Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
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MessaggioInviato: mer mag 31, 2006 17:27 
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Forse non scrivo usando un italiano intelligibile...
Fammi ricontrollare...
Mumble...
Io ho scritto che non sono nata nella UE - e prova a dimostrarmi il contrario - dovrei essere un po' tanto giovincella; ho detto che la penisola italiana non fa parte del continente Europa? Non mi sembra.

Poi... Italia paese fondatore di cosa? della UE? Non mi pare proprio.
Ahhh... ma tu stai parlando della CEE (indicativo quel Economica, non trovi?).
Non a caso io non ho nulla in contrario ad un mercato comune per favorire gli scambi e quindi la ricchezza del Vecchio Continente.

Io ho in contrario, E MOLTO, nei confronti del tentare di creare un Super-Stato Europeo che, sinceramente amerei profondamente se potesse essere uno Stato Unitario, ma che
A) non ha praticamente nessuna speranza di riuscire
B) sta diventando un mostro burocratico ed illiberale

Visto che sono tutti tanto sicuri che i cittadini siano favorevoli, come mai nessuno inserisce una clausola di uscita?
Visto che sono tutti tanto sicuri che i cittadini siano favorevoli, come mai non si fa un referendum su tale argomento?
Io non dico che il governo italiano non abbia liberamente scelto la partecipazione alla UE. Dico solo che mi da un po' fastidio che nessuno abbia mai pensato di chiedere il parere dei cittadini.

Mi permetto di dubitare che tutto questo euro-entusiamo sia vero.

Quanto ai "poi" italiani del 1830... sbaglio, sicuramente... ma ci furono vari referendum per l'unificazione, tipo in Toscana?
Sbaglio o il Regno delle Due Sicilie, lo Stato Vaticano e il Lombardo-Veneto furono conquistate o comunque rese parte dello Stato italiano a seguito di azioni di guerra?
Ergo, non mi sembra un confronto accettabile.

Quanto alle vecchiette... mi sa tanto che vista la nascosta inflazione che c'è stata avessero tutte le ragioni di questo mondo a preoccuparsi.

E concludo... non osare avvicinarmi alla Lega. Per me è un insulto, e non mi pare di aver insultato nessuno.
Non sono necessarie scuse in quanto l'offesa poteva non essere nota.
Grazie.
K.

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MessaggioInviato: mer mag 31, 2006 17:32 
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La UE è l'evoluzione della CEE, diciamo che è una conseguenza ragionata.
Ad ogni modo, non riesco ancora a capire i danni che possano nascere da una confederazione di Stati, che per decenni resteranno indipendenti e nazionalisti, ma che con il tempo (la prossima generazione sarà nata in Europa e sarà cosa più semplice) diventerà un unico Stato con un'unica legislatura.

Stato, non Nazione. Perchè le Nazioni non si creano a tavolino. E 150 anni di Stato italiano (dopo millenni di varie dominazioni straniere) non hanno cancellato la Nazione Sardegna. ;)

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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MessaggioInviato: mer mag 31, 2006 17:51 
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Muzedon ha scritto:
La UE è l'evoluzione della CEE, diciamo che è una conseguenza ragionata.
Ad ogni modo, non riesco ancora a capire i danni che possano nascere da una confederazione di Stati, che per decenni resteranno indipendenti e nazionalisti, ma che con il tempo (la prossima generazione sarà nata in Europa e sarà cosa più semplice) diventerà un unico Stato con un'unica legislatura.

Stato, non Nazione. Perchè le Nazioni non si creano a tavolino. E 150 anni di Stato italiano (dopo millenni di varie dominazioni straniere) non hanno cancellato la Nazione Sardegna. ;)


Trovo che definire la UE una "conseguenza" della CEE, per quanto ragionata, mi pare un po' eufemistico.

Una cosa sono due stati che aboliscono i dazi lungo le loro frontiere e che attuano politiche economiche, relativamente agli scambi commerciali con paesi terzi, unitarie di reciproco interesse ed utile.

Una cosa, molto diversa, sono due stati che cerchino di fondersi l'uno nell'altro utilizzando nel momento di passaggio la creazione di una superstruttura politico/economico/burocratica non si capisce bene quanto sopra e quanto sotto i due governi promotori.
E che nel contempo restringano la propria sovranità a favore di atti legislativi provenienti da detta sovrastruttura.
Per me rimane una schifezza sotto ogni punto di vista.

Se poi ci mettiamo che le due nazioni in questione abbiano anche culture non radicalmente, questo no, ma comunque differenti, lingue differenti, ed ecco che il pastrocchio è assicurato.

Se poi ci mettiamo che tutti i movimenti politici di entrambi i paesi dicano "viva l'unificazione" e che nessuna votazione pro o contro venga richiesta direttamente ai cittadini, ed ecco che dico che qui si sta peccando di illiberalità.

Poi moltiplichiamo questo per 10, 20,... (chissà dove andremo a parare) stati e le incomprensioni e l'impossibilità di creare qualcosa di buono diventa quasi certezza.

Questo io dico.

Di orrendo dubito che possa venire fuori qualcosa.

Di buono sono certa che non verrà fuori nulla.

Solo un guazzabuglio di interessi locali (giusti), lingue completamente differenti, di leggi e leggine in contrasto le une con le altre.

Vorrei solo un po' di pragmatismo e di rispetto per i diritti alla determinazione dei cittadini.

Non mi pare di essere una testa vuota degna di cui è piena la Lega Nord.

K.

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MessaggioInviato: mer mag 31, 2006 18:15 
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Perdonami, ma sei troppo pessimista. :)
E' indubbiamente vero che al momento la nascitura UE incontra difficoltà (dato che gli euroscettici a prescindere ci sono), resistenze interne ed esterne (USA su tutti, non vogliono un polo economico potente quanto loro) oltre ai chiari limiti umani dei politici europei.

Siamo all'inizio di un lungo e tortuoso percorso. Con la UE si avrà un unico statuto legislativo per tutta l'Europa. Mi pare costruttivo che vari popoli con legislature differenti si confrontino ed estraggano il meglio delle singole legislature. :)

Che poi ora sia tutto molto evanescente e pastrocchioso è vero. Ma da qualche parte bisogna pure iniziare. Facendo un esempio partigiano: Valm Neira appena nata era un sito poco usabile, incompatibile con il 90% dei browser, non conforme agli standard W3C, con pochi fan.
Ora è il principale sito drowish italiano, ed uno dei più famosi in ambito internazionale. Se mi fossi arreso alle prime difficoltà (poteva essere considerato ben peggio che un pastrocchio) e alle prime critiche, allora la meraviglia attuale non esisterebbe.
E se ora mi cullassi troppo, il sito non migliorerebbe più. Invece mi devo sforzare ogni giorno per migliorarlo.

Con la stessa ottica bisogna guardare la UE. L'intento è buono, il metodo è imperfetto, i risultati non eccelsi. Diamo tempo al tempo, ma bocciare in partenza quello che è un progetto nobile mi pare un suicidio. Tutto, ovviamente, secondo la mia modesta opinione. :)

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MessaggioInviato: mer mag 31, 2006 19:21 
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Kryziel, dare del leghista non e', a prescindere, un insulto, a meno che non si abbia una pessima opinione dei suddetti.

Preciso comunque che stavo facendo una affermazione parlando dei rapporti con lo stato.

I Leghisti (a parte tutto il resto) sostengono che non devono rispetto all'Italia, che l'Italia e' un ammasso di burocrati che gli ruba i soldi (roma ladrona), che loro sono diversi, una nazione a se stante con origine e cultura diverse, e non si capisce perche' le cose che valgono per l'Italia devono valere per loro che sono una cosa a parte.

Tu stai piu' o meno sostenendo la stessa cosa per l'Europa Unita.

Stavo parlando di relazione "parte-tutto", non di commenti personali sull'intelligenza relativa dei leghisti. Era per questo che avevo fatto quella affermazione, tutto qua ^^


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MessaggioInviato: mer mag 31, 2006 22:18 
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Dunque, Xyatha, veramente scusami tu... ma porto un odio viscerale nei confronti dei leghisti in quanto, pur dicendo che alcune critiche (fin troppe ad esser sinceri) allo Stato Italiano siano giuste, proprio non mi vanno giù.
Sono partiti da un lecito risentimento locale sono finiti a far a gara tra loro a chi la spara più grossa.
Mettendo sempre in dubbio la possibilità di coesione del centro-destra e la coerenza interna dello schieramento.*
E poi, per me (si è forse intuito?) sentir parlare di secessione proprio non so se mi fa più ridere o piangere.

Quindi scusami tu, ma mi sono trovata con due post che quasi mi davano della leghista e sinceramente non ci ho visto più :twisted:

Quanto alle similitudini, mi permetto di dissentire sottolineando che loro parlano di secessione, io parlo contro un'unificazione.
Loro parlano di secessione di uno stato che è anche una nazione (Muzedon, si, c'è la nazione sarda, la sicula e la ligure :) - ma rimaniamo una nazione - stessa lingua se non altro), io parlo contro un'unione di stati e nazioni che a volte hanno veramente poco in comune l'un con l'altro (e non oso pensare a quello che sarà tra un po'... est Europa, Turchia!?!?... bah...).

Ma più esattamente, non tanto contro la UE, più che altro contro la mancanza di determinazione popolare.
Per quanto io sia anti-UE, nulla in contrario dopo un voto popolare ed anzi sarei ben lieta di vedere risultati.

Quello che critico è la mancanza di determinazione popolare, di un voto chiaro.
Oltre agli orrendi guazzabugli legislativi che vengono fuori, che trovo al limite dell'illiberale e anti-costituzionale.
Un'Unione che nasca così sarà sempre soggetta a violente critiche e condanne e attacchi.

Volete/vogliono fare le cose serie?
Bene, ma se ne abbia il coraggio.
In queste cose è la "conditio sine qua non".

---

Muzedon, si, potrebbe essere costruttivo, ma a volte non ci rendiamo conto che si rischia veramente di finire in un campo minato e non peggio.
Parli di prendere il meglio da ogni legislazione?

Beh...
facciamo subito un esempio terribile.
Il diritto in Italia, ed in buona parte d'Europa, è un diritto positivo... tendenzialmente quindi con tante leggi (per noi in particolare - TROPPE) e poco spazio per il giudizio personale del giudice (in teoria).
In Inghilterra c'è quello anglosassone (il medesimo USA, e non solo) che è quanto di più lontano dal nostro: pochissime leggi, grande potere discrezionale dei giudici, che con i loro giudizi creano i precedenti ai quali spesso ci si appoggia in cause successive.

Mi si spiega come accidenti si posso anche solo lontantamente avvicinare le due cose?

Entrambe hanno pregi e difetti, l'una è più (dovrebbe) chiara e sempre uguale... ma dall'altra è lenta nell'applicazione e nel modificarsi, l'altra è più veloce sia nell'applicazione sia nel modificarsi ma è meno "certa".

Tutti direbbero: "é l'UK e i pochi paesi con sistemi di diritto similari a doversi adeguare alla maggioranza".
Giusto.
Ma qui non si sta parlando di quisquilie.
Qui si sta parlando del fondamento del diritto anglosassone che è di fatto in vigore da secoli e secoli.
E secondo chi loro cambierebbero anche solo una virgola?
Loro che poi sono i primi a rimanere fuori dal mondo (sistema di misura anglosassone - ! - guida a destra...)?

Poi...
e le lingue?
Allora, o siamo tutti uguali (e ci mancherebbe!)... ma allora qual'è la lingua "ufficiale"? una, due? tutte? nessuna?
O ci saranno cittadini di serie A e di serie B, quelli che sono madrelingua dell'idioma comunitario ufficiale, e quelli che non lo sono.

Poi...
e la tassazione?
quale sistema (sono praticamente tutti diversi sotto TROPPI aspetti)?
e anche si trovasse un sistema unico (follia!), la distribuzione delle risorse come verrebbe fatta? da chi? e questa persona di che nazionalità sarebbe?
Sarebbe un vero europeista o ancora un po' nazionale?

Qualcuno direbbe che tutte queste cose sarebbero risolte "collegialmente".
Ma mi spiegate come si possono mettere d'accordo 25 stati, sovrani sino al giorno prima, su queste materie???

O non si combinerebbe nulla, un classico con la UE.
O verrebbero sù dei caos incredibili. Sappiamo tutti bene, specie noi italiani, quali sono gli effetti DELETERI delle larghe intese: si riesce a trasformare in una schifezza anche una buona legge... non parliamo poi se si parte da una cattiva idea.

Qualcuno penserà che io sia una nazionalista anti-UE della peggior specie, ma la mia durezza ha una ragione.
Io all'Europa credetti fortemente fin dalla tenerissima età.
Poi ho visto cosa stava venendo fuori.
Per dire, ero ancora alle elementari (quanti anni fa...), e ci chiesero di fare dei disegni/manifesti per un concorso CEE.
Io disegnai le bandiere dell'Europa occidentale chiuse in un cappio a stelle e strisce, e le bandiere dell'Europa orientale in un cappio rosso con la falce e martello... al centro una grande forbice blu con le stelle d'oro tagliava i due cappi e faceva unire tutte queste bandiere.
Dissero ovviamente che il mio disegno non andava bene, perchè non parlava dei 12, o quanti accidenti fossero ai tempi.
Ditemi voi se non posso essere considerata un'europeista convinta della prim'ora (dovevo avere 10 anni... o meno, era la fine degli anni '80, il muro c'era ancora).
Non c'è peggior nemico di un "ex-entusiasta".

Grazie per la pazienza, e scusate la mancanza di sintesi.
K.

PS: * dettaglio che noto sempre... MA CHI ACCIDENTI HA VOTATO A DESTRA OGGI COME IERI!?!?!? Credo di essere una delle poche persone ad ammetterlo (ammetto anche che mi sono dovuta "turare il naso", come diceva Montanelli)... eppure non si dovrebbe esser pochi... bah... qualcuno ha una spiegazione logica per questo?
K.

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MessaggioInviato: mer mag 31, 2006 23:22 
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Kryziel, nemmeno io amo i leghisti. Anzi. Li reputo tra le piu' becere categorie italiote.
Come t'ho detto, il mio paragone era stato voluto solo in relazione al discorso "parte-tutto".

Comunque, come Muze ti potra' confermare meglio di me, il Sardo e' a tutti gli effetti una lingua a se stante. :wink: In effetti i Sardi di italiano non hanno niente, a parte la definizione ufficiale...hanno persino una genetica diversa!^^

Per il resto...come ho gia' scritto sopra e' normale che si litighi tanto e ci si metta tanto. Nel caso d'una conquista e' facile: ha ragione il vincitore. Qua si sta tentando la strada dell'unione pacifica... e' qualcosa di nuovo, e' logico che si proceda a tentoni e pigliando svariate batoste.
Non credo che l'Europa Unita sia la panacea di tutti i mali, ovviamente. Pero' credo...beh, che qualsiasi sara' il risultato finale, quantomeno il fatto che si sia costituito un precedente sara' una cosa positiva.

E...onestamente, non so se vorrei o no che tutti quelli di Destra fossero come te. Mi piace avere - per una volta - "avversari" di discussioni sensati, che spingono a ragionare, a riflettere, a modificare e possibilmente migliorare le proprie idee, o quantomeno a giustificarle.

Pero' e' anche vero che cosi' mi levi il divertimento di sentirmi superiore al branco di pecoroni forzitalioti!!! :lol:

E' sempre un piacere chiacchierare con te.

Buonanotte^^


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MessaggioInviato: gio giu 01, 2006 08:49 
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Si, il Sardo non è un dialetto (come il romanesco o il milanese, per intenderci) ma è proprio una lingua.
A sua volta il Sardo include molti dialetti (Logudorese, Campidanese, Sassarese, etc) che derivano dalle contaminazioni straniere. Il Sardo ufficiale è il Logudorese, che è quello che ha subito meno contaminazioni dal latino prima e dalla dominazione spagnola poi.

A parte la lingua, poi, ci sono tradizioni e usanze che sopravvivono a distanza di secoli. C'è un sentimento di attaccamento alla terra e di solidarietà tra Sardi (soprattutto quando si è fuori dalla Sardegna) che è unico.

Per questo ti dico: la Sardegna è una Nazione, l'Italia un po' meno. E nessuno ha chiesto a noi Sardi se volevamo o meno essere parte dell'Italia con un referendum.
Eppure è indubbio che la Sardegna senza l'Italia avrebbe delle difficoltà economiche non indifferenti, anche se sicuramente sarebbe più bella e meno deturpata da quegli obrobri abusivi "continentali".

E io, sia in Italia, che in Europa, rimarrò prima di tutto Sardo, poi tutto il resto. :D

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Ultima modifica di Muzedon il gio giu 01, 2006 09:51, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: gio giu 01, 2006 09:34 
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quando ho citato Bossi e Berlusconi, non l'ho fatto per paragonarti ad una leghista, ma solo per farti capire il punto.
Tu parlavi di Regolamenti europei che potessero andare contro la costituzione ed io ti ho citato due politici italiani che hanno legiferato e parlano contro l'articolo fondamentale della Costituzione italiana e che se non fossero politici sarebbero gia finiti da tempo in prigione per dette affermazioni.
dopodiché, la tua paura mi sembra veramente eccessiva. le leggi sono differenti? pazienza, l'Unione Europea stila dei Regolamenti e delle direttive e all'interno di esse ci si può muovere liberamente; chi vieteràmai agli inglesi di guidare "contromano"? saranno cavolacci loro, ogni nazione conserverà la propria legislazione e l'unica differenza sarà che ci sarà un organo superiore al quale rispondere.
Senza offesa, ma le tue mi paiono le paure di una provincialotta che arrivi in città per la prima volta.
Dici inoltre che non ci sarebbe stimolo senza una diversità nazionalistica, ma io che forse sono ancor più orgoglioso di te d'essere italiano di Roma ne dubito.
L'orgoglio non cambierà, un italiano sarà sempre un italiano, ma avrà la possibilità di lavorare/studiare o semplicemente girare tutta l'europa come vuole e se non ci fosse stata l'UE questo sarebbe se non impossibile molto difficile.
L'UE nasce da un evoluzione della CEE che altro non è che un evoluzione della CECA
(Il trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio firmato a Parigi il 18 aprile 1951 da Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Concluso per una durata di cinquanta anni, è entrato in vigore il 23 luglio 1952).
come vedi sono oltre 50 anni che cerchiamo di avere una base comune e finalmente ci stiamo riuscendo.

Cerca di allargare i tuoi orizzonti, cerca di vedere la cosa da tutti i punti di vista.
Un esempio molto stupido di cosa può fare l'UE te lo faccio subito.
Io poliziotto trovo un assassino, ma questi scappa e mi costringe all'inseguimento, se va oltre il confine dovrei fermarmi e lasciarlo stare, ma con un trattato europeo (Trattato di Shenghen) ora ho la possibilità di inseguirlo anche nel resto d'Europa e catturarlo.
Già questo a mio modesto parere è un passo avanti non indifferente.
Prima l'economia, poi gli uomini ed i capitali infine le idee.
Quando anchela lingua non sarà più un problema avremo un europa vera ed unita alla facciaccia degli USA che la temono

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