Evitando il mondo del lavoro, per il quale ho un'esperienza differente da quella media nazionale, a quanto pare (colleghe preparate e professionali, non selezionate per l'aspetto fisico), basta anche fare un parallelo con il mondo web.

Avete presente quei social networking (myspace, netlog, facebook, etc). Siti in cui la gente si iscrive, crea il proprio blog, pubblica le proprie foto, carica la propria musica.
Ebbene, chi sono le persone più visitate? Quelle belle, in media. Oppure quelle non bellissime che si spogliano, mostrando perizomi e scollature (in genere il nudo è vietato, altrimenti...)

Nessuno obbliga quelle ragazze e donne a spogliarsi. Sono loro che lo fanno perchè sanno che è il modo più semplice per catturare l'attenzione dei maschi. Non è colpa di nessuno, ed è colpa di tutti.
Il discorso è rovesciabile. Gli account maschili più visitati sono quelli dei maschi palestrati e con un bel visino d'angelo.

Chiunque faccia un account senza foto osè e con poesie o spunti letterari rimane con il contatore delle visite pari a zero. Questo vale per tutti. E non credo che sia una scoperta dei nostri tempi, ma è una cosa naturale che accade da secoli.

Quelli belli usano la bellezza come "arma" principale, sia di seduzione, sia di sopravvivenza nel senso generico del termine (relazioni sociali, lavoro, attraversare la strada, etc).
Quelli meno belli sono spinti a sviluppare altre doti: intelletto, simpatia, arguzia, spigliatezza, etc.

Questo non vuol dire che uno bello si accontenti della sola bellezza: ci sono parecchi casi di persone belle E eccezionali in altri settori oltre quello estetico.
Mi pare che il discorso sia piuttosto semplice. Se poi quella donna vuole scrivere lettere a Repubblica è liberissima di farlo. Mi suona un po' ipocrita, ma la democrazia permette anche questo.

Mi sembra che la questione STUPRI sia stata tirata fuori da te, seppur gl'intrecci con l'argomento di questo trhead siano correlati, non era necessario inserire quello sugli stupri, considerando che, poco tempo fa ne abbiamo ampiamente analizzato.
Vai a rileggere un attimo ciò che hai scritto in quel topic, leggendo le tue risposte ho notato un particolare astio nei confronti degli uomini, generalizzato diciamo, forse perchè il tema ti stava tanto a cuore.
Quindi visto i flame nel topic Stupri, fatti da entrambe le parti, ho messo bene in chiaro che non avrei accettato altre offese gratuite e generalizzazioni
Non che fossero dirette a me ma come uomo mi sentivo e mi sento tirato in ballo.


RISPETTO


Ricorda una cosa, non devi rispetto a me, ma alla comunità in cui ti trovi, composta da uomini e donne, dove il principio del rispetto delle idee altrui è alla base dei confronti che tanto amiamo.

Ora leggerò con calma il resto del topic visto che sin dall'inizio della tua risposta non quadrava il motivo della replica iniziale, cosa che hai scritto tu ( ripeto STUPRI).

Ora siamo un poco più pitimini:-P



Topic e forum sono due cose differenti, il riferimento in questione parlava di altri tuoi interventi in altri topic.
Hai diciamo una strana considerazione di noi uomini, ma basta andarsi a ricercare i commenti sul topic Stupri.




Mi sembra che sia stato scritto dopo le tue risposte arroganti, non prima.

Il mio primo post riguardava la possibilità che si andasse fuori tema parlando di stupri, visto le tue idee su queste cose non volevo si ripetessero particolari questioni.

Se ti servono spiegazioni fai pm altrimenti usciamo dal regolamento;)

e' colpa degli uomini? e' colpa della societa' odierna, che rende eroi personaggi ignoranti e aridi, a discapito di chi concretamente aiuta il progredire della societa' (ricercatori, scienziati, letterati e quant'altro)
se le ragazzine rispondono che da grandi vogliono fare le modelle, non e' perche gli uomini le costringono a quello.
pensate a quanto sono pagati i calciatori, e quanto invece i ricercatori scientifici.
la societa' e' composta dagli uomini e dalle donne, anche quelle che si cercano un marito ricco, o un fidanzato con la mercedes..mai visto uno con la ferrari senza una super stangona a fianco, chissa come mai..



probabilmente nonostante le sue lauree, le sue doti non sono cosi rilevanti. o e' semplicemente una persona insicura, e si e' convinta di non essere abbastanza stimata nel suo lavoro. o forse non tutto il mondo gira intorno a lei. chissa forse anche i suoi colleghi hanno altre cose a cui pensare, oltre a stare ad elogiarla tutti i giorni, magari pensano a fare il loro lavoro invece che scrivere lettere strappalacrime alla repubblica.
perche non cambia ufficio invece che cambiare la mentalita' di tutti quelli che le stanno intorno.
ma forse e' piu facile fare vittimismo.. ''ho mi hanno detto che sono acida..'' il mondo del lavoro e' una cosa dura, c'e' competizione, non e' che stanno tutti li a regalarti promozioni.
cmq invece che scrivere lettere ai giornali, la vedrei bene a scrivere harry potter 8, ne uscirebbe un pezzo di alta letteratura.

Delund, ti invito a distinguere quando i commenti parlano della vita privata, e quando del lavoro.

Principe, ti invito per l'ennesima volta a leggere quello che scrivo, cosa che vedo che ANCORA non hai fatto.

Sta iniziando a diventare noiosa sta storia.

Comunque, mi riquoto da sola:


"Qua ci manca solo che diciate che una che viene stuprata e' perche' l'ha voluto lei... il meccanismo mentale e' lo stesso. "


aspe che lo risottolineo: ho scritto che IL MECCANISMO MENTALE e' lo stesso. NON HO TIRATO FUORI l'ARGOMENTO STUPRI, HO FATTO UN PARAGONE!!!!

No, ma allora, visto che QUALCUNO non vuole che questo topic rimanga in-topic, ma deve NECESSARIAMENTE trasformarlo in un attacco personale, continuiamo pure!

"leggendo le tue risposte ho notato un particolare astio nei confronti degli uomini, generalizzato diciamo, forse perchè il tema ti stava tanto a cuore."

Certo, vi odio tutti. Infatti non lo sai, ma vado in giro a prendere a calci nei coglioni ogni maschio che incontro.
Vi prego, ditemi che non devo veramente commentare l'idiozia di questa affermazione.

"Quindi visto i flame nel topic Stupri, fatti da entrambe le parti, ho messo bene in chiaro che non avrei accettato altre offese gratuite e generalizzazioni"

Fammi capire: siccome ho discusso con qualcuno in un ALTRO topic, ti sei sentito in dovere di insultarmi in questo e mettermi in bocca cose mai dette.

Scusa: saro' irrazionalmente femmina, ma proprio mi sfugge il nesso.

"Hai diciamo una strana considerazione di noi uomini, ma basta andarsi a ricercare i commenti sul topic Stupri. "

Una cosa e' sicura: i maschi sono geneticamente incapaci di leggere.
Altrimenti non capisco come ANCORA si parli di una cosa che ho spiegato, rispiegato e trispiegato alla nausea.

"Mi sembra che sia stato scritto dopo le tue risposte arroganti, non prima. "

A me sembra che prima sia venuto il tuo post offensivo, falso e diffamatorio e poi le mie risposte arroganti. Punti di vista.


Non ne posso piu'...

Gente, ve l'ho gia' chiesto altre volte: volete se me ne vada? Se lo volete DITEMELO, porca l'oca, ma questo LOGORIO e' massacrante! Non si puo' continuare cosi'!

E' diventato un discorso alla

"Tu hai affermato A"
"Veramente ho affermato B..."
"Si, ma tu hai affermato A"
...

mi sembra di parlar coi muri...

Nessuno ti trattiene qui, sei libera di andare dove vuoi, se vuoi ti offriamo pure un set di asciugamani per regalo.

Cavolo si capisce che è uno scherzo?

Pensala come vuoi, la cosa strana è che su 3 pagine non sei solo l'unica donna che è intervenuta, ma anche l'unica persona che si discosta da una certa netiquette.
Siamo totalmente off-topic, ma che qualcuno si sia lasciato trasportare volontariamente?


Tutto ciò che ho scritto è una considerazione personale, non verità assoluta, idee e pensieri di una mente malata, per fortuna c'è Xy che ormai è dottore, forse ci curerà tutti^_^

Ps: ritengo inutile riquotare all'infinito, per fortuna si ha sempre la scelta di abbandandonare una discussione, magari in maniera meno teatrale.

[MOD]

Visto che la discussione è finita su un binario completamente diverso da quello iniziale, con toni e battute che vanno al di là del buon gusto, mi trovo costretto a chiudere.

[/MOD]

Provo a riaprire la discussione con un articolo apparso oggi su Repubblica.
Al minimo accenno di flame, chiudo nuovamente.


Ricerca, se le ragazze rinunciano
"Ma io non sono all'altezza..."
I risultati di una indagine a tappeto nelle scuole: i ragazzi invece non mostrano incertezze
La demografa del Cnr Palomba: "Il problema esiste, lavoriamo per superare pregiudizi"

La prima domanda è: quanto si guadagna? E la fanno maschi e femmine, senza distinzione. La seconda però già fa la differenza: "Secondo lei io posso fare il fisico teorico?". Le ragazze chiedono se sono all'altezza, se hanno la capacità, se lo meritano. I ragazzi, nella maggior parte dei casi, non si pongono il problema e ci provano comunque. L'approccio al mestiere di ricercatore si presenta come una questione di genere; è una specie di vocazione nell'immaginario femminile, una scelta professionale (né più né meno) per i ragazzi.
A rendere questa visione di disparità è un'indagine che ha interessato 43 scuole italiane. Nell'ambito del progetto 'Diva', Science in a Different Voice, nato per sensibilizzare i giovani alle carriere scientifiche, Rossella Palomba demografa dell'Istituto per le ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Cnr e Ambasciatrice europea per le pari opportunità nella scienza, ha incontrato circa 2.000 studenti negli ultimi due anni. E ha rivolto loro questionari aperti sul mondo della scienza e della ricerca.

I risultati e i consigli. Se per le ragazze ricerca vuol dire soprattutto libertà (18 per cento), per i ragazzi è gusto della scoperta (24 per cento). Inoltre, se il 33 per cento degli studenti maschi pensa che fare ricerca sia una questione di 'passione', le ragazze ci aggiungono anche una buona dose di divertimento (54%). E forse anche per questo il 70 per cento delle studentesse apprezza del mestiere la possibilità di viaggiare. Per entrambi i sessi poi, la fantasia è una qualità necessaria a un buon ricercatore: ne è convinto il 58 per cento delle studentesse e il 33 per cento dei ragazzi intervistati; inoltre sono le donne (43 per cento), più degli uomini (24 per cento), a ritenere utile la collaborazione per ottenere risultati in campo scientifico. Ma il dato che su tutti evidenzia la differenza dell'approccio è quello secondo cui solo il 18 per cento delle studentesse è convinto che le donne siano portate per la ricerca, perché in possesso di una mentalità flessibile e abituate a fare più cose contemporaneamente.

"Di fronte a questa insicurezza come ambasciatrice ho cercato in tutti i modi di incoraggiare le ragazze e di accrescere la loro autostima - racconta Rossella Palomba - elencavo loro una serie di qualità importanti: fantasia, creatività, modestia, e poi chiedevo a ognuna: tu ce le hai? Quasi sempre la risposta era affermativa e allora dicevo che poteva sicuramente fare la ricercatrice".
Ma le donne che vogliono fare ricerca devono conoscere anche la regola dei tre metalli. "È una regola fondamentale: salute di ferro, nervi di acciaio, marito d'oro. E alle studentesse ho sempre precisato di stare attente - dice la demografa - perché il marito di piombo non fa per noi..."

Il problema dell'orientamento. Che il tema delle pari opportunità non sia sentito come rilevante neppure dalle giovani donne è preoccupante per la ricercatrice dell'Irpps. Ma ci sono anche altri problemi che riguardano in generale tutti gli studenti e che condizionano gravemente le loro scelte, a cominciare dall'orientamento. "C'è una solitudine impressionante nella scelta fondamentale del corso di laurea - spiega Palomba - spesso non hanno un'idea precisa e non riescono a tirar fuori quello che desiderano fare, perché non conoscono affatto il tipo di lavoro che li aspetta dopo l'università. Nell'orientamento che viene fatto dai professori universitari, si parla pochissimo di lavoro e molto di studio. Manca un vero e proprio orientamento alla professione, che è invece la cosa che più incuriosisce e interessa i ragazzi".

Così, in mancanza di convinzioni solide e informazioni pratiche sul futuro lavorativo, gli studenti scelgono spesso basandosi soprattutto sulle decisioni degli amici, sulla vicinanza dell'università da casa, su quello che vogliono i genitori. O su altri curiosi elementi: "Ad esempio mio figlio ha fatto Economia e un giorno mi ha spiegato che aveva visto Pretty Woman e aveva deciso di diventare come Richard Gere, un finanziere", nota l'ambasciatrice. Alla fine anche le scelte inconsapevoli o irrazionali possono funzionare, ma "rimane il fatto che le scuole dovrebbero garantire un orientamento efficace". Se gli studenti, in genere, considerano il mestiere di scienziato un mestiere di élite, se lo immaginano come un grande privilegio, troppo lontano dalla quotidianità e se pensano che in fondo è meglio fare il funzionario di banca, perché più alla portata e più comune, evidentemente "è perché nessuno spiega loro quello che fanno davvero gli scienziati".

Perciò nel suo lavoro di ambasciatrice Rossella Palomba racconta ai ragazzi del suo mestiere, della ricerca, ma dice anche che va al cinema, al mare, in pizzeria. Che fa la spesa al supermercato e che molte delle idee migliori le vengono proprio mentre gira col carrello.

Acc...mi aspettavo un pò iù di combattività da parte della frazione femminile...ricordiamo che il sondaggio è stato fatto tra studenti random,suppongo superiori ma non mi pare specifichi e mi piacerebbe saperlo.

cmq conosco un sacco di ragazze che ottime qualità che si fanno troppi problemi a prescindere da ogni cosa...tutto sommato non mi lascia sorpreso l'articolo