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Venerdì 13 Maggio 2005, 18:37
PROCREAZIONE: LA SCIENZA SPIEGA MOTIVI SI' A REFERENDUM
(ANSA) - PALERMO, 13 MAG - In un momento difficile per la scienza italiana che si occupa di procreazione medicalmente assistita, assume un particolare rilievo il confronto sul potenziamento degli strumenti e delle tecniche consentite, cercando di superare cosi' le varie limitazioni alle metodologie acquisite, imposte dalla legge 40 del 2004, che sara' sottoposta tra un mese circa a referendum abrogativo.
Secondo il professore Ettore Cittadini, ordinario di Ginecologia ed Ostetricia nell'ateneo di Palermo, uno dei pionieri della fecondazione in vitro, la legge 40 con le limitazioni metodologiche imposte ha di fatto messo in discussione ''anzi ha cancellato anni di lavoro di ricerca e sperimentazione che avevano prodotto strumenti molto efficaci per combattere il problema dell'infertilita'''.
Cittadini ha ricordato la svolta epocale su questo problema, quando alla ricerca medico farmacologica che puntava alla limitazione delle nascite, durata 45 anni, si e' aggiunta quella che consentiva alle coppie infertili di avere una speranza di procreazione. L'infertilita', ha detto, e' un problema di rilevanza sociale; secondo studi recenti, nei paesi industrializzati interessa tra il 15 e il 20 per cento delle coppie con una divisione identica delle ''responsabilita''', 35 per cento ciascuno, tra uomo e donna. Il rimanente 30 per cento di coppie presenta per meta' patologie in entrambi i partner e per l'altra meta' rileva una impossibilita' a stabilire le cause dell'infertilita'. In Italia una coppia su cinque ha quindi problemi legati al concepimento, di tali coppie una percentuale molto ridotta cerca aiuto medico e, tra quelli che lo fanno, la maggior parte non e' trattata adeguatamente. Gran parte delle coppie, inoltre, abbandona il trattamento prima di raggiungere l'obiettivo o spesso i pazienti vengono trattenuti con terapie non sempre adeguate. ''E' una legge, votata da 240 parlamentari che hanno inteso interpretare il pensiero di tutto il mondo scientifico italiano - ha affermato Cittadini - che ha prodotto una riduzione delle probabilita' di gravidanza pari al 3 per cento equivalente ad una riduzione delle gravidanze di circa il 10 per cento''.
Il professore Carlo Flamigni, Ordinario di Ginecologia e Ostetricia a Bologna, autore di un instant book ''Le ragioni dei cinque si' al referendum'', ha sostenuto la necessita' dell'abrogazione definitiva della legge argomentando sulla posizione del pensiero cattolico ''al cui interno stranamente - ha detto - ci sono sette posizioni diverse'' riferite al momento dell'inizio della vita nell'atto del concepimento. ''Nel 2000, con la procreazione medicalmente assistita sono nati circa 7.200 bambini - ha detto Flamigni citando uno studio recente - e se in quell'anno avessimo avuto questa legge, i nuovi nati sarebbero stati circa 1.600 in meno''.
C'e' quindi la necessita' di ''fare minori danni possibili'' puntando sulla trasparenza e sulla qualita' degli interventi a tutela e garanzia dei pazienti, evitando anche che sempre piu' coppie si dedichino al ''turismo procreativo'' verso quei Paesi dove le leggi sono meno restrittive (Spagna, Turchia, Gran Bretagna). ''Ho constatato - ha detto Flamigni - che le 20 coppie che non ho potuto seguire per le restrizioni legislative, si sono rivolte a strutture di altri Paesi''. (ANSA).
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