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 Oggetto del messaggio: Italia declassata
MessaggioInviato: sab mag 02, 2009 19:09 
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Come previsto un anno fa in questo blog (previsione facile alla luce della vittoria elettorale della destra, lo ammettiamo), l'Italia è stata declassata dalla Freedom House a nazione in cui la stampa è solo parzialmente libera.

da Repubblica

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: sab mag 02, 2009 20:26 
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Così vanno le cose...

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: sab mag 02, 2009 21:18 
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Penso ci sia ben poco da commentare :roll:

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"...muoio ogni attimo e rinasco nuovo e senza ricordi:vivo e intero,non più in me, ma in ogni cosa fuori."

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: sab mag 02, 2009 21:22 
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La pubblicità a fondo pagina riassume degnamente il punto della discussione. :asd:

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: dom mag 03, 2009 20:37 
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che tristezza... soprattutto la pubblicità infondo alla pagina è stata la mazzata finale ehm volevo dire la cigliegina sulla torta ;)

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ebbbene si ho tolto la mia firma storica :sese:
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Affiliato alla frangia anti D&D4th

i dadi sono sempre utili a chi gioca a D&D e Vampire


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: dom mag 03, 2009 22:51 
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vi stupite?
io proprio no e mi stupisco che ci abbiano messo tutto questo tempo ad accorgersene :secchio:

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: lun mag 04, 2009 11:08 
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Skaan Natsaclanee ha scritto:
vi stupite?
io proprio no e mi stupisco che ci abbiano messo tutto questo tempo ad accorgersene :secchio:


Uahahah!!! Fai troppo ridere. :P

E non ti pare che questa mancanza di libertà di espressione abbia qualcosa a che vedere con il topic "sbirri infami", vero?
Il prosciutto sugli occhi lo abbiamo solo quando fa comodo, o ce l'abbiamo sempre? ;)

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: lun mag 04, 2009 11:27 
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Iscritto il: dom lug 17, 2005 23:02
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Cita:
E non ti pare che questa mancanza di libertà di espressione abbia qualcosa a che vedere con il topic "sbirri infami", vero?

Sinceramente? No. Mi sembrano due cose completamente diverse.
Soprattutto per il fatto che, in Italia, gli "sbirri infami" a cui tu fai riferimento (e non quelli del ventennio o che altro) non hanno mai picchiato un giornalista.

Come invece succede in Russia, dove (con una piccola differenza) i giornalisti li ammazzano.
Quindi no, direi che le due cose non sono affatto legate, se non in maniera piuttosto ampia.
In Italia non c'è coercizione fisica da parte dello Stato. In Italia sono i giornalisti ad essere, in gran parte, dei venduti senza decenza e senza ritegno. Asserviti al potere. Lo stesso potere che, se vogliamo ragionare (o sragionare, dipende dai casi) in un certo modo, distribuisce manganellate a destra e a manca.

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Azrael The Dark rimuove la sua firma sovradimensionata.

La conoscenza è potere, il potere corrompe.
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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: lun mag 04, 2009 12:24 
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Azrael The Dark ha scritto:
Sinceramente? No. Mi sembrano due cose completamente diverse.
Soprattutto per il fatto che, in Italia, gli "sbirri infami" a cui tu fai riferimento (e non quelli del ventennio o che altro) non hanno mai picchiato un giornalista.

Come invece succede in Russia, dove (con una piccola differenza) i giornalisti li ammazzano.


Il discorso non è affatto questo. Conosciamo tutti (spero) la caratura di Putin e la situazione Russa. Il punto non è come, ma cosa.
In questo caso il "cosa" è mettere a tacere alcuni giornalisti, o non dare alcune notizie.

Azrael The Dark ha scritto:
Quindi no, direi che le due cose non sono affatto legate, se non in maniera piuttosto ampia.
In Italia non c'è coercizione fisica da parte dello Stato. In Italia sono i giornalisti ad essere, in gran parte, dei venduti senza decenza e senza ritegno. Asserviti al potere. Lo stesso potere che, se vogliamo ragionare (o sragionare, dipende dai casi) in un certo modo, distribuisce manganellate a destra e a manca.


Non c'è coercizione fisica sui giornalisti, ok.
Ma c'è coercizione psicologica e mobbing per quei giornalisti che non si allineano al potere e alle linee di partito (e/o governative). Che fine hanno fatto quei giornalisti scomodi che fanno reportages veri? I pochi che vanno in prima pagina (o prima serata) sono censurati, costretti a puntate riparatrici, minacciati e insultati dai ministri. Gli stessi ministri che poi hanno responsabilità su esercito, forze di polizia, etc.

Se ci fosse una notizia "scomoda" per i ministri o per gli alti papaveri delle forze dell'ordine cosa credi che succederebbe? Ti verrebbe detta la verità? Oppure pensi che la notizia venga parzialmente insabbiata come è successo fino ad ora per tutte gli incidenti ai vari G8, manifestazioni, caselli, stadi... e chi più ne ha più ne metta? ;)
In Inghilterra o in Francia la situazione è molto differente, i giornalisti possono fare vere inchieste senza rischiare di essere messi a scrivere cronaca rosa locale nelle edizioni di provincia, anzi, la loro carriera esplode proprio quando fanno scoop scomodi.
E' questo che ci accomuna alla Russia e alla Bolivia e ci distingue dal resto dell'Occidente civilizzato.

Suvvia, non è che l'informazione è "controllata e censurata" solo quando ci fa comodo che lo sia. Lo è sempre, e finchè qualcuno sosterrà il contrario le cose non cambieranno mai. Al di là dei governi e delle persone intendo, è un retaggio da "servi" di cui ci dobbiamo liberare.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: lun mag 04, 2009 13:26 
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Muzedon, difendi i giornalisti italiani dando la colpa ai ministri e mi attacchi le forze dell'ordine? Suvvia, o tutti o nessuno, non facciamo mentalità da lettori del Manifesto degli anni '80.

La coercizione psicologica e giornalistica c'è, ma non è tanto ad opera dei ministri quanto ad opera degli altri giornalisti, ed è da affermazioni come queste che si capisce quanto tu sia lontano in realtà dal mondo del giornalismo. :P Il giornalismo è totalmente allineato alla politica. Bada bene, non al governo, ma alla politica.
L'informazione, che dovrebbe essere un bene pubblico, è pagata e sostenuta interamente dai partiti, sia di destra che di sinistra. Solo che, a destra, il tutto è schifosamente palese (e comunque nessuno fa niente per evitarlo). Tu lo sai come funziona il sistema del finanziamento pubblico all'editoria, no? Quei milioni di euro vanno ai giornalisti e provengono dai partiti. Che bisogno hai di minacciare un tuo dipendente? Puoi semplicemente dirgli cosa fare ed aspettare che lui lo faccia.

Le informazioni scomode a ministri, alti papaveri, ma anche a segretari di partiti di opposizione, non passano perché sono i giornalisti stessi a non voler farle passare.
Al giorno d'oggi nessun giornalista vuol fare le grandi inchieste di cui tu parli. Significa mordere la mano che ti dà da mangiare. E se un tuo collega lo fa tu fai mobbing nei suoi confronti, perché altrimenti ci rimetti pure tu.
L'informazione in Italia non è censurata dalla politica, è un'autocensura del giornalismo stesso. Che in Italia fa molto più schifo che da altre parti.

In Inghilterra o in Francia la situazione è differente perché i giornali non prendono tutti quei soldi dalla politica, bensì li prendono dai lettori.
Quando cambiano gli interessi del datore di lavoro, se permetti anche i risultati sono leggermente differenti.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: lun mag 04, 2009 15:20 
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Non si parla solo di giornali di partito, ma di giornali "indipendenti" sulla carta.

Cita:
Ai sensi della normazione vigente i contributi pubblici erogati all'editoria ammontano a a centinaia miloni di euro. Chi sono i beneficiari di questo denaro pubblico? Le testate organi di partiti e movimenti politici che abbiano il proprio gruppo parlamentare in una delle camere o rappresentanze nel parlamento europeo o siano espressione di minoranze linguistiche riconosciute, avendo almeno un rappresentante in un ramo del parlamento italiano; i quotidiani o periodici organi di movimenti politici; i quotidiani editi da cooperative giornalistiche; i quotidiani la cui maggioranza di capitale è detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali; i quotidiani editi in regioni di confine; i quotidiani editi e diffusi all'estero; i periodici editi da cooperative di giornalisti; le imprese di periodici editi da cooperative, fondazioni o enti morali non a scopo di lucro ovvero da società la cui maggioranza sia detenuta da coopertive, fondazioni o enti morali...

Attingono a questi cospicui contributi anche le imprese radiofoniche organo di partito politico,le imprese televisive organo di partito politico, giornali che non escono in edicola ma che arrivano per corrispondenza agli iscritti di qualche partito politico; giornali che hanno una tiratura di poche migliaia di copie; gionali che hanno una redazione composta da due o tre gionalisti; giornali che vengono regalati affinché aumenti la tiratura e dunque il contributo dello Stato; giornali che vengono mandati al macero affinché aumenti la spesa per la carta (sprecata) e dunque il contributo dello Stato; giornali che, con parte del denaro pubblico percepito, sovvenzionano quei partiti politici che gli consentono di ricevere quello stesso denaro: questa ampia e paradossale casistica ci spinge a ritenere, senza ombra di dubbio, che i giornali, di privati, dovrebbero vivere grazie al contributo dei privati cittadini che li leggono e non attingendo ad enormi quote di denaro pubblico.


Il tuo ragionamento è condivisibile, ma parlo di governo (e non di partiti) perchè è lo Stato a decidere anno per anno l'entità dei finanziamenti. E' ovvio che se i giornali iniziano a fare opposizione, la tentazione di sopprimere i giornali non prettamente di partito (che prendono soldi ANCHE dai partiti, ovviamente) diventa fortissima.
Se invece sono certo che i giornaletti mi riservano un trattamento carezzevole, li finanzio più volentieri.

La colpa quindi secondo me non è solo dei giornalisti. E' anche dei giornalisti, ma è ovvio che se il prezzo del rendersi "aggressivi" è essere epurati (vedi Santoro e Biagi) e perdere il lavoro (e magari Santoro può permetterselo, Pinco Pallino della Gazzetta di Bolzano no), allora è ovvio che sto attento a non farmi licenziare, giusto? :)

E' un concorso di colpe figlio di una cultura arretrata, secondo me.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: lun mag 04, 2009 19:04 
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Iscritto il: mer lug 13, 2005 14:43
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Ho un dubbio, un impressione, parzialmente inerente alla discussione di cui subito sopra.
Premesso che le informazioni in mio possesso non sono molte, da un anno a questa parte ho notato:

Quotidiani:
- Diminuizione di articoli utili riguardo la situazione socio-politica in Italia.
- Aumento di articoli "facciata" quali risultati di presunti sondaggi o opinionisti di partito.
- Aumento di articoli "facciata" quali cronache rosa e nera.

Televisione:
- Programmazione orientata in direzione delle scelte politiche del Governo (devo ammettere che potrei davvero sbagliarmi, ma da quando è stato deciso/imposto per/il nucleare, prima, non si vedono più spot dell' Enel/Eni promuoventi il risparmio energetico ed uno slancio per le rinnovabili, poi, mi piazzino un programma su Mattei...).

Fin quì direte "hai scoperto l'acqua calda", ma alla luce dell'acqua calda, non vedo utilità nel difendere o accusare classi sociali.


Quella dell'informazione è un'azienda e le aziende devono rendere servizi ai loro finanziatori.



Per sguazzare in altra acqua calda:
I Potere legislativo.
II Potere esecutivo.
III Potere giudiziario.
IV Mezzi di Informazione.

Il quarto potere è nato con lo scopo di rendere coscienti uomini e donne dello stato delle cose nei propri paesi, per far si che, sapendo, possano decidere con la loro testa. I mezzi di informazione nascono da persone che, vendendo informazioni, ne divengono i principali motori.
Quando qualcuno compra questi motori, le persone cominciano a rendersi conto di non potersi più del tutto fidare: i piccoli compratori (cittadini) vengono subordinati ai grandi compratori (finanziatori, che abbiamo detto, usano i mezzi per il proprio utile).

Quando i finanziatori sono principalmente i partiti al Governo, bhe, si scade quasi inevitabilmente nella massificazione delle idee, o anche nella dittatura.

V Potere

Il quinto potere nasce e si manifesta principalmente negli Stati Uniti d'America. Cosa sarà mai? Il quinto potere non è altro che la forza esercitata dall'opinione pubblica in reazione all'eccessiva strumentalizzazione dei mass media (atti a convertire l'opinione pubblica stessa). Tutto ciò si alimenta da solo, grazie ad internet, alla volontà di andare a fondo nelle notizie, ad una coscienza di fondo su cosa sia giusto o sbagliato fare, non solo per se, ma per il proprio paese.


Non trovo più il link che illustrava (meglio di me) questi due concetti, frattanto vi passo il link di un film che da anni rispecchia fedelmente il "programma aziendale" dell'informazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Quinto_potere

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Every day meditate for ten minutes. If you have no time, meditate for an hour.


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: lun mag 04, 2009 19:47 
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Messaggi: 34449
Località: Valm Neira
In Italia (e ne abbiamo sentore anche qui su Valm Neira) il Quinto Potere viene chiamato "complottismo". :sisi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: gio mag 07, 2009 17:00 
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Iscritto il: mer giu 27, 2007 11:02
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Azrael The Dark ha scritto:
Muzedon, difendi i giornalisti italiani dando la colpa ai ministri e mi attacchi le forze dell'ordine? Suvvia, o tutti o nessuno, non facciamo mentalità da lettori del Manifesto degli anni '80.

La coercizione psicologica e giornalistica c'è, ma non è tanto ad opera dei ministri quanto ad opera degli altri giornalisti, ed è da affermazioni come queste che si capisce quanto tu sia lontano in realtà dal mondo del giornalismo. :P Il giornalismo è totalmente allineato alla politica. Bada bene, non al governo, ma alla politica.
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Le informazioni scomode a ministri, alti papaveri, ma anche a segretari di partiti di opposizione, non passano perché sono i giornalisti stessi a non voler farle passare.
Al giorno d'oggi nessun giornalista vuol fare le grandi inchieste di cui tu parli. Significa mordere la mano che ti dà da mangiare. E se un tuo collega lo fa tu fai mobbing nei suoi confronti, perché altrimenti ci rimetti pure tu.
L'informazione in Italia non è censurata dalla politica, è un'autocensura del giornalismo stesso. Che in Italia fa molto più schifo che da altre parti.

In Inghilterra o in Francia la situazione è differente perché i giornali non prendono tutti quei soldi dalla politica, bensì li prendono dai lettori.
Quando cambiano gli interessi del datore di lavoro, se permetti anche i risultati sono leggermente differenti.


Tutto (o quasi) vero. Ma se in italia è accaduto questo è a causa della politica. E' stata la politica a definire il castello di rapporti economici/gerarchici che ha fatto del giornalismo italiano il megafono della partitocrazia.
E quelle poche realtà alternative sono:
- relegate a nicchie invisibili
- sottoposte a pressioni utili a favorire il "rientro in carreggiata"(anche se a mio avviso non tanto dai colleghi giornalisti, quanto dagli editori, che non sono altro che i diretti stipendiati dei gruppi economici che detengono la proprietà del mezzo di informazione, gruppi che hanno stretti legami di ogni ordine con la politica).
- allontanate dalla scena / denigrate / demistificate
- (fortunatamente più di rado) vittime di ritorsioni

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"Beauty is in the Eye of the Beholder"
Margaret Wolfe Hungerford


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia declassata
MessaggioInviato: gio mag 07, 2009 22:14 
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Iscritto il: sab feb 28, 2004 21:16
Messaggi: 6638
Località: Palermo
http://www.freedomhouse.org/uploads/fop ... wEssay.pdf

Le motivazioni.
Leggetevele.

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