Dunque, Xyatha, veramente scusami tu... ma porto un odio viscerale nei confronti dei leghisti in quanto, pur dicendo che alcune critiche (fin troppe ad esser sinceri) allo Stato Italiano siano giuste, proprio non mi vanno giù.
Sono partiti da un lecito risentimento locale sono finiti a far a gara tra loro a chi la spara più grossa.
Mettendo sempre in dubbio la possibilità di coesione del centro-destra e la coerenza interna dello schieramento.*
E poi, per me (si è forse intuito?) sentir parlare di secessione proprio non so se mi fa più ridere o piangere.
Quindi scusami tu, ma mi sono trovata con due post che quasi mi davano della leghista e sinceramente non ci ho visto più
Quanto alle similitudini, mi permetto di dissentire sottolineando che loro parlano di secessione, io parlo contro un'unificazione.
Loro parlano di secessione di uno stato che è anche una nazione (Muzedon, si, c'è la nazione sarda, la sicula e la ligure

- ma rimaniamo una nazione - stessa lingua se non altro), io parlo contro un'unione di stati e nazioni che a volte hanno veramente poco in comune l'un con l'altro (e non oso pensare a quello che sarà tra un po'... est Europa, Turchia!?!?... bah...).
Ma più esattamente, non tanto contro la UE, più che altro contro la mancanza di determinazione popolare.
Per quanto io sia anti-UE, nulla in contrario dopo un voto popolare ed anzi sarei ben lieta di vedere risultati.
Quello che critico è la mancanza di determinazione popolare, di un voto chiaro.
Oltre agli orrendi guazzabugli legislativi che vengono fuori, che trovo al limite dell'illiberale e anti-costituzionale.
Un'Unione che nasca così sarà sempre soggetta a violente critiche e condanne e attacchi.
Volete/vogliono fare le cose serie?
Bene, ma se ne abbia il coraggio.
In queste cose è la "conditio sine qua non".
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Muzedon, si, potrebbe essere costruttivo, ma a volte non ci rendiamo conto che si rischia veramente di finire in un campo minato e non peggio.
Parli di prendere il meglio da ogni legislazione?
Beh...
facciamo subito un esempio terribile.
Il diritto in Italia, ed in buona parte d'Europa, è un diritto positivo... tendenzialmente quindi con tante leggi (per noi in particolare - TROPPE) e poco spazio per il giudizio personale del giudice (in teoria).
In Inghilterra c'è quello anglosassone (il medesimo USA, e non solo) che è quanto di più lontano dal nostro: pochissime leggi, grande potere discrezionale dei giudici, che con i loro giudizi creano i precedenti ai quali spesso ci si appoggia in cause successive.
Mi si spiega come accidenti si posso anche solo lontantamente avvicinare le due cose?
Entrambe hanno pregi e difetti, l'una è più (dovrebbe) chiara e sempre uguale... ma dall'altra è lenta nell'applicazione e nel modificarsi, l'altra è più veloce sia nell'applicazione sia nel modificarsi ma è meno "certa".
Tutti direbbero: "é l'UK e i pochi paesi con sistemi di diritto similari a doversi adeguare alla maggioranza".
Giusto.
Ma qui non si sta parlando di quisquilie.
Qui si sta parlando del fondamento del diritto anglosassone che è di fatto in vigore da secoli e secoli.
E secondo chi loro cambierebbero anche solo una virgola?
Loro che poi sono i primi a rimanere fuori dal mondo (sistema di misura anglosassone - ! - guida a destra...)?
Poi...
e le lingue?
Allora, o siamo tutti uguali (e ci mancherebbe!)... ma allora qual'è la lingua "ufficiale"? una, due? tutte? nessuna?
O ci saranno cittadini di serie A e di serie B, quelli che sono madrelingua dell'idioma comunitario ufficiale, e quelli che non lo sono.
Poi...
e la tassazione?
quale sistema (sono praticamente tutti diversi sotto TROPPI aspetti)?
e anche si trovasse un sistema unico (follia!), la distribuzione delle risorse come verrebbe fatta? da chi? e questa persona di che nazionalità sarebbe?
Sarebbe un vero europeista o ancora un po' nazionale?
Qualcuno direbbe che tutte queste cose sarebbero risolte "collegialmente".
Ma mi spiegate come si possono mettere d'accordo 25 stati, sovrani sino al giorno prima, su queste materie???
O non si combinerebbe nulla, un classico con la UE.
O verrebbero sù dei caos incredibili. Sappiamo tutti bene, specie noi italiani, quali sono gli effetti DELETERI delle larghe intese: si riesce a trasformare in una schifezza anche una buona legge... non parliamo poi se si parte da una cattiva idea.
Qualcuno penserà che io sia una nazionalista anti-UE della peggior specie, ma la mia durezza ha una ragione.
Io all'Europa credetti fortemente fin dalla tenerissima età.
Poi ho visto cosa stava venendo fuori.
Per dire, ero ancora alle elementari (quanti anni fa...), e ci chiesero di fare dei disegni/manifesti per un concorso CEE.
Io disegnai le bandiere dell'Europa occidentale chiuse in un cappio a stelle e strisce, e le bandiere dell'Europa orientale in un cappio rosso con la falce e martello... al centro una grande forbice blu con le stelle d'oro tagliava i due cappi e faceva unire tutte queste bandiere.
Dissero ovviamente che il mio disegno non andava bene, perchè non parlava dei 12, o quanti accidenti fossero ai tempi.
Ditemi voi se non posso essere considerata un'europeista convinta della prim'ora (dovevo avere 10 anni... o meno, era la fine degli anni '80, il muro c'era ancora).
Non c'è peggior nemico di un "ex-entusiasta".
Grazie per la pazienza, e scusate la mancanza di sintesi.
K.
PS: * dettaglio che noto sempre... MA CHI ACCIDENTI HA VOTATO A DESTRA OGGI COME IERI!?!?!? Credo di essere una delle poche persone ad ammetterlo (ammetto anche che mi sono dovuta "turare il naso", come diceva Montanelli)... eppure non si dovrebbe esser pochi... bah... qualcuno ha una spiegazione logica per questo?
K.