Sinceramente concordo con tutti e due in parte.
Io sogno un mondo in cui la gente pensa: "amo essere italiano" e non solo quando si vincono i Mondiali di calcio.
La mia vena anarchica dice di stravolgere tutto, come si sarebbe dovuto fare nel 68' però so già che dopo 40 anni staremmo di punto a capo.

Meno male che sono Sardo, non ho problemi di identità nazionale.

Se sono lì non è certo perché li ho votati io.

Topo Gigio è comunque la figura più seria e assennata tra tutte quelle, senza dubbio
Berlusconi questo 25 Aprile dovrà andare in vacanza, festeggiare il Milan, andare a dormire o cosa?

Dubito fortemente che debba festeggiare il Milan...
Ma come tutti gli anni faranno finta di niente, come se il 25 Aprile fosse Lutto Nazionale (vedi Forza Nuova).

Ti sei sbadatamente scordato di linkare quelle voci di Wikipedia che parlano degli orrori del Fascismo.
Non ho voglia di cercarli, ma sono sicuro di trovare l'omicidio Matteotti, le leggi razziali, e l'eliminazione sistematica degli oppositori politici. Senza contare il via libera alle forze di occupazione naziste.

Nessuno dice che i partigiani furono dei santi, erano uomini come tutti gli altri, che sbagliavano e si macchiavano spesso di crimini. In un regime in cui anche pensare era un crimine, peraltro.
E se ora la situazione è diversa è si grazie agli Americani a cui 60 anni dopo ancora baciamo le mani, ma anche a quei gruppi di Italiani che lottavano per rovesciare il fascismo.

Com'è che gli Americani furono eroi, e i partigiani furono carnefici?



Revisionismo storico. Annunciato con squilli di tromba nella scorsa campagna elettorale, peraltro. Non mi stupisco.

E Pansa si sta rivelando un revisionista a mio avviso. Consiglio la lettura de Il sentiero dei nidi del ragno di Italo Calvino. Normalizza la figura del partigiano che non è né un eroe né un folle criminale. Il partigiano combatte per la libertà del proprio paese, ma la violenza chiama violenza e determinate lotte possono essere strumentalizzate sia da destra che da sinistra.

Il bersagliere ha cento penne
e l'alpino ne ha una sola,
il partigiano ne ha nessuna
e sta sui moflti a guerreggiar.

Là sui monti vien giù la neve,
la bufera dell'inverno,
ma se venisse anche l'inferno
il partigiano riman lassù.

Quando viene la notte scura
tutti dormono alla pieve,
ma camminando sopra la neve
il partigiano scende in azion.

Quando poi ferito cade
non piangetelo dentro al cuore,
perché se libero un uomo muore
che cosa importa di morir.

Se non sbaglio cantata dai CSI

Ultimo messaggio per quanto mi riguarda inerente l'argomento:
il fascismo viene ricordato x le leggi razziali e le balle inerenti ai diritti di pensiero(cosa tra l'altro molto meglio studiata dalla partigianissima e liberissima Repubblica italiana, grazie alla triade di leggi scelba-mancino-mastella), viene visto come il "male assoluto"(ben venga), e in ridicole ricorrenze come il 25 aprile vengono idolatrati degli opportunisti che videro bene di voltar bandiera quando c'è stata la mal parata e inventarsi liberatori, commettendo massacri ed eccidi...i massacri tra l'altro, volgevano molto meglio se si trattava di donne e bambine, perchè ai maiali piace sempre essere ben serviti...
Ovviamente la maggior parte delle bestialità avvennero a guerra finita, dove il dicorso mors tua vita mea, non vale più...
Invito a digitare carlo borsani su un motore di ricerca e vedere con chi questi eroi se la prendevano...
Le Brigate Nere non furono da meno chiaro, ma almeno non c'è l'ipocrisia di ricordarli come buoni samaritani.

Inoltre complimenti alla libertà di pensiero della sempre partigianissima e liberissima Repubblica, che vieta in ogni modo il ricordo delle vittime sbagliate(schio, campo X su tutti)...sai aprire capitoli troppo scomodi può alimentare l'anti-democratico revisionismo, e quando autori spendono due libri nel parlare di chi venne assassinato dai buoni, mi sembra giustamente partigiano, liberissimo e democratico andarlo a minacciare, sventolando stracci rossi e slogan vuoti, accusarlo di antidemocrazia e del sempre pericolosissimo revisionismo.

Come da un po' di tempo a questa parte mi spendo per eliminare la dicotomia buoni/cattivi, e l'ideologia cieca come lettura della realtà...perchè ciò distorge e basta situazioni molto + semplici ed umane, alimenta odi ciechi, e sta alla base di episodi tremendi...

Cmq W i partigiani che hanno venduto l'italia agli Americani!!!(p.s. se nn si capisse...sono ironico)

Si capisce e come e nonostante nutra rispetto e consideri anche mia la lotta contro il sistema "bianco/nero" adoperato da quelli che non sono più trasformisti ma truffatori, non mi tange farti notare che caschi con tutti e due i piedi negli stessi errori che condanni.

I concorsi di colpa in genere è stupido farli.
Adesso dimmi tu però se ci sono stati più fascisti ..."bigotti" o partigiani sadici e truculenti. Come tu li dipingi.
Dimmi tu se dei criminali auto-dichiarati e fieri di esserlo sono umanamente qualcosa di ACCETTABILE.
E non mi mandare a farsi benedire quel 90% di Italiani che si è rotto il culo per difendere le loro famiglie e i loro paesi dai nazisti e da quella massa di gente che credeva di rafforzare l'Italia uccidendo, pestando, demolendo, forzando gli italiani stessi.

Altra parentesi. Quando ti parlo di accettabile, lo faccio da un punto di vista tecnico. Umanamente accettabile, inteso come accettabile tra degli esseri umani civili.
Ho a che fare con violenti, fascisti, comunisti e rivoluzionari, non ho problemi di questo tipo.

Ma nessuno qui vuole santificare i partigiani.
Come scritto e riscritto, erano uomini. E c'era una guerra. Anzi, due. La seconda guerra mondiale e la guerra civile (anche se nei libri di storia non la chiamano così, ma è nascondersi dietro un dito).

Non ricordo, a memoria di libro di storia di ogni tempo, una guerra in cui, da parte di vincitori e/o vinti, ci fosse il rispetto della vita umana.
Durante gli scontri i partigiani erano al pari delle camice nere. Uccidevano.


La differenza sta in quello che hanno fatto in tempo di pace. I partigiani, dopo il referendum del 2 giugno 1946, non si macchiarono di nessun delitto efferato, che io sappia (ma potrei sbagliarmi).
Il ventennio fascista viene ricordato per atti criminali anche in tempo di pace. Tutto qui.

Il capo dello Stato apre al Quirinale le cerimonie per l'anniversario della Liberazione
Appello ai giovani: "Ora tocca a voi contrastare i nuovi autoritarismi e integralismi"
25 aprile, monito di Napolitano
"Mantenere viva la memoria"


ROMA - ''Come ho sostenuto anche lo scorso anno a Cefalonia, credo che sia importante che gli italiani mantengano costantemente viva la memoria e consapevole la coscienza delle diverse tappe e componenti del processo di maturazione e di lotta che ha condotto il nostro Paese alla liberazione''. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano avviando al Quirinale le celebrazioni ufficiali del 63/o anniversario della Lotta di Liberazione.

"I giovani di oggi - ha proseguito il capo dello Stato - sono chiamati a contrastare i nuovi autoritarismi e integralismi che rappresentano la negazione dei principi e dei valori che ispirarono la lotta per la liberazione". "I nostri padri - ha aggiunto - hanno realizzato il sogno dell'Italia unita, la nostra generazione ha sconfitto il nazifascismo e gettato le basi dell'Europa unita fino al superamento della lunga stagione della guerra fredda con l'abbattimento del muro di Berlino. Ai giovani di oggi toccano questi altri compiti".

Il 25 aprile del 1945, la liberazione "dall'oscuro periodo del nazifascismo e della guerra", ha sottolineato ancora Napolitano, fu la "promessa di un'Italia nuova, di una vera Costituzione dei cittadini, di una democrazia reale, di sviluppo economico e sociale per tutto il Paese". Oggi, ha proseguito il presidente della Repubblica, "siamo spronati ad un impegno maggiore per mantenere quella promessa" dobbiamo dire che "quei principi vanno vissuti quotidianamente". Tutti gli italiani, ha osservato il capo dello Stato, devono concorrere a "tenere alti i principi ed i valori anche morali che hanno ispirato la stesura del documento fondante della nostra vita democratica, principi che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti nella Costituzione e vanno apprezzati e coltivati".

queste promesse da politico che non sono mai mantenute...

* Strage di Oderzo, avvenuta tra il 30 aprile e il 16 maggio 1945.
* Strage cartiera Mignagola, avvenuta tra aprile e maggio 1945.
* Eccidio di Codevigo, avvenuto tra il 30 aprile e maggio 1945.
* Strage dell'Ospedale Psichiatrico di Vercelli avvenuto tra il 12 e il 13 maggio 1945
* Eccidio di Argelato avvenuto tra l'8 maggio 1945 e l'11 maggio 1945.
* Eccidio di Schio, avvenuto nella notte del 6 luglio 1945.
* Stragi e sevizie cartiera Carbonera, avvenute a partire dal 2 maggio 1945


Ora dimmi quale di queste stragi fu compiuta dopo il 2 giugno 1946.

Beh, se vogliamo prenderci in giro facciamolo pure. Ma l'arrampicata sugli specchi non ti si addice, KT. E comunque non sarebbe male leggere TUTTO l'articolo e quotare anche le parti in cui si scrive cosa fu la Resistenza. Cosa che mi pare conoscano in pochi, dato che ci si limita a parlare delle poche azioni militari (ah,vero, scusate, dopo l'11 settembre si chiama terrorismo) rispetto ai 20 anni di Resistenza IDEOLOGICA al fascismo.

Italiani. Gente dalla memoria corta.