad avere una democrazia
"vera" che non sia messa al servizio degli interessi dei generali o delle
corporazioni nordamericane che producono armi. Gli israeliani, come i
palestinesi hanno diritto ognuno a uno stato vero che possa avere relazioni
positive e costruttive con il resto del mondo. Quello che Olmert ha fatto in
pochi mesi di Israele non l'aveva fatto neppure Sharon dopo i massacri
dell'82 in Libano. Olmert ha distrutto un'immagine internazionale di
Israele. Bush ha spinto Olmert dove voleva che questi si trovasse, con le
spalle al muro e "in pericolo". La fanta-politica sta diventando politica,
la guerra che non c'era sta montando di ora in ora. Se nessun governo
davvero amico di Israele non fa presente a Olmert che è meglio fermarsi qui,
allora non è un governo amico, è solo un altro governo che spera di avere
guadagni dalla guerra, non importa quanti civili verranno uccisi.

19 luglio 2006





L'INFERNO SUL LIBANO
di Patrizia Viglino

Il Libano è in ginocchio. Otto giorni di ininterrotti raid militari
israeliani hanno distrutto il paese e massacrato la popolazione civile. Il
bilancio delle vittime sale di ora in ora: 280 persone uccise la maggior
parte delle quali civili inermi. Tutto il Libano è sotto il fuoco massiccio
dei caccia F-16 israeliani e delle navi da guerra che sparano verso le
città, verso Beirut dove è stata colpita la zona di Asharafiya nel centro
cittadino. Nei sobborghi est della capitale sono state uccise oggi 29
persone. A Beirut colpita anche una caserma dell'esercito libanese dove sono
rimasti uccisi 11 soldati. Un'intera famiglia di 9 civili annientata nel
villaggio di Aitarun mentre a Nabatya una donna e i suoi tre figli sono
stati uccisi quando un missile ha colpito la loro casa. Il ministro
dell'Informazione libanese Ghazi Aridi accusa Israele di usare armi
incendiare al fosforo sui civili che stanno provocando il crollo repentino
degli edifici civili bombardati. Le armi incendiare sono bandite dal 1980 e
sono state usate ampiamente dalle truppe USA in Iraq. Già il Ministero
palestinese della Sanità aveva chiesto un ispezione internazionale per
monitorare l'uso di armi proibite sui civili a Gaza, dopo aver riscontrato
che molti cadaveri e feriti presentavano segni di bruciature e giungevano
negli ospedali con gravi mutilazioni.
Il sindaco del villaggio di Srifa, Afif Najdi ha parlato di un massacro di
civili, quindici case sono state distrutte, 12 civili uccisi tra cui molti
bambini e oltre 30 feriti. In tutto il paese è difficile operare i soccorsi
e molti cadaveri non sono stati recuperati, molti restano sepolti nel
macerie dopo il crollo delle case.
Un nuovo comunicato del governo libanese ha dichiarato che Israele ha
distrutto le principali infrastrutture del paese bombardando porti e
aeroporti, 38 strade di collegamento, 42 ponti, centrali elettriche, idriche
e stazioni di rifornimento di gasolio insieme a sedi televisive e delle
telecomunicazioni in violazione della Convenzione di Ginevra.
L'autostrada Beirut-Damasco sulla valle della Beka'a è stata distrutta
chiudendo la via di fuga dei civili che in tanti stanno scappando dalle
bombe e dalla distruzione. Si stima che 100.000 civili abbiano già lasciato
il paese fuggendo in Siria ma è proprio durante la fuga che molti sono stati
uccisi. Domenica un minibus è stato colpito a Shamaa nel sud del Libano e 18
persone sono rimaste uccise, altre tre erano state uccise mentre scappavano
verso la Siria nella loro auto. Ci sono moltissimi bambini tra le vittime ma
la stampa occidentale non divulga le immagini. Un altro minibus di civili in
fuga era stato colpito nel sul del Libano dopo che erano stati rimandati
indietro dalla UNIFIL che secondo quanto dichiarato da un loro portavoce non
avrebbero potuto assicurarne l'incolumità. Sono morti tra le fiamme, tra
loro uomini, donne e bambini.
Si parla di 900.000 rifugiati per lo più dal sud del paese dove più intensi
sono stati i raid aerei. Famiglie rimaste senza casa si stanno radunando
nelle scuole o negli uffici pubblici e persino nei parcheggi pubblici di
Beirut, in una città che si è trasformata in un inferno.
A essere colpite anche le città costiere come Byblos, la principale città
cristiana di Zahle nel centro del paese e la città di Ba'albek, nella Valle
della Beka'a di grande importanza storica e archeologica. La missione ONU
della UNIFIL denuncia di non poter operare soccorsi perché i bombardamenti
non garantiscono la sicurezza dei suoi reparti di soccorso. Ad essere
colpita anche un ambulanza della Red Crescent libanese e una sede della
Croce Rossa ad Ansariya, ferendo personale medico, secondo quanto riportato
da al Jazeera. I feriti restano sepolti sotto le macerie e i soccorsi non
riescono a operare per la difficoltà del personale medico di raggiungere gli
ospedali. Anche l'evacuazione dei civili dalle aree maggiormente colpite è
impossibile.
Il primo ministro Fouad Siniora aveva dichiarato che "Ora Israele è uno
stato terrorista che sta commettendo atti terroristici ogni giorno. Quello
che Israele sta facendo è tagliare il Libano in pezzi", secondo quanto
riportato dal quotidiano Ha'aretz qualche giorno fa.
Di fatto il Libano è tagliato fuori dal resto del mondo e, intanto che non
si arresta il bagno di sangue, nelle ultime 48 ore i governi stranieri hanno
rimandato per ben due volte la decisone di intervenire per fermare gli
attacchi israeliani contro la popolazione. Il potere del veto USA va ben
oltre il raggio di azione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Bush ordina i massacri, Tel Aviv esegue e i governi dell'Occidente tacciono.
Intanto che i civili libanesi sono intrappolati senza aiuti, i paesi
occidentali evacuano profughi di serie A, i cittadini americani, inglesi,
italiani, francesi che stanno lasciando il paese a bordo delle navi. Una
vergogna.

19 Luglio 2006

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Posto che 280 morti sono comunque troppi, sappiamo tutti che Israele in 8 giorni avrebbe potuto farne ben di più.
Ad ogni modo, non posso considerarlo ancora uno "stato terrorista", bensì uno stato in guerra. Ma la guerra andrebbe dichiarata, non sottintesa ipocritamente.

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Azrael, hai tutto (ed oltre) il mio plauso.

MENO ipocrisia e PIU' onestà intellettuale - sarebbe un titanico passo avanti, in tali luoghi ed altrove.

Grazie.
K.

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Località: Akashic Records
Scusate ma sono io che ricordo male o veramente Romano Prodi in campagna elettorale disse :" ritireremo tutte le truppe da Israele
Ora se ricordo bene... mi domandavo come mai in questi giorni è intenzionato a mandare altre truppe in Israele per attaccare il Libano :?

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MessaggioInviato: dom lug 23, 2006 17:07 
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Messaggi: 3406
Località: I Nove Inferi di Baator
1- Non mi pare ci sia un distaccamento dell'Esercito Italiano in Israele.
2- Non mi pare che Romano Prodi abbia intenzione di far entrare l'Italia in questa guerra attaccando il Libano.

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MessaggioInviato: dom lug 23, 2006 18:55 
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Bahamut, mi pare che tu ricordi male.

Tornando all'argomento...
e Israele è passato all'azione terrestre.
E gli USA forniscono armi a Israele... ma nel contempo si fanno anche promotori di una conferenza internazionale su tale argomento a Roma.

Che ipocriti.

In tempi più seri uno stato neutrale che rifornisse di armi uno in guerra aveva i propri mezzi usati per il trasporto leciti bersagli dei belligeranti... non si poteva sparare a vista, ma si potevano fermare, ispezionare ed eventualmente sequestrare le navi.
Oggi ovviamente neanche l'ONU pensarà di dire una sola parola. Tanto per cambiare (tanto in caso di risoluzioni anti-Israele ci penserà il veto USA).

E poi si stupiscono se dei terroristi arabi gli fanno saltare un palazzo.

---

Personalmente sospetto che la paventata escalation, in ogni caso, non avrà luogo:
Gli unici che possano e potrebbero voler intervenire sono Siria ed Egitto.
Il secondo ormai è molto moderato.
Il primo non oserà: ne ha già prese a sufficienza di botte... ed sa di essere già nella "lista nera" degli USA... ergo non darà occasioni per farsi dare una ripassatina pure lui.

Bleah...
Bye,
K.

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MessaggioInviato: lun lug 24, 2006 14:52 
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concordo, difficilmente l'Egitto interverrà, dopo l'umiliazione subita nella guerra dei 6 giorni non vorrà dare alito a nessuna voce nei suoi confronti.

resta il fatto che Israele sono 10 anni che si comporta come i "terroristi" che vorrebbe fermare e nessuno dice nulla.

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metto a disposizione dei più coraggiosi delle foto.
alcune sono molto forti quindi evitatele se non vi sentite in grado di vederle.


Foto

è uno schifo che Israele faccia dichiarazioni di stampo nazista (per ogni razzo 10 palazzi). speriamo che nella riunione a Roma arrivino alla pace o quantomeno ad un accordo per limitare i danni sui civili

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Veramente 10 palazzi per ogni razzo (versione "industriale" del 10 civili per ogni soldato) non è nazismo.

E' sempre stata ammessa, anche dalle convenzioni internazionali, l'uso della violenza contro i civili in aree di attività di partigiane, terroristiche et similia.

Il buon Napoleone in Spagna e Russia arrivò a 1-20, 1-50 e anche 1-100.

E' sempre stato considerato più o meno l'unico modo per un esercito di difendersi dalle attività "non convenzionali".

Il grave è che non dichiari nessuna guerra e la faccia... alla faccia delle Nazioni Unite che nulla profferiscono.

Saluti,
K.

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MessaggioInviato: mar lug 25, 2006 09:11 
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Località: Underdark di Genova... le fogne? O_o
ho visto le foto... mi hanno fatto ribaltare lo stomaco e il cuore :(

questa storia deve finire prima che finiscano i morti....

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"...gli uomini non possono generare niente senza appoggiarsi a qualcosa...
del resto gli uomini non sono divinità..."

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Kryziel ha scritto:
Veramente 10 palazzi per ogni razzo (versione "industriale" del 10 civili per ogni soldato) non è nazismo.

E' sempre stata ammessa, anche dalle convenzioni internazionali, l'uso della violenza contro i civili in aree di attività di partigiane, terroristiche et similia.

Il buon Napoleone in Spagna e Russia arrivò a 1-20, 1-50 e anche 1-100.

E' sempre stato considerato più o meno l'unico modo per un esercito di difendersi dalle attività "non convenzionali".

Il grave è che non dichiari nessuna guerra e la faccia... alla faccia delle Nazioni Unite che nulla profferiscono.

Saluti,
K.


bombardare un villaggio con 2 ore di preavviso e distruggere 10 palazzi per ogni razzo che arriva mi sembra molto simile a dire per ogni militare ucciso 10 civili moriranno.
Va bene che non possiamo avere tutti le stesse idee, ma a me sembra che Israele stia veramente esagerando.

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